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Bando SmartStart, disponibile la modulistica per richiedere le agevolazioni

E’ stata pubblicata sul sito www.smartstart.invitalia.it la documentazione necessaria per la richiesta delle agevolazioni.

Le domande di agevolazione, redatte in lingua italiana, dovranno essere compilate esclusivamente attraverso la procedura informatica presente nella sezione “Presenta la domanda” del sito internet www.smartstart.invitalia.it.

Per richiedere le agevolazioni  Smart&Start Italia è necessario:

  1. registrarsi alla piattaforma dedicata indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario
  2. una volta registrati accedere al sito riservato per compilare direttamente on line la domanda, caricare il business plan e la documentazione da allegare

La piattaforma per la registrazione sarà attiva nei prossimi giorni.

Le domande possono essere presentate a partire da lunedì 16 febbraio 2015 (dalle ore 12).

Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

La domanda ed il piano d’impresa dovranno essere firmati digitalmente dal legale rappresentante della società, oppure, nel caso di società non ancora costituite, dal futuro socio che si propone come “referente del progetto”.

Il piano d’impresa  dovrà evidenziare gli elementi di innovazione del progetto, l’analisi del mercato e le relative strategie, gli aspetti tecnici, economici e finanziari dell’iniziativa.

Lo Studio MM è a disposizione per la presentazione delle domande di agevolazione.

Start up innovative a vocazione sociale: al via la nuova procedura per il riconoscimento

Il Ministero dello Sviluppo Economico, con Circolare del 20 gennaio 2015 n. 3677/C, ha fornito chiarimenti in merito al riconoscimento dello status di start up innovativa a vocazione sociale.

Ai sensi dell’art. 25, comma 4, del Decreto Legge 179/2012, convertito con Legge 221/2012, le startup innovative a vocazione sociale sono definite come le startup innovative che “operano in via esclusiva nei settori indicati all’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155”.

L’art. 29 comma 7 del DL 179/2012 riconosce ai soggetti che investono in questa particolare tipologia di startup innovativa benefici fiscali più vantaggiosi rispetto a quelli già assegnati alle persone fisiche e giuridiche che investono nelle altre tipologie di startup innovative. Alla luce di tale maggiorazione, si ritiene che il riconoscimento dello status di startup innovativa a vocazione sociale debba necessariamente avere evidenza pubblica attraverso la sezione speciale del Registro delle imprese di cui all’art 25, comma 8, coerentemente con il regime di pubblicità di cui al comma 10 dello stesso articolo, e avvenga tramite autocertificazione da presentarsi alla camera di commercio competente.

Con tale autocertificazione il legale rappresentante della società:

  • dichiara di operare in via esclusiva in uno o più settori elencati all’articolo 2, comma 1,del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155;
  • indica tale/i settore/i;
  • dichiara di realizzare, operando in tale/i settori, una finalità d’interesse generale;
  • si impegna a dare evidenza dell’impatto sociale prodotto.

In particolare, l’impegno citato all’ultimo punto si sostanzia nella redazione di un “Documento di descrizione di impatto sociale” da compilare secondo le indicazioni fornite in un’apposita guida predisposta dal Ministero dello sviluppo economico e resa disponibile sul sito istituzionale del Ministero e sul sito delle Camere di Commercio dedicato alle startup innovative (startup.registroimprese.it).

Attraverso il Documento, l’impresa ha la possibilità di descrivere e dare conto esternamente dell’impatto sociale prodotto, ricorrendo a indicatori di natura qualitativa e quantitativa. La società è tenuta a redigere e trasmettere in via telematica alla Camera di Commercio competente territorialmente il Documento con cadenza annuale, secondo le modalità indicate nella Guida sugli adempimenti societari della startup innovativa redatta dalle CCIAA con il coordinamento del MiSE.

 

Ismea, bando per reti di imprese condotte da giovani

ISMEA – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare ha pubblicato un nuovo bando per i giovani imprenditori agricoli che intendano aggregarsi tramite lo strumento del contratto di rete, con l’obiettivo di supportare i processi di riorganizzazione della filiera agricola, migliorare la specializzazione e la qualificazione del comparto ed accrescere la capacità competitiva ed innovativa dell’imprenditorialità agricola nazionale.

Soggetti beneficiari

Il bando prevede la selezione di n. 3 reti di imprese non ancora costituite alal data di scadenza del bando e da costituire, sotto forma di contratto di rete, entro sei mesi dall’aggiudicazione del bando.

