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Agenda digitale e Industria sostenibile: in arrivo risorse per l’innovazione dal Mise

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato che dal prossimo 26 ottobre 2016, parte la seconda stagione dei bandi “Agenda digitale” e “Industria sostenibile” con importanti novità.

Vengono messi a disposizione 450 milioni di euro dal Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca per l’erogazione di finanziamenti agevolati e 80 milioni di euro dal Fondo Crescita Sostenibile per la concessione di contributi alla spesa.

Una delle innovazioni più significative delle nuove edizioni dei bandi è che al finanziamento agevolato deve affiancarsi un finanziamento bancario a tasso di mercato. Ai fini dell’ammissibilità, le imprese proponenti devono essere in possesso dell’attestazione di merito creditizio resa dalla banca finanziatrice.

Il debutto della seconda edizione è fissato il prossimo 26 ottobre 2016, data di riapertura dello sportello per la presentazione delle domande. Numerose le novità rispetto alla prima tornata dei bandi.

Bando Agenda digitale

Il bando finanzia progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti avvalendosi dell’impiego, tramite lo sviluppo delle tecnologie relative all’informazione e alle comunicazioni elettroniche, definite nell’ambito del programma Horizon, e con adeguate e concrete ricadute nei seguenti settori applicativi:

– salute e assistenza (Health);

– formazione e inclusione sociale (Education/Inclusive Society);

– cultura e turismo (Cultural Heritage);

– mobilità e trasporti (Smart Transport);

– energia e ambiente (Smart & Clean Energy);

– monitoraggio e sicurezza del territorio (Environment);

– modernizzazione della pubblica amministrazione (Smart Government);

– telecomunicazioni (Electronic communications);

– fabbrica intelligente (Smart manufacturing).

Bando Industria sostenibile

Il bando finanzia progetti di ricerca e sviluppo, finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti avvalendosi dell’impiego delle tecnologie abilitanti fondamentali definite dal programma Horizon 2020 (micro e nano elettronica; nanotecnologia; fotonica; materiali avanzati; sistemi avanzati di produzione; biotecnologia industriale) e che si sviluppano nell’ambito delle seguenti tematiche rilevanti:

– processi e impianti industriali;

– trasporti su superficie e su via d’acqua;

– aerospazio;

– TLC;

– tecnologie energetiche;

– costruzioni eco-sostenibili;

– tecnologie ambientali.

Risorse finanziarie

Le risorse complessivamente disponibili per la nuova tornata ammontano a 530 milioni di euro, di cui:

– 120 milioni di euro per il bando Agenda digitale (100 milioni a valere sul FRI per la concessione di finanziamenti agevolati e 20 milioni a valere sul FCS per l’erogazione di contributi);

– 410 milioni di euro per il bando Industria sostenibile (350 milioni a valere sul FRI per la concessione di finanziamenti agevolati e 60 milioni a valere sul FCS per l’erogazione di contributi).

Soggetti beneficiari

Con riferimento all’ambito soggettivo, ai sensi dei decreti ministeriali 15 ottobre 2014, possono beneficiare delle agevolazioni:

– le imprese appartenenti ai settori industria e servizi (incluso il settore dei trasporti);

– le imprese artigiane;

– le imprese che svolgono attività ausiliarie delle precedenti;

– i centri di ricerca con personalità giuridica;

– i soggetti di cui ai punti precedenti definiti start-up innovative.

I progetti possono essere presentati da imprese singole, oppure da raggruppamenti composti da non più di 5 soggetti. In quest’ultimo caso, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.

Scadenza

Le domande di accesso alle agevolazioni possono essere trasmesse a partire dalle ore 10:00 del 26 ottobre 2016, esclusivamente in via telematica.

Per saperne di più in merito ai requisiti di ammissibilità e ai criteri di valutazione contattaci utilizzando l’apposito form.

 

Horizon 2020: contributo a fondo perduto fino al 60% promosso dal MISE per progetti di ricerca e sviluppo in ambito tecnologico.

L’intervento del Programma operativo nazionale Imprese e competitività 2014-2020 FESR in favore di progetti di ricerca e sviluppo negli ambiti tecnologici identificati dal Programma quadro di ricerca e innovazione Orizzonte 2020.

La dotazione  finanziaria è di 180 milioni di euro, di cui 150 milioni di euro per i progetti di ricerca e sviluppo realizzati nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e 30 milioni di euro per i progetti di ricerca e sviluppo realizzati nelle regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) a valere sull’Asse I, Azione 1.1.3. del Programma Operativo Nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto i seguenti soggetti:

a) le imprese che esercitano attività , ivi comprese le imprese artigiane di produzione di beni;

b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;

c) le imprese che esercitano le attività ausiliarie;

d) centri di ricerca con personalità giuridica.

Possono beneficiare delle agevolazioni anche i seguenti soggetti:

a) Organismi di ricerca;

b) Liberi professionisti;

c) Spin-off.

Tipologia di progetti ammissibili

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie, riconducibili alle aree tematiche individuate dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente.

