Toscana: Contributo a fondo perduto fino all’80% per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale

L’intervento si realizza mediante un bando per il sostegno alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, privilegiando le tecnologie chiave abilitanti e i settori ad alta tecnologia delle imprese. Considerando il processo che ha portato alla definizione di una “Strategia Regionale di Smart Specialisation in Toscana” per il periodo 2014-2020 e considerate le priorità tecnologiche assunte dalla medesima come strategiche, in esse possiamo ritenersi comprese le tecnologie oggetto della RIS 3:

  • ICT e FOTONICA;
  • FABBRICA INTELLIGENTE;
  • CHIMICA e NANOTECNOLOGIA

Soggetti beneficiari

Micro, piccole e medie imprese (MPMI) di tutti i settori economici.

Tipologie di spese ammissibili

Sono ammissibili i seguenti costi:

a) spese di personale impiegato in attività di ricerca e sviluppo in possesso di adeguata qualificazione (laurea di tipo tecnico-scientifico o esperienza almeno quinquennale nel campo della ricerca e sviluppo) e impiegato in attività di produzione nei limiti del 35% delle spese del personale di ricerca;

b) costi degli strumenti e delle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca;

c) costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca.

Entità e forma dell’agevolazione

L’aiuto sarà concesso nella forma del contributo in conto capitale.

La dimensione dei progetti potrà variare da un minimo di 30.000 € ad un massimo di 250.000 € di costo totale ammissibile del progetto.

L’intensità massima di aiuto non potrà superare l’80% della spesa in attività di R&S realizzata nell’anno precedente la presentazione della domanda per le microimprese, il 70% per le piccole imprese e il 60% per le medie imprese.

Il bando è consultabile sul BUR n. 21 parte II del 27 maggio 2015.

Lo Studio MM è a disposizione per la presentazione della domanda di contributo.

Internazionalizzazione: Garanzia fino all’80% in favore di imprese miste operanti in paesi in via di sviluppo.

Nuovi incentivi all’internazionalizzazione, sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la delibera con cui il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) definisce le modalità di accesso al Fondo di garanzia per i finanziamenti in favore di imprese italiane che acquisiscono quote di capitale di rischio in imprese miste, nuove o già esistenti, da realizzarsi con la partecipazione di investitori pubblici o privati locali in determinati Paesi in via di sviluppo, quali:

  • Paesi HIPC (Heavily indebted poor countries – Paesi poveri altamente indebitati) e PMA (Paesi meno avanzati);
  • Paesi individuati annualmente dalla Banca mondiale come “low and lower middle income” (Paesi a basso/medio reddito);
  • Paesi individuati come prioritari dalla Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (DGCS) del Ministero degli Esteri.

Soggetti beneficiari

Le imprese destinatarie della garanzia sono quelle:

  • iscritte nel registro delle imprese, istituito presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura competente sul territorio nazionale o al registro delle imprese di pesca;
  • che possiedono almeno il 20% del capitale sociale dell’impresa mista;
  • attive da almeno tre anni nello stesso settore di attività dell’impresa mista;
  • valutate economicamente e finanziariamente sane dal gestore del Fondo di garanzia.

Tipologie di interventi ammissibili

  • partecipazione di imprese italiane al capitale di rischio di nuove imprese miste;
  • aumento di capitale in imprese miste sottoscritto da imprese italiane e finalizzato alla riabilitazione e/o all’ampliamento di imprese preesistenti.

Entità e forma dell’agevolazione

Il Fondo ha una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, impiegata per la concessione di garanzie fino all’80% dell’ammontare del finanziamento agevolato nel caso delle imprese di piccole e medie dimensioni e fino al 60% del valore del finanziamento nel caso delle grandi imprese.

