Toscana: Contributo a fondo perduto per sostenere la domicialiarità nell’ambito socio-assistenziale.

Gli interventi finanziabili a mezzo delle risorse del presente Avviso regionale pubblicato sul Supplemento 191 del 30.11.2016, saranno finalizzati a favorire, accompagnare e sostenere, nell’ambito dei percorsi di continuità assistenziale ospedale territorio, il rientro presso il proprio domicilio della persona anziana, con limitazione temporanea dell’autonomia o a rischio di non autosufficienza o della persona disabile grave, a seguito di dimissioni da un presidio ospedaliero zonale o da Azienda Universitaria Ospedaliera o da strutture pubbliche di cure intermedie o riabilitative presenti sul territorio regionale, anche attraverso il potenziamento e consolidamento dei servizi territoriali di continuità assistenziale con la messa a disposizione di interventi integrativi a sostegno della domiciliarità.

Soggetti beneficiari

Le Società della Salute, per le zone-distretto ove esse siano formalmente costituite; e ove non costituite il soggetto pubblico espressamente individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci integrata.

Tipologia di interventi ammissibili

Azioni di sistema. Tutte le Azioni di sistema sono preliminari all’erogazione dei servizi (buono servizio) previsti nei progetti individualizzati:

1) Consolidamento ed eventuale potenziamento del Servizio zonale di continuità ospedale- territorio preposto ai percorsi, ed in particolare:
A.1.a) potenziamento dell’attività di valutazione multidisciplinare all’interno del presidio ospedaliero di zona anche attraverso operatori dedicati che garantiscano il servizio di continuità e l’integrazione con il reparto di dimissione del paziente destinatario;
A.1.b) informazione e disseminazione al personale ospedaliero delle procedure e dei protocolli per la continuità alla dimissione ospedaliera;
A.1.c) diffusione e addestramento all’uso della procedura valutativa e alla definizione dei Piani individualizzati;
2) Attivazione, presso le strutture di dimissione interessate dalle azioni di progetto, di un punto informativo e di orientamento sulle caratteristiche dei servizi integrativi offerti dal presente Avviso e conseguente realizzazione di azioni consulenziali ai destinatari e alle loro famiglie.
B. Azioni rivolte alla persona. Implementazione di buoni servizio per l’accesso a servizi e prestazioni di carattere socio-sanitario di sostegno e supporto alla persona anziana con limitazione temporanea dell’autonomia, o a rischio di non autosufficienza o disabile grave e alle loro famiglie, per garantire una piena possibilità di rientro presso il domicilio e all’interno del proprio contesto di vita, anche attraverso l’utilizzazione di cure intermedie temporanee presso RSA nella fase di predisposizione dell’accoglienza al domicilio dell’assistito.

Entità e forma dell’agevolazione

Per l’attuazione del presente Avviso e per l’intera durata dei progetti è disponibile l’importo complessivo di Euro 9.000.000,00 (nove milioni).

Per la ripartizione delle risorse il presente Avviso individua i seguenti criteri:
A. Risorse destinate al finanziamento di buoni servizio per il sostegno alla domiciliarità:
A1. per l’importo base:
1. la popolazione complessiva della zona-distretto;
2. la popolazione disabile grave18/64 anni;
3. il numero delle dimissioni >65 anni da ricovero ospedaliero ordinario, per zona di residenza, ovunque ricoverati;
A2. per le risorse destinate a rinforzare le azioni integrate FSE-FESR per lo sviluppo urbano sostenibile e a finanziamento di buoni servizio per il sostegno alla domiciliarità:
– la popolazione complessiva residente nei Comuni ricompresi nelle Aree Funzionali Urbane (FUA).
B. Risorse per le Azioni di sistema:
1. 27.000 € per le zone-distretto con assegnazione complessiva di risorse destinate al finanziamento di buoni servizio fino ai 100.000 €;
2. 35.000 € per le zone-distretto con assegnazione complessiva di risorse destinate al finanziamento di buoni servizio comprese tra 100.001 € e 300.000 €;
3. 45.000 € per le zone-distretto con assegnazione complessiva di risorse destinate al finanziamento di buoni servizio comprese tra 300.001 € e 550.000 €;
4. 70.000 € per le zone-distretto con assegnazione complessiva di risorse destinate al finanziamento di buoni servizio superiori ai 550.001 €.
Le risorse da impiegarsi per il finanziamento dei ricoveri temporanei presso le RSA nella fase di predisposizione dell’accoglienza al domicilio dell’assistito non dovranno superare il 20% delle risorse per buoni servizio assegnate ad ogni zona-distretto.
Nel caso in cui due o più zone-distretto decidano di aggregarsi, le risorse assegnate complessivamente disponibili sono pari alla somma delle risorse previste per ciascuna singola zona.
L’importo di ogni singolo progetto non dovrà comunque essere superiore a € 1.500.000.

