Articoli

CCIAA di Massa Carrara: Contributo a fondo perduto per la creazione di nuove imprese innovative.

La CCIAA di Massa Carrara ed il Club Lions della provincia di Lucca si impegnano in tale convenzione a contribuire alla creazione di nuove imprese innovative nella rispettiva provincia con il supporto dell’incubatore Lucca In-Tec.

Soggetti beneficiari

Startup innovative.

Tipologia di progetti ammissibili

Creazione di nuova impresa.

Entità e forma dell’agevolazione

2 borse di lavoro di almeno 2.000 € ciascuna sotto forma di voucher per i servizi e i costi dell’incubatore Polo Tecnologico Lucchese.

Scadenza

30.11.2016

Se vuoi saperne di più visita la nostra banca dati bandi.studioemmeemme.it o contattaci utilizzando l’apposito form.

Start Up: Europa primo continente per numero di acceleratori

Secondo lo “European Accelerator Report 2015” in Europa ci sono 113 acceleratori contro i 111 di Stati Uniti e Canada. Nel 2015 sono stati investiti oltre 37 milioni di euro in più di duemila progetti imprenditoriali innovativi. Tra le venti realtà più attive l’unica italiana è H-Farm

Entrare in un percorso di accelerazione per una start up può significare svoltare, mentorship, finanziamenti e network fatti su misura messi a disposizione dalla maggior parte degli acceleratori sparsi in giro per l’Europa, possono permettere alle più promettenti di scalare verso il mercto.

Dal rapporto emerge che nel 2015 sono nati ben 26 acceleratori.

Grazie all’impennata dell’anno passato, l’Europa diventa quindi la prima regione al mondo per numero di acceleratori, 113, superando Stati Uniti e Canada fermi a 111 e con appena quindici nuove realtà inaugurate lo scorso anno. Più nel dettaglio, i capitali investiti nel 2015 hanno raggiunto quota 37,53 milioni di euro -– in lieve calo rispetto ai 39,57 del 2014 – mentre 2.574 progetti sono stati finanziati (in crescita a confronto dei 1.588 del 2014). A guidare la classifica degli investimenti, come era lecito aspettarsi, è la Gran Bretagna: con i suoi 9,99 milioni di euro distribuiti a 1.124 startup, precede la Danimarca con 4,82 milioni su 57 società e la Spagna con 4,65 mln investiti in 263 realtà imprenditoriali innovative. Al quinto posto l’Italia con 2,90 mln (73 progetti) preceduta della Germania con 3,29 mln (126 progetti).

Se vuoi saperne di più visita la nostra banca dati bandi.studioemmeemme.it o contattaci utilizzando l’apposito form.

Start-up culturali: perché possono essere una risorsa per l’Italia

Una delle più grandi innovazioni nella legislazione delle imprese italiane è costituito dalle “start-up culturali”, ovvero una nuova figura societaria prevista da un progetto di legge di iniziativa parlamentare (A.C. 2950, assegnato alla VII Commissione Cultura della Camera dei deputati), che ha come oggetto sociale esclusivo e specifico la promozione dell’offerta culturale italiana, attraverso lo sviluppo, la valorizzazione, la produzione o la distribuzione di prodotti o di servizi innovativi ad alto valore tecnologico, anche mediante l’uso di nuove tecnologie e lo sviluppo di software originali, afferenti a uno o più dei seguenti ambiti:

– opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione (opere soggette alla protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio);

– il patrimonio culturale italiano, che è costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici.

Per le start up culturali costituite per almeno l’80% da persone fisiche di età inferiore a 35 anni, il progetto di legge prevede l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, dei diritti erariali e delle tasse di concessione governativa.

A favore di queste società, inoltre, il legislatore ha previsto l’attribuzione di un credito d’imposta nella misura del 65% a fronte dei costi ammissibili sostenuti, elevabile al 75% per le start up con sede in una delle regioni dell’Obiettivo Convergenza, per l’acquisto di software e di tecnologie innovative, la comunicazione web e relativa consulenza, l’iscrizione a una piattaforma di crowdfounding.

Con questa nuova veste giuridica molte attività potranno riuscire a trovare un equilibrio di efficienza economica, una volta approvato il disegno di legge la palla passerà agli imprenditori culturali.

Se vuoi saperne di più visita la nostra banca dati bandi.studioemmeemme.it o contattaci utilizzando l’apposito form.

