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Toscana: Microcredito a sostegno della nascita di nuove imprese

Beneficiari

Possono presentare domanda:

le Micro e Piccole Imprese (MPI), nonché i liberi professionisti in quanto equiparati alle imprese (delibera di G.R. n. 240/2017), così come definite dall’allegato 1 del Reg. (UE) n. 651/2014 definite giovanili, femminili oppure di destinatari di ammortizzatori sociali ai sensi della L.R. 35/2000 e smi la cui costituzione è avvenuta nel corso dei due anni precedenti la data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione; persone fisiche intenzionate ad avviare, entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda, un’attività imprenditoriale che costituiranno una Micro o Piccola Impresa (MPI) o un’attività di libero professionista cosi come definita definita dall’allegato 1 del Reg. (EU) n. 651/2014 e definita giovanile, femminile oppure di destinatari di ammortizzatori sociali ai sensi della L.R 35/2000 e smi.

Per liberi professionisti si intendono i lavoratori autonomi in possesso di partita IVA ed esercitanti attività economica volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale in analogia alla definizione di impresa.

Le imprese devono esercitare, nel territorio della Regione Toscana, un’attività identificata come prevalente rientrante in uno dei seguenti Codici ATECO ISTAT 2007:

 

B – Estrazione di minerali da cave e miniere

C – Attività manifatturiere

D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e a ria condizionata

E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento F – Costruzioni

G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio, con esclusione delle seguenti categorie: 45.11.02, 45.19.02, 45.31.02, 45.40.12, 45.40.22 e del gruppo 46.1 H – Trasporto e magazzinaggio

I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazi  one

J – Servizi di informazione e comunicazione

M – Attività professionali, scientifiche e tecniche

N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di suppor to alle imprese P – Istruzione, limitatamente al gruppo 85.52

Q – Sanità e assistenza sociale, ad eccezione del g  ruppo 86.1

R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimen  to e divertimento

S – Altre attività di servizi,       limitatamente alla divisione 95 e 96

 

Caratteristiche del finanziamento

Il costo totale ammissibile del progetto presentato non deve essere inferiore a € 8.000,00 e superiore a € 35.000,00.

L’agevolazione viene concessa nella forma del finanziamento agevolato a tasso zero, nella misura del 70% del costo totale ammissibile, ovvero di importo non superiore a € 24.500,00.

La durata del finanziamento è di 7 anni (84 mesi di cui 18 di preammortamento). È previsto inoltre un preammortamento tecnico massimo di 3 mesi.

 

Interventi finanziabili e Spese ammissibili

Ai sensi dell’art 22 del Reg UE 651/2014 e del Reg UE 1407/2013 sono ammissibili le seguenti spese:

  • Spese per investimenti:
  • beni materiali: impianti, macchinari, attrezzature e altri beni funzionali all’attività di impresa, opere murarie connesse all’investimento, quest’ultime nel limite del 50% delle stesse;
  • beni immateriali. attivi diversi da quelli materiali o finanziari che consistono in diritti di brevetti, licenze (esclusa l’autorizzazione a svolgere l’attività), know how o altre forme di proprietà intellettuale.
  • Spese per capitale circolante nella misura del 30% del programma di investimento ammesso: spese di costituzione così come definite dal Codice Civile, spese generali (utenze e affitto), scorte.

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Industria 4.0: la Toscana mette a disposizione 33 milioni di euro

La Regione Toscana mette a disposizione una dotazione complessiva di quasi 33 milioni di euro (sotto forma di fondo rotativo e microcredito) per il triennio 2017-19 per promuovere gli investimenti delle MPMI toscane che operano nei settori artigiano, industriale manifatturiero, turistico, commerciale, culturale e terziario.

La giunta regionale, in attuazione della linea di azione 3.1.1 del Por Fesr 2014-2020, ha approvato gli indirizzi per la concessione di aiuti nelle forme di prestiti a tasso zero e di microcredito destinati alle MPMI ed ai liberi professionisti, sono stati stanziati 22,8 milioni di euro per il fondo rotativo e altri 10 milioni di euro per il microcredito.

