Toscana – Voucher individuali a favore dei giovani che operano in un coworking

Nell’ottica del progetto a favore dei NEET GiovaniSì, la Regione Toscana ha dato il via ad un nuovo bando per l’erogazione di finanziamento sottoforma di voucher a sostegno dei giovani che lavorano nella forma del coworking.
Il coworking consiste in un lavoro condiviso nel quale, in un sistema o in una struttura, i lavoratori condividono un’ambiente di lavoro e si scambiano conoscenze e professionalità mantenendo la loro indipendenza.

Chi può partecipare

I voucher possono essere richiesti da:

  • giovani dall’età compresa tra i 18 e i 40 anni con partita IVA residenti in Toscana;
  • imprese regolarmente iscritte al Registro delle Imprese in cui la maggioranza dei titolari/soci sia composta da persone dall’età compresa tra i 18 e i 40 anni.

Azioni ammissibili

I voucher sono mirati a finanziare progetti di coworking che prevedano l’avvio e lo sviluppo di un’idea imprenditoriale dalla durata minima di 6 mesi e massima di 12 mesi.
Lo scopo dei voucher è quello di coprire le spese di affitto della postazione di lavoro all’interno del coworking.

Dotazione e contributi

Il bilancio stanziato dalla Regione per il bando ammonta a € 200.000.
L’importo massimo concedibile di ogni voucher non può superare i € 2.000.

Modalità di presentazione

Le domande di finanziamento devono essere trasmesse in via telematica entro il 10 dicembre 2014.

Lo Studio MM è a disposizione per fornire assistenza alla presentazione delle domande.

Alluvione Massa e Carrara, al via il microcredito per le imprese danneggiate

Al via da gennaio il microcredito per le imprese di Massa e Carrara danneggiate dall’alluvione dell’8 novembre scorso, lo ha stabilito la Regione Toscana a seguito dell’incontro che l’assessore alle attività produttive, Gianfranco Simoncini, ha avuto nei giorni scorsi nel capoluogo apuano con i presidenti di Confindustria, Cna e della Camera di Commercio provinciali che hanno fatto presente l’esigenza di interventi urgenti per le imprese danneggiate dalla recente alluvione.

La misura del microcredito potrà riguardare anche periodi pregressi per coprire le spese già sostenute, come ad esempio le scorte di magazzino. E si andrà ad aggiungere allo strumento della garanzia che è già operativo e che prevede una specifica priorità per le imprese colpite da calamità naturali.

Identikit del microcredito concesso

La Regione concederà piccoli prestiti a favore di imprese che hanno subito danni a seguito dell’alluvione, a condizione che queste abbiano la sede operativa o amministrativa nei comuni toscani colpiti e a condizione che la domanda di microcredito sia presentata entro 6 mesi dal verificarsi dell’evento.

Potranno beneficiarne le PMI, sia imprese del manifatturiero che del turismo, commercio, cultura e terziario, nonché partite IVA, cioè tutte le attività economiche che alleghino alla domanda la copia della “Scheda di accertamento danni imprese” consegnata al Comune di competenza.

Progetti e spese ammissibili

Si potrà usare il prestito per investire in macchinari, attrezzature e arredi, opere murarie ed assimilate comprese quelle per l’adeguamento funzionale dell’immobile per la ristrutturazione dei locali, nel limite del 50% del totale delle spese ammesse; oppure investimenti finalizzati alla ripresa dell’attività economica. Si potrà usare anche per avere a disposizione liquidità per spese generali, scorte o materie prime. In entrambi i casi, le spese possono essere state sostenute nei 3 mesi precedenti l’evento calamitoso.

Tipologia dell’aiuto

Si tratterà di un finanziamento agevolato a tasso zero che va da un minimo di 5.000 euro ad un massimo di 25.000, non supportato da garanzie personali e patrimoniali, concesso ai sensi del Regolamento de minimis. La durata del finanziamento va da 36 a 120 mesi, con un preammortamento di 12 mesi. Successivamente, inizia il rimborso in rate semestrali posticipate costanti.

Lo Studio MM è a disposizione per fornire assistenza alla presentazione delle domande.