 

Start Up in Francia: parte il programma governativo French Tech Ticket

 Il “French Tech Ticket” è un programma governativo francese nato per invogliare gli imprenditori stranieri che vogliano condividere la cultura imprenditoriale e creare le condizioni per una crescita internazionale del sistema a realizzare la loro startup in Francia.

Il programma dura un anno e prevede diversi benefit:

  • €45,000 netti a progetto, di cui €20,000 per coprire I costi personali e 25,000 per i servizi professionali
  • Un percorso preferenziale per i vincitori e le loro famiglie per ottenere il permesso di residenza francese
  • Un programma di eventi (Masterclasses, Eventi di networking, Sessioni di mentoring, giornate di confronto con investitori) su misura per supportare la crescita della startup
  • Spazio riservato in ufficio, sessioni di coaching settimanali e mensili in uno dei 41 incubatori partner dell’inziativa
  • Personale ed un Help Desk dedicato alla risoluzione di procedure amministrative per consentire di focalizzarsi esclulsivamente sul progetto di startup
  • Una “Soft Landing Pack” per aiutare gli imprenditori stranieri nel trasferimento in francia, compreso una “Welcome Guide” e offerte speciali dai partner dell’inizitiva per trovare sistemazioni in Francia e apprezzare lo stiule di vita francese.

La partecipazione alla competizione è gratuita, le iscrizioni si sono aperte il 21 giugno 2016 e si chiuderanno a mezzanotte del 24 agosto 2016. La competizione si concluderà il 17 febbraio 2017, data ultima nella quale i partecipanti potranno richiedere i finanziamenti.

Per partecipare è necessario avere una startup in una fase iniziale o avere semplicemente l’idea per una startup, avere la volontà di sviluppare la propria idea in Francia e far parte di un team costituito da 2 o 3 cofondatori, di cui al massimo uno può essere cittadino francese.

È necessario essere maggiorenni, conoscere l’inglese, ed essere disposti al trasferimento in Francia (possedendo un visto di entrata valido) a partire da Gennaio 2017 per completare la propria idea imprenditoriale entro il 2017

I progetti presentati saranno valutati da una giuria indipendente sulla base della composizione del team e delle loro skills, della fattibilità del prodotto che si vuole realizzare con il progetto, del mercato potenziale, delle strategie di marketing previste, del possibile impatto del prodotto in Francia e della crescita finanziaria.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dell’iniziativa, nel quale è possibile consultare il regolamento e proporsi per partecipare.

Se vuoi saperne di più visita la nostra banca dati bandi.studioemmeemme.it o contattaci utilizzando l’apposito form.

Start up innovative senza notaio: ulteriori chiarimenti dal MISE

Con il decreto direttoriale del Ministero dello sviluppo economico del 1° luglio 2016 sono state approvate le specifiche tecniche per la struttura degli atti costituivi e degli statuti delle società a responsabilità limitata start-up innovative, che consentono la predisposizione di tali documenti in formato elaborabile XML.

Inoltre, il MISE è intervenuto con la circolare del 1° luglio 2016, n. 3691/C per specificare le modalità di costituzione delle società a responsabilità limitata start-up innovative in deroga alle norme codicistiche, consentendo ai soci la possibilità di costituirle online con firma digitale senza l’intervento del notaio, attraverso una piattaforma appositamente predisposta “startup.registroimprese.it.”.

Le disposizioni contenute nel decreto acquistano efficacia il 20 luglio 2016 al fine di consentire alle software house di adattare i programmi alle disposizioni in esso contenute.

In deroga a quanto decretato dalle norme del codice civile, il Ministero, in precedenza, è intervenuto con il decreto del 17 febbraio 2016 predisponendo un modello standard di atto costitutivo e statuto di società a responsabilità limitata, finalizzato alla costituzione dellastart-up. Il Ministero ha chiarito in primis che “il procedimento introdotto dal comma 10-bis è percorribile facoltativamente e in via alternativa rispetto a quello già ordinariamente previsto dal codice civile”. Quindi, le Camere di Commercio potranno continuare a seguire le regole ordinarie ed iscrivere in sezione ordinaria e speciale start-up costituite nella forma di società a responsabilità limitata a norma dell’articolo 2463 del codice civile, con atto pubblico. In pratica il decreto ha, dunque, regolamentato il modello standard alternativo, delineando in via generale, le modalità di deposito e iscrizione dell’atto costitutivo nel registro delle imprese.