Scadenza

30.12.2016

 

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Contributo a fondo perduto per sostenere iniziative imprenditoriali nel territorio dell’area di crisi industriale complessa del Polo produttivo ricompreso nel territorio dei Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo.

Il presente bando è finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale nel territorio dei Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo.

Soggetti beneficiari

Imprese localizzate nell’area di crisi industriale complessa del Polo produttivo ricompreso nel territorio dei Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni – purché realizzate nel territorio dei Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo – le iniziative che:

a) prevedano la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione, con spese ammissibili non inferiori a 1,5 milioni di euro;

b) comportino un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. Nell’ambito delle attività ammissibili alle agevolazioni vengono individuati alcuni ambiti produttivi prioritari.

Entità e forma dell’agevolazione

L’ammontare complessivo delle risorse per la concessione delle agevolazioni di cui al
presente Avviso è pari a euro 10.000.000,00.

Le iniziative imprenditoriali debbono prevedere programmi di investimento con spese ammissibili di importo non inferiore a euro 1.500.000,00.

Il finanziamento agevolato concedibile è pari al 50% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile. I programmi di investimento produttivo proposti da grandi imprese sono agevolati alle condizioni ed entro i limiti previsti dal regolamento “de minimis”. In tal caso, le agevolazioni sono concesse nella sola forma del finanziamento agevolato di importo massimo pari al 55% degli investimenti ammissibili.
Alle singole erogazioni del contributo in conto impianti e dell’eventuale contributo diretto alla spesa viene operata una ritenuta, in aggiunta a quella prevista dalla normativa di riferimento, sino a concorrenza del 3% della spesa ammissibile. Tale ritenuta viene erogata al verificarsi delle seguenti condizioni:
a. accertamento del regolare completamento del programma degli investimenti e integrale conseguimento dell’obiettivo occupazionale;
b. assunzione di personale del bacino di riferimento in percentuale non inferiore al 25% dell’incremento occupazionale previsto e comunque in numero non inferiore a 5 addetti.
4. Nel caso di programmi di investimento produttivo proposti da grandi imprese, la ritenuta sino a concorrenza del 3% della spesa ammissibile viene operata alle singole erogazioni del finanziamento agevolato.

Scadenza

E’ possibile presentare domanda dalle ore 12.00 del 6 febbraio 2017 alle ore 12.00 del 7 marzo 2017.

Toscana: Contributo a fondo perduto per sostenere progetti formativi rivolti a lavoratori di imprese localizzate nelle aree di crisi di Livorno e dell’Amiata.

Il bando cofinanzia la realizzazione di progetti di formazione continua, sulla base di accordi sindacali, rivolti a lavoratori neoassunti presso imprese localizzate in aree di crisi e a lavoratori di imprese, localizzate in aree di crisi, che attuano programmi di riconversione produttiva.

Soggetti beneficiari

I progetti possono essere presentati ed attuati da un singole imprese oppure da una associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI  / ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato.

Tipologia di spese ammissibili

Azione 1: Lavoratori neoassunti.