Obiettivo dei nuovi indirizzi è sostenere e incrementare gli investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili di accompagnamento dell’impresa nei processi di riorganizzazione e ristrutturazione, in linea con la Strategia di specializzazione intelligente per la Toscana (RIS 3), e incentivarne gli investimenti orientati alla strategia nazionale e regionale di Industria 4.0.

I beneficiari sono le micro e piccole imprese (anche le medie nel caso del fondo rotativo) costituite almeno due anni prima della presentazione della domanda di agevolazione ed i liberi professionisti. Requisito fondamentale di accesso è la conformità degli investimenti con le strategie della RIS 3 (Fotonica, Fabbrica Intelligente, Chimica e Nanotecnologie).

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Emilia Romagna: Fondo di microcredito per lo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali e professionali.

Il Fondo Rotativo di microcredito finanzia lo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali e professionali sulla base di una valutazione sull’ammissibilità formale e di merito di credito del soggetto richiedente.

Le iniziative finanziabili riguardano lo sviluppo di un’attività di lavoro autonomo, professionale o di microimpresa.

Soggetti beneficiari

1. Lavoratori autonomi e liberi professionisti operanti in Emilia-Romagna, che rispettino alcuni requisiti specifici (per conoscerli contattaci utilizzando l’apposito form);

2. Imprese individuali, Società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative operanti in Emilia Romagna, che rispettino alcuni requisiti specifici (per conoscerli contattaci utilizzando l’apposito form).

Tipologia di spese ammissibili

Le finalità del finanziamento richiesto potranno riguardare, a titolo esemplificativo:

a) l’acquisto di beni;

b) il pagamento di corsi di formazione,;

c) esigenze di liquidità che rispettino alcuni requisiti specifici (per conoscerli contattaci utilizzando l’apposito form);

d) investimenti in innovazione che rispettino alcuni requisiti specifici (per conoscerli contattaci utilizzando l’apposito form);

Entità e forma dell’agevolazione

La richiesta potrà essere compresa tra un minimo 5.000,00 ad un massimo di 15.000,00 euro.

Tasso di interesse applicato pari a 0.

Il beneficiario pagherà al Gestore una Commissione di Gestione così composta:

· una quota base richiesta a titolo di diritti di segreteria commisurata in euro 100,00;

· una quota fino al 4% sull’importo finanziato.

L’importo dovrà essere corrisposto direttamente al soggetto gestore all’atto del perfezionamento del contratto di mutuo dal soggetto beneficiario e verrà trattenuto dall’importo finanziato all’atto dell’erogazione del mutuo;

· una quota fino al 2% sull’importo finanziato a copertura del costo della garanzia in favore della Regione Emilia Romagna per il 50% dei finanziamenti erogati.

L’importo dovrà essere corrisposto direttamente al soggetto gestore all’atto del perfezionamento del contratto di mutuo dal soggetto beneficiario e verrà trattenuto dall’importo finanziato all’atto dell’erogazione del mutuo.

La durata massima del finanziamento è di 5 anni comprensiva della possibilità di godere di 1 anno di preammortamento. Il rimborso dei finanziamenti è regolato sulla base di un piano con rate mensili o al massimo trimestrali.

Se vuoi saperne di più visita la nostra banca dati bandi.studioemmeemme.it o contattaci utilizzando l’apposito form.