Per un adeguato riallineamento tra le norme codicistiche e la disciplina del comma 10-bis si è reso doveroso:

  • continuare a predisporre i controlli da parte degli uffici ai fini dell’iscrizione in sezione ordinaria che, malgrado l’originalità delle modalità di costituzione della s.r.l., non perde la sua efficacia costitutiva;
  • imporre alle parti costituenti importanti oneri formali a cui adeguarsi come quello dell’impronta digitale con la sottoscrizione elettronica.

La sottoscrizione elettronica dell’atto deve avvenire da parte di ciascun contraente o da parte dell’unico sottoscrittore, qualora la società sia unipersonale, senza possibilità di prevedere modalità di sottoscrizione alternative, sopratutto al fine di consentire le necessarie e corrette verifiche da parte dell’ufficio del registro e delle norme antiriciclaggio.

Inoltre, è stato chiarito che l’ufficio accettante dovrà preliminarmente:

  • effettuare l’adeguata verifica del titolare effettivo e, ove la sottoscrizione dell’atto costitutivo avvenga non all’interno dell’ufficio, ma in via remota, e ove l’ufficio non possa provvedere all’identificazione de visu del o dei contraenti, applicare l’articolo 28 del D.Lgs. 231/2007 attraverso l’utilizzo esclusivo del dispositivo di firma digitale;
  • verificare che, l’oggetto sociale del concetto di produzione, sviluppo e commercializzazione di un bene o un servizio innovativo, sia lecito, possibile, determinato o almeno determinabile;
  • verificare la capacità giuridica e di agire del o dei costituenti.

Infine, il Ministero nella circolare chiarisce che la modalità di iscrizione provvisoria dell’atto costitutivo in sezione ordinaria persiste sino a che l’ufficio non verifichi in via definitiva l’esistenza di tutti i requisiti indicati dall’articolo 25 del DL 179 del 2012, che qualifichino la start-up, e non provveda all’iscrizione della stessa in sezione speciale.

Solo dopo aver eseguito l’iscrizione in sezione speciale, si consolida anche quella in sezione ordinaria e viene meno la cautela nei confronti del mercato dell’indicazione della iscrizione provvisoria.

L’atto viene previamente registrato fiscalmente, avvalendosi della funzionalità “registrazione” presente nella piattaforma della disciplina di autoliquidazione fiscale degli atti, proprio al fine di attuare la procedura di autoliquidazione delle imposte.

Successivamente deve essere iscritto:

  • nella sezione ordinaria tramite una pratica di comunicazione unica all’ufficio del registro delle imprese competente per territorio;
  • nella sezione speciale, in caso di start-up innovativa, utilizzando le vie ordinarie.

Se vuoi saperne di più visita la nostra banca dati bandi.studioemmeemme.it o contattaci utilizzando l’apposito form.

Enel: bando per startup disruptive nel settore energia

Enel ha lanciato la Call for Disruption in Energy, bando per chiunque abbia un progetto innovativo nel settore dell’energia e della green economy. Con questo bando verranno selezionati due progetti che riceveranno l’accompagnamento a un percorso di accelerazione per supportarne l’attività e la strutturazione di una campagna di equity crowdfunding.

CALL FOR DISRUPTION in ENERGY è una competition che seleziona le migliori STARTUP e PMI Innovative italiane, che operano nei settori dell’ENERGIA e della GREEN ECONOMY e che stanno sviluppando modelli di business innovativi e originali.

È possibile candidarsi alla COMPETITION a partire da oggi e fino al 30 SETTEMBRE inviando all’indirizzo energy@equitystartup.it
un pdf contente:

  • descrizione dell’idea;
  • descrizione del team
  • mercato di riferimento
  • scenario competitivo
  • opportunità
  • piano finanziario

La competizione si svolge in due fasi:

Selezione dei dieci migliori progetti tra tutte le domande ricevute;
Presentazione dei 10 Progetti alla giuria composta da esperti di Enel, AscomFidi Nord – Ovest, Consilia ed Intermonte Sim.

Vincono i due progetti ritenuti più validi.