Piani formativi, supportati da accordi sindacali, diretti alla qualificazione, alla riqualificazione o all’aggiornamento di lavoratori neoassunti presso un’impresa destinataria localizzata in un’area di crisi, sulle tematiche inerenti l’attività produttiva oggetto dell’impresa medesima.

Azione 2: Riconversione produttiva

Piani formativi, supportati da accordi sindacali, finalizzati alla riqualificazione di lavoratori di imprese localizzate in aree di crisi, comprese quelle appartenenti al settore dei servizi, che attuano programmi di riconversione produttiva.

Entità e forma dell’agevolazione

La dotazione finanziaria totale è pari ad € 700.000. Sono destinati ai progetti delle imprese dell’area di crisi della zona di Livorno € 500.000, mentre all’area di crisi dell’Amiata € 200.000.

Per la zona di Livorno sono finanziabili progetti per un importo non superiore a € 150.000 e non inferiore ad € 50.000. Per la zona dellìAmiata sono finanziabili progetti per un importo non superiore a € 60.000 e non inferiore ad € 20.000.

Scadenza

E’ possibile presentare domanda fino alle ore 13,00 del 23.12.2016.

 

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Toscana: Contributo a fondo perduto per sostenere la realizzazione e la gestione degli orti urbani.

Il presente bando pubblicato sul BUR del 16/11/2016 vuole concedere ai Comuni contributi finanziari per la realizzazione di orti urbani.

Soggetti beneficiari

Comuni della Regione Toscana

Tipologia di spese ammissibili

Spese per le opere e i lavori necessari alla realizzazione degli orti, acquisizione di terreni, comunicazione e divulgazione dei progetti, cartellonistica.

Entità e forma dell’agevolazione

Il contributo è stabilito nella quota del 70% delle spese effettivamente sostenute.

L’importo massimo del contributo per ogni Comune è stabilito in base al valore numerico della popolazione residente al 1/1/2015.

Scadenza

In fase di attivazione

 

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Toscana: Contributo a fondo perduto per sostenere progetti innovativi strategici o sperimentali.

La Regione Toscana, sul Supplemento 182 del BUR del 16/11/2016, ha pubblicato un bando con cui intende agevolare la realizzazione di progetti di investimento in innovazione per l’acquisizione di servizi avanzati e qualificati per le imprese.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda:

Micro Imprese, PMI, in forma aggregata o associata in ATS, ATI, Reti di impresa, Consorzi.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili spese per:

– Acquisizione di servizi di consulenza in materia di innovazione;

– Acquisizione di servizi di sostegno all’innovazione

– Acquisizione di personale altamente qualificato.

Entità e forma dell’agevolazione

Dotazione finanziaria totale: € 14.000.000,00

L’intensità dell’aiuto è pari al 60% per la Media impresa, 70% per la piccola impresa e 80% per la micro impresa in base all’investimento sostenuto.

Spesa minima: € 40.000,00; spesa massima: € 100.000,00.

Scadenza

E’ possibile presentare domanda dal 1/12/2016 fino ad esaurimento risorse.

 

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Toscana: Contributo a fondo perduto per il sostegno all’innovazione.

La Regione Toscana con il presente bando pubblicato sul Supplemento n. 182 del BUR del 16/11/2016, intende agevolare la realizzazione di progetti di investimento in innovazione per l’acquisizione di servizi avanzati e qualificati da parte delle imprese.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda:

Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), in forma singola o associata in ATS, ATI, Reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto), Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto), Consorzi.

