Contributo a fondo perduto fino al 70% per la formazione professionale nel settore dell’autotrasporto

E’ stato pubblicato il decreto recante diposizioni in materia di contributi a favore delle iniziative di formazione professionale nel settore autotrasporto.

Soggetti beneficiari

Possono proporre domanda di accesso ai contributi:

a) le imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi aventi sede principale o secondaria in Italia e le imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi che esercitano la professione esclusivamente con veicoli di massa complessiva fino a 1,5 tonnellate

b) le strutture societarie risultanti dall’aggregazione delle imprese di cui al precedente punto a).

I soggetti destinatari delle azioni di formazione professionale sono i titolari, soci, amministratori, nonché dipendenti o addetti dei soggetti richiedenti che partecipano ad iniziative di formazione o aggiornamento professionale, generale o specifico, volte all’acquisizione di competenze adeguate alla gestione d’impresa ed alle nuove tecnologie.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammesse le iniziative di formazione o aggiornamento professionale, generale o specifico, volte all’acquisizione di competenze adeguate alla gestione d’impresa ed alle nuove tecnologie, allo scopo di promuovere lo sviluppo della competitività, l’innalzamento del livello di sicurezza stradale e di sicurezza sul lavoro, con esclusione dei corsi di formazione finalizzati all’accesso alla professione di autotrasportatore e all’acquisizione o al rinnovo di titoli richiesti obbligatoriamente per l’esercizio di una determinata attività di autotrasporto.

L’attività formativa deve essere avviata a partire dal 1° dicembre 2015 e deve avere termine entro il 31 maggio 2016.

Entità e forma dell’agevolazione

L’intensità di aiuto non supera il 50% dei costi ammissibili. Può tuttavia essere aumentata fino a un’intensità massima del 70% dei costi ammissibili come segue: di 10 punti percentuali se la formazione è destinata a lavoratori con disabilità o a lavoratori svantaggiati; di 10 punti percentuali per gli aiuti concessi alle medie imprese e di 20 punti percentuali per gli aiuti concessi alle piccole imprese. Il contributo massimo erogabile è pari a euro 150.000 per impresa o, nel caso di raggruppamento di imprese, per ogni impresa che all’interno del raggruppamento stesso concretamente partecipi all’attività formativa.

Le domande devono essere presentate a partire dal 28 settembre 2015 ed entro il 30 ottobre 2015.

Per presentare le domande di ammissione ai contributi, il termine fissato al 30 ottobre 2015 e’ prorogato fino al20 novembre 2015 (GURI del 29.10.2015)

Toscana: Contributo a fondo perduto fino all’80% per le famiglie con anziani e l’assistenza familiare

La Regione Toscana assegna, attraverso il presente bando, contributi ai soggetti del Terzo settore interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale” che, a seguito di presentazione di progetti sperimentali rivolti all’attivazione di percorsi di sostegno e integrazione nell’area dell’assistenza familiare, abbiano ricevuto una positiva valutazione.

La Regione Toscana ha approvato il progetto sperimentale “Pronto Badante – Interventi sperimentali di sostegno e integrazione nell’area dell’assistenza familiare”, della durata di 12 mesi, attivo esclusivamente nelle Zone-distretto di Firenze, Fiorentina Nord-Ovest, Fiorentina Sud-Est, Mugello, che ha preso avvio il 16 marzo 2015. Con il presente bando tale progetto sperimentale viene esteso a tutto il territorio regionale , al fine di consolidare la qualità del welfare territoriale, attraverso politiche sociali innovative e di inclusione.
Il Progetto regionale, infatti, ha come obiettivo il sostegno alla famiglia con anziano convivente o all’anziano che vive da solo, nel momento in cui si presenta la prima fase di fragilità dell’anziano, garantendo la copertura di questo delicato momento quasi totalmente scoperto, al fine di ridurre i rischi di isolamento e disagio di tutti i componenti della famiglia.

