Toscana Start Up: La Rivista dello Studio MM sullo start up d’impresa

Sono stati pubblicati nuovi articoli, leggili subito

View my Flipboard Magazine.

Toscana: contributo a fondo perduto fino all’80% per il sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale

Con il presente bando la Regione Toscana intende sostenere le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle PMI, in attuazione della Linea di Intervento 1.6a) del POR CReO FESR 2007-2013 “Aiuti in conto capitale alle imprese per RST nelle tecnologie chiave abilitanti e nei settori ad alta tecnologia”.

Il bando finanzia attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati da Micro, Piccole e Medie Imprese del manifatturiero e dei servizi.

La dotazione finanziaria disponibile è pari a 960.937,983 euro.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI).
Le imprese devono esercitare, nel territorio della Regione Toscana, un’attività identificata come prevalente rientrante in uno dei seguenti Codici ATECO ISTAT :
B – Estrazione di minerali da cave e miniere;
C – Attività manifatturiere;
D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;
E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento;
F – Costruzioni;
G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli, ad esclusione delle categorie 45.11.02, 45.19.02, 45.31.02, 45.40.12 e 45.40.22 e del gruppo 46.1;
H – Trasporto e magazzinaggio, ad esclusione della classe 49.41

I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione;
J – Servizi di informazione e comunicazione;
M – Attività professionali, scientifiche e tecniche;
N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese;
P – Istruzione, limitatamente alla classe 85.52;
Q – Sanità e assistenza sociale, ad esclusione del gruppo 86.1;
R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento;
S – Altre attività di servizi, ad esclusione della divisione 94;

Tipologia di spese ammissibili

Con il presente bando si intendono sostenere le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese realizzate sul territorio della Regione Toscana nell’ultimo esercizio contabile chiuso e approvato in data precedente a quella di presentazione della domanda di aiuto e risultanti da bilancio.

I costi riguardano:

a) le spese di personale: personale impiegato in attività di innovazione in possesso di adeguata qualificazione (laurea di tipo tecnico-scientifico o esperienza almeno quinquennale nel campo della ricerca e sviluppo) e personale impiegato in attività di produzione nei limiti del 35% delle spese del personale di ricerca; si tratta pertanto di personale dipendente impiegato a tempo
indeterminato o determinato, presso le strutture dell’impresa finanziata con sede di lavoro stabile sul territorio toscano.
b) costi degli strumenti e delle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto di ricerca, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto di innovazione, calcolati secondo i principi della buona prassi contabile;
c) costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca.

Entità e forma dell’agevolazione

Gli aiuti per la realizzazione dei progetti di investimento sono concessi nella forma del contributo in conto capitale, nella misura massima dell’80% della spesa per le microimprese, del 70% della spesa per le piccole imprese e del 60% della spesa per le medie imprese.

Scadenza

E’ possibile presentare domanda a partire dalle ore 9.00 del 01/10/2015 e fino alle ore 17.00 del 20/10/2015.

Lo Studio MM su www.sentieridigitali.it

Segnaliamo con estremo piacere l’articolo dal titolo “Studio MM: le startup hanno il loro commercialista” appena uscito su www.sentieridigitali.it E-Magazine di Creatività e Tecnologia per la Comunicazione d’Impresa.

Per leggere la rivista l’articolo clicca qui

Toscana: Contributo a fondo perduto fino a 10.000,00 € per favorire l’occupazione aziendale

Il presente Avviso mette a disposizione incentivi alle imprese e/o ai datori di lavoro per favorire l’occupazione.

Soggetti beneficiari

Possono presentare richiesta di incentivo le imprese e /o i datori di lavoro privati che:

1.hanno la sede legale, o unità operative destinatarie delle assunzioni ai fini dell’incentivo, localizzate nel territorio della Regione Toscana;

2. sono in regola con la normativa sugli aiuti di Stato in regime “ de minimis”;

3.sono in regola con l’applicazione del CCNL;

4. non si trovano in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo né avere in corso un pr ocedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti;

5.sono in regola con gli adempimenti contributivi INPS e INAIL e con le contribuzioni agli Enti Paritetici ove espressamente previsto dai Contratti Collettivi Nazionali Interconfederali o di Categoria;

6.sono in regola con la normativa in materia di sicurezza del lavoro;

7.sono in regola con le assunzioni previste dalla legge sul collocamento mirato ai disabili;

8.non hanno avuto procedure di licenziamento collettivo nei dodici mesi precedenti la data dell’assunzione ai fini dell’incentivo;

9. incrementano, con la nuova assunzione a tempo indeterminato , l’organico dei lavoratori dell’impresa rispetto alla media del semestre precedente.

