Contributo in c/interessi fino a 70.000,00 € promosso da ISMEA per l’insediamento di giovani in agricoltura

L’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – ISMEA – intende incentivare sull’intero territorio nazionale l’insediamento di giovani in agricoltura. A tal fine, in attuazione del regime di aiuto denominato “Agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura”, il presente Bando si pone l’obiettivo di sostenere le operazioni fondiarie riservate ai giovani che si insediano per la prima volta in aziende agricole in qualità di capo azienda, mediante l’erogazione di un contributo in conto interessi.

Il presente Bando è articolato in due lotti in base alla localizzazione geografica delle operazioni fondiarie:

a. LOTTO 1 comprende le Regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto, Lazio, Marche, Toscana e Umbria. La dotazione destinata a finanziare le operazioni del LOTTO 1 è pari a euro 30.000.000,00.

b. LOTTO 2 comprende le Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La dotazione destinata a finanziare le operazioni del LOTTO 2 è pari a euro 30.000.000,00.

Soggetti beneficiari

La partecipazione al presente bando è riservata ai giovani che intendono insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda e che, alla data di presentazione della domanda, risultano in possesso, a pena di esclusione, dei seguenti requisiti:

a. età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non ancora compiuti;

b. cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea;

c. residenza nel territorio della Repubblica Italiana;

d. possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali, attestate da almeno uno dei seguenti requisiti:

– titolo di studio di livello universitario di indirizzo agrario;

– titolo di studio di scuola media superiore in campo agrario;

– esperienza lavorativa, dopo aver assolto l’obbligo scolastico, di almeno due anni in qualità di coadiuvante familiare ovvero di lavoratore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale;

– attestato di frequenza con profitto ad idonei corsi di formazione professionale.

Qualora il giovane, al momento della presentazione della domanda, non disponga di adeguate capacità e competenze professionali, è ammesso alla partecipazione, a condizione che dichiari di impegnarsi ad acquisire tali capacità e competenze professionali entro 36 mesi dalla data di adozione della determinazione di ammissione alle agevolazioni.

Requisiti di ammissibilità

Ai fini della stipula dell’atto di concessione delle agevolazioni, il soggetto richiedente dovrà insediarsi quale capo azienda in una impresa individuale che, entro 3 mesi dalla data di comunicazione della determinazione di ammissione della domanda alle agevolazioni, deve risultare, a pena di decadenza:

a. titolare di partita IVA in campo agricolo;

b. iscritta al registro delle imprese della Camera di Commercio;

c. iscritta al regime previdenziale agricolo.

Nel caso di insediamento in società agricola, al momento della presentazione della domanda, a pena di esclusione, il soggetto richiedente deve risultarne socio e la società (di persone, capitali ovvero cooperative) deve risultare:

a. titolare di partita IVA in campo agricolo;

b. iscritta al registro delle imprese della Camera di Commercio;

c. avere per oggetto sociale l’esercizio esclusivo delle attività agricole;

d. recare la indicazione di “società agricola” nella ragione sociale o nella denominazione sociale;

e. non assoggettata ad alcuna procedura concordataria o concorsuale né avere in corso alcun procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;

f. avere una maggioranza assoluta, numerica e di quote di partecipazione di soci di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti;

g. essere amministrata da soggetti di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti.

Entità e forma dell’agevolazione

Nell’ambito delle operazioni fondiarie previste dal presente Bando, è concesso un contributo in conto interessi nella misura massima attualizzata di Euro 70.000,00 erogabile per il 60% all’avvio dell’ammortamento dell’operazione e per il 40% all’esito della corretta attuazione del piano aziendale allegato alla domanda di partecipazione.

La durata del piano di ammortamento dell’operazione può, su domanda del richiedente, essere di:

– 15 anni (più 2 anni di preammortamento)

– 20 anni (più 2 anni di preammortamento)

– 30 anni (comprensivi di 2 anni di preammortamento).

Scadenza

La domanda potrà essere presentata a partire dalle ore 10,00 del giorno 11 aprile 2016 fino alle ore 12,00 del giorno 10 giugno 2016.

