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Bando ERA-NET Cofund MarTERA. Contributo a fondo perduto per lo sviluppo di tecnologie marittime e marine.

Nell’ambito del programma Horizon 2020 sarà lanciato il prossimo autunno il primo bando del progetto ERA-NET Cofund MarTERA, che nasce dalla collaborazione tra l’iniziativa europea congiunta JPI Oceans e il progettoMARTEC ERA-NET, concluso nel 2014.

ERA-NET Cofund MarTERA si concentra sull’innovazione e sullo sviluppo tecnologico verso una vasta gamma diapplicazioni marittime e marine. All’iniziativa aderiscono vari partner: Argentina, Biellorussia, Belgio (Fiandre), Danimarca, Francia, Irlanda, Italia, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Turchia.

La firma del grant agreement tra i partner di ERA-NET Cofund MarTERA e la Commissione Ue è prevista per il prossimo 24 settembre. Successivamente, tra ottobre e novembre, sarà lanciato il primo invito a presentare proposte del progetto, che verterà su una serie di temi:

  • Tecnologie marittime ecocompatibili
  • Sviluppo di nuovi materiali e strutture
  • Sensori, automazione, monitoraggio e osservazioni
  • Manufacturing avanzata e produzione
  • Sicurezza e protezione

Le risorse messe a disposizione ammontano a circa 30 milioni di euro, di cui 20 milioni di euro provenienti dai Paesi aderenti e 10 milioni di euro dalla Commissione Ue.

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Programma Eurostars. Contributo a fondo perduto fino al 50% a sostegno di progetti di ricerca industriale.

Il programma Eurostars è un’iniziativa di innovazione europea comgiunta tra EUREKA e il Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Il suo scopo è quello di fornire fiannziamenti allo sviluppo e alla ricerca orientata al mercato con la partecipazione attiva delle piccole e medie imprese.

Tali progetti consentiranno alle PMI di migliorare le loro prestazioni attraverso il sostegno alla ricerca “in house”. L’obiettivo è portare un valore aggiunto all’economia e consentire una maggiore crescita e più opportunità di lavoro attraverso il sostegno alla R&S delle PMI.

Soggetti beneficiari

Un progetto Eurostars deve coinvolgere almeno due partecipanti (persone giuridiche) di due diversi paesi membri Eurostars. Il partecipante principale deve essere una PMI che svolge attività di R&S.

Il ruolo delle PMI partecipanti al progetto deve essere significativo; almeno il 50% delle spese totali del progetto connesse alle attività di R&S deve essere a carico della PMI partecipante, tuttavia tale percentuale può includere subforniture minori.

Tipologia di azioni ammissibili

I progetti Eurostars possono riguardare qualsiasi settore tecnologico, ma devono avere uno scopo civile ed essere finalizzati allo sviluppo di un nuovo prodotto, processo o servizio.

Un progetto Eurostars può avere una durata massima di tre anni.

Entità e forma dell’agevolazione

La sovvenzione globale copre al massimo il 50% delle spese ammissibili.

Scadenza

15.09.2016

Programma URBACT III. Contributo a fondo perduto fino all’85% per piani d’azione a favore dello sviluppo urbano sostenibile.

Nel quadro del programma URBACT III è stato aperto il bando per la creazione di reti di implementazione.

L’obiettivo di queste reti è migliorare la capacità delle città europee di implementare strategie integrate o piani d’azione per lo sviluppo urbano sostenibile. Partecipando a una Implementation Network le città potranno, infatti, condividere esperienze, problematiche e possibili soluzioni per migliorare le loro strategie o piani d’azione, sviluppando anche nuove idee per affrontare le sfide legate allo sviluppo urbano sostenibile. Il bando punta a selezionare 15 reti di questo tipo.

Soggetti beneficiari

Il bando si rivolge a città dell’UE, della Svizzera e della Norvegia che abbiano già sviluppato un piano d’azione o una strategia integrata per affrontare una specifica sfida di sviluppo urbano e ottenuto finanziamenti per implementare tale strategia o piano d’azione.

Le candidature possono essere presentate da un’autorità pubblica che rappresenti città/comuni, livelli infra-comunali di governo come i distretti cittadini o le circoscrizioni, città metropolitane e agglomerati urbani organizzati.