 

E’ ripartito il Fondo di garanzia per i giovani professionisti

E’ ripartito il Fondo di garanzia per i giovani professionisti, dal 15 novembre giovani professionisti, praticanti, tirocinanti iscritti ad un Ordine, Collegio professionale, Associazione o Fondazione professionale non organizzata in Ordine o Collegio, con persona giuridica avente sede in Toscana, potranno contare su una garanzia gratuita, rilasciata dalla Regione, per accedere più facilmente ai finanziamenti bancari necessari ad avviare o rilanciare la propria attività.

L’obiettivo dell’azione, che si inquadra fra le misure del progetto Giovanisì è quello di sostenere la nascita di nuove attività professionali, con l’avvio di studi, l’acquisto di attrezzature informatiche,di strumenti e tecnologie innovative, di operazioni finalizzate a rendere più sicuri i locali dove si esercita l’attività professionale.

Possono fare domanda i giovani professionisti di età non superiore a 40 anni, i soggetti, fino ai 30 anni di età, che stanno facendo pratica o tirocinio professionale, con domicilio professionale prevalente in Toscana e che siano iscritti ad albi o elenchi gestiti da Ordini, Collegi o ad associazioni o fondazioni professionali con personalità giuridica.

Sono inoltre beneficiari dell’intervento anche gli stessi Ordini o Collegi professionali o Associazioni, anche di secondo grado, aventi sede in Toscana, che presentino progetti innovativi o vogliano cofinanziare quote di partecipazione a progetti europei.

Il soggetto gestore del fondo è Toscanamuove, raggruppamento di imprese composto da Fidi Toscana, Artgiancredito e Artigiancassa). Sul sito Giovanisì tutte le info

In particolare sono garantiti finanziamenti fino a 4.500 euro per i tirocinanti di età non superiore ai 30 anni, fino a 13.500 per i giovani professionisti di età non superiore ai 40 anni che intendono mettere su uno studio, anche on-line e/o associato. Le garanzie sono concesse, inoltre, per finanziamenti fino a 50.000 e 100.000 euro per progetti innovativi e per il cofinanziamento di quote di progetti europei. La domanda di ammissione alla garanzia si inoltra ad una delle banche aderenti allo specifico protocollo d’intesa. La modulistica e la scheda tecnica informativa sono accessibili dal sito di Toscanamuove.

Lo Studio MM è a disposizione per fornire assistenza alla presentazione delle domande.

10° bando EuroTransBio per progetti di ricerca su biotecnologie

Con la pubblicazione del decreto ministeriale del 18 novembre 2014, il Ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato la partecipazione dell’Italia alla decima call transnazionale EuroTransBio, con l’obiettivo principale di supportare progetti innovativi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori delle biotecnologie.

Chi può partecipare

I progetti possono essere presentati da raggruppamenti di almeno due imprese provenienti da due paesi diversi. Al progetto possono collaborare anche organismi di ricerca, purché sia coinvolta un’impresa appartenente allo stesso paese.
I paesi aderenti a EuroTransBIo sono: Italia, Austria, Belgio (solo le regioni Fiandre e Vallonia), Finlandia, Francia (solo la regione dell’Alsazia), Germania, Russia e Spagna (solo la regione dei Paesi Baschi).

Dotazione finanziaria

EuroTransBio dispone di un budget complessivo di 16 milioni di euro, di cui 4 milioni stanziati dal Ministero.

Modalità di presentazione

I progetti devono essere inviati tramite sistema elettronico entro il 30 gennaio 2015.

 

Lo Studio MM è a disposizione per fornire assistenza alla presentazione delle domande.

Presentato il “Piano Agricoltura 2.0”: strumenti innovativi per la semplificazione burocratica del settore

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha presentato il “Piano Agricoltura 2.0 – Servizi innovativi per semplificare” che introduce misure per la semplificazione e la sburocratizzazione in agricoltura.

Il piano prevede:

* Anagrafe Unica delle Aziende Agricole – Istituzione di un database federato degli Organismi Pagatori (cloud) che integra e rende disponibili tutte le informazioni aggiornate su base territoriale.