Tipologia di spese ammissibili

a) acquisizione di servizi di consulenza in materia di innovazione ed acquisizione di studi di fattibilità;
b) acquisizione di servizi di sostegno all’innovazione;
c) acquisizione di personale altamente qualificato

Entità e forma dell’agevolazione

La dotazione finanziaria complessiva 2014-2020 è pari ad € 10.400.000,00 di cui €8.000.000,00 per le sezione di raggruppamento del Manifatturiero ed € 2.400.000,00 per le sezioni del settore Turismo, commercio ed attività terziarie.
Sono previste le seguenti casistiche di incremento dell’intensità d’aiuto :
a) se a seguito della realizzazione di attività relativa all’Area A.“Servizi qualificati di accompagnamento”, vengono attuate, mediante presentazione di successivo progetto, attività relative all’Area B.“Servizi qualificati specializzati di consulenza e sostegno all’innovazione”, l’impresa può richiedere un’integrazione dell’intensità d’aiuto sul progetto di tipologia A, nella misura massima del 100% delle spese rendicontate su tale servizio, nei limiti di cui alla disciplina comunitaria di riferimento;

b) un incremento dell’intensità d’aiuto del 30% dell’investimento ammesso laddove i servizi qualificati di accompagnamento tipologia A2 “Studi di fattibilità” vengono attivati per la partecipazione ad iniziative europee per la ricerca e per l’innovazione quali ad esempio Horizon 2020;

c) nel caso dell’attivazione, nell’ambito dei servizi di certificazione avanzata (tipologia B2.4) di Sistemi di Gestione Integrati è prevista una maggiorazione dell’intensità dell’aiuto del 20%;
d) per le imprese localizzate nel territorio interessato dal progetto regionale di Parco Agricolo della Piana è prevista una maggiorazione dell’intensità d’aiuto del 10% Inoltre è prevista una maggiorazione dell’intensità d’aiuto del 20% nel caso di acquisizione di servizi di :
a) “Ricerca contrattuale” (tipologia B1.6) e “Laboratori per prove e test” (tipologia B1.3) presso O.R. aderenti al “progetto laboratori” inseriti nel repertorio regionale;
b) “Incubazione” (tipologia B4.1) se il fornitore risulta accreditato/riconosciuto nel sistema d’incubazione regionale
L’intensità d’aiuto non può comunque superare il 50% dei costi ammissibili nel caso di:
a) costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriale
b) costi per la messa a disposizione di personale altamente qualificato da parte di un organismo di ricerca e diffusione della conoscenza o di una grande impresa che svolge attività di ricerca sviluppo ed innovazione in una funzione di nuova creazione nell’ambito dell’impresa beneficiaria e non sostituisca altro personale.

Scadenza

E’ possibile presentare domanda dal 01/12/2016 fino ad esaurimento risorse.
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Toscana: Contributo a fondo perduto a favore di attività economiche extra agricole e produttive colpite dalle calamità naturali.

Sul BUR della Regione Toscana del 12/10/2016 sono stati pubblicati gli indirizzi attuativi per la pubblicazione del bando a favore di attività economiche extra agricole e produttive colpite dalle calamità naturali.

Soggetti benficiari

Possono beneficiare del contributo le attività economiche in possesso dei seguenti requisiti:
-Operanti in tutti i settori di attività economica extra-agricola;
-Con sede legale od operativa nei Comuni interessati dagli eventi calamitosi;
-La cui attività non risulti cessata al momento della presentazione della domanda;

Tipologia di spese ammissibili

Spese per:

1. il ripristino strutturale e funzionale dell’immobile nel quale ha sede l’attività (il contributo è concesso fino al 50%);
2. il ripristino dei macchinari e delle attrezzature danneggiati a seguito dell’evento calamitoso (il contributo è concesso fino all’80%);
3. l’acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti danneggiati o distrutti e non più utilizzabili a seguito dell’evento calamitoso (il contributo è concesso fino all’80%);

Entità e forma dell’agevolazione

Il contributo massimo è concesso entro il limite massimo complessivo di Euro 450.000,00 per tutte le tipologie di aiuto.

Se vuoi saperne di più visita la nostra banca dati bandi.studioemmeemme.it o contattaci utilizzando l’apposito form.

Toscana: Contributo a fondo perduto a favore di attività economiche del settore agricolo colpite dalle calamità naturali.