Fondo di garanzia per le operazioni di microcredito, al via la sezione speciale

Conto alla rovescia per l’operatività della sezione speciale del Fondo di garanzia PMI per le operazioni di microcredito, disciplinate dall’art. 111 TUB. Il decreto 18 marzo 2015 del Ministero dello Sviluppo economico, integrando quanto già previsto dal decreto di dicembre 2014, consente di accedere alle garanzie anche mediante prenotazione diretta, oltre che utilizzando il normale iter, rivolgendosi, senza prenotazione, ad un intermediario finanziario. La domanda dovrà essere presentata in via telematica, attraverso l’apposita sezione del sito www.fondidigaranzia.it. Ad ogni richiesta verrà attribuito un numero identificativo. Entro 5 giorni dalla prenotazione delle risorse, il soggetto richiedente dovrà rivolgersi al soggetto finanziatore (operatore del microcredito, istituto bancario o intermediario finanziario) per ottenere il microcredito. La sezione dispone di un plafond complessivo di 40 milioni di euro.

Il decreto 18 marzo 2015 del Ministero dello Sviluppo economico integra quanto già previsto nel D.M. 24 dicembre 2014 (pubblicato sulla G.U. n. 27 del 3 febbraio 2015), con il quale, in attuazione dell’art. 39, comma 7-bis, D.L. n. 179/2012, sono stabilite, con riferimento agli interventi del Fondo di garanzia in favore del microcredito, le tipologie di operazioni ammissibili, le modalità diconcessione della garanzia, i criteri di selezione delle operazioni, nonché la quota e l’ammontare massimo delle disponibilità finanziariedel Fondo da destinare alla copertura del rischio per le garanzie.
L’avvio dell’operatività sarà resa nota dal Mediocredito Centrale(MCC) – soggetto gestore del Fondo di garanzia PMI – con apposita circolare, che sarà emanata entro 15 giorni dalla pubblicazione del D.M. 18 marzo 2015 sulla Gazzetta Ufficiale.

Le novità del decreto

Il nuovo decreto apporta importanti modifiche in merito:
– ai soggetti che possono erogare il finanziamento:
oltre che ai soggetti iscritti in un apposito elenco degli operatori di microcredito (che sarà tenuto dalla Banca d’Italia), la garanzia della sezione speciale potrà essere rilasciata sui finanziamenti concessi anche dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti all’albo di cui all’art. 106 TUB;
– alle modalità di accesso:
la garanzia del Fondo potrà essere presentata direttamente dai soggetti interessanti, accedendo all’apposita sezione del sito www.fondidigaranzia.it. Ad ogni richiesta viene attribuito un numero identificativo. Entro 5 giorni dalla prenotazione delle risorse, il soggetto dovrà rivolgersi ad una banca, ad un intermediario finanziario di cui all’art. 106 TUB ed ad altri soggetti iscritti in un apposito elenco per ottenere il microcredito.

Dotazione finanziaria

Il plafond complessivo disponibile per la concessione delle garanzie ammonta a 40 milioni di euro, di cui 30 milioni stanziati dal Ministero dello Sviluppo economico e 10 milioni derivanti dai versamenti volontari dei parlamentari del gruppo del Movimento5Stelle.

Il microcredito

Il microcredito – la cui disciplina è contenuta nel decreto del Ministero dellEconomia e delle finanze n. 176 del 17 ottobre 2014, emanato in attuazione dell’art. 111, comma 5, D.Lgs. n. 358/1993 (TUB) – è un finanziamento, di importo non superiore a 25.000 euro, a sostegno dell’avvio e lo sviluppo di un’attività di lavoro autonomo o di una microimpresa.
Soggetti ammessi
I finanziamenti possono essere concessi a:
lavoratori autonomi titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 5 dipendenti;
imprese individuali titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 5 dipendenti;
società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.

Soggetti esclusi

Sono, invece, esclusi:
– i lavoratori autonomi o imprese titolari di partita IVA da più di 5 anni;
– i lavoratori autonomi o imprese individuali con un numero di dipendenti superiore a 5 unità;
– le società di persone, società a responsabilità limitata semplificata, o società cooperative con un numero con un numero di dipendenti non soci superiore alle 10 unità.
– le imprese che al momento della richiesta presentino, anche disgiuntamente, requisiti dimensionali superiori a quelli previsti dall’art. 1, comma 2, lettere a) e b), della legge fallimentare ed un livello di indebitamento superiore a 100.000 euro (e che siano quindi soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo).

