Toscana: Garanzia fino al 60% per il sostegno alla liquidità delle imprese dei settori turismo, commercio, terziario

E’ stato approvato il regolamento per l’accesso alla sezione del Fondo di garanzia regionale dedicata al sostegno alla liquidità delle piccole e medie imprese dei settori turismo e commercio; il Fondo di garanzia fa riferimento alla linea di intervento 1.3.A del PRSE 2012-2015.

La Regione Toscana con il presente intervento intende agevolare l’accesso al credito per la liquidità delle imprese con l’obiettivo di favorire la competitività del sistema produttivo regionale, in conformità alle disposizioni comunitarie e/o nazionali e regionali vigenti in materia1 nonché dei principi di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese.

Le garanzie sono concesse a valere sul Fondo di garanzia, con la dotazione iniziale pari a € 2.200.000,00.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda le Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI).

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammesse le seguenti operazioni finanziarie (d’ora in avanti “finanziamento”) finalizzate a:

  • consolidamento a medio e lungo termine di debiti a breve termine, purché sulla nuova operazione finanziaria siano negoziate condizioni migliorative per le imprese;
  • finanziamenti per reintegro di liquidità a fronte di investimenti già effettuati entro e non oltre i tre anni precedenti la data di presentazione della richiesta di garanzia, a condizione che sia allegata alla richiesta di garanzia, distinta delle fatture relative agli investimenti effettuati negli ultimi tre anni o di altra documentazione equipollente e descrizione dei singoli investimenti effettuati completa del costo sostenuto dall’impresa per singola voce di spesa. Sono esclusi gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi;
  • rifinanziamento di debiti a medio e lungo termine;
  • acquisto di scorte o di altre forniture;
  • finanziamenti per la copertura del costo complessivo del lavoro dipendente che l’impresa sosterrà nei 12 mesi successivi alla erogazione del finanziamento, a condizione che l’impresa si impegni, con apposito accordo sindacale a mantenere in attività nei successivi 12 mesi alla concessione del finanziamento, da allegare alla richiesta di garanzia;
  • finanziamenti per il reintegro di liquidità delle piccole e medie imprese che vantano crediti verso imprese appartenenti, al momento dell’emissione della fattura non pagata
  • cambiali finanziarie;
  • liquidità alle imprese che hanno subito danni a seguito di calamità naturali avvenute in Toscana, a condizione che le imprese abbiano sede operativa o amministrativa nel territorio toscano e alleghino alla richiesta di garanzia copia della “Scheda di accertamento danni imprese” consegnata al Comune di competenza, a condizione che la richiesta di garanzia sia presentata entro 12 mesi dal verificarsi dell’evento;

L’importo massimo per singolo finanziamento è pari a € 150.000. I finanziamenti di importo pari o inferiore a € 25.000,00 sono considerate “operazioni di microcredito”.
Tale importo è da intendersi come limite massimo per singola impresa ivi compreso l’importo residuo alla data di presentazione della domanda per precedenti operazioni attivate a valere sul presente fondo.
I finanziamenti devono avere una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 60 mesi.

Entità e forma dell’agevolazione

La garanzia – diretta, esplicita, incondizionata e irrevocabile ed escutibile a prima richiesta – è rilasciata ai soggetti finanziatori per un importo massimo garantito non superiore al 60% dell’importo di ciascun finanziamento. Nei limiti di tale importo, la garanzia rilasciata copre fino al 60% dell’ammontare dell’esposizione – per capitale e interessi contrattuali e di mora – del soggetto finanziatore nei confronti dell’impresa beneficiaria, calcolato al sessantesimo giorno successivo alla data di intimazione di pagamento.

L’importo massimo garantito è pari a euro 120.000,00 per singola impresa ed euro 180.000,00 per gruppi di imprese, tenuto conto dell’esposizione residua alla data di presentazione della domanda di garanzia.

Le richieste di garanzia sono presentate dalle imprese richiedenti al soggetto gestore a partire dalle ore 9.00 del 11.05.2015.
La Regione Toscana si riserva di sospendere la presentazione delle domande in caso di esaurimento della dotazione del fondo.

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 50% per la valorizzazione delle produzioni agricole e dei prodotti agroalimentari di qualità.