I settori di investimento ammessi sono:

  • industria, agricoltura, allevamento, pesca ed attività di trasformazione dei loro prodotti;
  • artigianato;
  • microfinanza, servizi di microimprenditorialità, commercio locale, commercio equo e solidale, turismo sostenibile;
  • tutela e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali;
  • servizi locali di pubblico interesse nei settori dell’energia, delle comunicazioni, dell’acqua, dei trasporti e dei rifiuti;
  • formazione professionale ed educazione;
  • fornitura di servizi medici di pubblica utilità e produzione di medicinali.

Scadenza

La domanda di ammissione alla garanzia può essere presentata al Ministero degli Affari esteri sia contestualmente, sia successivamente alla richiesta del finanziamento agevolato. Nel primo caso, al termine delle procedure di valutazione, il beneficiario ottiene l’ammissione sia al finanziamento che allo schema di garanzia; nel secondo, l’accesso alla garanzia deve essere richiesto entro sei mesi dalla concessione del credito agevolato.

Apporto di capitale di rischio per lo sviluppo di piccole e medie imprese.

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto che assegna un finanziamento ad Invitalia per l’istituzione di un fondo comune di investimento chiuso, riservato ad investitori istituzionali, per operazioni di venture capital nelle pmi e startup operanti in settori ad elevato potenziale di crescita, ovvero che realizzano innovazioni nei processi, beni o servizi. Il Fondo gestito da Strategia Italia S.p.A. SGR, interamente partecipata da Invitalia, investe nel capitale di rischio delle imprese unitamente e contestualmente ad investitori privati indipendenti.

Soggetti beneficiari

Piccole e medie imprese e startup innovative.

Tipologie di interventi ammissibili

Il Fondo interviene, prevalentemente, per finanziarie «investimenti successivi» in imprese già raggiunte da operazioni  di «early stage financing». In particolare, per le pmi (anche startup) operanti  in  settori  ad elevato potenziale di crescita, ovvero che realizzano innovazioni nei processi, beni o servizi.

Entità e forma dell’agevolazione

Il Decreto prevede l’istituzione di un Fondo comune di investimento, con una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro a valere sul Fondo Crescita Sostenibile. Il Fondo opera investendo nel capitale di rischio delle imprese unitamente e contestualmente a investitori privati indipendenti. L’investimento nel capitale di rischio di ciascuna impresa target è finanziato, per almeno il 30 percento, da risorse apportate dai predetti investitori privati indipendenti. Gli investitori privati indipendenti di cui al comma 1 sono individuati da Strategia Italia S.p.A. SGR attraverso una procedura aperta e trasparente. Il fondo potrà essere alimentato anche con risorse Ue, provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020.

Scadenza

Un successivo provvedimento del Ministero dello Sviluppo economico definirà le modalità e i termini di trasferimento e restituzione delle risorse del Fondo Crescita Sostenibile e la misura delle commissioni riconosciute a Strategia Italia S.p.A. SGR, cui è affidata la gestione dello strumento.

Contributo a fondo perduto fino al 75% per interventi formativi a favore dei giovani toscani nel mondo

E’ stato pubblicato l’Avviso per la presentazione di progetti per “Corsi di formazione linguistica e culturale per giovani di origine toscana residenti all’estero”.

Soggetti beneficiari

Possono essere presentati progetti da parte di soggetti pubblici e/o privati senza finalità di lucro di comprovata competenza ed esperienza nella didattica dell’italiano.

Il presentatore del progetto deve essere sempre un solo soggetto, che assume il ruolo di ‘capofila’ del partenariato di progetto e di responsabile unico del contributo eventualmente concesso, nei confronti della Regione Toscana.

Ogni soggetto ammissibile può presentare un’unica proposta in qualità di capofila e una proposta in qualità di partner.

Tipologia di progetti ammissibili

Il piano integrato prevede la possibilità di realizzare azioni di formazione culturale, linguistica e professionale per giovani toscani nel mondo anche connesse alla valorizzazione e diffusione delle eccellenze toscane e contribuire al recupero ed alla diffusione della memoria storica dell’emigrazione toscana nel mondo, anche in collegamento con il progetto “Giovani SI”.