Soggetti beneficiari

Sono beneficiari degli interventi del bando regionale gli anziani conviventi in famiglia e/o gli anziani che vivono soli rientranti nelle seguenti condizioni:

  • età uguale o superiore a 65 anni, la cui condizione di difficoltà si manifesta nel periodo di validità del presente progetto;
  • residenza in uno dei Comuni rientranti nelle Zone-distretto della Regione Toscana;
  • non avere già in atto un progetto di assistenza personalizzato (PAP) da parte dei servizi territoriali;
  • non aver già stipulato un contratto di assistenza familiare al fine dell’erogazione dei buoni lavoro per complessivi euro 300,00.

Sono destinatari del bando i soggetti del terzo settore con sede operativa all’interno del territorio della Regione Toscana, come di seguito specificato:
· organizzazioni di volontariato iscritte al registro regionale delle organizzazioni di volontariato;
· associazioni e enti di promozione sociale iscritte al registro regionale dell’associazionismo di promozione sociale ;
· cooperative sociali iscritte al registro regionale delle cooperative sociali;
· fondazioni riconosciute iscritte al registro regionale delle persone giuridiche;
· enti di patronato;
· enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese approvate con legge;
· altri soggetti privati non a scopo di lucro.

Tipologia di interventi ammissibili

l bando individua le seguenti azioni:

  1. Azione “Numero Verde e Coordinamento regionale” dove si prevede, tra l’altro,  la gestione di un Numero Verde dedicato alla famiglia con anziano convivente o all’anziano che vive da solo e il coordinamento regionale con tutti i soggetti coinvolti dal progetto;
  2. Azione “Attività di assistenza, informazione e tutoraggio” dove si prevede, tra l’altro, un intervento di informazione, orientamento e tutoraggio, attraverso l’invio, entro 24 ore massimo 48 ore dalla segnalazione pervenuta al Numero Verde, di un operatore autorizzato presso l’abitazione dove risiede l’anziano in stato di difficoltà. La famiglia, qualora ricorrano le condizioni sopra indicate, è beneficiaria di una erogazione di buoni lavoro (voucher) per il lavoro occasionale accessorio, per un importo complessivo di euro 300,00 (una tantum) pari alla copertura di massimo 30 ore da parte di un assistente familiare, da utilizzare per le prime necessità dell’anziano. L’operatore è in grado di informare e orientare la famiglia sui servizi territoriali e sugli adempimenti amministrativi necessari, assistendo la famiglia nelle procedure on-line di INPS, relativamente all’attivazione del rapporto di assistenza familiare. Inoltre l’attività di assistenza si esplica anche in un tutoraggio in itinere e una prima formazione “on the job” personalizzata, direttamente a casa dell’anziano, per aiutare la famiglia e l’assistente familiare nel periodo in cui viene attivato un primo rapporto di assistenza familiare.

Entità e forma dell’agevolazione

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a Euro 2.760.000,00 così distribuite:
· euro 350.000,00 per l’azione “Numero Verde e Coordinamento regionale”;
· euro 2.410.000,00 per l’azione “Attività di assistenza, informazione e tutoraggio”;

La Regione Toscana cofinanzia i progetti attraverso un contributo a fondo perduto nella misura massima del 80% del costo complessivo del progetto così suddiviso: per l’azione “Numero Verde e Coordinamento regionale”:
· contributo massimo erogabile euro 350.000,00 a copertura dell’intero ambito regionale per l’azione “Attività di assistenza, informazione e tutoraggio”:
· come da ripartizione indicata nell’allegato D “Elenco contributo Zone”

Scadenza

E’ possibile presentare domanda entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale (28.10.2015), ovvero entro il 27.11.2015.

Contributo a fondo perduto fino al 50% promosso dall’INAIL per la realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo della prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Nell’ambito delle strategie prevenzionali dell’Istituto, delineate dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, le Linee di Indirizzo Operative per la Prevenzione 2015, definiscono le priorità per lo sviluppo delle politiche di prevenzione, finalizzate a valorizzare le azioni di “sistema” e a consolidare la rete di rapporti sia a livello centrale che territoriale e si basano sulle seguenti due direttrici:

  • Interazione con le Istituzioni
  • Sinergia con le Parti sociali.