Sul BUR della Regione Toscana del 12/10/2016 sono stati pubblicati gli indirizzi attuativi per la pubblicazione del bando a favore di imprese del settore agricolo colpite dalle calamità naturali.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare del contributo le imprese agricole e le imprese di acquacoltura, nonche’ le cooperative di raccolta, lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e le organizzazioni dei produttori riconosciute.

Tipologie di spese ammissibili

Spese per:

1. al ripristino strutturale e funzionale dell’immobile nel quale ha sede l’attività (il contributo è concesso fino al 50%);
2. al ripristino dei macchinari e delle attrezzature danneggiati a seguito dell’evento calamitoso (il contributo è concesso fino all’80%);
3. all’acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti danneggiati o distrutti e non più utilizzabili a seguito dell’evento calamitoso (il contributo è concesso fino all’80%);

Entità e forma dell’agevolazione

Il contributo massimo è concesso entro il limite massimo complessivo di Euro 450.000,00 per tutte le tipologie di aiuto.

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Toscana: Start-up innovative, altri 4,3 milioni dalla Regione

Riaperti lo scorso 17 ottobre i termini per la presentazione delle domande relative al bando per le start-up innovative, con una dotazione di 4,3 milioni di euro. Le domande per il bando, che rientra nell’ambito di Giovanisì il progetto della Regione per l’autonomia dei giovani, potranno essere presentate fino ad esaurimento delle risorse.

Le regole di accesso al bando, il cui scopo è stimolare l’innovazione del sistema imprenditoriale toscano promuovendo costituzione e potenziamento di nuove imprese con un occhio di riguardo a quelle giovanili, sono state modificate rispetto alla precedente edizione per facilitare e agevolare la partecipazione. Tra le novità, l’estensione della platea dei beneficiari (non solo le imprese giovanili ma tutte le startup innovative, a condizione che si tratti di micro e piccole aziende costituite nel corso dei tre anni precedenti la presentazione della domanda o, nel caso di persone fisiche, da costituire entro sei mesi dalla concessione dell’aiuto) e la soppressione del limite obbligatorio d’età del titolare d’azienda (che era fissato a 40 anni). Resta il requisito essenziale, sia per le attività già avviate che p er quelle ancora da avviare, ovvero il carattere innovativo dell’impresa la quale, inoltre, non deve essere quotata in borsa, non deve aver distribuito utili e non deve essere stata costituita a seguito di fusione.

L’aiuto si sostanzia in un finanziamento agevolato a tasso zero dell’80%, per progetti che abbiano un costo compreso tra 35mila e 200mila euro, non supportato da garanzie personali e patrimoniali. La durata del finanziamento è di 8 anni con un preammortamento di 24 mesi, oltre ad un eventuale periodo di preammortamento tecnico non superiore a sei mesi. Il rimborso avviene in rate semestrali posticipate costanti.

Ogni altra informazione è disponibile sia sul sito della Regione che su quello di Giovanisì. La presentazione delle domande può avvenire esclusivamente con procedura online sul sito di Toscanamuove.

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Startup italiane: chi, dove, come, quando e perchè. Pubblicato il 9° rapporto trimestrale di Infocamere

Come stanno le startup in Italia? Quanto valgono e, soprattutto, quanto valore creano?

Una fotografia aggiornata del settore arriva da InfoCamere, che ha diffuso il 9° rapporto trimestrale (scaricabile qui) sui principali trend demografici e finanziari delle startup innovative italiane con dati al III trimestre 2016.Ed ecco cosa si evince, entrando nel dettaglio.

Tra i vari dati contenuti nel report, che vi invitiamo a leggere, uno in particolare ci sembra interessante quello relativo al valore aggiunto, dal rapporto emerge che per ogni euro di produzione le startup innovative generano in media 18 centesimi di valore aggiunto (contro 15 nel 2014), un dato inferiore rispetto a quello del complesso delle società di capitali (22 centesimi). Limitatamente alle imprese in utile, le startup generano, invece, più valore aggiunto sul valore totale della produzione rispetto alle società di capitali (32 centesimi contro 22).

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