Tipologie finanziamenti

I finanziamenti possono essere finalizzati:
1) all’acquisto di beni, incluse le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e le merci destinate alla rivendita, o di servizi strumentali all’attività svolta, compreso il pagamento dei canoni delle operazioni di leasing e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative;
2) alla retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori;
3) al pagamento di corsi di formazione volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo, dell’imprenditore e dei relativi dipendenti;
4) al pagamento di corsi di formazione anche di natura universitaria o post-universitaria volti ad agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro delle persone fisiche beneficiarie.

Importo e durata dei finanziamenti

I finanziamenti non possono eccedere l’importo di 25.000 euro per ciascun beneficiario. Il limite può arrivare a35.000 euro qualora:
– il finanziamento prevede un’erogazione frazionata;
– il beneficiario ha pagato puntualmente le 6 rate pregresse all’aumento del limite;
– il progetto finanziato è ben avviato e rispetta il contratto stabilito con l’erogatore del microcredito.
La durata massima del finanziamento non può essere superiore a 7 anni, ad eccezione dei finanziamenti concessi per corsi di formazione di cui al punto 4), per i quali la durata è coerente con il piano di formazione finanziato e in ogni caso non superiore a 10 anni.

Finanziamento a tasso agevolato promosso dalla CCIAA di Pisa per l’accesso al microcredito

La Camera di Commercio di Pisa, intende promuovere e sostenere l’accesso al microcredito delle imprese della provincia di Pisa mediante l’assegnazione di contributi in conto interessi su micro finanziamenti concessi dagli istituti bancari convenzionati.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse al beneficio del contributo camerale di cui al presente Bando le imprese di tutti i settori economici, esercitanti attività ammesse ai contributi in regime de minimis, esercitate in forma individuale o di società, anche cooperativa:

  • iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Pisa ed aventi la sede o unità locale oggetto dell’investimento nella Provincia di Pisa;
  • attive ed in regola con la denuncia di inizio attività al Rea della Camera di Commercio di Pisa;
  • in regola con il pagamento del diritto annuale.

 

Tipologia di progetti ammissibili

Possono richiedere il beneficio del contributo in conto interessi le imprese che hanno ottenuto un finanziamento, accordato da banche convenzionate, avente le seguenti caratteristiche:

  • prestito chirografario o prestito rateale (senza garanzie reali o consortili) di importo massimo di 25.000,00 Euro;
  • durata da 3 a 6 anni di cui uno di pre-ammortamento;
  • rimborso rateale a partire dal 13° mese dall’erogazione;
  • tasso fisso preammortamento IRS 1 anno + spread massimo del 6% elevabile all’8% per le imprese in fase di costituzione;
  • tasso ammortamento a scelta dell’impresa richiedente: IRS di periodo + spread del 6% oppure Euribor + spread del 6%.

Entità e forma dell’agevolazione

Il contributo concesso dalla Camera di Commercio è, comunque, commisurato ad un importo massimo di finanziamento di € 25.000,00 . Ogni azienda può presentare una sola domanda di contributo.

Il contributo è pari all’importo degli interessi attualizzati in base al tasso di attualizzazione vigente al momento della concessione dell’agevolazione e stabilito dalla Commissione Europea per il calcolo dell’ESL aumentato di 100 punti base secondo i criteri della Comunicazione della Commissione Europea.

Scadenza

Le domande dovranno pervenire entro il 30 novembre 2015.

 

Lo Studio MM è a disposizione per predisporre la domanda di contributo.

Alluvione Massa e Carrara, al via il microcredito per le imprese danneggiate

Al via da gennaio il microcredito per le imprese di Massa e Carrara danneggiate dall’alluvione dell’8 novembre scorso, lo ha stabilito la Regione Toscana a seguito dell’incontro che l’assessore alle attività produttive, Gianfranco Simoncini, ha avuto nei giorni scorsi nel capoluogo apuano con i presidenti di Confindustria, Cna e della Camera di Commercio provinciali che hanno fatto presente l’esigenza di interventi urgenti per le imprese danneggiate dalla recente alluvione.