La Direzione centrale Prevenzione ha quindi individuato, sulla base delle risorse finanziarie disponibili, la seguente area di intervento ritenuta di particolare rilevanza:

Informazione e sviluppo della cultura della prevenzione per la figura del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, con particolare riferimento ai settori dell’edilizia, dell’agricoltura ed alle aziende sanitarie ed ospedaliere.

Soggetti beneficiari

Possono proporre la realizzazione di progetti prevenzionali anche a titolo oneroso a valenza nazionale, in regime di compartecipazione, da formalizzare mediante Accordi di collaborazione, soggetti per i quali non è indispensabile la previa manifestazione di interesse ai sensi del presente Avviso pubblico – quali enti ed organismi pubblici e privati, gli Enti locali, le Università, le Istituzioni scolastiche, gli Enti non profit, le Associazioni di categoria, le Organizzazioni sindacali, che possono avvalersi, per la realizzazione dei progetti prevenzionali presentati, anche di soggetti con personalità giuridica o di associazioni non riconosciute, di loro diretta emanazione, titolati, sia singolarmente che in regime di associazione, a presentare le relative manifestazioni di interesse.

Tipologia di progetti ammissibili

Sono proponibili progetti a valenza nazionale che rispondono alle finalità istituzionali della Direzione centrale in tema di infortuni e malattie professionali così come definite dalla area prioritaria di intervento individuata in premessa. Gli Accordi stipulati in base al presente atto sono realizzati in relazione alle proposte predisposte e formalizzate attraverso apposite manifestazioni di interesse. Ogni Accordo deve prevedere la compartecipazione delle risorse di tutti i partner. L’apporto può avere natura professionale e/o economica. Pertanto nell’Accordo dovrà essere evidenziata la natura associativa della convenzione, con l’indicazione puntale della suddivisione di compiti e responsabilità delle parti. Non sono proponibili progetti rivolti a singole imprese.

Entità e forma dell’agevolazione

L’entità delle risorse messe a disposizione per il presente Avviso pubblico è pari complessivamente ad euro 3.000.000,00.

I soggetti proponenti possono presentare progetti prevenzionali per un importo massimo pari ad euro 500.000,00 (comprensivo dell’eventuale IVA), del quale non oltre il 50% a carico dell’INAIL.

Scadenza

30 novembre 2015

 

Contributo in c/impianti e finanziamento a tasso agevolato fino al 50% promosso dal MISE per l’area di crisi industriale di Piombino.

In attuazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa del Sistema locale del lavoro di Piombino”. La misura, in sintesi, promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni del Sistema locale del lavoro di Piombino, finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e alla sua diversificazione in settori alternativi a quelli dell’indotto siderurgico.

Soggetti beneficiari

La misura prevede che possono beneficiare delle agevolazioni le imprese già costituite in forma di società di capitali, comprese le società consortili e le società cooperative.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni – purché realizzate nel territorio dei Comuni di Piombino, Suvereto, Campiglia Marittima e San Vincenzo (LI) – le iniziative che:

a) prevedano la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione;

b) comportino un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. La circolare individua alcuni ambiti produttivi prioritari: raccolta e depurazione delle acque di scarico; raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti di origine industriale e commerciale; recupero e cernita dei materiali di origine industriale e commerciale; industria alimentare; logistica; costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive; fabbricazione di prodotti in metallo; turismo.

Entità e forma dell’agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato. In particolare, il finanziamento agevolato concedibile è pari al 50% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile.

Scadenza

Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate a partire dal prossimo 12 gennaio 2016 e fino all’ 11 febbraio 2016.

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 60% per l’avvio di imprese per giovani agricoltori.