Entità e forma dell’agevolazione

E’ concesso un contributo pari al 75% del costo del progetto.

Scadenza

30 giorni dalla pubblicazione sul BUR (13.05.2015), ovvero 12.06.2015.

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 60% per l’avvio di imprese per giovani agricoltori

Soggetti beneficiari

Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno per “L’avviamento di imprese per giovani agricoltori – Pacchetto Giovani“ i seguenti soggetti:

a) Titolare di azienda agricola individuale;

b) Società di persone, di capitale o cooperativa avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola in cui si insedia un giovane (o più giovani in caso di insediamenti plurimi in società) che al momento della presentazione della domanda di aiuto soddisfa (o soddisfano) i seguenti requisiti:

  • età compresa fra i 18 anni (compiuti) e i 40 anni (non compiuti);
  • insediamento in qualità di “capo azienda” nei 6 mesi precedenti alla presentazione della domanda di aiuto acquisendo per la prima volta la partita IVA come azienda agricola (ditta individuale,società,cooperativa);
  • presentazione di un piano aziendale;
  • impegno ad essere conforme alla definizione di “agricoltore attivo” entro 18 mesi dalla data dell’insediamento e comunque non oltre la conclusione del piano aziendale qualora questa sia precedente al suddetto termine;
  • possedere o impegnarsi ad acquisire adeguate qualifiche e competenze professionali entro il termine previsto per la conclusione del piano aziendale;
  • impegnarsi a diventare imprenditore agricolo professionale.

Per essere ammissibile al momento della presentazione della domanda l’azienda agricola oggetto di insediamento deve avere la potenzialità di raggiungere una dimensione espressa in termini di standard output non inferiore a 13.000 euro e non superiore a 190.000 euro.

Tipologie di interventi ammissibili

L’insediamento può avvenire in qualità di:

a) Titolare di azienda agricola individuale di nuova costituzione;

b) Socio, amministratore e legale rappresentante di società di persone o di capitale di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola. Nel caso di insediamento in una società di persone o di capitale di nuova costituzione avente per oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola, ciascun giovane che si insedia deve esercitare pieno potere decisionale assumendo la responsabilità di amministratore e legale rappresentante della società per tutta la durata dell’impegno e dimostrare di possedere almeno il 20% del capitale sociale;

c) Socio, amministratore e legale rappresentante di una cooperativa agricola di conduzione di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola. Nel caso di insediamento in una cooperativa agricola di conduzione di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola, ciascun giovane che si insedia deve esercitare pieno potere decisionale assumendo la responsabilità di amministratore e legale rappresentante della cooperativa per tutta la durata dell’impegno avendo sottoscritto una quota del capitale sociale.

In tutti i casi (a,b,c) il giovane precedentemente all’insediamento non deve aver ricoperto la carica di amministratore in una società di persone, società di capitale o cooperativa avente per oggetto l’attività agricola.

Nel “Pacchetto Giovani” è prevista, oltre alla specifica sottomisura  6.1 “Avvio all’avviamento di imprese per giovani agricoltori”, anche l’attivazione obbligatoria di almeno uno fra i seguenti tipi di operazione collegate alle sottomisure del Programma di Sviluppo Rurale:

a) Sottomisura 4.1 “Sostegno agli investimenti alle aziende agricole”:

  • tipo di operazione 4.1.2 “ Investimenti in aziende agricole in cui si insedia un giovane agricoltore”;
  • tipo di operazione 4.1.5 “Incentivare il ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole”;

b) Sottomisura 6.4 “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra- agricole”:

  • tipo di operazione 6.4.1 “ Diversificazione delle aziende agricole”;
  • tipo di operazione 6.4.2 “Energia derivante da fonti rinnovabile nelle aziende agricole.