La Regione Toscana ha pubblicato il bando Misura A.2.9 Azione a) “Sostegno alle attività di valorizzazione delle produzioni agricole, dei prodotti agroalimentari di qualità, del patrimonio agricolo forestale, delle aree interne, delle zone rurali e di montagna”.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di contributo i seguenti sogegtti purchè non aventi finalità di lucro:

  • Enti locali
  • università
  • organizzazioni e ordini professionali
  • associazioni
  • consorzi
  • cooperative
  • comitati
  • fondazioni

Tipologia di iniziative ammissibili

I contributi sono finalizzati alle seguenti iniziative in materia agricola:

– per la qualificazione e la tipicizzazione delle produzioni toscane

– per studi ed iniziative riguardanti la valorizzazione delle produzioni agricole e delle produzioni agricole e dei prodotti agroalimentari tipici, tradizionali e di qualità

– per la valorizzazione economica delle aree interne ai fini turistico ambientali

– per iniziative finalizzate all’affermazione di nuovi valori ecologico-ambientali

Sono ammissibili anche le iniziative già svolte, purchè successive al 1 gennaio 2015.

Entità e forma dell’agevolazione

Il tetto massimo di contribuzione è previsto fino al 50% del costo totale ammesso ed accertato, nel limite massimo di € 3.000,00.

La domanda di contributo deve essere presentata almeno 15 giorni prima dello svolgimento dell’iniziativa ogegtto di richiesta di contributo.

Le domande dovranno pervenire entro il 1 dicembre 2015.

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 75% per il supporto alla formulazione di progetti di cosviluppo.

E’ stato pubblicato l’Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali di cosviluppo di cui agli Obiettivi specifici 6.1 e 6.2 del Piano integrato delle attività internazionali.

Soggetti beneficiari

Possono essere presentati progetti da parte di Enti Locali, Aziende sanitarie, altri Enti pubblici, soggetti privati senza finalità di lucro, comprese le Associazioni dei Toscani nel mondo.
Per i soggetti privati diversi dalle ONG l’assenza della finalità di lucro deve essere dichiarata esplicitamente nello statuto.
I soggetti privati devono avere sede legale e operativa in Toscana.

Il presentatore del progetto deve essere sempre un solo soggetto, che assume il ruolo di ‘capofila’ del partenariato di progetto e di responsabile unico del contributo eventualmente concesso, nei confronti della Regione Toscana.

Tipologia di progetti ammissibili

Obiettivo specifico 6.1: Mappatura dei soggetti che hanno relazioni/progetti con i paesi di origine e costruzione di banca dati competenze in ambito cosviluppo;

Obiettivo specifico 6.2: Attività di formazione a favore delle associazioni delle comunità immigrate finalizzate alla partecipazione ai progetti di cosviluppo.

Entità e forma dell’agevolazione

Le risorse stanziate dalla Regione Toscana sul presente bando ammontano ad Euro 30.000,00.

Il contributo richiesto non può superare il 75% dell’importo ammissibile.

Scadenza

22 maggio 2015

Toscana: contributo a fondo perduto fino al 100% per la realizzazione di software

Regione Toscana promuove un bando pubblico denominato StartApp Toscana Contest che si pone l’obiettivo di individuare e supportare soggetti in grado di proporre prodotti software per la migliore fruizione dei servizi della PA e di aiutare la diffusione dei principi della crescita digitale.

A tal fine la Regione Toscana intende rivolgersi a soggetti individuali, in particolare ai giovani, alle imprese innovative ed alle START UP con sede in Toscana, promuovendo una community di soggetti e aziende che operino per arricchire le innovazioni sociali di natura digitale con servizi on line relativi a varie tematiche, di seguito indicate, rivolti alla Toscana e che abbiano come strumento di riferimento OpenToscana.

Soggetti beneficiari

La partecipazione è aperta a tutte le persone fisiche maggiorenni ed alle persone giuridiche con sede in Toscana che rientrino nelle seguenti categorie:

  • Start Up innovative, aventi sede o unità locale destinataria dell’intervento nel territorio regionale della Toscana
  • Imprese di nuova costituzione aventi sede o unità locale destinataria dell’intervento nel territorio regionale della Toscana, (sono imprese di nuova costituzione le imprese la costituzione è avvenuta nel corso dei due anni precedenti alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, oppure avviene entro i successivi sei mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione dell’agevolazione) ovvero nuove imprese di giovani, aventi sede o unità locale destinataria dell’intervento nel territorio regionale della Toscana
  • persone fisiche maggiorenni che si impegnano a costituirsi in impresa entro i successivi sei mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione dell’agevolazione di cui al presente avviso.