La misura del microcredito potrà riguardare anche periodi pregressi per coprire le spese già sostenute, come ad esempio le scorte di magazzino. E si andrà ad aggiungere allo strumento della garanzia che è già operativo e che prevede una specifica priorità per le imprese colpite da calamità naturali.

Identikit del microcredito concesso

La Regione concederà piccoli prestiti a favore di imprese che hanno subito danni a seguito dell’alluvione, a condizione che queste abbiano la sede operativa o amministrativa nei comuni toscani colpiti e a condizione che la domanda di microcredito sia presentata entro 6 mesi dal verificarsi dell’evento.

Potranno beneficiarne le PMI, sia imprese del manifatturiero che del turismo, commercio, cultura e terziario, nonché partite IVA, cioè tutte le attività economiche che alleghino alla domanda la copia della “Scheda di accertamento danni imprese” consegnata al Comune di competenza.

Progetti e spese ammissibili

Si potrà usare il prestito per investire in macchinari, attrezzature e arredi, opere murarie ed assimilate comprese quelle per l’adeguamento funzionale dell’immobile per la ristrutturazione dei locali, nel limite del 50% del totale delle spese ammesse; oppure investimenti finalizzati alla ripresa dell’attività economica. Si potrà usare anche per avere a disposizione liquidità per spese generali, scorte o materie prime. In entrambi i casi, le spese possono essere state sostenute nei 3 mesi precedenti l’evento calamitoso.

Tipologia dell’aiuto

Si tratterà di un finanziamento agevolato a tasso zero che va da un minimo di 5.000 euro ad un massimo di 25.000, non supportato da garanzie personali e patrimoniali, concesso ai sensi del Regolamento de minimis. La durata del finanziamento va da 36 a 120 mesi, con un preammortamento di 12 mesi. Successivamente, inizia il rimborso in rate semestrali posticipate costanti.

Lo Studio MM è a disposizione per fornire assistenza alla presentazione delle domande.

 

Artigianato e innovazione: Call for ideas per chi vuole trasformare il talento in impresa

Il “Franchising dei mestieri” è la call for ideas lanciata da Microcredito per l’Italia dedicata a tutti quelli che vogliono trasformare il proprio talento in un’idea imprenditoriale attraverso il supporto dei servizi, delle sicurezze e degli strumenti garantiti dal franchising.
L’obiettivo principale della call of ideas è quello di creare lavoro sottoforma di autoimpresa per giovani talentuosi, oltre che valorizzare l’eccellenza dell’artigianato italiano.

Chi può partecipare

La call of ideas si rivolge a tutti i cittadini maggiorenni regolarmente residenti in una delle regioni dove il Microcredito per l’Italia è operativo (Veneto, Toscana, Lazio, Emilia, Abruzzo, Lombardia) e a persone giuridiche con sede legale e operativa in una delle regioni precedentemente citate.

Azioni ammissibili

La call supporterà la creazione di imprese giovani e innovative nei seguenti ambiti:

  • artigianato di tradizione;
  • artigianato artistico;
  • imprese culturali (gestione beni artistici e culturali, editoria ecc.);
  • imprese creative.

Servizi offerti

Le idee d’impresa selezionate potranno usufruire di un percorso formativo gratuito orientato alla creazione d’impresa con una particolare attenzione alla possibilità di utilizzare gli strumenti offerti dal franchising (affiliazione a catene di franchising già esistenti, contatti con franchisor, avvio di nuove catene ecc.).
Al termine del piano formativo verrà data l’opportunità di accedere a un microcredito a condizioni agevolate.

Modalità di presentazione

I soggetti interessati possono inviare la propria candidatura tramite il form online presente nel sito ufficialeentro il 31 dicembre 2014.