Le reti di imprese devono avere almeno cinque componenti e la maggioranza deve essere rappresentata da giovani imprenditori. Tali imprese possono essere costituite sia sotto la forma della ditta individuale sia della scoietà agricola con legale rappresentate unico.
Inoltre, per presentare domanda di ammissione al beneficio ogni aderente alla rete deve possedere i seguenti requisiti:
• essere una PMI in base alla normativa comunitaria e nazionale
• essere iscritta al registro delle imprese ed essere attiva
• essere in regola con i versamenti previdenziali, con la normativa relativa alla sicurezza e salute sui posti di lavoro, con gli adempimenti previsti dalla contrattazione collettiva
• essere autonome tra di loro
• non aver rimborsato aiuti di stato che lo Stato è stato costretto a recuperare su decisione della Commissione europea
• non trovarsi in difficoltà
• non avere legale rappresentate o soci (compresi i conviventi) implicati in provvedimenti giudiziari.

Tipologia di servizi concessi

ISMEA organizzerà, a favore delle imprese partecipanti alle tre reti vincitrici del bando, azioni formative ed acquisizione di competenze (coaching), mettendo a disposizione per i periodo di un anno un tutor che aafiancherà le reti per supportarne lo start up.

Le domande di ammissione al bando vanno inviate entro il 2 marzo 2015.

Lo Studio MM è a disposizione per la presentazione delle domande.

Start up Initiative: Supporto alle start up da Intesa Sanpaolo

Nell’ottica del sostegno alle start up italiane, Intesa Sanpaolo, attraverso la piattaforma Startup Initiative, lancia tre concorsi per progetti d’impresa nei settori di moda e design, biotecnologie e sanità.

Lo Startup Initiative ha lo scopo di sostenere la potenzialità e il talento degli imprenditori alle prime armi attraverso piani di formazione ed eventi nel quale gli startupper avranno l’opportunità di incontrare potenziali investitori che li supportino nel loro percorso.

Nel dettaglio, i tre bandi pubblicati sono i seguenti:

  • Fashion & Design: progetti di soluzioni tecnologiche da parte di start up del settore della moda e del design (tessile, accessori, gioielli, distribuzione e digital marketing, design industriale e d’interni, arredamento ecc.). Scadenza: 11 gennaio 2015;
  • Red, Green & White Biotechnologies: start up e progetti incentrati sul Red Biotech (scienze della vita, diagnostica, terapie ecc.) e sul Green & White Biotech (biotecnologie per l’ambiente e l’agricoltura, biotecnologie marine ecc.). Scadenza: 15 febbraio 2015;
  • Healthcare & Medical Devices: start up del settore sanitario non legato alle biotecnologie e soluzioni per il trattamento e la prevenzione di malattie (diagnosi, chirurgia, riabilitazione, fitness ecc.). Scadenza: 15 febbraio 2015.

Lo Studio MM è a disposizione per fornire assistenza alla presentazione delle domande.

Come avviare e farsi finanziare una attività di Bed & Breakfast, Affittacamere, Casa Vacanze o Country House

Lo Studio MM in collaborazione con Civica Srl e con il network Professionisti per l’Europa organizza a Pisa un corso di formazione dal titolo “Come avviare e farsi finanziare una attività di Bed & Breakfast, Affittacamere, Casa Vacanze o Country House“.

Avviare un bed & breakfast, un affittacamere o una casa vacanze significa puntare su formule di alloggio che per la loro convenienza e per la possibilità di soggiornare in un ambiente familiare e accogliente, trovano sempre più consensi tra coloro che scelgono di mettersi in viaggio.

E’ un’attività che consente al titolare di sfruttare al meglio un proprio immobile senza impegnarsi in lunghi affitti e rimanendo libero da vincoli contrattuali, di avviare un business senza rischi e con investimenti molto contenuti, di svolgere un lavoro piacevole e appagante sotto il profilo culturale e relazionale.

Sia a livello nazionale che regionale si possono ottenere contributi a fondo perduto a copertura non solo delle spese di investimento (ristrutturazione, arredi, impianti, ecc.), ma anche delle spese di gestione (materiale di consumo, utenze e canoni di locazione per immobili, oneri finanziari, ecc.).