Programma URBACT III. Contributo a fondo perduto fino all’85% per piani d’azione a favore dello sviluppo urbano sostenibile.

Nel quadro del programma URBACT III è stato aperto il bando per la creazione di reti di implementazione.

L’obiettivo di queste reti è migliorare la capacità delle città europee di implementare strategie integrate o piani d’azione per lo sviluppo urbano sostenibile. Partecipando a una Implementation Network le città potranno, infatti, condividere esperienze, problematiche e possibili soluzioni per migliorare le loro strategie o piani d’azione, sviluppando anche nuove idee per affrontare le sfide legate allo sviluppo urbano sostenibile. Il bando punta a selezionare 15 reti di questo tipo.

Soggetti beneficiari

Il bando si rivolge a città dell’UE, della Svizzera e della Norvegia che abbiano già sviluppato un piano d’azione o una strategia integrata per affrontare una specifica sfida di sviluppo urbano e ottenuto finanziamenti per implementare tale strategia o piano d’azione.

Le candidature possono essere presentate da un’autorità pubblica che rappresenti città/comuni, livelli infra-comunali di governo come i distretti cittadini o le circoscrizioni, città metropolitane e agglomerati urbani organizzati.

I partenariati sono il pilastro delle reti di implementazione URBACT. Il partenariato della rete deve essere costituito da minimo 7 e massimo 9 città di almeno 3 Paesi ammissibili (UE, Svizzera, Norvegia). E’ necessario creare equilibrio tra i partner facendo in modo che nel partenariato siano presenti città delle regioni meno sviluppate: almeno 4 città di queste regioni se il partenariato coinvolge 8-9 città, oppure almeno 3 città se il partenariato comprende 7 città.
Una città non può essere partner di più di due reti.

Tipologia di iniziative ammissibili

I temi sui quali è possibile creare reti ricalcano i 10 Obiettivi Tematici della Politica di coesione, ovvero:

– rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione (OT 1)
– migliorare l’accesso, l’utilizzo e la qualità delle ICT (OT 2)
– migliorare la competitività delle PMI (OT 3)
– sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori (OT 4)
– promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi (OT 5)
– proteggere l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse (OT 6)
– promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete (OT 7)
– promuovere l’occupazione e la mobilità dei lavoratori (OT 8)
– promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà (OT 9)
– investire nell’istruzione, nelle competenze e nell’apprendimento permanente, sviluppando infrastrutture di istruzione e formazione (OT 10)

I progetti devono avere una durata massima di 30 mesi, articolati in due fasi: una prima fase (6 mesi) per lo sviluppo della proposta di rete e una seconda fase (24 mesi) per l’implementazione di tutte le attività previste dalla rete.

Il budget complessivo (da fondi FESR) a disposizione di ogni singola rete è compreso tra 600.000 e 750.000 euro a seconda del numero dei partner, con una dotazione supplementare di 127.500 euro per expertise esterna.

Entità e forma dell’agevolazione

Per ciascuna rete selezionata la percentuale di cofinanziamento FESR varia a seconda della localizzazione delle città partner: 85% dei costi per le città provenienti da regioni meno sviluppate e da regioni in transizione, 70% per le città provenienti da regioni più sviluppate. Le città svizzere e norvegesi potranno essere coperte al 50% dei costi da fondi nazionali.

Scadenza

La scadenza per la presentazione delle candidature (per la prima fase) è il 22 giugno 2016ore 15 (ora dell’Europa centrale).

Toscana: Contributo a fondo perduto fino a 400 €/UBA per la conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità

In Toscana, la grande biodiversità di razze di razze animali, alcune delle quali a rischio estinzione, rappresenta un patrimonio ambientale e storico-culturale di singolare ricchezza che richiede specifiche azioni di tutela.

Attraverso il presente tipo di operazione viene erogato un premio a Unità di Bestiame adulto (UBA) per il mantenimento di riproduttori appartenenti a razze autoctone minacciate dal rischio abbandono. Le razze sostenute dall’operazione sono autoctone e geneticamente adattate ai sistemi produttivi tradizionali e agli ambienti del territorio regionale poichè sono razze iscritte nel repertorio regionale “Tutela e valorizzazione del patrimonio di razze e varietà locali di interesse agrario, zootecnico e forestale”.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari del sostegno sono gli agricoltori.