I premi in palio sono:

  • Servizi gratuiti di advisory legali, fiscali e gestionali offerti da Consilia;
  • Servizi gratuiti di Inventor Relation e Content Providing  offerti da WEBSIM.IT;
  • Programma di Business joint mentoring fornito da Enel  per accompagnare la crescita dei business dei vincitori;
  • Commissioni di collocamento da parte di Intermonte SIM con setup fee dell’1% invece del 3%;
  • Commissioni di pubblicazione setup fee del 2% invece che il 5% da parte  di AscomFidi Nord – Ovest.

Le startup possono presentare la domanda entro il 30 settembre 2016 su EquityStartUp.

Se vuoi saperne di più visita la nostra banca dati bandi.studioemmeemme.it o contattaci utilizzando l’apposito form.

Start Up turistiche: finanziamenti per 10 milioni di euro

Il Portogallo non vuole rimanere indietro nella promozione delle start up ed è per questo che da alcuni anni ha lanciato la strategia nazionale Start UP Portugal, piano quadriennale che mira a supportare l’imprenditoria, stimolando anche l’emersione di startup innovative.

Recentemente è stato lanciato un bando +Heritage +Tourism che mette in palio 10 milioni di euro (anche) per le startup italiane, l’ente finanziatore è Portugal Ventures, supportato da Turismo de Portugal hanno lanciato la prima edizione del bando per la promozione del territorio e del patrimonio culturale portoghese.

In palio finanziamenti fino a 500 mila euro, per un valore complessivo di 10 milioni di euro. Le candidature possono essere inviate entro il 31 luglio e potranno candidarsi anche le startup italiane del settore tecnologico e turistico.

I progetti dovranno avere come focus la promozione della regione lusitana e i suoi punti di distinzione. E al pari delle altre, anche le startup italiane concorreranno per aggiudicarsi un finanziamento fino a 500 mila euro a progetto.

Se vuoi saperne di più visita la nostra banca dati bandi.studioemmeemme.it o contattaci utilizzando l’apposito form.

6° edizione Premio nazionale Donna e Lavoro Startup

Eurointerim Spa Agenzia per il Lavoro organizza il Premio nazionale Donna e Lavoro Startup, giunto alla sua sesta edizione, che intende dare visibilità e sostenere i migliori Progetti di Impresa al femminile, perché le idee non restino soltanto buone idee, ma possano crescere nel sistema produttivo italiano.

Scopo del Premio è sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove idee e/o di nuove imprese e l’introduzione di esse nel mondo del lavoro. L’obiettivo è, infatti, supportare giovani imprenditori e le loro idee di business innovative, accompagnandoli verso l’autonomia.

Il Premio è aperto, senza limiti d’età, a tutti coloro che intendano realizzare un progetto di impresa ed è aperto a ogni tipo di Startup a tema Donna e Lavoro. Possono presentare un progetto sia soggetti privati intenzionati alla costituzione di un’impresa, sia imprese già costituite.

La documentazione dovrà essere spedita esclusivamente in forma elettronica a concorso@eurointerim.it entro venerdì 30 settembre 2016.

La premiazione avrà luogo venerdì 16 dicembre 2016 e la location verrà resa pubblica mediante invito.

L’idea vincente verrà premiata da Eurointerim Spa con euro 2.000. Il secondo e il terzo classificato verranno premiati rispettivamente con  euro 1.500 e 1.000.

Eurointerim potrà sostenere direttamente l’idea imprenditoriale vincente e/o altre valutate positivamente, tramite accompagnamento all’avvio della Startup: finanziamenti diretti, facilitazioni nell’accesso al credito, consulenze specialistiche e una serie di servizi diaccelerazione (spazio di lavoro arredato gratuito, presenza sul sito Eurointerim, eventi ad hoc, etc).

Per scaricare il bando clicca qui, per la modulistica di partecipazione clicca qui

Per saperne di più e per sapere come partecipare contattaci utilizzando l’apposito form.

Start up: numeri ancora in crescita ma con meno intensità

Al termine dei primi 3 mesi del 2016 le startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese erano 5.439, in aumento di 296 unità rispetto a fine 2015 (+5,8%). Rappresentavano lo 0,35% dell’universo delle società di capitali italiane (a fine 2015 il rapporto era pari allo 0,33%). Complessivamente, il loro capitale sociale ammonta a poco più di 277 milioni di euro, in media 51mila euro a impresa (in aumento del 7,3% sul precedente trimestre).