Entità e forma dell’agevolazione

L’importo complessivo dei fondi messo a disposizione nell’annualità 2015 per il “Pacchetto Giovani” è pari ad Euro 40.000.000,00.

E’ prevista una soglia minima pari a 50.000 euro per ciascun giovane che si insedia per gli investimenti ammessi a finanziamento sulle sottomisure complessivamente attivate nel Pacchetto Giovani (4.1 e 6.4) ed indicate nel piano aziendale. L’importo massimo del contributo pubblico concedibile per le sottomisure attivate (4.1 e 6.4) per ogni giovane che si insedia, non può essere superiore a 130.000 euro. Per ciascuna delle singole sottomisure attivate l’importo minimo del contributo concedibile è pari a 5.000 euro.

  • Sottomisura 4.1: Contributo in conto capitale pari al 50% per investimenti riguardanti esclusivamente l’attività di produzione di prodotti agricoli, con una maggiorazione del 10% in caso di investimenti realizzati in aziende che ricadono completamente in zona montana; 40% per investimenti utilizzabili in modo esclusivo o parziale per le attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti appartenenti all’Allegato I specificato nel bando.
  • Sottomisura 6.4: Contributo in conto capitale pari al 50% con una maggiorazione del 10% in caso di investimenti realizzati in aziende che ricadono completamente in zona montana.

E’ inoltre previsto un premio per l’avviamento. L’entità del premio all’avviamento è fissata in euro 40.000,00 per ciascun giovane che si insedia o in euro 50.000,00 nel caso di insediamento in aziende ricadenti completamente in aree montane.

Il presente avviso è consultabile sul BURT n. 19 parte II del 13 maggio 2015

Contributo a fondo perduto fino al 50% promosso dal MISE per stimolare le PMI alla realizzazione delle diagnosi energetiche

E’ stato pubblicato programma per diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese finalizzato al cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni e Province Autonome per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 da parte delle PMI.

Soggetti beneficiari

I programmi rispettano i seguenti criteri:

a) gli incentivi sono concessi dalle Regioni e Province Autonome alle PMI operanti nel proprio territorio, selezionate attraverso apposito bando, nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato e sono erogati a seguito dell’effettiva realizzazione da parte di ciascuna impresa di almeno un intervento di efficientamento energetico, tra quelli aventi tempo di ritorno economico inferiore o uguale a 4 anni suggeriti dalla diagnosi, o a seguito dell’ottenimento della conformità del sistema di gestione dell’energia alla norma ISO 50001;

b) possono beneficiare delle agevolazioni concesse dalle Regioni le PMI che sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite da almeno due anni ed iscritte nel Registro delle imprese;
  • se si tratta di imprese di servizi, essere costituite sotto forma di società;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
  • non essere state destinatarie, nei tre anni precedenti la domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce.

Tipologie di spese ammissibili

Sono ritenute ammissibili unicamente le spese documentate, al netto di IVA, sostenute dalle PMI per la realizzazione delle diagnosi energetiche finalizzate alla valutazione del consumo di energia ed al risparmio energetico conseguibile, sostenute per l’attuazione del sistema di gestione e il rilascio della certificazione di conformità alla norma ISO 50001. Sono ritenute altresì ammissibili le spese sostenute dalla Regione per lo svolgimento di attività di sensibilizzazione delle PMI sull’importanza di effettuare le diagnosi energetiche, nella misura massima del 10% del costo complessivo di realizzazione del programma.

Entità e forma dell’agevolazione

L’iniziativa, prevista dalle norme di recepimento della Direttiva sull’efficienza energetica, mette a disposizione 15 milioni di euro nel 2015 per il cofinanziamento di programmi regionali volti ad incentivare gli audit energetici nelle PMI o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001. Considerando anche le risorse che saranno allocate dalle Regioni, per le PMI saranno disponibili 30 milioni di euro a copertura del 50% dei costi che sosterranno per la realizzazione delle diagnosi energetiche.