Sono ammissibili al sostegno le seguenti razze iscritte al Repertorio Regionale:

Bovini: Calvana – Garfagnina – Maremmana – Pisana – Pontremolese – Romagnola

Ovini: Appenninica – Garfagnina Bianca – Pecora dell’Amiata – Pomarancina – Zerasca – Massese

Caprini: Capra della Garfagnana

Equini/asinini: Maremmano – Monterufolino – Cavallo Appenninico – Asino dell’Amiata

Suini: Cinta senese

Il premio è concesso se la consistenza minima della stalla è pari a 1 UBA.

Entità e forma dell’agevolazione

Razze Premio (Euro/UBA
Bovina Calvana 400
Bovini Garfagnina 400
Bovini Maremmana 300
Bovini Pisana 400
Bovini Pontremolese 500
Bovini Romagnola 200
Ovina Appenninica 200
Ovina Garfagnina Bianca 400
Ovina Pecora dell’Amiata 400
Ovina Pomarancina 300
Ovina Zerasca 300
Ovina Massese 200
Caprina Capra della Garfagnana  250
Equina Maremmano  200
Equina Monterufolino  200
Equina Cavallo Appenninico  400
Asinina Asino dell’Amiata  200
 Suina Cinta  200

Scadenza

15/05/2016

Toscana: Contributo a fondo perduto fino a 150€/ha per sostenere le attività agricole nelle zone montane.

La sottomisura 13.1 vuole sostenere le aziende agricole che operano in zone montane, erogando un’indennità ad ettaro a parziale compensazione degli svantaggi cui sono sottoposte le aziende stesse.

Soggetti beneficiari

I beneficiari devono essere agricoltori in attività con superficie agricola ricadente all’interno delle zone montane e che si impegnano a mantenere l’attività agricola per almeno 12 mesi a partire dalla presentazione della domanda di aiuto.

L’impegno, di durata annuale, consiste nel mantenimento dell’attività agricola sulla superficie ammissibile.

Entità e forma del contributo

Il sostegno prevede il pagamento unico di un’indennità per ettaro di superficie agricola detenuta con valido titolo di possesso, indicata dal richiedente e ricadente all’interno delle zone ammissibili.

L’importo determinato sulla base delle superfici ammissibili alla scadenza della domanda di aiuto rappresenta il tetto massimo liquidabile.

L’indennità massima è pari a 150 euro per ettaro di SAU nelle zone montane; a questa si applica un criterio di degressività in base al numero di ettari ammissibili.

Il premio minimo liquidabile per domanda non può essere inferiore a 250 €.

Il premio sarà ridotto nel modo seguente è relativo al numero di ettari che eccedono i valori soglia indicati (modulazione dell’indennità):

100% fino a 30 ha

80% da 30 a 50 ha

50% da 50 a 100 ha

20% oltre 100 ha

Scadenza

15/05/2016

CCIAA Pisa: Fondo rotativo per imprese innovative

La Camera di Commercio di Pisa continua il suo impegno per la nascita e la crescita di imprese innovative sul territorio prevedendo, anche per il 2016, la partecipazione al loro capitale attraverso un apposito Fondo Rotativo sul quale ha stanziato ben 500mila euro.

Cos’è il Fondo Rotativo?

Si tratta di uno strumento finanziario mediante il quale la Camera di Commercio partecipa, temporaneamente e fino ad un massimo di 200.000 euro per azienda, al capitale di rischio di imprese innovative ad alto potenziale di crescita della provincia di Pisa. Gli imprenditori chevogliono sviluppare un’idea innovativa presentano all’ente un business plan chiedendo un apporto di capitale di rischio che si impegnano a riacquistare ad un prezzo prefissato dopo un certo numero di anni. Il business plan viene valutato da un Comitato Tecnico composto da esperti provenienti dal mondo delle Università pisane, delle Professioni e dai Poli scientifici e tecnologici della provincia che propone alla Camera un giudizio di fattibilità rispetto all’ingresso nel capitale dell’impresa.