Tipologia di iniziative ammissibili

La partecipazione a “StartApp Toscana Contest” avviene mediante la proposta di apps o di web applications che presentino le seguenti caratteristiche:
• fruibili su almeno due delle seguenti piattaforme: Android, iOS o Windows Phone, oppure sulle più diffuse piattaforme per PC (in questo ultimo caso le applicazioni devono essere responsive)
• utilizzabili sui dispositivi senza causare alcun tipo di malfunzionamento;

Le spese ammissibili per le quali è concesso l’aiuto sono relative a costi di realizzazione dei prodotti presentati, compresa l’attività progettuale ed i servizi di affiancamento e tutoraggio (non comprensivi di servizi amministrativi di base, contabilità, legale, tributario).

Le proposte di cui sopra si devono sostanziare in applicazioni sviluppate, funzionanti e complete.
Sono ammesse sia applicazioni create ex-novo, sia applicazioni che abbiano già preso parte ad altri concorsi e/o che siano state realizzate e pubblicate prima della partecipazione al concorso stesso purché il partecipante abbia i diritti su di esse.

Le proposte dovranno sostanziarsi in prodotti software per mobile o PC che dovranno fare riferimento ai temi contenuti nel Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015; si fornisce di seguito un elenco delle tematiche con i collegamenti agli obiettivi del Programma:
1. Turismo (Ob. Specifico 2.13)
2. Cultura (Ob. Specifico 2.12)
3. Servizi per la sanità (Ob. Specifico 2.7)
4. Servizi per il sociale (Ob. Specifico 2.7)
5. Servizi per l’infomobilità (Ob. Specifico 2.10)
6. Servizi per la scuola e didattica (Ob. Specifico 2.6)
7. Servizi per il paesaggio e per il territorio (Ob. Specifico 2.11)
8. Servizi per il miglioramento del rapporto cittadino-PA (anche nell’ambito del miglioramento della fruibilità di Opentoscana)

Entità e forma dell’agevolazione

Le proposte presentate saranno premiate nella forma di voucher per la realizzazione dei progetti nella misura del 100% dell’investimento ammissibile fino ad un massimo di Euro 20.000,00 di agevolazione.
Saranno assegnati massimo 20 premi da 20.000,00 sulla base della graduatoria stilata dalla commissione giudicante, che verrà approvata tramite decreto dirigenziale che conterrà l’indicazione dei beneficiari.

Scadenza

14.07.2015

Toscana: Contributo a fondo perduto fino a 50.000,00 € per la promozione della cultura della legalità democratica

Il Bando promuove la realizzazione di attività di educazione alla legalità e di azioni che vedono coinvolte le scuole nell’anno scolastico 2015-2016, utilizzando le risorse provenienti dal complesso di esperienze che l’associazionismo ha maturato in questi anni sul tema della promozione della cultura della legalità.

Soggetti beneficiari

Possono concorrere con la presentazione di progetti le associazioni del terzo settore:

a) le organizzazioni di volontariato;

b) le associazioni e gli enti di promozione sociale;

c) le cooperative sociali;

d) le fondazioni;

e) gli enti di patronato;

f) gli enti ausiliari;

g) gli enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese;

h) gli altri soggetti privati non a scopo di lucro.

Le associazioni dovranno avere la sede legale nel territorio toscano.

Le associazioni devono comunque essere costituite da almeno sei mesi alla data di presentazione dei progetti.

I progetti possono essere presentati da singole associazioni o da un “Gruppo di associazioni” e cioè due o più associazioni; in questo caso dovrà essere individuata un’associazione capofila. Il “Gruppo di associazioni” si ha nel caso in cui più associazioni collaborino in maniera paritaria all’ideazione, progettazione, gestione e rendicontazione del progetto. Ciascuna associazione, come singola o come capofila o come facente parte di un “Gruppo di associazioni”, non potrà presentare più di un progetto.