Sul BUR del 1.07.2015 è stato approvato il bando “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori – Pacchetto Giovani – annualità 2015”.

Soggetti beneficiari

Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno per “L’avviamento di imprese per giovani agricoltori – Pacchetto Giovani“ i seguenti soggetti:

a) Titolare di azienda agricola individuale;

b) Società di persone, di capitale o cooperativa avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola in cui si insedia un giovane (o più giovani in caso di insediamenti plurimi in società) che al momento della presentazione della domanda di aiuto soddisfa (o soddisfano) i seguenti requisiti:

  • età compresa fra i 18 anni (compiuti) e i 40 anni (non compiuti);
  • insediamento in qualità di “capo azienda” nei 6 mesi precedenti alla presentazione della domanda di aiuto acquisendo per la prima volta la partita IVA come azienda agricola (ditta individuale,società,cooperativa);
  • presentazione di un piano aziendale;
  • impegno ad essere conforme alla definizione di “agricoltore attivo” entro 18 mesi dalla data dell’insediamento e comunque non oltre la conclusione del piano aziendale qualora questa sia precedente al suddetto termine;
  • possedere o impegnarsi ad acquisire adeguate qualifiche e competenze professionali entro il termine previsto per la conclusione del piano aziendale;
  • impegnarsi a diventare imprenditore agricolo professionale.

Per essere ammissibile al momento della presentazione della domanda l’azienda agricola oggetto di insediamento deve avere la potenzialità di raggiungere una dimensione espressa in termini di standard output non inferiore a 13.000 euro e non superiore a 190.000 euro.

Tipologie di interventi ammissibili

L’insediamento può avvenire in qualità di:

a) Titolare di azienda agricola individuale di nuova costituzione;

b) Socio, amministratore e legale rappresentante di società di persone o di capitale di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola. Nel caso di insediamento in una società di persone o di capitale di nuova costituzione avente per oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola, ciascun giovane che si insedia deve esercitare pieno potere decisionale assumendo la responsabilità di amministratore e legale rappresentante della società per tutta la durata dell’impegno e dimostrare di possedere almeno il 20% del capitale sociale;

c) Socio, amministratore e legale rappresentante di una cooperativa agricola di conduzione di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola. Nel caso di insediamento in una cooperativa agricola di conduzione di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola, ciascun giovane che si insedia deve esercitare pieno potere decisionale assumendo la responsabilità di amministratore e legale rappresentante della cooperativa per tutta la durata dell’impegno avendo sottoscritto una quota del capitale sociale.

In tutti i casi (a,b,c) il giovane precedentemente all’insediamento non deve aver ricoperto la carica di amministratore in una società di persone, società di capitale o cooperativa avente per oggetto l’attività agricola.

Nel “Pacchetto Giovani” è prevista, oltre alla specifica sottomisura  6.1 “Avvio all’avviamento di imprese per giovani agricoltori”, anche l’attivazione obbligatoria di almeno uno fra i seguenti tipi di operazione collegate alle sottomisure del Programma di Sviluppo Rurale:

a) Sottomisura 4.1 “Sostegno agli investimenti alle aziende agricole”:

  • tipo di operazione 4.1.2 “ Investimenti in aziende agricole in cui si insedia un giovane agricoltore”;
  • tipo di operazione 4.1.5 “Incentivare il ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole”;

b) Sottomisura 6.4 “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra- agricole”:

  • tipo di operazione 6.4.1 “ Diversificazione delle aziende agricole”;
  • tipo di operazione 6.4.2 “Energia derivante da fonti rinnovabile nelle aziende agricole.

Entità e forma dell’agevolazione

L’importo complessivo dei fondi messo a disposizione nell’annualità 2015 per il “Pacchetto Giovani” è pari ad Euro 40.000.000,00.