Il seminario si propone di aiutare le persone che vi partecipano a capire quali sono i passi da compiere per passare dal’idea all’ipotesi d’impresa più concreta, quale è la struttura ricettiva turistica più indicata in base all’immobile che si possiede, quali sono gli errori più frequenti da evitare, quali “segreti” carpire dai progetti che hanno dato vita alle iniziative più redditizi e da seguire e soprattutto come ottenere agevolazioni e contributi a fondo perduto per l’avvio e la gestione dell’attività.

Le lezioni e le testimonianze sono tenute dal Dr. Marcello Marzano, dottore commercialista e revisore legale, titolare dello Studio MM di Pisa, in passato ha lavorato per importanti società come Reconta Ernst & Young SPA e KPMG. Consulente in materia di bilancio, fiscale e societaria, da anni si occupa di finanziamenti europei per enti pubblici e privati.

Il corso di formazione ha una durata di 4 ore: 9.30 – 13.30 e si svolgerà presso la Sala Convegni Stazione Leopolda Piazza Guerrazzi – 56125 PISA il 23 Gennaio 2015.

La quota di iscrizione è di 90,00 € + IVA (22%) – Tot. 109,80 € ed include:
– partecipazione al corso di formazione
– materiale vario di cancelleria (cartellina+block-notes+biro)
– accesso area riservata contenente tutto il materiale didattico utilizzato dai docenti: slides del corso, schede informative, sitografia utile, altra documentazione utile.

Tutte le informazioni sono disponibili ai seguenti link:

Come avviare e farsi finanziare una attività di Bed & Breakfast, Affittacamere, Casa Vacanze o Country House

Lo Studio MM in collaborazione con Civica Srl e con il network Professionisti per l’Europa organizza a Pisa un corso di formazione dal titolo “Come avviare e farsi finanziare una attività di Bed & Breakfast, Affittacamere, Casa Vacanze o Country House“.

Avviare un bed & breakfast, un affittacamere o una casa vacanze significa puntare su formule di alloggio che per la loro convenienza e per la possibilità di soggiornare in un ambiente familiare e accogliente, trovano sempre più consensi tra coloro che scelgono di mettersi in viaggio.

E’ un’attività che consente al titolare di sfruttare al meglio un proprio immobile senza impegnarsi in lunghi affitti e rimanendo libero da vincoli contrattuali, di avviare un business senza rischi e con investimenti molto contenuti, di svolgere un lavoro piacevole e appagante sotto il profilo culturale e relazionale.

Sia a livello nazionale che regionale si possono ottenere contributi a fondo perduto a copertura non solo delle spese di investimento (ristrutturazione, arredi, impianti, ecc.), ma anche delle spese di gestione (materiale di consumo, utenze e canoni di locazione per immobili, oneri finanziari, ecc.).

Il seminario si propone di aiutare le persone che vi partecipano a capire quali sono i passi da compiere per passare dal’idea all’ipotesi d’impresa più concreta, quale è la struttura ricettiva turistica più indicata in base all’immobile che si possiede, quali sono gli errori più frequenti da evitare, quali “segreti” carpire dai progetti che hanno dato vita alle iniziative più redditizi e da seguire e soprattutto come ottenere agevolazioni e contributi a fondo perduto per l’avvio e la gestione dell’attività.

Le lezioni e le testimonianze sono tenute dal Dr. Marcello Marzano, dottore commercialista e revisore legale, titolare dello Studio MM di Pisa, in passato ha lavorato per importanti società come Reconta Ernst & Young SPA e KPMG. Consulente in materia di bilancio, fiscale e societaria, da anni si occupa di finanziamenti europei per enti pubblici e privati.

Il corso di formazione ha una durata di 4 ore: 9.30 – 13.30 e si svolgerà presso la Sala Convegni Stazione Leopolda Piazza Guerrazzi – 56125 PISA il 23 Gennaio 2015.

La quota di iscrizione è di 90,00 € + IVA (22%) – Tot. 109,80 € ed include:
– partecipazione al corso di formazione
– materiale vario di cancelleria (cartellina+block-notes+biro)
– accesso area riservata contenente tutto il materiale didattico utilizzato dai docenti: slides del corso, schede informative, sitografia utile, altra documentazione utile.

Tutte le informazioni sono disponibili ai seguenti link:

Presentato il “Piano Agricoltura 2.0”: strumenti innovativi per la semplificazione burocratica del settore

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha presentato il “Piano Agricoltura 2.0 – Servizi innovativi per semplificare” che introduce misure per la semplificazione e la sburocratizzazione in agricoltura.