Le diagnosi energetiche ammesse saranno finanziate nella misura del 25% delle spese ammissibili fino a un massimo di 5mila euro, al netto di IVA, mentre le procedure di attuazione di un sistema di gestione conforme alla norma ISO 50001 saranno finanziate, nella misura del 25% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 10mila euro, sempre al netto di IVA.

Le risorse allocate per l’anno 2014 sono assegnate secondo il seguente riparto in maniera proporzionale al numero di PMI presenti a livello regionale, alla Toscana è stato assegnato il 7% delle risorse.

Scadenza

La scadenza per presentare i programmi è fissata al 30 giugno 2015. L’iniziativa verrà replicata annualmente con analoghe risorse sino al 2020. Il Ministero dello sviluppo economico, con il supporto di ENEA, entro il 15 settembre 2015 valuterà i programmi

Toscana: bando per l’agricoltura biologica

In arrivo sostegni a chi produce o vuole iniziare a produrre agricoltura biologica. La Bando contributi per il biologico ha messo a disposizione 17 milioni di euro per un avviso condizionato finalizzato a raccogliere domande di adesione alla misura 11 “Agricoltura biologica” del nuovo Programma di Sviluppo Rurale. Questo, per dare la possibilità agli eventuali richiedenti di godere dei benefici previsti già a partire dall’annualità 2015 in attesa che venga approvato in via definitiva il PSR 2014-2020 da parte della Commissione.

Le aziende interessate possono presentare le domande fino al 15 maggio 2015 tramite Sistema Informativo ARTEA. Possono farlo anche coloro che alla data del 17 maggio 2015 concludono l’impegno quinquennale relativo all’azione 214 a.1 denominata “Introduzione o mantenimento dell’agricoltura biologica” della precedente programmazione 2007-2013.

La misura 11 prevede come impegno il rispetto di quanto stabilito dal regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e dal regolamento (CE) n.889/2008 della Commissione recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n.834/2007. Pur richiamando l’azione 214 a.1 della precedente programmazione 2007-2013 gode di alcune semplificazioni, quali:

  1. non sono previsti impegni aggiuntivi come l’effettuazione delle analisi del terreno e l’obbligo della raccolta delle produzioni;

  2. i premi, di entità superiore rispetto alla precedente programmazione, sono stati raggruppati in macrocategorie facilitando le procedure di pagamento;

  3. il pagamento del premio per l’ introduzione o il mantenimento del metodo di produzione biologica viene riconosciuto a livello di UTE e non di singola superficie, facilitando anche in questo caso le procedure di pagamento.

La novità principale riguarda lo status del richiedente: oltre ad essere iscritto all’elenco regionale toscano degli operatori biologici deve essere in attività ai sensi del decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 18 novembre 2014 “Disposizioni nazionali di applicazione del Regolamento (UE) n.1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013”- art.3 “Agricoltore in attività”.

Lo Studio MM è a disposizione per la delle domande di finanziamento

Toscana: Garanzia fino al 60% per il sostegno alla liquidità delle imprese dei settori turismo, commercio, terziario

E’ stato approvato il regolamento per l’accesso alla sezione del Fondo di garanzia regionale dedicata al sostegno alla liquidità delle piccole e medie imprese dei settori turismo e commercio; il Fondo di garanzia fa riferimento alla linea di intervento 1.3.A del PRSE 2012-2015.

La Regione Toscana con il presente intervento intende agevolare l’accesso al credito per la liquidità delle imprese con l’obiettivo di favorire la competitività del sistema produttivo regionale, in conformità alle disposizioni comunitarie e/o nazionali e regionali vigenti in materia1 nonché dei principi di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese.

Le garanzie sono concesse a valere sul Fondo di garanzia, con la dotazione iniziale pari a € 2.200.000,00.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda le Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI).