Per saper quali spese sono ammissibili alle agevolazioni del bando scrivici utilizzando l’apposito form.

Entità e forma dell’agevolazione

a) per i costi e le spese relative alle attività di ricerca industriale:

variabile in base alla natura giuridica, da un minimo del 47% ad un massimo del 60% (per sapere le percentuali massime secondo la propria natura giuridica scrivici utilizzando l’apposito form).

b) per i costi e le spese relative alle attività di sviluppo sperimentale:

variabile in base alla natura giuridica, da un minimo del 15% ad un massimo del 35% (per sapere le percentuali massime secondo la propria natura giuridica scrivici utilizzando l’apposito form).

Scadenza

La domanda di agevolazioni e la documentazione devono essere redatte e presentate a partire dal 17 ottobre 2016.

Se vuoi saperne di più visita la nostra banca dati bandi.studioemmeemme.it o contattaci utilizzando l’apposito form.

MISE: Contributo a fondo perduto fino al 50% per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche

Il presente avviso è finalizzato al cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni e Province Autonome per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 da parte delle PMI.

Soggetti beneficiari

I programmi rispettano i seguenti criteri:

a) gli incentivi sono concessi dalle Regioni e Province Autonome alle PMI operanti nel proprio territorio, selezionate attraverso apposito bando, nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato e sono erogati a seguito dell’effettiva realizzazione da parte di ciascuna impresa di almeno un intervento di efficientamento energetico, tra quelli aventi tempo di ritorno economico inferiore o uguale a 4 anni suggeriti dalla diagnosi, o a seguito dell’ottenimento della conformità del sistema di gestione dell’energia alla norma ISO 50001;

b) possono beneficiare delle agevolazioni concesse dalle Regioni le PMI che sono in possesso di alcuni requisiti specifici, contattaci per conoscerli.

Tipologie di spese ammissibili

Sono ritenute ammissibili unicamente le spese documentate, al netto di IVA, sostenute dalle PMI per la realizzazione delle diagnosi energetiche finalizzate alla valutazione del consumo di energia ed al risparmio energetico conseguibile, sostenute per l’attuazione del sistema di gestione e il rilascio della certificazione di conformità alla norma ISO 50001. Sono ritenute altresì ammissibili le spese sostenute dalla Regione per lo svolgimento di attività di sensibilizzazione delle PMI sull’importanza di effettuare le diagnosi energetiche, nella misura massima del 10% del costo complessivo di realizzazione del programma.

Entità e forma dell’agevolazione

L’iniziativa, prevista dalle norme di recepimento della Direttiva sull’efficienza energetica, nel 2015 ha visto lo stanziamento di oltre 9,8 milioni da parte del MiSE, mobilitando pari risorse regionali, per un totale di quasi 20 milioni di euro a favore delle PMI.

Le diagnosi energetiche ammesse saranno finanziate nella misura del 25% delle spese ammissibili fino a un massimo di 5mila euro, al netto di IVA, mentre le procedure di attuazione di un sistema di gestione conforme alla norma ISO 50001 saranno finanziate, nella misura del 25% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 10mila euro, sempre al netto di IVA.

Scadenza

15 ottobre 2016

Se vuoi saperne di più visita la nostra banca dati bandi.studioemmeemme.it o contattaci utilizzando l’apposito form.

Contributo in c/impianti e finanziamento a tasso agevolato fino al 50% promosso dal MISE per l’area di crisi industriale di Piombino.

In attuazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa del Sistema locale del lavoro di Piombino”. La misura, in sintesi, promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni del Sistema locale del lavoro di Piombino, finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e alla sua diversificazione in settori alternativi a quelli dell’indotto siderurgico.

Soggetti beneficiari

La misura prevede che possono beneficiare delle agevolazioni le imprese già costituite in forma di società di capitali, comprese le società consortili e le società cooperative.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni – purché realizzate nel territorio dei Comuni di Piombino, Suvereto, Campiglia Marittima e San Vincenzo (LI) – le iniziative che:

a) prevedano la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione;

b) comportino un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. La circolare individua alcuni ambiti produttivi prioritari: raccolta e depurazione delle acque di scarico; raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti di origine industriale e commerciale; recupero e cernita dei materiali di origine industriale e commerciale; industria alimentare; logistica; costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive; fabbricazione di prodotti in metallo; turismo.

Entità e forma dell’agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato. In particolare, il finanziamento agevolato concedibile è pari al 50% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile.

Scadenza

Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate a partire dal prossimo 12 gennaio 2016 e fino all’ 11 febbraio 2016.

Voucher per l’internazionalizzazione: contributo a fondo perduto fino a 10.000,00

Con il Decreto Ministeriale del 15 maggio 2015, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 giugno 2015, è stato previsto l’intervento “Voucher per l’internazionalizzazione”, finalizzato a sostenere le PMI e le reti di imprese nella loro strategia di internazionalizzazione. Le risorse finanziarie per la concessione dei contributi di cui al presente provvedimento sono pari a
Euro 19 Milioni.