Il piano prevede:

* Anagrafe Unica delle Aziende Agricole – Istituzione di un database federato degli Organismi Pagatori (cloud) che integra e rende disponibili tutte le informazioni aggiornate su base territoriale.

* Un solo Fascicolo Aziendale – Viene messo insieme quello che era gestito in modo separato: il piano colturale, il piano assicurativo individuale e il quaderno di campagna. Le imprese faranno una sola dichiarazione che sarà poi condivisa tra amministrazioni. Dovranno dichiarare il 50% di dati in meno rispetto ad oggi. Meno oneri burocratici e informazioni coerenti ed omogenee sulle quali basare tutti gli aiuti all’azienda, con un duplice risultato: semplificazione per l’agricoltore e maggiore efficienza dei controlli a carico dell’Amministrazione.

* Domanda Pac precompilata da marzo 2015 – Disponibile on-line da marzo 2015. Il produttore (autonomamente o assistito dal CAA) potrà dare semplice conferma dei dati pre-inseriti con un click o integrare e completare le informazioni.

* Introduzione Pagamento anticipato a giugno 2015 – Sarà possibile erogare l’anticipo dei pagamentiPac fino al 100% dell’importo dovuto per le aziende che ne faranno richiesta all’atto della domanda, direttamente a giugno,  invece che a dicembre, tramite accesso al credito bancario. Si tratta di una platea potenziale di circa 1 milione di aziende per oltre 4 miliardi di euro di pagamenti Pac.

* Banca dati Unica dei Certificati – Sarà coordinata a livello nazionale la raccolta, la durata e la validità delle certificazioni (antimafia, DURC, ecc.), evitando alle aziende di presentare la stessa documentazione a diverse Amministrazioni ovvero più volte in base alle domande presentate.

* Domanda Unificata – A partire dal 2016 ciascuna azienda potrà presentare, autonomamente o recandosi presso qualsiasi struttura di assistenza (CAA) presente sul territorio nazionale, un’unica domanda di aiuto, che accorpi le richieste Pac, Uma, Psr, Assicurazioni, ecc.

Nuovo bando per le start up della Provincia di Lucca

E’ stato pubblicato in data 11 novembre 2014 un nuovo bando per la promozione dello start up d’impresa per iniziative nel territorio lucchese.

La Provincia di Lucca, con fondi dell’FSE,  ha attivato una nuova misura di politica attiva finalizzata a promuovere l’autoimpiego e l’autoimprenditoria locale, tramite la pubblicazione del Bando Linea Credito 2014.

Nello specifico, le risorse a disposizione, pari a 45.000 euro, verranno destinate a:

  • incentivi rivolti a sostegno dell’imprenditorialità giovanile e femminile
  • incentivi e percorsi integrati per la creazione di impresa e di lavoro autonomo in settori  innovativi, con particolare riferimento alla popolazione femminile
  • incentivi alle persone e servizi di accompagnamento per la creazione di impresa e l’autoimpiego a favore degli immigrati.

I destinatari del Bando sono i seguenti soggetti interessati ad avviare un’attività ubicata nella provincia di Lucca:

  • inattivi, inoccupati, giovani, disoccupati, soggetti in mobilità, immigrati iscritti nelle liste anagrafiche dei Centri per l’Impiego della Provincia di Lucca di cui al D.lgs 181/2000 s.m.i.
  • lavoratori in CIGS.

Il beneficio concesso può arrivare fino a € 3.000, a rimborso  alle spese relativa all’avvio di un’attività, come dettagliatamente individuate nell’avviso. È, inoltre, possibile per i destinatari dell’incentivo la possibilità di accedere ad un finanziamento agevolato, senza la richiesta di garanzie personali e del nucleo familiare, fino a un massimo di € 25.000, tramite il Banco Popolare Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno Spa.

La richiesta di ammissione al beneficio dovrà essere presentata, entro il 20 novembre 2014, indirizzandola al Servizio Istruzione, Formazione Lavoro della Provincia – Ufficio protocollo in Piazza Napoleone 1, 55100 Lucca.

È necessario allegare alla domanda:

  • Business plan redatto obbligatoriamente in base allo schema allegato al bando
  • Preventivi delle spese da sostenere con l’esatta indicazione degli investimenti e delle spese di gestione da sostenere per l’avvio di impresa
  • Curriculum in formato europeo e sottoscritto.