* Un solo Fascicolo Aziendale – Viene messo insieme quello che era gestito in modo separato: il piano colturale, il piano assicurativo individuale e il quaderno di campagna. Le imprese faranno una sola dichiarazione che sarà poi condivisa tra amministrazioni. Dovranno dichiarare il 50% di dati in meno rispetto ad oggi. Meno oneri burocratici e informazioni coerenti ed omogenee sulle quali basare tutti gli aiuti all’azienda, con un duplice risultato: semplificazione per l’agricoltore e maggiore efficienza dei controlli a carico dell’Amministrazione.

* Domanda Pac precompilata da marzo 2015 – Disponibile on-line da marzo 2015. Il produttore (autonomamente o assistito dal CAA) potrà dare semplice conferma dei dati pre-inseriti con un click o integrare e completare le informazioni.

* Introduzione Pagamento anticipato a giugno 2015 – Sarà possibile erogare l’anticipo dei pagamentiPac fino al 100% dell’importo dovuto per le aziende che ne faranno richiesta all’atto della domanda, direttamente a giugno,  invece che a dicembre, tramite accesso al credito bancario. Si tratta di una platea potenziale di circa 1 milione di aziende per oltre 4 miliardi di euro di pagamenti Pac.

* Banca dati Unica dei Certificati – Sarà coordinata a livello nazionale la raccolta, la durata e la validità delle certificazioni (antimafia, DURC, ecc.), evitando alle aziende di presentare la stessa documentazione a diverse Amministrazioni ovvero più volte in base alle domande presentate.

* Domanda Unificata – A partire dal 2016 ciascuna azienda potrà presentare, autonomamente o recandosi presso qualsiasi struttura di assistenza (CAA) presente sul territorio nazionale, un’unica domanda di aiuto, che accorpi le richieste Pac, Uma, Psr, Assicurazioni, ecc.

Contributi in c/capitale per le APS dal Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha adottato le Linee di Indirizzo di cui all’articolo 12, comma 3, lettera d) ed f), della legge n. 383 del 2000, con le quali finanzia il Fondo per l’associazionismo – Annualità 2014.

Le Linee di indirizzo sono finalizzate alla presentazione ed il sostegno di iniziative formative di informatizzazione e di progetti sperimentali di promozione sociale, da parte di associazioni di promozione sociale iscritte nei registri di cui all’articolo 7 della medesima legge.

Le risorse finanziarie complessivamente disponibili per l’anno 2014 sono pari ad euro 7.050.000,00.

La richiesta di contributo, il progetto descrittivo e il piano economico (contenuti nel formulario allegato alle Linee di indirizzo), devono essere compilati ed inviati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese, esclusivamente attraverso la piattaforma informatica all’indirizzo: www.direttiva383.it  entro e non oltre le ore 13.00 del 15 dicembre 2014.

A questo proposito si informa che per consentire il necessario aggiornamento tecnico, la piattaforma informatica sarà attiva a partire dal giorno 25 novembre 2014.

Alle Linee di indirizzo 2014 è allegato un formulario unico per la presentazione delle proposte progettuali (composto dalla richiesta di contributo, dalla formulario di presentazione dell’iniziativa o progetto e dal piano economico)

L’obiettivo del Fondo è di favorire la realizzazione di iniziative formative e di informatizzazione e di progetti sperimentali, da parte di associazioni di promozione sociale, finalizzati a fronteggiare le emergenze sociali e favorire l’applicazione di metodologie d’intervento particolarmente avanzate.

I progetti possono essere presentati dalle associazioni di promozione sociale, che risultino iscritte negli appositi registri nazionale, regionali o delle province di Trento e Bolzano, istituiti ai sensi della legge n. 383/2000, all’atto della pubblicazione della direttiva annuale.

In caso di presentazione congiunta è necessario indicare il soggetto capofila dell’iniziativa/progetto e le modalità di partenariato che verranno adottate.

Per la realizzazione di progetti sperimentali, è possibile prevedere la collaborazione di enti pubblici.