E’ prevista una soglia minima pari a 50.000 euro per ciascun giovane che si insedia per gli investimenti ammessi a finanziamento sulle sottomisure complessivamente attivate nel Pacchetto Giovani (4.1 e 6.4) ed indicate nel piano aziendale. L’importo massimo del contributo pubblico concedibile per le sottomisure attivate (4.1 e 6.4) per ogni giovane che si insedia, non può essere superiore a 130.000 euro. Per ciascuna delle singole sottomisure attivate l’importo minimo del contributo concedibile è pari a 5.000 euro.

  • Sottomisura 4.1: Contributo in conto capitale pari al 50% per investimenti riguardanti esclusivamente l’attività di produzione di prodotti agricoli, con una maggiorazione del 10% in caso di investimenti realizzati in aziende che ricadono completamente in zona montana; 40% per investimenti utilizzabili in modo esclusivo o parziale per le attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti appartenenti all’Allegato I specificato nel bando.
  • Sottomisura 6.4: Contributo in conto capitale pari al 50% con una maggiorazione del 10% in caso di investimenti realizzati in aziende che ricadono completamente in zona montana.

E’ inoltre previsto un premio per l’avviamento. L’entità del premio all’avviamento è fissata in euro 40.000,00 per ciascun giovane che si insedia o in euro 50.000,00 nel caso di insediamento in aziende ricadenti completamente in aree montane.

Prorogata al 16 novembre 2015 la scadenza di presentazione delle domande per il Pacchetto Giovani.

CCIAA di Livorno: Contributo a fondo perduto per attività di progettazione su programmi europei attivi durante il periodo 2014-2020

Nel quadro delle proprie iniziative promozionali, la Camera di Commercio di Livorno intende sostenere le imprese della provincia di Livorno in rapporto alle necessità legate alle attività di progettazione su programmi europei attivi durante il 2014-2020. Pertanto, tramite la propria Fondazione Impresa, Ricerca e Innovazione (di seguito Fondazione IRI), concede un contributo alle imprese che, volendo partecipare ad un progetto regionale, nazionale o europeo su tematiche inerenti innovazione e sviluppo, necessitino di un esperto che li supporti nella stesura completa del progetto, sia nella parte “scientifico/operativa”, sia per quella “economica”.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse al beneficio le piccole e medie imprese, loro cooperative e consorzi, in possesso dei seguenti requisiti:
– rientrare nella definizione di piccola e media impresa;
– avere sede legale e/o unità locale operativa nella provincia di Livorno;
– siano regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese o nel R.E.A. di Livorno;
– essere in regola con il pagamento del diritto annuale degli ultimi 5 anni;
– essere attive e non essere assoggettate a procedure di liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale, comunque denominata;
– non aver ottenuto altri contributi di fonte pubblica riguardanti il medesimo intervento.

Ogni impresa può presentare una sola domanda a valere sul presente bando.

Tipologia di spese ammissibili

L’ attività di progettazione consiste in:
– analizzare il bando individuato dall’impresa al quale la stessa intende partecipare;
– effettuare gli studi di fattibilità ex ante al fine di verificare le condizioni ed opportunità di partecipazione come soggetto partner o capofila;
– ricercare altri partner privati e/o pubblici nell’ambito territoriale italiano ed europeo;
– svolgere la redazione e stesura completa del progetto sia nella parte “scientifico/operativa”, sia per quella “economica”, nonché la traduzione del progetto in lingua inglese ove richiesto e fornire assistenza per la predisposizione e l’invio dei documenti di partecipazione/adesione.

Entità e forma dell’agevolazione

Le risorse complessive che la Camera di Livorno mette a disposizione per l’iniziativa sono pari ad € 30.000,00.

L’entità del contributo erogato in via indiretta sarà comunicato all’impresa al momento dell’accettazione della domanda.

Scadenza

31 dicembre 2015

CCIAA di Livorno: Contributo a fondo perduto fino al 50% per il sostegno agli autotrasportatori

La Camera di Commercio di Livorno intende sostenere, attraverso la concessione di contributi a fondo perduto, gli autotrasportatori della provincia di Livorno che, a seguito della suddetta ordinanza, hanno sostenuto quindi maggiori costi di trasporto.