Lo Studio MM è a disposizione per una consulenza personalizzata per la realizzazione del Business Plan e la presentazione del  progetto d’impresa.

Come possono finanziarsi le start up?

Tra le varie modalità di finanziamento per le start up c’è una che sta prendendo piede in maniera importante ed è quella dei Business Angel, termine anglosassone utilizzato per identificare ex titolari di impresa, managers in attività o in pensione, che dispongono di mezzi finanziari (anche limitati), di una buona rete di conoscenze, di una solida capacità gestionale e di un buon bagaglio di esperienze.

Questi soggetti hanno interesse a gestire un business e il desiderio di acquisire una partecipazione in aziende con alto potenziale di sviluppo nonché, spesso, l’interesse a monetizzare una significativa plusvalenza conseguita al momento dell’uscita.

Un  Business Angel può essere definito come un investitore informale nel capitale di rischio di imprese, l’aggettivo “informale” contrappone tale figura agli investitori nel capitale di rischio di tipo “formale”, ossia coloro che adottano un approccio di analisi formale agli investimenti nell’equity, quali i fondi d’investimento chiusi, più propriamente i fondi di venture capital e private equity.

L’orizzonte temporale con cui i Business Angel si approcciano ad un nuovo investimento  è generalmente di 5-7 anni tempo nel quale puntano a  realizzare delle plusvalenze dalla vendita, parziale o totale, della partecipazione iniziale.

L’intervento dei Business Angels è sempre inferiore a 500.000 euro, recenti statistiche dicono che singolarmente il Business Angel investe intorno ai 100.000 euro.

Un Business Angel, grazie alle sue ottime credenziali, dà maggiore credibilità al progetto imprenditoriale, questo fa sì che le banche siano più propense a concedere finanziamenti ai progetti tutorati da un Business Angel.

Altra nota positiva di tale modalità di finanziamento è la rapidità rispetto ad altri strumenti, statisticamente dopo il primo incontro e dopo essersi accordati sulle modalità di avvio della collaborazione trascorrono da uno a tre mesi.

I Business angel italiani sono raggruppati in associazioni e network che organizzano spesso incontri per i futuri startupper utili a presentare i propri progetti, le principali associazioni sono:

Lo Studio MM è a disposizione per la predisposizione di progetti da sottoporre agli investitori.

Incentivi da Invitalia per le start up innovative

E’ imminente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Decreto MISE che introdurrà importanti cambiamenti agli incentivi a sostegno delle start-up.
Ricordiamo, quindi, che è possibile presentare le domande secondo le regole previste dal precedente decreto (DM 6 marzo 2013), solo fino alle ore 24:00 del giorno di pubblicazione in Gazzetta del nuovo decreto ministeriale.

Il nuovo Smart&Start, con una dotazione finanziaria di circa 200 milioni di euro, coprirà tutto il territorio nazionale, sarà dedicato alle “start-up innovative” (quelle iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese della Camera di Commercio) e finanzierà progetti di impresa che prevedano spese, tra investimenti e gestione, comprese tra 100 mila e 1,5 milioni di euro.
I progetti di impresa dovranno avere un forte contenuto tecnologico e innovativo e puntare allo sviluppo di prodotti, servizi e soluzioni nel campo dell’economia digitale o alla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata.

Le nuove agevolazioni prevedono un finanziamento a “tasso zero” fino ad un massimo del 70% del costo del progetto. Il finanziamento potrà arrivare all’80% se la start up ha una compagine interamente costituita da giovani o donne o se tra i soci è presente un ricercatore che rientra dall’estero.
Inoltre, le start up localizzate nel Mezzogiorno e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano saranno chiamate a restituire solo l’80% del prestito ricevuto, godendo di fatto di una componente a fondo perduto.

Tutti gli aspetti di dettaglio saranno disciplinati dalla Circolare Esplicativa che il Ministero emanerà successivamente alla pubblicazione del Decreto in Gazzetta: tra questi anche le modalità di accesso e la data effettiva di apertura dello sportello del “nuovo Smart&Start”.

Lo Studio MM è a disposizione per valutare la possibilità di presentare domanda.

http://www.smartstart.invitalia.it/site/smart/home/news/archivio-news/articolo10140.html