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Industria 4.0: Nuova Sabatini, dal 1° marzo via alle domande di agevolazione

A partire dal 1° marzo 2017 le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per usufruire del contributo maggiorato, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%, a fronte di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

L’obiettivo è incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale, anche tramite l’innovazione di processo e di prodotto.

Le istruzioni per le imprese, e gli schemi di domanda e di dichiarazione da trasmettere per poter beneficiare delle agevolazioni, sono definiti nella circolare attuativa del 15 febbraio 2017

Le disposizioni contenute nella circolare si applicano sia alle domande presentate dal 1° marzo 2017, sia a quelle presentate prima di tale data, tenuto conto della fase a cui sono giunti i relativi procedimenti.

Ecco le principali novità introdotte dalla nuova disciplina:

  • a partire dal 1° marzo, le imprese dovranno utilizzare esclusivamente il nuovo modulo di domanda (release 4.0) che sarà reso disponibile dalla medesima data nella sezione dedicata alla Nuova Sabatini; le domande presentate con il vecchio modulo dopo il 1° marzo saranno considerate irricevibili
  • all’interno del nuovo modulo le imprese dovranno indicare la ripartizione tra investimenti c.d. ordinari e investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (c.d. 4.0)
  • i beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. 4.0 sono individuati all’interno degli allegati 6/A e 6/B alla circolare. Con riferimento alla stessa domanda, gli investimenti dichiarati dalla Pmi come investimenti c.d. 4.0, se non rientranti negli elenchi di cui agli allegati 6/A e 6/B, non sono ammessi alle agevolazioni e non possono essere ammessi come investimenti ordinari.

Schede di approfondimento:

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Industria 4.0: un confronto tra gli incentivi nei cinque principali Paesi UE

La Scuola europea di alti studi tributari dell’università di Bologna (Seast), ha messo a confronto gli incentivi per Industria 4.0 nei 5 principali Paesi dell’UE (Italia, Francia, Germania, Spagna, Olanda), l’analisi ha individuato tre grandi capitoli di intervento: il sostegno alla crescita delle start up innovative, i premi fiscali all’innovazione e gli interventi per dare più convenienza fiscale allo sviluppo eco-sostenibile.

Dall’analisi, presentata in un articolo de Il Sole 24 ore, emerge che l’Italia ha misure innovative anche rispetto ad alcuni degli Paesi.

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Piano Industria 4.0: PATENT BOX

A COSA SERVE

• Rendere il mercato italiano maggiormente attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine, prevedendo una tassazione agevolata su redditi derivanti dall’utilizzo della proprietà intellettuale.

• Incentivare la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane o estere e al contempo incentivare il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la ricollocazione all’estero.

• Favorire l’investimento in attività di Ricerca e Sviluppo.

QUALI VANTAGGI

• Regime opzionale di tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali: brevetti industriali, marchi registrati, disegni e modelli industriali, know how e software protetto da copyright.

• L’agevolazione consiste nella riduzione delle aliquote IRES e IRAP del 50% dal 2017 in poi, sui redditi d’impresa connessi all’uso diretto o indiretto (ovvero in licenza d’uso) di beni immateriali sia nei confronti di controparti terze che di controparti correlate (società infragruppo). Il beneficio è dato a condizione che il contribuente conduca attività di R&S connesse allo sviluppo e al mantenimento dei beni immateriali.

• Ai fini del calcolo dell’agevolazione occorre quindi:

• determinare il “contributo economico” ovvero il reddito derivante dall’utilizzo dei beni immateriali al netto dei relativi costi;

• determinare il rapporto (nexus ratio) fra i costi qualificati di R&S (sostenuti per lo sviluppo del bene immateriale) e i costi complessivi – qualificati e non qualificati – di R&S (sostenuti per produrre il bene immateriale);

• individuare la quota di “reddito agevolabile” determinata applicando il nexus ratio al “contributo economico” derivante dall’utilizzo del bene immateriale;

• applicare, infine, a tale quota la percentuale di detassazione riconosciuta. Il beneficio è cumulabile con tutte le altre misure contenute nel Piano.

