Contributo a fondo perduto fino al 70% per la formazione professionale nel settore dell’autotrasporto

E’ stato pubblicato il decreto recante disposizioni in materia di contributi a favore delle iniziative di formazione professionale nel settore autotrasporto.

Soggetti beneficiari

Possono proporre domanda di accesso ai contributi:

a) le imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi aventi sede principale o secondaria in Italia e le imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi che esercitano la professione esclusivamente con veicoli di massa complessiva fino a 1,5 tonnellate

b) le strutture societarie risultanti dall’aggregazione delle imprese di cui al precedente punto a).

I soggetti destinatari delle azioni di formazione professionale sono i titolari, soci, amministratori, nonché dipendenti o addetti dei soggetti richiedenti che partecipano ad iniziative di formazione o aggiornamento professionale, generale o specifico, volte all’acquisizione di competenze adeguate alla gestione d’impresa ed alle nuove tecnologie.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammesse le iniziative di formazione o aggiornamento professionale, generale o specifico, volte all’acquisizione di competenze adeguate alla gestione d’impresa ed alle nuove tecnologie, allo scopo di promuovere lo sviluppo della competitività, l’innalzamento del livello di sicurezza stradale e di sicurezza sul lavoro, con esclusione dei corsi di formazione finalizzati all’accesso alla professione di autotrasportatore e all’acquisizione o al rinnovo di titoli richiesti obbligatoriamente per l’esercizio di una determinata attività di autotrasporto.

L’attività formativa deve essere avviata a partire dal 1° dicembre 2015 e deve avere termine entro il 31 maggio 2016.

Entità e forma dell’agevolazione

L’intensità di aiuto non supera il 50% dei costi ammissibili. Può tuttavia essere aumentata fino a un’intensità massima del 70% dei costi ammissibili come segue: di 10 punti percentuali se la formazione è destinata a lavoratori con disabilità o a lavoratori svantaggiati; di 10 punti percentuali per gli aiuti concessi alle medie imprese e di 20 punti percentuali per gli aiuti concessi alle piccole imprese. Il contributo massimo erogabile è pari a euro 150.000 per impresa o, nel caso di raggruppamento di imprese, per ogni impresa che all’interno del raggruppamento stesso concretamente partecipi all’attività formativa.

Le domande devono essere presentate a partire dal 28 settembre 2015 ed entro il 30 ottobre 2015.

Per saperne di più contattaci

Agricoltura sociale: nuove opportunità dalla Legge 141/2015

Il nuovo quadro normativo in materia di agricoltura sociale entra in vigore il 23 settembre 2015 della Legge 141/2015. Tali disposizioni hanno l’obiettivo di promuovere il sostegno degli imprenditori agricoli che sviluppano delle iniziative, associabili all’agricoltura, finalizzate a facilitare servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo. Per agricoltura sociale si intendono le attività esercitate da imprenditori agricoli e cooperative sociali che realizzano l’inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati, attività sociali e di servizio per le comunità locali tramite l’utilizzo di risorse materiali e immateriali dell’agricoltura, progetti finalizzati all’educazione ambientale, alimentare e alla salvaguardia delle biodiversità.

Con l’entrata in vigore delle disposizioni in materia di agricoltura sociale viene introdotta una definizione precisa di questo settore, al fine di poter ricondurre a specifiche modalità di utilizzo di un’impresa agricola una serie di benefici e di regole.
Gli imprenditori agricoli potranno sviluppare una serie di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo per facilitare l’accesso adeguato ed uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali, specialmente in zone rurali e svantaggiate.
Per saperne di più contattaci

Toscana Start Up: La Rivista dello Studio MM sullo start up d’impresa

Sono stati pubblicati nuovi articoli, leggili subito

View my Flipboard Magazine.

Interreg MEDITERRANEO 2014-2020. Contributo a fondo perduto fino all”85% per progetti modulari nell”ambito della cooperazione transnazionale.

Si è aperto il primo bando per progetti modulari sul programma di cooperazione transnazionale INTERREG MED (Interreg V B – Mediterranean cooperation project).