Le iniziative oggetto di finanziamento possono riguardare alternativamente:

– la formazione e l’aggiornamento dei membri delle associazioni proponenti, nonché l’informatizzazione dell’associazione e la produzione di banche dati;

– progetti sperimentali che favoriscano l’applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate, volte a promuovere l’innovazione sociale, anche attraverso l’individuazione dei diversi problemi sociali, la promozione di relazioni sociali e collaborazioni con le istituzioni e con la possibilità di impiegare in qualità di volontari, per lo svolgimento delle attività progettuali, soggetti beneficiari di forme di ammortizzatori sociali e di integrazione e sostegno al reddito. I progetti per i quali viene presentata domanda di contributo devono riferirsi a una o più delle aree di intervento indicate annualmente dalla Direttiva.

Lo Studio MM è a disposizione per fornire assistenza alla presentazione delle domande.

Regione Toscana: istituito Fondo per la concessione di finanziamenti e prestiti partecipativi alle piccole e medie imprese

La regione Toscana ha approvato la nuova versione del bando relativo alla linea di intervento 1.4.a2) del POR FESR, che prevede l’istituzione di un Fondo per la concessione di finanziamenti e prestiti partecipativi alle piccole e medie imprese.


Soggetti beneficiari e settori ammissibili
Possono accedere al fondo le piccole e medie imprese anche di nuova costituzione, regolarmente iscritte al registro delle imprese, che al momento della presentazione della domanda di ammissione all’agevolazione esercitino un’attività economica indicata come prevalente nell’unità locale che realizza il programma di investimento, nelle seguenti sezioni della Classificazione delle attività economiche ATECORI 2007:

B – Estrazione di minerali da cave e miniere, ad esclusione dei gruppi 05.1, 05.2 e della classe 08.92
C – Attività manifatturiere, ad esclusione del gruppo 19.1
D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, limitatamente ai gruppi 35.11 e 35.21
E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
F – Costruzioni
G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli limitatamente al gruppo 45.2 e alla categoria 45.40.3
H – Trasporto e magazzinaggio, ad esclusione dei gruppi 49.1, 49.3, 50.1, 50.3, 51.1, 51.2, 53.1 e 53.2
I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, limitatamente alla categorie 56.10.2 e 56.10.3 e solo se l’impresa è iscritta all’albo delle imprese artigiane
J – Servizi di informazione e comunicazione, ad esclusione della divisione 60 e dei gruppi 61.9, 63.9
M – Attività professionali, scientifiche e tecniche, limitatamente ai gruppi 71.1, 71.2, 72.1, 74.1 e alle categorie 74.90.2 e 74.90.9
N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese limitatamente ai gruppi 81.2 e 81.3
Q – Sanità e assistenza sociale limitatamente alle divisioni 87 e 88
S – Altre attività di servizi, limitatamente alla divisione 95, alle classi 96.01, 96.02 e alla categoria 96.09.04
Per imprese di nuova costituzione si intendono le PMI che alla data presentazione della domanda di agevolazione abbiano iniziato l’attività da non oltre 24 mesi. Per data di inizio dell’attività si intende la data di emissione da parte dell’impresa della prima fattura.


Tipologia di investimenti e spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento realizzati in Toscana relativi a :

  1. Attivi materiali.
  2. Attivi immateriali.
  3. Spese relative all’acquisto di servizi di consulenza e alla partecipazione a fiere.
  4. Costi di brevetto e altri diritti di proprietà industriale.

Agevolazioni

Finanziamento a tasso zero per un importo pari al:

  • 60% del programma di investimento ammesso all’agevolazione, nel caso della linea di intervento “Sviluppo aziendale”;
  • 70% del programma di investimento ammesso all’agevolazione, nel caso delle linee di intervento “Industrializzazione dei risultati di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale”, “Trasferimento d’impresa” e “Sviluppo aziendale” limitatamente ai programmi di investimento proposti da imprese giovanili (ai sensi della L.R. 21/08) o femminili (ai sensi della L. 215/92).

La durata del piano di rientro è prevista in:

  • ­ cinque anni, nel caso di programmi di investimento di importo complessivo non superiore a € 300.000;
  • ­ sette anni, nel caso di programmi di investimento di importo complessivo superiore a € 300.000;

L’importo dell’investimento o del prestito partecipativo non può in alcun caso:

  • essere inferiore a Euro 50.000,00;
  • essere superiore a Euro 2.000.000,00.