L’intervento consiste in un contributo a fondo perduto sotto forma di VOUCHER , ovvero un sostegno economico a copertura di servizi erogati per almeno 6 mesi a tutte quelle PMI che intendono guardare ai mercati oltreconfine attraverso una figura specializzata (il cd. Temporary Export Manager o TEM) capace di studiare, progettare e gestire i processi e i programmi sui mercati esteri.

Soggetti beneficiari

Micro, piccole e medie imprese (PMI) costituite in forma di società di capitali, anche in forma cooperativa, e le Reti di imprese tra PMI, che abbiano conseguito un fatturato minimo di  500mila euro in almeno uno degli esercizi dell’ultimo triennio.

Tipologia di spese ammissibili

Sono considerate ammissibili, le spese per il costo del temporary export manager sostenute dalla data di sottoscrizione del contratto di servizi, nell’ambito del quale deve essere individuato il soggetto che svolge la prestazione. Tra il beneficiario del Voucher e il professionista specializzato nei processi di internazionalizzazione non deve sussistere conflitto di interesse, secondo autocertificazione resa attraverso il modello disponibile nell’ambito della procedura di presentazione della richiesta di erogazione.

L’azienda deve rivolgersi ad una Società fornitrice dei servizi scegliendola tra quelle inserite nell’ apposito elenco presso il Ministero, che sarà pubblicato entro il giorno 1 settembre 2015.

Entità e forma dell’agevolazione

Verranno concessi singoli voucher a fondo perduto di 10mila euro per l’inserimento in azienda di un temporary export manager per almeno sei mesi. Per avere accesso al voucher l’impresa deve intervenire con un cofinanziamento che, per il primo bando è di almeno 3mila euro (il costo complessivo sostenuto dall’impresa per il servizio deve essere, pertanto di almeno 13mila euro).

Scadenza

Le domande di inserimento in elenco potranno essere presentate entro 30 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale 15 maggio 2015. Considerato che il termine scade nella giornata di domenica 19 luglio, il termine ultimo per la presentazione della domanda è il giorno 20 luglio 2015.

Contributo a fondo perduto fino al 50% promosso dal MISE per stimolare le PMI alla realizzazione delle diagnosi energetiche

E’ stato pubblicato programma per diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese finalizzato al cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni e Province Autonome per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 da parte delle PMI.

Soggetti beneficiari

I programmi rispettano i seguenti criteri:

a) gli incentivi sono concessi dalle Regioni e Province Autonome alle PMI operanti nel proprio territorio, selezionate attraverso apposito bando, nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato e sono erogati a seguito dell’effettiva realizzazione da parte di ciascuna impresa di almeno un intervento di efficientamento energetico, tra quelli aventi tempo di ritorno economico inferiore o uguale a 4 anni suggeriti dalla diagnosi, o a seguito dell’ottenimento della conformità del sistema di gestione dell’energia alla norma ISO 50001;

b) possono beneficiare delle agevolazioni concesse dalle Regioni le PMI che sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite da almeno due anni ed iscritte nel Registro delle imprese;
  • se si tratta di imprese di servizi, essere costituite sotto forma di società;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
  • non essere state destinatarie, nei tre anni precedenti la domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce.

Tipologie di spese ammissibili

Sono ritenute ammissibili unicamente le spese documentate, al netto di IVA, sostenute dalle PMI per la realizzazione delle diagnosi energetiche finalizzate alla valutazione del consumo di energia ed al risparmio energetico conseguibile, sostenute per l’attuazione del sistema di gestione e il rilascio della certificazione di conformità alla norma ISO 50001. Sono ritenute altresì ammissibili le spese sostenute dalla Regione per lo svolgimento di attività di sensibilizzazione delle PMI sull’importanza di effettuare le diagnosi energetiche, nella misura massima del 10% del costo complessivo di realizzazione del programma.

Entità e forma dell’agevolazione

L’iniziativa, prevista dalle norme di recepimento della Direttiva sull’efficienza energetica, mette a disposizione 15 milioni di euro nel 2015 per il cofinanziamento di programmi regionali volti ad incentivare gli audit energetici nelle PMI o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001. Considerando anche le risorse che saranno allocate dalle Regioni, per le PMI saranno disponibili 30 milioni di euro a copertura del 50% dei costi che sosterranno per la realizzazione delle diagnosi energetiche.

Le diagnosi energetiche ammesse saranno finanziate nella misura del 25% delle spese ammissibili fino a un massimo di 5mila euro, al netto di IVA, mentre le procedure di attuazione di un sistema di gestione conforme alla norma ISO 50001 saranno finanziate, nella misura del 25% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 10mila euro, sempre al netto di IVA.

Le risorse allocate per l’anno 2014 sono assegnate secondo il seguente riparto in maniera proporzionale al numero di PMI presenti a livello regionale, alla Toscana è stato assegnato il 7% delle risorse.

Scadenza

La scadenza per presentare i programmi è fissata al 30 giugno 2015. L’iniziativa verrà replicata annualmente con analoghe risorse sino al 2020. Il Ministero dello sviluppo economico, con il supporto di ENEA, entro il 15 settembre 2015 valuterà i programmi