Alcuni casi di successo

Dalla sua attivazione ad oggi sono 20 le start-up che la Camera di Commercio di Pisa ha sostenuto, di seguito alcuni casi di successo:

Netresults Srl di Pisa, azienda che produce apparati e software nel campo delle telecomunicazioni, partecipata da Welcome Italia. SpazioDati Srl di Cascina, una startup che opera in ambito big data e semantica e vanta tra i propri soci il gruppo Cerved.

Winmedical Srl di Cascina, società attiva nei sistemi di trasmissione wireless per applicazioni biomedicali, che in pochissimi anni si è affermata come una delle realtà europee più innovative nel proprio segmento.

Habble Srl di Vecchiano, società di consulenza in ambito ICT che ha sviluppato una piattaforma cloud based, affermata sul territorio italiano, in grado di monitorare e ottimizzare l’utilizzo e i costi della telefonia fissa e mobile per tutte le aree aziendali. E’ di poco tempo fa la notizia di un round di finanziamento ottenuto da Nicola Colla e Fabio Nalucci, business angels italiani attivi nell’information technology, un aumento di capitale che pone le basi per lanciare l’azienda a livello internazionale.

Yogitech SpA di San Giuliano Terme, impresa specializzata nello sviluppo di soluzioni hardware e software per la sicurezza di dispositivi elettronici. Proprio ieri è trapelata la notizia che l’azienda pisana entrerà a far parte della controllata di Intel, Internet of Things.

C’è tempo fino al 30 novembre 2016 per presentare la propria candidatura.

Per la predisposizione della domanda e del Business Plan puoi contattarci all’indirizzo info@studioemmeemme.it

Bando DEAR 2016. Contributo a fondo perduto fino al 90% per attività di sensibilizzazione e promozione dell’educazione sui temi dello sviluppo.

E’ stato pubblicato il Bando DEAR 2016 – Attività di sensibilizzazione e promozione dell’educazione sui temi dello sviluppo.

L’obiettivo è fornire sostegno e promozione ad una educazione allo sviluppo e a una sensibilizzazione di qualità, con l’obiettivo ultimo di promuovere l’educazione allo sviluppo e sensibilizzare gli europei sulle politiche di cooperazione e sviluppo.

Soggetti beneficiari

Lotti 1, 2, 3: persone giuridiche senza scopo di lucro rientranti nella categoria di organizzazioni della società civile (OSC) o loro associazioni stabilite negli Stati membri dell’UE (per il lotto 2 devono essere stabilite negli Stati UE13).
Lotto 4: Autorità locali (AL) anche riunite in associazioni.

Le associazioni che comprendono sia NSA che LA saranno considerate associazioni di NSA o di LA in relazione al loro status legale e di quello della maggioranza dei membri che le compongono.

Il proponente deve essere in grado di dimostrare di aver regolarmente portato a termine attività nel settore dello sviluppo del tipo di quelle previste dal bando per almeno 3 anni.

Tipologia di azioni ammissibili

Le proposte progettuali devono rientrare in uno (uno solo) dei seguenti 4 lotti:

Lotto 1: Progetti di apprendimento globale e progetti di campagne e di advocacy – capofilati da una OSC o da un’associazione di OSC dell’UE
Opzione 1 – Apprendimento globale
Progetti concentrati sull’educazione allo sviluppo all’interno del sistema di istruzione formale (come ad esempio lo sviluppo del curriculum, la formazione degli insegnanti, i programmi di educazione allo sviluppo nelle scuole, il lavoro con le associazioni genitori-insegnanti, etc.) e su azioni al di fuori del sistema di istruzione formale (es. gruppi di giovani, istruzione non formale, conferenze di tipo seminariale, ecc.). Il loro obiettivo sarà di migliorare la competenza dei gruppi target nell’affrontare i temi dello sviluppo globale e per farlo faranno ricorso a metodologie centrate sul discente, partecipatorie, orientate al dialogo e sperimentali. Le azioni che si concentrano sul sistema di istruzione formale devono essere approvate dalle autorità competenti del paese in cui si svolgeranno (e nei paesi che hanno una strategia nazionale di educazione allo sviluppo, le attività che si svolgono all’interno del sistema di istruzione formale devono essere coerenti con tale strategia). 