I progetti sono finalizzati alla realizzazione di attività rivolte alle scuole di ogni ordine e grado della Toscana. Le scuole non dovranno essere considerate mere destinatarie passive delle attività, ma soggetti pienamente integrati nel progetto fin dal momento della sua definizione.

Tipologie di interventi ammissibili

Il documento di attività promuove due linee di finanziamento. Ogni progetto potrà riguardare a scelta uno dei due moduli della prima linea tematica o la seconda linea.

Prima linea: Cittadini si cresce

La prima linea è finalizzata alla realizzazione di momenti formativi rivolti agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della regione, volti a valorizzare il protagonismo giovanile nelle attività di volontariato condotte sul tema della legalità e nelle attività di cittadinanza attiva e di partecipazione democratica.

Verranno promossi due progetti a valenza regionale che avranno i seguenti obiettivi e caratteristiche:

  • Modulo 1: Promozione del volontariato sociale in tema di legalità;
  • Modulo 2: Promozione delle pratiche di cittadinanza attiva e partecipazione democratica.

Seconda linea: Tracce di memoria in Toscana

La Regione Toscana intende proseguire il suo impegno per sostenere la memoria della storia del secondo dopoguerra con riferimento alle tematiche legate al terrorismo, alla violenza politica e alla criminalità organizzata, promuovendo la realizzazione di iniziative specifiche di promozione della memoria delle persone, degli eventi e dei luoghi che hanno caratterizzato tali fatti in territorio toscano.

Tipologie di spese ammissibili

I costi ammissibili sono:

  • spese per servizi di consulenza e spese per il personale; attrezzature e costi di materiale; costi di divulgazione e disseminazione dei risultati, strettamente attinenti la realizzazione del progetto;
  • spese per utenze (telefonia, energia elettrica ecc.) e altre spese per servizi generici non saranno finanziate oltre il 5% del costo complessivo.

Ogni progetto deve essere obbligatoriamente, pena la non ammissibilità, cofinanziato dall’associazione almeno per il 20% del suo costo complessivo. Il cofinanziamento, nella percentuale minima obbligatoria richiesta, può essere realizzato con risorse proprie dell’associazione proponente o delle associazioni facenti parte il “Gruppo di associazioni” (se presente), oppure con risorse di altri partner (valorizzazione impegno volontario, valorizzazione beni e servizi, contributo in denaro).

Non sono ammessi altri finanziamenti regionali a copertura di costi riconducibili allo stesso progetto o ad attività ad esso relative.

Le attività non devono avere scopo di lucro.

Entità e forma dell’agevolazione

Ciascuna delle tematiche ammissibili dispone rispettivamente delle seguenti risorse:

  • Cittadini si cresce: Modulo 1: Promozione del volontariato sociale in tema di legalità Euro 55.000,00
  • Cittadini si cresce: Modulo 2: Promozione delle pratiche di cittadinanza attiva e partecipazione democratica Euro 20.000,00
  • Tracce di memoria in Toscana Euro 10.000,00.

Ogni progetto dovrà prevedere l’intero utilizzo delle risorse disponibili.

Scadenza

Il termine per l’invio dei progetti è indicato nella data dell’11 maggio 2015.

Pubblicato il rapporto sulle start up innovative

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il rapporto sulle start up innovative dal quale emerge che il 75% opera nel settore dei servizi, poco più del 18% nell’industria e il 4% nel commercio. Il 40% delle imprese svolge attività terziarie fortemente legate alle nuove tecnologie, come produzione di software, consulenza informatica e servizi di informazione, mentre una quota del 16,7% si occupa di ricerca&sviluppo. All’interno del settore manifatturiero, la prevalenza va all’ICT, ossia a quei comparti che sviluppano la parte hardware e le altre tecnologie di base come strumentazioni elettriche ed elettroniche. Uno degli elementi che ha spinto l’accelerazione delle S.r.l. innovative è probabilmente da ricercare nella possibilità data dal fatto di poter considerare come tali le imprese che sono composte per un terzo da personale laureato.