Possono presentare richiesta di incentivo per le assunzioni di giovani laureati e/o dottori di ricerca soltanto le imprese rientranti nella definizione di Piccola e Media Impresa (PMI).

Tipologia lavoratori ammissibili

Il presente Avviso mette a disposizione contributi alle imprese e/o ai datori di lavoro che assumono le sotto specificate tipologie di lavoratori:

a) donne disoccupate, che hanno compiuto il 30° anno di età, assunte a tempo indeterminato part-time;

b) giovani laureati e/o laureati con dottorato di ricerca, di età non superiore ai 35 anni, assunti a tempo indeterminato, e/o a tempo determinato (con contratti di durata di almeno 12 mesi);

c) lavoratori licenziati a partire dal 01/01/2008 (ad eccezione dei licenziati per giusta causa o per giustificato motivo soggettivo) assunti a tempo indeterminato e/o determinato (con contratti di durata di almeno 6 mesi), e che si trovino in stato di disoccupazione;

d) soggetti prossimi alla pensione cui manchino non più di 5 anni di contribuzione per la maturazione del diritto al trattamento pensionistico assunti a tempo indeterminato e soggetti prossimi alla pensione cui manchino non più di 3 anni di contribuzione per la maturazione del diritto al trattamento pensionistico assunti a tempo determinato. I soggetti prossimi alla pensione devono trovarsi in stato di disoccupazione;

e) persone con disabilità assunte a tempo indeterminato e/o con contratti di lavoro subordinato a termine (della durata di almeno 6 mesi);

f) soggetti svantaggiati assunti a tempo indeterminato e/o con contratti di lavoro subordinato a termine.

Entità e forma dell’agevolazione

Gli interventi previsti dal presente Avviso sono finanziati per un importo totale di Euro 5.292.259,00.

Ai fini del presente Avviso, le tipologie di incentivo sono le seguenti:

1. incentivi all’assunzione;

2. voucher formativo, destinato ai lavoratori assunti per le tipologie “lavoratori licenziati a partire dal 01/01/2008”, “persone con disabilità”, e “soggetti svantaggiati”.

L’incentivo è variabile a seconda dei soggetti destinatari e non può superare i 10.000€.

Scadenza

Sarà possibile presentare richiesta dell’incentivo all’assunzione fino alle ore 12:00 del 31 dicembre 2015.

Pubblicato il rapporto sulle start up innovative

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il rapporto sulle start up innovative dal quale emerge che il 75% opera nel settore dei servizi, poco più del 18% nell’industria e il 4% nel commercio. Il 40% delle imprese svolge attività terziarie fortemente legate alle nuove tecnologie, come produzione di software, consulenza informatica e servizi di informazione, mentre una quota del 16,7% si occupa di ricerca&sviluppo. All’interno del settore manifatturiero, la prevalenza va all’ICT, ossia a quei comparti che sviluppano la parte hardware e le altre tecnologie di base come strumentazioni elettriche ed elettroniche. Uno degli elementi che ha spinto l’accelerazione delle S.r.l. innovative è probabilmente da ricercare nella possibilità data dal fatto di poter considerare come tali le imprese che sono composte per un terzo da personale laureato.

Come conseguenza, le figure più ricercate dalle S.r.l. innovative sono gli ingegneri. Le start up energetiche, imprese che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico, raggiungono il 12% con circa 400 unità. Il Nord Ovest è l’area che ospita il maggior numero di start up. Come prevedibile il numero maggiore si trova a in Lombardia e a Milano. Segue il Nord Est a livello provinciale si evidenzia Trento. Alla pari si collocano centro e sud-italia.

Dagli studi fatti emerge che i fondatori delle start up non temono la concorrenza, ma si preoccupano di come stare sul mercato, a conferma che ritengono molto innovativa la loro proposta, ma probabilmente sono poco consapevoli di come approcciare il mercato. Sono preoccupati per il costo del personale, del clima economico sfavorevole e della tassazione.

