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Piano Industria 4.0: PATENT BOX

A COSA SERVE

• Rendere il mercato italiano maggiormente attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine, prevedendo una tassazione agevolata su redditi derivanti dall’utilizzo della proprietà intellettuale.

• Incentivare la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane o estere e al contempo incentivare il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la ricollocazione all’estero.

• Favorire l’investimento in attività di Ricerca e Sviluppo.

QUALI VANTAGGI

• Regime opzionale di tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali: brevetti industriali, marchi registrati, disegni e modelli industriali, know how e software protetto da copyright.

• L’agevolazione consiste nella riduzione delle aliquote IRES e IRAP del 50% dal 2017 in poi, sui redditi d’impresa connessi all’uso diretto o indiretto (ovvero in licenza d’uso) di beni immateriali sia nei confronti di controparti terze che di controparti correlate (società infragruppo). Il beneficio è dato a condizione che il contribuente conduca attività di R&S connesse allo sviluppo e al mantenimento dei beni immateriali.

• Ai fini del calcolo dell’agevolazione occorre quindi:

• determinare il “contributo economico” ovvero il reddito derivante dall’utilizzo dei beni immateriali al netto dei relativi costi;

• determinare il rapporto (nexus ratio) fra i costi qualificati di R&S (sostenuti per lo sviluppo del bene immateriale) e i costi complessivi – qualificati e non qualificati – di R&S (sostenuti per produrre il bene immateriale);

• individuare la quota di “reddito agevolabile” determinata applicando il nexus ratio al “contributo economico” derivante dall’utilizzo del bene immateriale;

• applicare, infine, a tale quota la percentuale di detassazione riconosciuta. Il beneficio è cumulabile con tutte le altre misure contenute nel Piano.

A CHI SI RIVOLGE

• Possono accedere all’agevolazione i soggetti titolari di reddito d’impresa, i cui redditi dipendono in modo dimostrabile dall’utilizzo di beni immateriali, siano esse società di capitali o di persone, imprenditori individuali, enti commerciali e non, soggetti residenti in Paesi esteri (ma con stabile organizzazione in Italia) con cui sono stati stipulati trattati per adeguato scambio di informazioni.

COME SI ACCEDE

• L’opzione deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo d’imposta per il quale si intende optare per la stessa, è valida per cinque anni a partire da quello in cui viene comunicata all’Agenzia delle Entrate. L’agevolazione può essere rinnovata per un periodo di pari durata ed è irrevocabile.

• Nel caso di utilizzo diretto del bene immateriale è obbligatorio attivare un accordo preventivo (accordo di ruling) con l’Agenzia delle Entrate al fine di definire le metodologie da seguire per la determinazione del reddito agevolabile. L’efficacia dell’agevolazione parte dall’accordo di ruling.

• L’accordo di ruling è invece facoltativo nel caso di utilizzo indiretto del bene immateriale e l’efficacia dell’agevolazione parte dall’esercizio dell’opzione.

Per leggere il documento completo elaborato dal Mise clicca qui

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Piano nazionale Industria 4.0: una grande opportunità per l’Italia

L’espressione Industria 4.0 è collegata alla cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”. Resa possibile dalla disponibilità di sensori e di connessioni wireless a basso costo, questa nuova rivoluzione industriale si associa a un impiego sempre più pervasivo di dati e informazioni, di tecnologie computazionali e di analisi dei dati, di nuovi materiali, componenti e sistemi totalmente digitalizzati e connessi (internet of things and machines).

Industria 4.0 richiede soluzioni tecnologiche per:

  • ottimizzare i processi produttivi
  • supportare i processi di automazione industriale
  • favorire la collaborazione produttiva tra imprese attraverso tecniche avanzate di pianificazione distribuita, gestione integrata della logistica in rete e interoperabilità dei sistemi informativi.

I nuovi processi produttivi si basano in particolare su:

  • tecnologie di produzione di prodotti realizzati con nuovi materiali
  • meccatronica
  • robotica
  • utilizzo di tecnologie ICT avanzate per la virtualizzazione dei processi di trasformazione
  • sistemi per la valorizzazione delle persone nelle fabbriche.

Il Piano nazionale

I principali paesi industrializzati si sono già attivati a supporto dei settori industriali nazionali in modo da cogliere appieno quest’opportunità. L’Italia ha sviluppato un “Piano nazionale Industria 4.0 2017-2020” che prevede misure concrete in base a tre principali linee guida:

  • operare in una logica di neutralità tecnologica
  • intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali
  • agire su fattori abilitanti.

Le direttrici strategiche sono quattro:

  • Investimenti innovativi: stimolare l’investimento privato nell’adozione delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 e aumentare la spese in ricerca, sviluppo e innovazione
  • Infrastrutture abilitanti: assicurare adeguate infrastrutture di rete, garantire la sicurezza e la protezione dei dati, collaborare alla definizione di standard di interoperabilità internazionali
  • Competenze e Ricerca: creare competenze e stimolare la ricerca mediante percorsi formativi ad hoc
  • Awareness e Governance: diffondere la conoscenza, il potenziale e le applicazioni delle tecnologie Industria 4.0 e garantire una governance pubblico-privata per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Con l’obiettivo di fare chiarezza su tutte le possbilità il ministero ha predisposto un opuscolo informativo di 16 pagine in cui vengono riassunte le agevolazioni disponibili, da oggi in avanti presenteremo singolarmente le varie misure, intanto se volete leggere l’opuscolo ecco il link.

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