Le risorse complessive che la Camera di Livorno mette a disposizione per l’iniziativa sono pari ad € 40.000,00.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse al beneficio le piccole e medie imprese, loro cooperative e consorzi1 in possesso dei seguenti requisiti:
– rientrare nella definizione di piccola e media impresa;
– avere sede legale nella provincia di Livorno;
– essere regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese o nel R.E.A. di Livorno con codice ATECO 49.41
– essere in regola con il pagamento del diritto annuale degli ultimi 5 anni;
– essere attive e non essere assoggettate a procedure di liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale, comunque denominata;
– non aver ottenuto altri contributi di fonte pubblica riguardanti il medesimo intervento.

Tipologia di spese ammissibili

I contributi di cui al presente bando sono concessi esclusivamente a fronte delle spese di pedaggio autostradale sostenute a seguito del dirottamento della circolazione dei mezzi pesanti (veicoli delle classi 3,4 e 5 muniti di TELEPASS) dalla SS1 Aurelia e SS 206 Emilia all’Autostrada A12, nel tratto compreso tra i caselli Collesalvetti – Rosignano (sia “Barriera” che “Svincolo”) e viceversa, nel periodo 13 luglio 2015 – 31 agosto 2015, secondo quanto stabilito dall’ordinanza del Prefetto di Livorno del 1 luglio 2015.
La domanda deve riferirsi a spese di pedaggio autostradale certificate con fattura emessa da Autostrade per l’Italia Spa esclusivamente per le singole tratte: entrata in A12 Collesalvetti – uscita Rosignano (Barriera e Svincolo) e/o viceversa.

Entità e forma dell’agevolazione

Il contributo di cui al presente bando può essere accordato nella misura massima del 50% delle spese ammissibili effettivamente sostenute e documentate (al lordo della ritenuta d’acconto del 4%). Nel caso in cui le risorse del fondo non siano sufficienti a garantire la percentuale massima del 50% a tutte le domande di contributo ammesse, la stessa verrà proporzionalmente ridotta fino ad esaurimento del fondo.
Qualora un’impresa presenti o abbia presentato, nel corso del 2015, richieste di contributi a valere sugli altri bandi della Camera di Commercio di Livorno, l’importo lordo complessivo camerale percepibile non potrà comunque essere superiore a € 10.000,00.

Scadenza

15 dicembre 2015

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 100%, finanziamento a tasso agevolato pari all’80% e garanzia per interventi di sostegno allo start-up

La Regione Toscana, nell’ambito del progetto Giovanisì, al fine di consolidare lo sviluppo economico ed accrescere i livelli di occupazione giovanile, intende agevolare la realizzazione di progetti d’investimento per:

1. l’AVVIO di micro e piccole iniziative imprenditoriali, alle quali concedere microcredito e voucher per l’acquisizione di servizi di consulenza e supporto all’innovazione (es. di affiancamento e tutoraggio) utili alla creazione e allo svolgimento dell’attività d’impresa.

2. il CONSOLIDAMENTO di piccole imprese costituite da più di due anni e da non oltre cinque, alle quali concedere la garanzia regionale per ottenere il finanziamento bancario necessario a sostenere l’espansione aziendale.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda:

  • le Micro e Piccole Imprese (MPI);
  • persone fisiche che costituiranno l’impresa entro sei mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione sempre che non abbiano un età superiore a 40 anni al momento della costituzione dell’impresa medesima.

Le imprese devono esercitare nel territorio della Regione Toscana un’attività identificata come:

– Commercio all’ingrosso e al dettaglio;

– Trasporto e magazzinaggio;

– Attività di alloggio e ristorazione;

– Servizi di informazione e comunicazione;

– Attività professionali, scientifiche e tecniche limitatamente ai gruppi: attività degli studi di architettura, agenzie pubblicitarie, attività fotografiche, traduzione ed interpretariato;

– Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese;

– Istruzione, Formazione culturale;

– Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento;

– Altre attività di servizi, limitatamente agli Stabilimenti termali.