Come conseguenza, le figure più ricercate dalle S.r.l. innovative sono gli ingegneri. Le start up energetiche, imprese che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico, raggiungono il 12% con circa 400 unità. Il Nord Ovest è l’area che ospita il maggior numero di start up. Come prevedibile il numero maggiore si trova a in Lombardia e a Milano. Segue il Nord Est a livello provinciale si evidenzia Trento. Alla pari si collocano centro e sud-italia.

Dagli studi fatti emerge che i fondatori delle start up non temono la concorrenza, ma si preoccupano di come stare sul mercato, a conferma che ritengono molto innovativa la loro proposta, ma probabilmente sono poco consapevoli di come approcciare il mercato. Sono preoccupati per il costo del personale, del clima economico sfavorevole e della tassazione.

Di seguito i dati di dettaglio delle società esistenti a fine 2014 (Fonte: elaborazioni Unioncamere-Si.Camera su dati Infocamere).

Start up innovative per settore economico

 

Numero Start up innovative %
Agricoltura/pesca 11 0,3%
Commercio 128 4,0%
Industria/artigianato 585 18,2%
Servizi alle imprese 2.456 76,6%
Turismo 12 0,4%
Nc 16 0,5%
Totale 3.208 100,0%

Start up innovative per attività economica prevalente

 

Numero Start up innovative %
Produzione di software, consulenza informatica 965 30,1%
Ricerca scientifica e sviluppo 537 16,7%
Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici 267 8,3%
Attività degli studi di architettura e d’ingegneria 135 4,2%
Altre attività professionali, scientifiche e tecniche 130 4,1%
Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica 128 4,0%
Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca 114 3,6%
Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale 95 3,0%
Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature 75 2,3%
Commercio al dettaglio 70 2,2%

Start up innovative per macro area territoriale

 

Numero Start up innovative %
Nord Ovest 1.001 31,2%
Nord Est 814 25,4%
Centro 696 21,7%
Sud e Isole 697 21,7%
ITALIA 3.208 100,0%

Start up innovative per regione

 

Regione Numero Start up innovative %
Abruzzo 48 1,5%
Basilicata 20 0,6%
Calabria 78 2,4%
Campania 184 5,7%
Emilia Romagna 363 11,3%
Friuli-Venezia giulia 87 2,7%
Lazio 311 9,7%
Liguria 54 1,7%
Lombardia 705 22,0%
Marche 137 4,3%
Molise 14 0,4%
Piemonte 232 7,2%
Puglia 133 4,1%
Sardegna 99 3,1%
Sicilia 121 3,8%
Toscana 212 6,6%
Trentino Alto Adige 117 3,6%
Umbria 36 1,1%
Valle d’Aosta 10 0,3%
Veneto 247 7,7%
Italia 3.208 100,0%

 

Fondo di garanzia per le operazioni di microcredito, al via la sezione speciale

Conto alla rovescia per l’operatività della sezione speciale del Fondo di garanzia PMI per le operazioni di microcredito, disciplinate dall’art. 111 TUB. Il decreto 18 marzo 2015 del Ministero dello Sviluppo economico, integrando quanto già previsto dal decreto di dicembre 2014, consente di accedere alle garanzie anche mediante prenotazione diretta, oltre che utilizzando il normale iter, rivolgendosi, senza prenotazione, ad un intermediario finanziario. La domanda dovrà essere presentata in via telematica, attraverso l’apposita sezione del sito www.fondidigaranzia.it. Ad ogni richiesta verrà attribuito un numero identificativo. Entro 5 giorni dalla prenotazione delle risorse, il soggetto richiedente dovrà rivolgersi al soggetto finanziatore (operatore del microcredito, istituto bancario o intermediario finanziario) per ottenere il microcredito. La sezione dispone di un plafond complessivo di 40 milioni di euro.

Il decreto 18 marzo 2015 del Ministero dello Sviluppo economico integra quanto già previsto nel D.M. 24 dicembre 2014 (pubblicato sulla G.U. n. 27 del 3 febbraio 2015), con il quale, in attuazione dell’art. 39, comma 7-bis, D.L. n. 179/2012, sono stabilite, con riferimento agli interventi del Fondo di garanzia in favore del microcredito, le tipologie di operazioni ammissibili, le modalità diconcessione della garanzia, i criteri di selezione delle operazioni, nonché la quota e l’ammontare massimo delle disponibilità finanziariedel Fondo da destinare alla copertura del rischio per le garanzie.
L’avvio dell’operatività sarà resa nota dal Mediocredito Centrale(MCC) – soggetto gestore del Fondo di garanzia PMI – con apposita circolare, che sarà emanata entro 15 giorni dalla pubblicazione del D.M. 18 marzo 2015 sulla Gazzetta Ufficiale.