Nel caso degli investimenti relativi ad attivi materiali e immateriali, l’intensità lorda dell’aiuto non può superare il 20% per le piccole imprese e il 10% per le medie imprese.
Nel caso delle consulenze e della partecipazione a fiere, l’intensità lorda dell’aiuto non può superare il 50% della spesa.
Nel caso dei brevetti e degli altri diritti di proprietà industriale l’intensità lorda dell’aiuto non può superare il 35% della spesa.

Lo Studio MM è a disposizione per fornire assistenza alla presentazione delle domande.

Toscana: strumenti e opportunità per le PMI

Partirà lunedì 24 novembre e durerà sino alla fine di gennaio, un tour della Regione Toscana in tutti i capoluoghi di provincia per presentare le opportunità e gli strumenti che sono stati o stanno per essere messi in campo con l’obiettivo di rilanciare la competitività delle piccole e medie imprese.

Di seguito vi presentiamo le principali opportunità, partite in questi mesi o prossime alla partenza e disponibili per le imprese, di cui verrà data informazione nel corso delle presentazioni.

Start up house: il bando, che sarà pubblicato a metà dicembre, prevede circa 2 milioni di euro per la concessione di aiuti (nella misura dell’80% dell’investimento ammissibile) per realizzazione di strutture attrezzate per attività d’impresa da reperire con l’adeguamento di locali di enti pubblici.

Microcredito start up house. il bando uscirà a metà dicembre e conta su 5 milioni per favorire l’accesso al microcredito (per importi dai 5 ai 15 mila euro) di giovani aspiranti imprenditori fra i 18 e i 40 anni. A dicembre partirà anche il bando per l’assegnazione di voucher (fino ad un max di 15 mila euro) a favore dei giovani aspiranti imprenditori che si insediano nelle start up house (500 mila euro).

Voucher microinnovazione. Ancora intorno al 15 dicembre micro e piccole imprese possono far domanda per voucher (per interventi del costo fra i 10 e i 50 mila euro) per acquisire servizi qualificati allo scopo di aumentare competitività e capacità innovativa. Per questo intervento sono disponibili per il 2014 circa 600 mila euro.

Bando internazionalizzazione. Si apre a fine dicembre, prevede circa 4 milioni di risorse che saranno poi incrementate con risorse Por 2014-20 e si prevede una periodicità annuale, con domande nei primi mesi dell’anno.

Protocolli di insediamento. A fine anno partirà anche l’avviso per questa misura che avrà una dotazione di circa 6,7 milioni che punta a sostenere grandi investimenti di imprese in settori strategici dell’economia regionale e in grado di produrre occupazione significativa.

Efficientamento energetico. E’ una novità, ha una dotazione di circa 3 milioni di euro che la Regione fa partire grazie all’anticipazione delle risorse del Por e che serve a promuovere investimenti delle imprese nel campo dell’energia.

Bando cardato. La imprese della filiera del cardato, nell’area pratese, da metà dicembre potranno accedere al bando, finanziato con circa 2 milioni, per sostenere investimenti mirati alla riqualificazione del settore. Gli aiuti sono concessi per investimenti da 5 mila (microimprese) a 20 mila euro (per imprese aggregate).

Accordo settore orafo. La Regione mette a disposizione risorse, per circa 6 milioni di euro, per offrire garanzie gratuite alle imprese orafe e quindi in buona parte al distretto aretino, nella richiesta di un prestito d’uso o di mutui in oro, per l’acquisto del prezioso metallo. In cambio le imprese si impegnano a fare un’assunzione ogni 5 chili di oro acquistato.

Tirocini per l’artigianato artistico. Nei prossimi giorni sarà firmato un accordo con le associazioni di categoria che prevede, da parte della Regione, lo stanziamento di 500 euro mensili a rimborso dei giovani che fanno tirocinio nelle imprese del settore delle lavorazioni artistiche. Il bando sarà emanato Il Fondo unico rotativo per prestiti nella linea per l’industria, è ripartito dai primi di novembre con un fondo di 65 milioni; le linee artigianato e cooperazione contano rispettivamente su 91 e 65 milioni. A questi si aggiungono circa 6 milioni per la reindustrializzazione di Massa Carrara.