Di seguito i dati di dettaglio delle società esistenti a fine 2014 (Fonte: elaborazioni Unioncamere-Si.Camera su dati Infocamere).

Start up innovative per settore economico

 

Numero Start up innovative %
Agricoltura/pesca 11 0,3%
Commercio 128 4,0%
Industria/artigianato 585 18,2%
Servizi alle imprese 2.456 76,6%
Turismo 12 0,4%
Nc 16 0,5%
Totale 3.208 100,0%

Start up innovative per attività economica prevalente

 

Numero Start up innovative %
Produzione di software, consulenza informatica 965 30,1%
Ricerca scientifica e sviluppo 537 16,7%
Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici 267 8,3%
Attività degli studi di architettura e d’ingegneria 135 4,2%
Altre attività professionali, scientifiche e tecniche 130 4,1%
Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica 128 4,0%
Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca 114 3,6%
Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale 95 3,0%
Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature 75 2,3%
Commercio al dettaglio 70 2,2%

Start up innovative per macro area territoriale

 

Numero Start up innovative %
Nord Ovest 1.001 31,2%
Nord Est 814 25,4%
Centro 696 21,7%
Sud e Isole 697 21,7%
ITALIA 3.208 100,0%

Start up innovative per regione

 

Regione Numero Start up innovative %
Abruzzo 48 1,5%
Basilicata 20 0,6%
Calabria 78 2,4%
Campania 184 5,7%
Emilia Romagna 363 11,3%
Friuli-Venezia giulia 87 2,7%
Lazio 311 9,7%
Liguria 54 1,7%
Lombardia 705 22,0%
Marche 137 4,3%
Molise 14 0,4%
Piemonte 232 7,2%
Puglia 133 4,1%
Sardegna 99 3,1%
Sicilia 121 3,8%
Toscana 212 6,6%
Trentino Alto Adige 117 3,6%
Umbria 36 1,1%
Valle d’Aosta 10 0,3%
Veneto 247 7,7%
Italia 3.208 100,0%

 

TOSCANA START UP: La Rivista dello Studio MM sullo start up d’impresa

Pubblicati 3 nuovi articoli sulla rivista dello Studio MM sullo start up d’impresa, leggi le novità:

View my Flipboard Magazine.

TOSCANA START UP: La Rivista dello Studio MM sullo start up d’impresa

Pubblicati 3 nuovi articoli sulla rivista dello Studio MM sullo start up d’impresa, leggi le novità:

View my Flipboard Magazine.

TOSCANA START UP: La Rivista dello Studio MM sullo start up d’impresa

Pubblicati 3 nuovi articoli sulla rivista dello Studio MM sullo start up d’impresa, leggi le novità:

View my Flipboard Magazine.

SISTRI: dal 1° aprile via alle sanzioni

Dal 1° aprile 2015 saranno applicabili le sanzioni previste per lamancata iscrizione al SISTRI e per l’omesso pagamento del contributo SISTRI.
La data è stabilita dall’art. 9 del cd. Milleproroghe 2015 (D.L. 31 dicembre 2014, n. 192) come modificato dalla legge di conversione.
Il Milleproroghe 2015 ha anche spostato di un (altro) anno in avanti, da fine 2014 a fine 2015, sia tutte le altre sanzioni relative al SISTRI sia il c.d. “periodo transitorio” in cui gli operatori sono contestualmente tenuti al rispettose degli obblighi “telematici” SISTRI/adempimenti “tradizionali” (tenuta dei registri di carico e scarico e dei formulari di accompagnamento dei rifiuti trasportati): in altre parole, vi è l’obbligo per i soggetti indicati dalla legge di iscriversi al SISTRI (per il quale scatteranno le sanzioni se non viene ottemperato), ma restano in vigore anche le “tradizionali” modalità operative, e per questo, ad esempio, permane l’obbligo di presentare, entro il 30 aprile 2015, alle competenti Camere di Commercio, il MUD, cioè “Modello unico di dichiarazione ambientale”, introdotto dalla legge 70/1994, utilizzando il nuovo modello allegato al D.p.c.m. 17 dicembre 2014 (G.U. n. 299 del 27 dicembre 2014 – S.O. n. 97).

Soggetti interessati

I soggetti che potrebbero essere colpiti da queste due “nuove” sanzioni sono, ovviamente, quelli sui quali incombe l’obbligo di iscrizione al SISTRI ma, in linea di principio, anche quelli che vi abbiano aderito volontariamente (pur non essendo obbligati) ma che poi non abbiano versato il relativo contributo.