I partenariati sono il pilastro delle reti di implementazione URBACT. Il partenariato della rete deve essere costituito da minimo 7 e massimo 9 città di almeno 3 Paesi ammissibili (UE, Svizzera, Norvegia). E’ necessario creare equilibrio tra i partner facendo in modo che nel partenariato siano presenti città delle regioni meno sviluppate: almeno 4 città di queste regioni se il partenariato coinvolge 8-9 città, oppure almeno 3 città se il partenariato comprende 7 città.
Una città non può essere partner di più di due reti.

Tipologia di iniziative ammissibili

I temi sui quali è possibile creare reti ricalcano i 10 Obiettivi Tematici della Politica di coesione, ovvero:

– rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione (OT 1)
– migliorare l’accesso, l’utilizzo e la qualità delle ICT (OT 2)
– migliorare la competitività delle PMI (OT 3)
– sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori (OT 4)
– promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi (OT 5)
– proteggere l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse (OT 6)
– promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete (OT 7)
– promuovere l’occupazione e la mobilità dei lavoratori (OT 8)
– promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà (OT 9)
– investire nell’istruzione, nelle competenze e nell’apprendimento permanente, sviluppando infrastrutture di istruzione e formazione (OT 10)

I progetti devono avere una durata massima di 30 mesi, articolati in due fasi: una prima fase (6 mesi) per lo sviluppo della proposta di rete e una seconda fase (24 mesi) per l’implementazione di tutte le attività previste dalla rete.

Il budget complessivo (da fondi FESR) a disposizione di ogni singola rete è compreso tra 600.000 e 750.000 euro a seconda del numero dei partner, con una dotazione supplementare di 127.500 euro per expertise esterna.

Entità e forma dell’agevolazione

Per ciascuna rete selezionata la percentuale di cofinanziamento FESR varia a seconda della localizzazione delle città partner: 85% dei costi per le città provenienti da regioni meno sviluppate e da regioni in transizione, 70% per le città provenienti da regioni più sviluppate. Le città svizzere e norvegesi potranno essere coperte al 50% dei costi da fondi nazionali.

Scadenza

La scadenza per la presentazione delle candidature (per la prima fase) è il 22 giugno 2016ore 15 (ora dell’Europa centrale).

Bando DEAR 2016. Contributo a fondo perduto fino al 90% per attività di sensibilizzazione e promozione dell’educazione sui temi dello sviluppo.

E’ stato pubblicato il Bando DEAR 2016 – Attività di sensibilizzazione e promozione dell’educazione sui temi dello sviluppo.

L’obiettivo è fornire sostegno e promozione ad una educazione allo sviluppo e a una sensibilizzazione di qualità, con l’obiettivo ultimo di promuovere l’educazione allo sviluppo e sensibilizzare gli europei sulle politiche di cooperazione e sviluppo.

Soggetti beneficiari

Lotti 1, 2, 3: persone giuridiche senza scopo di lucro rientranti nella categoria di organizzazioni della società civile (OSC) o loro associazioni stabilite negli Stati membri dell’UE (per il lotto 2 devono essere stabilite negli Stati UE13).
Lotto 4: Autorità locali (AL) anche riunite in associazioni.

Le associazioni che comprendono sia NSA che LA saranno considerate associazioni di NSA o di LA in relazione al loro status legale e di quello della maggioranza dei membri che le compongono.

Il proponente deve essere in grado di dimostrare di aver regolarmente portato a termine attività nel settore dello sviluppo del tipo di quelle previste dal bando per almeno 3 anni.

Tipologia di azioni ammissibili

Le proposte progettuali devono rientrare in uno (uno solo) dei seguenti 4 lotti:

Lotto 1: Progetti di apprendimento globale e progetti di campagne e di advocacy – capofilati da una OSC o da un’associazione di OSC dell’UE
Opzione 1 – Apprendimento globale
Progetti concentrati sull’educazione allo sviluppo all’interno del sistema di istruzione formale (come ad esempio lo sviluppo del curriculum, la formazione degli insegnanti, i programmi di educazione allo sviluppo nelle scuole, il lavoro con le associazioni genitori-insegnanti, etc.) e su azioni al di fuori del sistema di istruzione formale (es. gruppi di giovani, istruzione non formale, conferenze di tipo seminariale, ecc.). Il loro obiettivo sarà di migliorare la competenza dei gruppi target nell’affrontare i temi dello sviluppo globale e per farlo faranno ricorso a metodologie centrate sul discente, partecipatorie, orientate al dialogo e sperimentali. Le azioni che si concentrano sul sistema di istruzione formale devono essere approvate dalle autorità competenti del paese in cui si svolgeranno (e nei paesi che hanno una strategia nazionale di educazione allo sviluppo, le attività che si svolgono all’interno del sistema di istruzione formale devono essere coerenti con tale strategia). 