A CHI SI RIVOLGE

• Possono accedere all’agevolazione i soggetti titolari di reddito d’impresa, i cui redditi dipendono in modo dimostrabile dall’utilizzo di beni immateriali, siano esse società di capitali o di persone, imprenditori individuali, enti commerciali e non, soggetti residenti in Paesi esteri (ma con stabile organizzazione in Italia) con cui sono stati stipulati trattati per adeguato scambio di informazioni.

COME SI ACCEDE

• L’opzione deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo d’imposta per il quale si intende optare per la stessa, è valida per cinque anni a partire da quello in cui viene comunicata all’Agenzia delle Entrate. L’agevolazione può essere rinnovata per un periodo di pari durata ed è irrevocabile.

• Nel caso di utilizzo diretto del bene immateriale è obbligatorio attivare un accordo preventivo (accordo di ruling) con l’Agenzia delle Entrate al fine di definire le metodologie da seguire per la determinazione del reddito agevolabile. L’efficacia dell’agevolazione parte dall’accordo di ruling.

• L’accordo di ruling è invece facoltativo nel caso di utilizzo indiretto del bene immateriale e l’efficacia dell’agevolazione parte dall’esercizio dell’opzione.

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Piano Industria 4.0: Credito d’imposta R&S

A COSA SERVE

• Stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese.

QUALI VANTAGGI

• Credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014.

• Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.

• Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: assunzione di personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, startup e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali.

• La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017-2020.

Il beneficio è cumulabile con:

• Iperammortamento e Superammortamento.

• Nuova Sabatini.

• Patent Box.

• Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE).

• Incentivi agli investimenti in startup e PMI innovative.

• Fondo Centrale di Garanzia.

A CHI SI RIVOLGE

• Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.

• Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo.

• Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.

COME SI ACCEDE

• Automaticamente in fase di redazione di bilancio, indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, nel quadro RU del modello Unico. • Sussiste l’obbligo di documentazione contabile certificata.

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Piano Industria 4.0: Nuova Sabatini

NUOVA SABATINI CREDITO all’INNOVAZIONE

A COSA SERVE • Sostenere le imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali (hardware e software).

QUALI VANTAGGI • Contributo a parziale copertura degli interessi pagati dall’impresa su finanziamenti bancari di importo compreso tra 20.000 e 2.000.000 di euro, concessi da istituti bancari convenzionati con il MISE, che attingono sia a un apposito plafond di Cassa Depositi e Prestiti, sia alla provvista ordinaria. Il contributo è calcolato sulla base di un piano di ammortamento convenzionale di 5 anni con un tasso d’interesse del 2,75% annuo ed è maggiorato del 30% per investimenti in tecnologie Industria 4.0. • Accesso prioritario al Fondo centrale di Garanzia nella misura massima dell’80%.

Il beneficio è cumulabile con: • Iperammortamento e Superammortamento. • Credito d’imposta per attività di Ricerca e Sviluppo. • Patent Box. • Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE). • Incentivi agli investimenti in startup e PMI innovative.

A CHI SI RIVOLGE • A tutte le micro, piccole e medie imprese presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dal settore economico in cui operano.

COME SI ACCEDE • Le imprese interessate devono presentare, entro il 31 dicembre 2018, a una banca o a un intermediario finanziario, la richiesta di finanziamento e la domanda di accesso al contributo, secondo lo schema definito con apposita circolare ministeriale. • La banca o l’intermediario finanziario, previa verifica, delibera il finanziamento e trasmette al Ministero la richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo. • Entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta di prenotazione, il Ministero comunica alla banca o all’intermediario finanziario la disponibilità, parziale o totale, delle risorse erariali. Le richieste di prenotazione sono soddisfatte, secondo l’ordine di presentazione, fino a concorrenza della disponibilità delle risorse.