Al 31 marzo, le startup innovative coinvolgevano 21.118 soci, 1.173 in più rispetto allo scorso dicembre. Ad essi si aggiungono i 6.524 addetti che, al 31 dicembre 2015, risultano impiegati nelle 2.261 startup con dipendenti: dato in aumento del 21,9% rispetto a fine settembre (1.173 unità in più).

Sotto il profilo settoriale, circa il 72% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese, in particolare produzione software e consulenza informatica (30%) e attività di R&S (15,1%). Il 18,8% opera nell’industria in senso stretto, e il 4,2% nel commercio. Sono startup innovative l’1,1% di tutte le società di capitali che forniscono servizi alle imprese, e ben il 22,9% di quelle che operano nell’attività di ricerca e sviluppo.

La Lombardia rimane la regione che ospita il numero maggiore di startup innovative: 1.183, pari al 21,8% del totale. Seguono l’Emilia-Romagna con 625 (11,5%), il Lazio 548 (10,1%), il Veneto 404 (7,4%) e il Piemonte 365 (6,7%). La regione con la più elevata incidenza di startup in rapporto alle società di capitali è però il Trentino-Alto Adige: 96 startup ogni 10mila società di capitali. Al secondo posto le Marche (68), poi Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna (entrambe 57).

A livello provinciale, in termini di popolosità assoluta primeggia ancora Milano, con 802 startup (14,8% del totale). Seguono Roma con 475 (8,7%), Torino 273 (5%), Napoli 127 (3,2%) e Bologna 154 (2,8%). Superano le 100 startup anche le province di Firenze, Modena, Trento, Bari e Brescia (new entry).

Se si considera il numero di startup in rapporto al numero di società di capitali presenti nella provincia, è Trento a figurare al primo posto, con 127 startup ogni 10mila società di capitali; a seguire Trieste (121), Ancona e Ascoli (entrambe 95).

Queste e altre evidenze numeriche sono contenute nel sesto numero del report strutturale curato da Infocamere con la collaborazione del Ministero dello Sviluppo Economico, relativo al primo trimestre del 2016 e pubblicato sul sito startup.registroimprese.it: il report presenta un’ampia gamma di informazioni relative alla distribuzione settoriale e geografica delle startup innovative, al valore complessivo e medio della produzione e del capitale sociale, alla redditività e alle presenze giovanili, femminili ed estere nella compagine societaria.

Ieri inoltre è stata pubblicata da Il Sole 24 Ore un’interessante analisi che rileva come il numero di stia avvicinando a 6.000 ma la crescita sta perdendo slancio, per leggere il report clicca qui.

Per saperne di più e per sapere come costituire una start up innovativa contattaci utilizzando l’apposito form.

Startup senza notaio: dal 20 luglio è possibile

Il momento tanto atteso da molte startup è arrivato: entro pochi giorni sarà possibile costituire una startup gratis online senza ricorrere al notaio. Con un decreto direttoriale sono state approvate le specifiche tecniche per compilare il modello standard di atto costitutivo delle startup innovative. Questo significa che, chi utilizzerà questo modello, potrà evitare il ricorso al notaio e di conseguenza l’esborso della parcella dovuta. C’è solo da attendere l’adeguamento delle software house ai programmi, perciò il fischio d’inizio è fissato per il 20 luglio.

È stato pubblicato in data odierna sulla sezione Normativa del sito del Ministero dello Sviluppo economico il decreto direttoriale 1 luglio 2016 riguardante l’“Approvazione delle specifiche tecniche per la struttura di modello informatico e di statuto delle società a responsabilità limitata startup innovative, a norma del decreto ministeriale 17 febbraio 2016.

Il decreto, si legge in una nota pubblicata sul sito del ministero dello Sviluppo economico, approva le specifiche tecniche per la redazione del modello standard di atto costitutivo e statuto delle startup innovative in forma di società a responsabilità limitata. Contemporaneamente è stata pubblicata la Circolare 3691/C del 1 luglio 2016, con le disposizioni applicative del decreto ministeriale 17 febbraio 2016 e del decreto direttoriale 1 luglio 2016 già citato.

Per consentire alle software house di adeguare i propri programmi a quanto previsto dal decreto, le disposizioni in esso contenute acquistano efficacia il 20 luglio 2016.

Se vuoi saperne di più contattaci utilizzando l’apposito form.