Opzione 2 – Campagne e advocacy
Progetti che mirano anche a cambiamenti concreti nei comportamenti a livello individuale e collettivo e usano strategie orientate ai risultati. Essi facilitano e sostengono un coinvolgimento pubblico informato e una difesa per politiche più giuste e sostenibili, strutture politiche/economiche e pratiche individuali. Questi progetti devono avere una chiara dimensione paneuropea e dovrebbero cercare di produrre risultati a livello europeo.
Per il lotto 1 i progetti devono svolgersi sul territorio di almeno 10 Stati membri.

Lotto 2: Progetti di apprendimento globale e progetti di campagne di advocacy – capofilati da una OSC o da una associazione di OSC dell’UE 13
Opzione 1 – Apprendimento globale
Opzione 2 – Campagne e advocacy 

Per questi progetti vale quanto specificato nel lotto 1; la differenza è solo nel paese  del proponente, che deve essere uno dei 13 nuovi Stati membri dell’UE (quelli entrati nell’UE dopo il 1° maggio 2004).
Per il lotto 2 i progetti devono svolgersi sul territorio di almeno 6 Stati membri.

Lotto 3: Sostegno finanziario a terze parti – capofilati da una OSC o da un’associazione di OSC dell’UE
Questo lotto ha l’obiettivo di aiutare le OSC che non hanno la capacità finanziaria, amministrativa o operativa tale da poter concorrere direttamente per il finanziamento di questo bando: il partenariato che sarà finanziato su questo lotto procederà a erogare sovvenzioni a terzi per implementare un’attività che deve contribuire agli obiettivi del bando stesso. Nella proposta di progetto devono essere esplicitati gli obiettivi e i risultati attesi oltre ai criteri e alla modalità che intende utilizzare per selezionare le terze parti, che devono rispettare i principi di proporzionalità, sana gestione finanziaria, parità di trattamento e non discriminazione. Il beneficiario deve garantire la trasparenza e prevenire i conflitti di interesse durante l’intera procedura di aggiudicazione. La procedura di selezione e di valutazione deve essere oggetto di una documentazione dettagliata, da fornire su richiesta alla Commissione. Al termine del processo di aggiudicazione l’elenco dei beneficiari del sostegno finanziario dovrà essere presentata alla Commissione.
Per il lotto 3 progetti devono svolgersi sul territorio di almeno 6 Stati membri.

Lotto 4: Progetti di apprendimento globale e progetti di campagne di advocacy – capofilati da Autorità Locali (AL) o associazioni di AL degli Stati membri dell’UE
Opzione 1 – Apprendimento globale
Opzione 2 – Campagne e advocacy

Per questi progetti vale quanto specificato nel lotto 1. I progetti  dovrebbero cercare di coinvolgere le autorità localio europee (AL) e le loro associazioni per promuovere cambiamenti nelle politiche pubbliche collegate ai temi dello sviluppo, nelle quali le LA hanno la responsabilità e competenze istituzionali.
Le azioni che si concentrano sul sistema di istruzione formale devono essere approvate dalle autorità competenti del paese in cui si svolgeranno (e nei paesi che hanno una strategia nazionale di educazione allo sviluppo, le attività che si svolgono all’interno del sistema di istruzione formale devono essere coerenti con tale strategia). 
Per il lotto 4 progetti devono svolgersi sul territorio di almeno 6 Stati membri.

Entità e forma dell’agevolazione

Il contributo comunitario per progetto può coprire dal fino al 90% dei costi ammissibili di progetto, per un massimo di 7 milioni di euro.

Il valore minimo del contributo varia in relazione al lotto:
Lotti 1 e 3: 3 milioni di euro
Lotto 2: 750.000 euro
Lotto 4: 1 milione di euro

Scadenza

01/06/2016

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 50% per rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione (Distretti Tecnologici)

Con il presente bando la Regione Toscana intende agevolare la realizzazione di interventi di investimento finalizzati al rafforzamento del sistema regionale del trasferimento tecnologico, in attuazione dell’Asse Prioritario 1 “Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione” del “Programma operativo regionale (POR) FESR 2014-2020. Obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione. Regione Toscana: tornare a crescere”.

Il bando finanzia le attività collaborative di R&S per l’attività di diffusione ai fini dello sviluppo di nuove tecnologie, di nuovi prodotti e servizi realizzate dalla aggregazioni pubblico-private già avviate, come i Distretti Tecnologici.