Tipologia spese ammissibili

Sono ammissibili i seguenti costi:

Per la sezione Microcredito sono ammissibili le spese per investimenti materiali quali terreni, immobili, impianti, macchinari, attrezzature e immateriali ossia attivi diversi da quelli materiali o finanziari che consistono in diritti di brevetti, licenze, know how o altre forme di proprietà intellettuale.

Per la sezione Voucher sono ammissibili le spese di consulenza e di sostegno all’innovazione.

Entità e forma dell’agevolazione

La dotazione iniziale per la presente agevolazione è pari a Euro 10.525.180,86 così ripartita:

MICROCREDITO: Euro 7.863.289,59
VOUCHER: Euro 2.661.891,27

L’importo dell’investimento ammissibile alle agevolazioni del presente atto è compreso tra 8.000,00 e 35.000,00 euro.
L’agevolazione totale tra microcredito e voucher non può superare l’80% del progetto d’investimento ammissibile.

A. MICROCREDITO – Finanziamento agevolato a tasso zero

Nel caso sia richiesto anche il voucher, l’importo del finanziamento è pari al 60% del costo totale dell’investimento ammissibile e va da un minimo di 4.800,00€ ad un massimo di 21.000,00€.

Nel caso in cui l’impresa non richieda il voucher l’importo del finanziamento è pari all’80% del costo totale dell’investimento ammissibile e va da un minimo di 6.400,00€ ad un massimo di 28.000,00€.

La durata del finanziamento è di 7 anni con un preammortamento di 18 mesi oltre ad un eventuale periodo di preammortamento tecnico non superiore a sei mesi.  Il rimborso avviene in rate semestrali posticipate costanti.

B. VOUCHER – Contributo in conto capitale nella misura del 100% della spesa ammessa che va da un minimo di 1.600,00€ ad un massimo di 7.000,00€, deve essere proporzionale al costo totale ammissibile e non può essere superiore al 20% dell’investimento complessivamente attivato ed ammesso alle agevolazioni previste dal presente bando.

C. GARANZIA – Fino al 31/12/2015 la garanzia è concessa mediante utilizzo del Fondo di garanzia.

Scadenza

La domanda di aiuto deve essere inoltrata a partire dalle ore 9.00 del 15 ottobre 2015 fino ad esaurimento delle risorse.

Lo Studio MM all’Open Summit di StartupItalia!

E’ con estremo piacere che segnaliamo che lo Studio MM sarà presente all’Open Summit organizzato da StartupItalia! la più importante rivista digitale italiana dedicata alle start up.


L’Open Summit si svolgerà il 14 dicembre al Palazzo del Ghiaccio di Milano (clicca qui per le informazioni su come raggiungere la location), all’evento saranno presenti le 100 migliori start up dell’anno che si contenderanno il titolo di Start up dell’anno.


Ad assegnare il premio di Start up dell’anno è stata chiamata una giuria di 50 esperti a livello nazionale, della quale farà parte anche Marcello Marzano.


A far parte della giuria sono stati chiamati imprenditori e consulenti che in questi anni hanno dimostrato di avere a cuore il tema delle start up, solo per fare alcuni nomi: Paolo Barberis (Consigliere per l’Innovazione della Presidenza del Consiglio), Salvatore Ippolito (Country Manager Twitter Italia), Maximo Ibarra (CEO Wind), Davide Dattoli (Talent Garden), Renato Soru (fondazione Tiscali), Roberto Ferrari (CheBanca!), Salvo Mizzi (Invitalia Ventures), Carlo Tursi (Uber), Carlo Purassanta (MIcrosoft Italia), nonché 
Gianluca Dettori e Mariarita Costanza noti al grande pubblico per essere stati giudici di Shark Tank. 

Considerata la caratura dei membri della giuria far parte di quest’ultima può essere considerato un grande riconoscimento del lavoro svolto dallo Studio MM.