CONTRIBUTO IN CONTO INTERESSI: DA 2,75% A 3,57%

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Piano Industria 4.0: iperammortamento e superammortamento

IPER E SUPERAMMORTAMENTO INVESTIRE per CRESCERE

A COSA SERVE • Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

QUALI VANTAGGI  • Iperammortamento: supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing. • Superammortamento: supervalutazione del 140% degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing. Per chi beneficia dell’iperammortamento possibilità di fruire dell’agevolazione anche per gli investimenti in beni strumentali immateriali (software e sistemi IT).

Il beneficio è cumulabile con: • Nuova Sabatini. • Credito d’imposta per attività di Ricerca e Sviluppo. • Patent Box. • Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE). • Incentivi agli investimenti in startup e PMI innovative. • Fondo Centrale di Garanzia.

A CHI SI RIVOLGE • Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sede fiscale in Italia, incluse le stabili organizzazioni di imprese residenti all’estero, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.

COME SI ACCEDE • Si accede in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e tramite autocertificazione. • Il diritto al beneficio fiscale matura quando l’ordine e il pagamento di almeno il 20% di anticipo sono effettuati entro il 31 dicembre 2017 e la consegna del bene avviene entro il 30 giugno 2018.

• Per gli investimenti in iperammortamento superiori a 500.000 € per singolo bene è necessaria una perizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi di cui all’allegato A o all’allegato B della legge di Bilancio 2017.

SUPERAMMORTAMENTO: 250% IPERAMMORTAMENTO: 140%

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Industria 4.0: un’opportunità da cogliere

La legge di Bilancio 2017 ha previsto misure agevolative (per il dettaglio clicca qui)per sostenere gli investimenti in beni strumentali e in tecnologie per Industria 4.0, con lo scopo di rilanciare la competitività delle imprese, vediamo nel concreto quali sono:

Super ammortamento
L’agevolazione consiste nella maggiorazione del 40% del costo di acquisizione dei beni materiali strumentali nuovi ai fini della determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria; le aziende ne possono usufruire fino al 31 dicembre 2017.

Iperammortamento
Il beneficio prevede una maggiorazione del 150% del costo fiscale ammortizzabile di specifici beni materiali strumentali nuovi ad alto contenuto tecnologico. Tra i beni agevolabili:
– i beni il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati e/o gestito tramite opportuni sensori e azionamento;
– i sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
– i dispositivi per l’interazione uomo-macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0.
L’iperammortamento potrà essere fruito per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2017.

Sabatini ter
L’agevolazione prevede la concessione di un contributo alle PMI a copertura parziale degli interessi su finanziamenti bancari quinquennali per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature ed è valida fino al 31 dicembre 2018.
Debutta il contributo maggiorato nel caso di investimenti in tecnologie digitali – compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification – e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Credito d’imposta Ricerca & Sviluppo
Dal 2017 cambia la disciplina relativa al bonus, che potrà essere fruito fino al 2020 anche dalle imprese che effettueranno la ricerca per conto di committenti esteri. La misura dell’agevolazione è pari al 50% per tutte le tipologie di spesa. Aumenta da 5 a 20 milioni di euro anche l’importo massimo annuale del credito d’imposta riconosciuto a ciascun beneficiario.

Start up e PMI innovative
Nel pacchetto di misure, le agevolazioni a favore di chi investe in tali tipologie di imprese, che, dal 2017 diventano a regime e vengono rafforzate:
– viene fissata un’unica aliquota, aumentata al 30%, indipendentemente dalla tipologia di start up innovativa beneficiaria;
– è incrementato a un milione di euro il limite massimo di investimento su cui calcolare la detrazione d’imposta per i soggetti IRPEF;
– viene introdotta l’esenzione dall’imposta di bollo e dai diritti di segreteria per l’atto costitutivo delle start up innovative e la possibilità che l’atto costitutivo sia sottoscritto, oltre che con firma digitale, anche con firma elettronica avanzata autenticata.

 

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