Il programma, che ha l’obiettivo di promuovere la crescita sostenibile nell’area mediterranea rafforzando idee e pratiche innovative e l’uso ragionevole delle risorse e sostenendo l’integrazione sociale, riguarda 57 regioni di 10 diversi Stati membri UE e 3 Paesi candidati, che si affacciano sul Mediterraneo da nord, dalla Grecia alla Spagna meridionale e ad alcune regioni del Portogallo (per l’Italia sono ammissibili tutte le regioni tranne il Trentino Alto Adige).

Soggetti beneficiari

  • Enti pubblici (autorità nazionali/regionali/locali, inclusi i GECT)
  • Enti di diritto pubblico
  • Organizzazioni internazionali
  • Privati (con personalità giuridica – solo da Paesi UE)

Tipologia di interventi ammissibili

Il bando, riguarda i progetti modulari relativi ad alcuni obiettivi specifici dei primi tre assi del programma, che sono:
ASSE 1. Promuovere le capacità  d’innovazione delle regioni MED per una crescita intelligente e sostenibile
ASSE 2. Favorire le strategie a basse emissione di carbonio e l’efficacia energetica in specifici territori Med: città, isole e territori remoti
ASSE 3. Proteggere e promuovere le risorse naturali e culturali del Mediterraneo

I progetti modulari sono composti da uno o più dei seguenti tipi di moduli:
M1. Studio,
M2. Verifica (testing),
M3. Capitalizzazione.

Le proposte progettuali possono riguardare uno solo dei tre moduli oppure più moduli, nelle seguenti combinazioni: M1+M2: Studio e verifica; M2+M3: verifica e capitalizzazione; M1+M2+M3: progetti integrati.

Entità e forma dell’agevolazione

Il Budget disponibile per il bando ammonta a circa 75 milioni di euro, ai quali si aggiungono i fondi IPA che permettono la partecipazione al programma da parte dei paesi candidati), secondo la seguente ripartizione:
Asse 1: 24,3 milioni di fondi FESR (più 1,075 milioni di euro di fondi IPA).
Asse 2: 27milioni di fondi FESR (più 1,090 milioni di euro di fondi IPA).
Asse 3: 25,15 milioni di fondi FESR (più 1,010 milioni di fondi IPA)

Il tasso di cofinanziamento FESR è pari all’85%; il restante 15% dovrà essere cofinanziato dai partners di progetto.

La scadenza per l’invio delle proposte progettuali è stata confermata al 2 novembre 2015.

Invitalia: finanziamento a tasso agevolato fino al 75% per la creazione di imprese giovanili o femminili

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 del 5 settembre 2015, il Decreto 30 luglio 2015 n. 140 con il regolamento – ai sensi di quanto  previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo n. 185/2000– contenente i criteri e  le modalità per la concessione delle agevolazioni volte a sostenere  nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale,  attraverso la creazione di micro e piccole  imprese  competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile,  e  a  sostenerne  lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l’accesso al credito.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese:

  1.  costituite  in  forma  societaria,  ivi  incluse  le  società cooperative;
  2.  la cui compagine societaria è composta, per  oltre  la  metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti  di  età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero da donne;
  3. costituite  da  non  più  di  dodici  mesi  alla   data   di presentazione della domanda di agevolazione;
    di micro e  piccola  dimensione,  secondo  la  classificazione contenuta nel regolamento GBER nonché nel decreto del Ministro delle attività produttive 18 aprile 2005.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni le imprese devono:

  1. essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese;
  2. essere nel pieno e libero esercizio dei  propri  diritti,  non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  3. non  rientrare  tra  le  imprese  che   hanno   ricevuto   e, successivamente, non rimborsato o depositato in  un  conto  bloccato, gli  aiuti  individuati  quali   illegali   o   incompatibili dalla Commissione europea.

Il possesso dei requisiti deve  essere dimostrato alla data di presentazione della domanda di  agevolazione, nel caso di imprese già costituite alla predetta data, oppure  entro 45 giorni  dalla  data  della comunicazione nel caso in cui la domanda  sia  presentata da persone fisiche che intendano costituire una nuova società.

Non sono ammesse agli aiuti le imprese controllate da soci controllanti imprese che abbiano  cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della  richiesta, un’attività  analoga  a  quella  cui  si  riferisce  la  domanda  di agevolazione.