Soggetti obbligati al Sistri

Tra i soggetti obbligati al SISTRI rientrano, in estrema sintesi, gli enti e le imprese che siano produttori speciali di rifiuti pericolosi con più di 10 dipendenti, i produttori di rifiuti speciali pericolosi che effettuano attività di stoccaggio, così come le imprese di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento dei rifiuti urbani della Regione Campania, o ancora i produttori iniziali di rifiuti pericolosi da attività di pesca professionale e acquacultura con più di 10 dipendenti.
Rimangono escluse dall’obbligo di iscrizione (e quindi dalla possibilità di essere sanzionate) le PMI con meno di 10 dipendenti e, indipendente dal numero di dipendenti, gli enti e le imprese iscritti alla sezione speciale “imprese agricole” del Registro delle imprese che conferiscono i rifiuti a circuiti organizzati di raccolta.
Lo Studio MM è a disposizione per valutare il rispetto degli obblighi di legge.

Contributo a fondo perduto fino al 50% promosso dalla CCIAA di Livorno per favorire la costituzione di reti d’imprese

La Camera di Commercio di Livorno, riconoscendo la Rete di Impresa quale strumento innovativo e competitivo come risposta alla necessità di migliorare l’efficienza aziendale in questo periodo di crisi e di fronte a mercati sempre più globalizzati, intende incentivare, tramite il presente bando, la sottoscrizione di Contratti di Rete tra imprese (reti d’imprese) della provincia di Livorno.

Soggetti beneficiari

Destinatari del contributo sono i raggruppamenti di imprese costituiti o da costituire con forma di “Contratto di rete”. Le imprese aderenti al Contratto di rete devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • rientrare nella definizione di piccola e media impresa;
  • almeno 2 imprese devono avere sede legale e/o unità locale operativa nella provincia di Livorno;
  • risultare regolarmente iscritte al Registro delle Imprese;
  • essere attive e non essere assoggettate a procedure di liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale, comunque denominata;
  • non aver ottenuto altri contributi di fonte pubblica riguardanti il medesimo intervento;
  • per le imprese aventi sede legale e/o unità locale operativa nella provincia di Livorno, essere in regola con il pagamento del diritto annuale degli ultimi 5 anni.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili le spese, al netto di IVA ed altre imposte e tasse, sostenute ed integralmente pagate nel periodo 01/01/2015 – 31/12/2015 relative a:

  • spese notarili (escluse le spese per bolli, tasse o imposte) e di registrazione sostenute per la formalizzazione del contratto di rete;
  • costi per la redazione del programma di rete e per l’asseverazione;
  • costi per acquisizione di brevetti e diritti di licenza strumentali alla realizzazione del progetto e costi per il deposito di brevetti e la registrazioni di marchi strettamente correlati ai risultati ottenuti nella realizzazione del progetto. Non sono ammissibili i costi relativi alle tasse di mantenimento e di rinnovazione o qualsiasi altro costo da imputare a brevetti e marchi con data di deposito o di registrazione antecedente alla data di presentazione della domanda;
  • costi per l’ideazione e la promozione del marchio della rete.

Entità e forma dell’agevolazione

Le risorse complessive che la Camera di Livorno mette a disposizione per l’iniziativa sono pari a € 20.000,00.

La Camera di Commercio di Livorno concede complessivamente alla Rete d’impresa un contributo in conto capitale pari al 50% delle spese ammissibili (al netto di Iva) ed effettivamente sostenute per un importo massimo complessivo di € 6.000,00. Il contributo sarà erogato, in parti uguali, alle imprese della provincia di Livorno facenti parti della Rete. Non sarà erogato alcun contributo alle imprese della rete aventi sede legale al di fuori della provincia di Livorno.

Qualora facciano parte della rete imprese aventi sede legale al di fuori della provincia di Livorno, il contributo viene ridotto proporzionalmente al numero delle stesse, tenendo conto solo delle imprese livornesi (es. a fronte di contratto di rete di imprese costituito da tre aziende livornesi e da una milanese, il contributo concedibile alle imprese livornesi è pari a 3/4 della somma spettante).

Scadenza

Le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2015, salvo chiusura anticipata del bando per  esaurimento fondi.