Opzione 2 – Campagne e advocacy
Progetti che mirano anche a cambiamenti concreti nei comportamenti a livello individuale e collettivo e usano strategie orientate ai risultati. Essi facilitano e sostengono un coinvolgimento pubblico informato e una difesa per politiche più giuste e sostenibili, strutture politiche/economiche e pratiche individuali. Questi progetti devono avere una chiara dimensione paneuropea e dovrebbero cercare di produrre risultati a livello europeo.
Per il lotto 1 i progetti devono svolgersi sul territorio di almeno 10 Stati membri.

Lotto 2: Progetti di apprendimento globale e progetti di campagne di advocacy – capofilati da una OSC o da una associazione di OSC dell’UE 13
Opzione 1 – Apprendimento globale
Opzione 2 – Campagne e advocacy 

Per questi progetti vale quanto specificato nel lotto 1; la differenza è solo nel paese  del proponente, che deve essere uno dei 13 nuovi Stati membri dell’UE (quelli entrati nell’UE dopo il 1° maggio 2004).
Per il lotto 2 i progetti devono svolgersi sul territorio di almeno 6 Stati membri.

Lotto 3: Sostegno finanziario a terze parti – capofilati da una OSC o da un’associazione di OSC dell’UE
Questo lotto ha l’obiettivo di aiutare le OSC che non hanno la capacità finanziaria, amministrativa o operativa tale da poter concorrere direttamente per il finanziamento di questo bando: il partenariato che sarà finanziato su questo lotto procederà a erogare sovvenzioni a terzi per implementare un’attività che deve contribuire agli obiettivi del bando stesso. Nella proposta di progetto devono essere esplicitati gli obiettivi e i risultati attesi oltre ai criteri e alla modalità che intende utilizzare per selezionare le terze parti, che devono rispettare i principi di proporzionalità, sana gestione finanziaria, parità di trattamento e non discriminazione. Il beneficiario deve garantire la trasparenza e prevenire i conflitti di interesse durante l’intera procedura di aggiudicazione. La procedura di selezione e di valutazione deve essere oggetto di una documentazione dettagliata, da fornire su richiesta alla Commissione. Al termine del processo di aggiudicazione l’elenco dei beneficiari del sostegno finanziario dovrà essere presentata alla Commissione.
Per il lotto 3 progetti devono svolgersi sul territorio di almeno 6 Stati membri.

Lotto 4: Progetti di apprendimento globale e progetti di campagne di advocacy – capofilati da Autorità Locali (AL) o associazioni di AL degli Stati membri dell’UE
Opzione 1 – Apprendimento globale
Opzione 2 – Campagne e advocacy

Per questi progetti vale quanto specificato nel lotto 1. I progetti  dovrebbero cercare di coinvolgere le autorità localio europee (AL) e le loro associazioni per promuovere cambiamenti nelle politiche pubbliche collegate ai temi dello sviluppo, nelle quali le LA hanno la responsabilità e competenze istituzionali.
Le azioni che si concentrano sul sistema di istruzione formale devono essere approvate dalle autorità competenti del paese in cui si svolgeranno (e nei paesi che hanno una strategia nazionale di educazione allo sviluppo, le attività che si svolgono all’interno del sistema di istruzione formale devono essere coerenti con tale strategia). 
Per il lotto 4 progetti devono svolgersi sul territorio di almeno 6 Stati membri.

Entità e forma dell’agevolazione

Il contributo comunitario per progetto può coprire dal fino al 90% dei costi ammissibili di progetto, per un massimo di 7 milioni di euro.

Il valore minimo del contributo varia in relazione al lotto:
Lotti 1 e 3: 3 milioni di euro
Lotto 2: 750.000 euro
Lotto 4: 1 milione di euro

Scadenza

01/06/2016

Contributo a fondo perduto fino a 15.000,00 € promosso dal MIUR per la realizzazione di atelier creativi.