Le novità del decreto

Il nuovo decreto apporta importanti modifiche in merito:
– ai soggetti che possono erogare il finanziamento:
oltre che ai soggetti iscritti in un apposito elenco degli operatori di microcredito (che sarà tenuto dalla Banca d’Italia), la garanzia della sezione speciale potrà essere rilasciata sui finanziamenti concessi anche dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti all’albo di cui all’art. 106 TUB;
– alle modalità di accesso:
la garanzia del Fondo potrà essere presentata direttamente dai soggetti interessanti, accedendo all’apposita sezione del sito www.fondidigaranzia.it. Ad ogni richiesta viene attribuito un numero identificativo. Entro 5 giorni dalla prenotazione delle risorse, il soggetto dovrà rivolgersi ad una banca, ad un intermediario finanziario di cui all’art. 106 TUB ed ad altri soggetti iscritti in un apposito elenco per ottenere il microcredito.

Dotazione finanziaria

Il plafond complessivo disponibile per la concessione delle garanzie ammonta a 40 milioni di euro, di cui 30 milioni stanziati dal Ministero dello Sviluppo economico e 10 milioni derivanti dai versamenti volontari dei parlamentari del gruppo del Movimento5Stelle.

Il microcredito

Il microcredito – la cui disciplina è contenuta nel decreto del Ministero dellEconomia e delle finanze n. 176 del 17 ottobre 2014, emanato in attuazione dell’art. 111, comma 5, D.Lgs. n. 358/1993 (TUB) – è un finanziamento, di importo non superiore a 25.000 euro, a sostegno dell’avvio e lo sviluppo di un’attività di lavoro autonomo o di una microimpresa.
Soggetti ammessi
I finanziamenti possono essere concessi a:
lavoratori autonomi titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 5 dipendenti;
imprese individuali titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 5 dipendenti;
società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.

Soggetti esclusi

Sono, invece, esclusi:
– i lavoratori autonomi o imprese titolari di partita IVA da più di 5 anni;
– i lavoratori autonomi o imprese individuali con un numero di dipendenti superiore a 5 unità;
– le società di persone, società a responsabilità limitata semplificata, o società cooperative con un numero con un numero di dipendenti non soci superiore alle 10 unità.
– le imprese che al momento della richiesta presentino, anche disgiuntamente, requisiti dimensionali superiori a quelli previsti dall’art. 1, comma 2, lettere a) e b), della legge fallimentare ed un livello di indebitamento superiore a 100.000 euro (e che siano quindi soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo).

Tipologie finanziamenti

I finanziamenti possono essere finalizzati:
1) all’acquisto di beni, incluse le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e le merci destinate alla rivendita, o di servizi strumentali all’attività svolta, compreso il pagamento dei canoni delle operazioni di leasing e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative;
2) alla retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori;
3) al pagamento di corsi di formazione volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo, dell’imprenditore e dei relativi dipendenti;
4) al pagamento di corsi di formazione anche di natura universitaria o post-universitaria volti ad agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro delle persone fisiche beneficiarie.

Importo e durata dei finanziamenti

I finanziamenti non possono eccedere l’importo di 25.000 euro per ciascun beneficiario. Il limite può arrivare a35.000 euro qualora:
– il finanziamento prevede un’erogazione frazionata;
– il beneficiario ha pagato puntualmente le 6 rate pregresse all’aumento del limite;
– il progetto finanziato è ben avviato e rispetta il contratto stabilito con l’erogatore del microcredito.
La durata massima del finanziamento non può essere superiore a 7 anni, ad eccezione dei finanziamenti concessi per corsi di formazione di cui al punto 4), per i quali la durata è coerente con il piano di formazione finanziato e in ogni caso non superiore a 10 anni.

TOSCANA START UP: La Rivista dello Studio MM sullo start up d’impresa

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