Fondi rotativi e di garanzia. Ripartiti da settembre, ad eccezione del fondo rotativo sezione industria che riparte dal prossimo 20 novembre, prevedono sostegno alla liquidità e agli investimenti delle imprese. Fra i fondi di garanzia anche quello per l’imprenditoria giovanile e femminile (vedi anche Giovanisì) che conta come dotazione iniziale su circa 6,3 milioni. Ancora nell’ambito dei fondi di garanzia, il Fondo di garanzia per investimenti in energie rinnovabili conta su risorse per circa 2,8 milioni per la concessione di agevolazioni per investimenti per impianti da fonti rinnovabili o altri interventi di riqualificazione energetica a fine dicembre.

Lo Studio MM è a disposizione per fornire assistenza alla presentazione delle domande.

Artigianato e innovazione: Call for ideas per chi vuole trasformare il talento in impresa

Il “Franchising dei mestieri” è la call for ideas lanciata da Microcredito per l’Italia dedicata a tutti quelli che vogliono trasformare il proprio talento in un’idea imprenditoriale attraverso il supporto dei servizi, delle sicurezze e degli strumenti garantiti dal franchising.
L’obiettivo principale della call of ideas è quello di creare lavoro sottoforma di autoimpresa per giovani talentuosi, oltre che valorizzare l’eccellenza dell’artigianato italiano.

Chi può partecipare

La call of ideas si rivolge a tutti i cittadini maggiorenni regolarmente residenti in una delle regioni dove il Microcredito per l’Italia è operativo (Veneto, Toscana, Lazio, Emilia, Abruzzo, Lombardia) e a persone giuridiche con sede legale e operativa in una delle regioni precedentemente citate.

Azioni ammissibili

La call supporterà la creazione di imprese giovani e innovative nei seguenti ambiti:

  • artigianato di tradizione;
  • artigianato artistico;
  • imprese culturali (gestione beni artistici e culturali, editoria ecc.);
  • imprese creative.

Servizi offerti

Le idee d’impresa selezionate potranno usufruire di un percorso formativo gratuito orientato alla creazione d’impresa con una particolare attenzione alla possibilità di utilizzare gli strumenti offerti dal franchising (affiliazione a catene di franchising già esistenti, contatti con franchisor, avvio di nuove catene ecc.).
Al termine del piano formativo verrà data l’opportunità di accedere a un microcredito a condizioni agevolate.

Modalità di presentazione

I soggetti interessati possono inviare la propria candidatura tramite il form online presente nel sito ufficialeentro il 31 dicembre 2014.

Toscana: innovazione avanti tutta

Ecco nuove opportunità per chi intende realizzare progetti di innovazione nella Regione Toscana che, in attuazione della linea di intervento 1.3b del POR CREO FESR 2007-2013, dell’Asse 1 del POR CREO FESR 2014-2020 Azione 1.1.2 della priorità 1.b e della linea d’intervento 1.b del PRSE 2007-2015, intende finanziare la realizzazione di progetti di investimento in microinnovazione delle MPMI.

L’obiettivo perseguito dalla Regione Toscana, in attuazione dei suddetti Piano/Programma, consiste nella concessione di agevolazioni in conto capitale, di norma, sotto forma di voucher.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda:Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), in forma singola o associata in ATS, ATI, Reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto), Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto), Consorzi.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili i seguenti costi:

a. costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali

b. costi per la messa a disposizione di personale altamente qualificato da parte di un organismo di ricerca e diffusione della conoscenza oppure messi a disposizione da una grande impresa che svolga attività di ricerca, sviluppo e innovazione, finalizzati ad una funzione di nuova creazione nell’ambito dell’impresa beneficiaria e non sostiuisca altro personale

c. costi per i servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione

Entità e forma dell’agevolazione

Gli aiuti per la realizzazione dei progetti di investimento sono concessi, di norma, nella forma di voucher quale contributo in conto capitale con erogazione indiretta a fronte di:

  • un costo totale del progetto presentato non inferiore a €10.000,00 e superiore a €50.000,00;
  • fino ad una misura massima della spesa ritenuta ammissibile, a seguito di valutazione,  per ogni tipologia di servizio acquisito. Per i servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione incrementi specifici dell’intensità d’aiuto fino al 100% dei costi ammissibili.

Lo Studio MM è a disposizione per la predisposizione della domanda.