Il Ministero intende, attraverso il presente avviso e a seguito dell’acquisizione delle istanze e delle proposte progettuali, promuovere la realizzazione di atelier creativi e per le competenze chiave da parte delle istituzioni scolastiche ed educative statali del primo ciclo,  favorendo esperienze di progettazione partecipata e di apertura al territorio.

La creazione di atelier creativi e per le competenze chiave per gli istituti comprensivi e le scuole del primo ciclo persegue l’obiettivo per le suddette scuole di “dotarsi di spazi innovativi e modulari dove sviluppare il punto d’incontro tra manualità, artigianato, creatività e tecnologie. In questa visione, le tecnologie hanno un ruolo abilitante ma non esclusivo: come una sorta di “tappeto digitale” in cui, però, la fantasia e il fare si incontrano, coniugando tradizione e futuro, recuperando pratiche ed innovandole. Scenari didattici costruiti attorno a robotica ed elettronica educativa, logica e pensiero computazionale, artefatti manuali e digitali, serious play e storytelling troveranno la loro sede naturale in questi spazi in un’ottica di costruzione di apprendimenti trasversali” .

Soggetti beneficiari

Sono ammesse a concorrere per la realizzazione degli atelier creativi le istituzioni scolastiche ed educative statali del primo ciclo di istruzione.

È inoltre consentita, esclusivamente in rete con istituzioni scolastiche ed educative statali appartenenti al primo ciclo di istruzione,la partecipazione delle istituzioni scolastiche paritarie, nonché delle istituzioni scolastiche ed educative statali secondarie di secondo grado.

È, altresì, ammesso il coinvolgimento, anche in qualità di soggetti cofinanziatori, di enti pubblici e locali, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, università, associazioni, fondazioni, enti di formazione e imprese private individuatinel rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione, libera concorrenza, trasparenza e proporzionalità previsti dalla normativa in materia di contratti pubblici, che possono contribuire allo sviluppo della didattica laboratoriale e alla più ampia apertura della scuola al territorio.

Tipologia di spese ammissibili

Le spese che possono essere considerate ammissibili per la realizzazione del progetto sono relative a:

  • acquisti di beni e attrezzature per l’atelier;
  • spese generali e organizzative: nella misura massima del 2% del finanziamento concesso (es. compensi per il personale scolastico per le loro attività di coordinamento e gestione del progetto, ivi comprese le attività connesse alla stesura del bando di gara/lettera d’invito/richiesta di preventivo, spese per il CIG da versare all’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) per la/le procedure di gara ai fini della fornitura di beni e servizi);
  • spese tecniche e per progettazione: nella misura massima del 2% del finanziamento concesso(es. compensi a esperti per l’elaborazione di schede tecniche e capitolati speciali d’appalto per le forniture di beni e servizi).

Si ricorda che gli arredi sono considerati spese ammissibili solo se funzionali alla realizzazione degli atelier creativi.

Entità e forma dell’agevolazione

Il contributo massimo attribuibile dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per la realizzazione di ciascun  atelier creativo è pari ad € 15.000,00.

Scadenza

27 aprile 2016

Agevolazioni ed incentivi per i liberi professionisti

La Fondazione Nazionale Commercialisti ripropone per la seconda volta l’elenco dei bandi di finanza agevolata aperti a beneficio dei professionisti.

Tra le opportunità per i professionisti italiani, anche l’utilizzo del superammortamento misura introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 e consistente nell’agevolare gli investimenti produttivi delle imprese e dei titolari di reddito di lavoro autonomo, grazie ad un’accelerazione del processo di ammortamento fiscale del cespite in oggetto.

Nel documento è inserito anche il Selfemployment di garanzia Giovani, un fondo rotativo nazionale per finanziare iniziative di auto-impiego e di auto-imprenditorialità il cui target sono gli under-30.

Il Documento è scaricabile dal sito della FNC (per scaricare clicca qui).

Per informazioni sui bandi è possibile contattare lo Studio MM all’indirizzo finanza.agevolata@studioemmeemme.it.