La dotazione finanziaria disponibile e destinabile all’intervento in oggetto è complessivamente pari a 5,0 milioni di euro.

Soggetti beneficiari

Possono partecipare al bando i candidati Gestori dei Distretti tecnologici.
In particolare, possono svolgere la funzione di Gestore del Distretto uno dei seguenti soggetti:
a) un centro di servizi alle imprese aderente alla Tecnorete, a totale partecipazione pubblica o misto pubblico-privata o un organismo di ricerca;
b) un Consorzio, una società consortile a partecipazione pubblica o una Rete di soggetti associati mediante contratto di Rete costituita tra i seguenti soggetti:
– centri di servizio alle imprese aderenti alla Tecnorete;
– organismi di ricerca;
– associazioni di categoria (direttamente o mediante proprie società di servizi integralmente partecipate);
– imprese aderenti al Distretto.

Tipologia di interventi ammissibili

La Giunta regionale ha approvato gli ambiti tecnologici applicativi dei Distretti tecnologici individuando i seguenti distretti:
1. Distretto tecnologico regionale Moda;
2. Distretto tecnologico Interni e Design;
3. Distretto tecnologico marmo e pietre ornamentali;
4. Distretto tecnologico regionale Scienze della vita;
5. Distretto tecnologico regionale Nuovi materiali;
6. Distretto tecnologico regionale Automotive e meccanica;
7. Distretto tecnologico per la nautica e la portualità;
8. Distretto tecnologico ferroviario;
9. Distretto tecnologico regionale Energia/Economia verde;
10. Distretto tecnologico regionale FORTIS;
11. Distretto tecnologico regionale Smart city/turismo/beni culturali;
12. Distretto tecnologico cartario.

I costi ammissibili sono le spese di personale e le spese amministrative (comprese le spese generali) riguardanti:
a) l’animazione del Distretto al fine di organizzare la collaborazione tra imprese, tra le imprese e il sistema della ricerca, pubblico e privato;
b) l’organizzazione, condivisione e diffusione di informazioni strategiche a favore delle imprese, in un’ottica di intelligenza economica;
c) l’attività di marketing del Distretto volta a promuovere la partecipazione di nuove imprese o organismi e ad aumentare la visibilità del Distretto;
d) la messa a disposizione delle infrastrutture per il trasferimento tecnologico presenti nel Distretto: laboratori di ricerca industriale e applicata, dimostratori tecnologici;
e) l’organizzazione di seminari e conferenze per facilitare la condivisione delle conoscenze, il lavoro in rete e la cooperazione transnazionale.

Entità e forma dell’agevolazione

Il contributo massimo viene riconosciuto nella misura massima del 50% dell’investimento massimo ammissibile calcolato sui tre anni di validità del progetto.

La domanda di aiuto deve essere inoltrata per via telematica a partire dalle ore 9.00 del 15/03/2016 e fino alle ore 17.00 del 15/04/2016.

Regione Toscana: tre bandi per ricerca, sviluppo e innovazione

La Regione Toscana, attraverso una gestione anticipata dei fondi del programma operativo Fesr 2014-2020 unica realtà tra le regioni italiane ha presentato tre bandi per ricerca, sviluppo e innovazione.

La data di scadenza per la presentazione domande è venerdì, 31 ottobre 2014 alle ore 17:00
I tre bandi sono:

  • Progetti strategici di ricerca e sviluppo(bando 1, allegato 1 del decreto n. 3389), impegno finanziario 3 milioni. La domanda di prima fase deve essere redatta esclusivamente on-line accedendo al sistema informatico di Sviluppo Toscana spa..
  • Progetti di ricerca e sviluppo delle Pmi (bando 2, allegato 2 del decreto n. 3389), impegno finanziario 2 milioni. La domanda di prima fasedeve essere redatta esclusivamente on?line accedendo al sistema informatico di Sviluppo Toscana S.p.A.. 
  • Aiuti all’innovazione delle Pmi(bando 3, allegato 3 del decreto n. 3389), impegno finanziario 3 milioni. La domanda di prima fase deve essere redatta esclusivamente on-line accedendo al sistema informatico di Sviluppo Toscana spa.

Lo Studio MM è a disposizione per chi volesse valutare la possibilità di presentare domanda ed è lieta di fornire la scheda riassuntiva del bando (per scaricarla clicca qui Scheda Bando)