Tipologia di spese ammissibili

Sono  ammissibili  alle  agevolazioni  le spese  necessarie  alle  finalità del programma di investimento  sostenute dall’impresa a decorrere  dalla data di presentazione della domanda oppure dalla data di  costituzione  della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche. Sono agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni stabiliti dal regolamento de minimis, le iniziative che prevedono programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro.

Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto  di  beni materiali  e  immateriali  e  servizi   rientranti   nelle   seguenti categorie:
a) suolo aziendale;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione  e  della  comunicazione  (TIC)  commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione  specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche.

Entità e forma dell’agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e assumono la forma di un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di 8 anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile.

Il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria,  senza  interessi,  secondo  un  piano  di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate  scadenti  il  31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, a decorrere dalla  prima  delle precitate date successiva a quella di erogazione dell’ultima quota a saldo del finanziamento concesso.

Entrata in vigore del provvedimento: 20/09/2015

Toscana: contributo a fondo perduto fino all’80% per il sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale

Con il presente bando la Regione Toscana intende sostenere le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle PMI, in attuazione della Linea di Intervento 1.6a) del POR CReO FESR 2007-2013 “Aiuti in conto capitale alle imprese per RST nelle tecnologie chiave abilitanti e nei settori ad alta tecnologia”.

Il bando finanzia attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati da Micro, Piccole e Medie Imprese del manifatturiero e dei servizi.

La dotazione finanziaria disponibile è pari a 960.937,983 euro.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI).
Le imprese devono esercitare, nel territorio della Regione Toscana, un’attività identificata come prevalente rientrante in uno dei seguenti Codici ATECO ISTAT :
B – Estrazione di minerali da cave e miniere;
C – Attività manifatturiere;
D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;
E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento;
F – Costruzioni;
G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli, ad esclusione delle categorie 45.11.02, 45.19.02, 45.31.02, 45.40.12 e 45.40.22 e del gruppo 46.1;
H – Trasporto e magazzinaggio, ad esclusione della classe 49.41

I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione;
J – Servizi di informazione e comunicazione;
M – Attività professionali, scientifiche e tecniche;
N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese;
P – Istruzione, limitatamente alla classe 85.52;
Q – Sanità e assistenza sociale, ad esclusione del gruppo 86.1;
R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento;
S – Altre attività di servizi, ad esclusione della divisione 94;

Tipologia di spese ammissibili

Con il presente bando si intendono sostenere le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese realizzate sul territorio della Regione Toscana nell’ultimo esercizio contabile chiuso e approvato in data precedente a quella di presentazione della domanda di aiuto e risultanti da bilancio.

I costi riguardano:

a) le spese di personale: personale impiegato in attività di innovazione in possesso di adeguata qualificazione (laurea di tipo tecnico-scientifico o esperienza almeno quinquennale nel campo della ricerca e sviluppo) e personale impiegato in attività di produzione nei limiti del 35% delle spese del personale di ricerca; si tratta pertanto di personale dipendente impiegato a tempo
indeterminato o determinato, presso le strutture dell’impresa finanziata con sede di lavoro stabile sul territorio toscano.
b) costi degli strumenti e delle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto di ricerca, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto di innovazione, calcolati secondo i principi della buona prassi contabile;
c) costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca.

Entità e forma dell’agevolazione

Gli aiuti per la realizzazione dei progetti di investimento sono concessi nella forma del contributo in conto capitale, nella misura massima dell’80% della spesa per le microimprese, del 70% della spesa per le piccole imprese e del 60% della spesa per le medie imprese.

Scadenza

E’ possibile presentare domanda a partire dalle ore 9.00 del 01/10/2015 e fino alle ore 17.00 del 20/10/2015.

Lo Studio MM su www.sentieridigitali.it

Segnaliamo con estremo piacere l’articolo dal titolo “Studio MM: le startup hanno il loro commercialista” appena uscito su www.sentieridigitali.it E-Magazine di Creatività e Tecnologia per la Comunicazione d’Impresa.

Per leggere la rivista l’articolo clicca qui