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammesse le seguenti operazioni finanziarie (d’ora in avanti “finanziamento”) finalizzate a:

  • consolidamento a medio e lungo termine di debiti a breve termine, purché sulla nuova operazione finanziaria siano negoziate condizioni migliorative per le imprese;
  • finanziamenti per reintegro di liquidità a fronte di investimenti già effettuati entro e non oltre i tre anni precedenti la data di presentazione della richiesta di garanzia, a condizione che sia allegata alla richiesta di garanzia, distinta delle fatture relative agli investimenti effettuati negli ultimi tre anni o di altra documentazione equipollente e descrizione dei singoli investimenti effettuati completa del costo sostenuto dall’impresa per singola voce di spesa. Sono esclusi gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi;
  • rifinanziamento di debiti a medio e lungo termine;
  • acquisto di scorte o di altre forniture;
  • finanziamenti per la copertura del costo complessivo del lavoro dipendente che l’impresa sosterrà nei 12 mesi successivi alla erogazione del finanziamento, a condizione che l’impresa si impegni, con apposito accordo sindacale a mantenere in attività nei successivi 12 mesi alla concessione del finanziamento, da allegare alla richiesta di garanzia;
  • finanziamenti per il reintegro di liquidità delle piccole e medie imprese che vantano crediti verso imprese appartenenti, al momento dell’emissione della fattura non pagata
  • cambiali finanziarie;
  • liquidità alle imprese che hanno subito danni a seguito di calamità naturali avvenute in Toscana, a condizione che le imprese abbiano sede operativa o amministrativa nel territorio toscano e alleghino alla richiesta di garanzia copia della “Scheda di accertamento danni imprese” consegnata al Comune di competenza, a condizione che la richiesta di garanzia sia presentata entro 12 mesi dal verificarsi dell’evento;

L’importo massimo per singolo finanziamento è pari a € 150.000. I finanziamenti di importo pari o inferiore a € 25.000,00 sono considerate “operazioni di microcredito”.
Tale importo è da intendersi come limite massimo per singola impresa ivi compreso l’importo residuo alla data di presentazione della domanda per precedenti operazioni attivate a valere sul presente fondo.
I finanziamenti devono avere una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 60 mesi.

Entità e forma dell’agevolazione

La garanzia – diretta, esplicita, incondizionata e irrevocabile ed escutibile a prima richiesta – è rilasciata ai soggetti finanziatori per un importo massimo garantito non superiore al 60% dell’importo di ciascun finanziamento. Nei limiti di tale importo, la garanzia rilasciata copre fino al 60% dell’ammontare dell’esposizione – per capitale e interessi contrattuali e di mora – del soggetto finanziatore nei confronti dell’impresa beneficiaria, calcolato al sessantesimo giorno successivo alla data di intimazione di pagamento.

L’importo massimo garantito è pari a euro 120.000,00 per singola impresa ed euro 180.000,00 per gruppi di imprese, tenuto conto dell’esposizione residua alla data di presentazione della domanda di garanzia.

Le richieste di garanzia sono presentate dalle imprese richiedenti al soggetto gestore a partire dalle ore 9.00 del 11.05.2015.
La Regione Toscana si riserva di sospendere la presentazione delle domande in caso di esaurimento della dotazione del fondo.

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 50% per la valorizzazione delle produzioni agricole e dei prodotti agroalimentari di qualità.

La Regione Toscana ha pubblicato il bando Misura A.2.9 Azione a) “Sostegno alle attività di valorizzazione delle produzioni agricole, dei prodotti agroalimentari di qualità, del patrimonio agricolo forestale, delle aree interne, delle zone rurali e di montagna”.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di contributo i seguenti sogegtti purchè non aventi finalità di lucro:

  • Enti locali
  • università
  • organizzazioni e ordini professionali
  • associazioni
  • consorzi
  • cooperative
  • comitati
  • fondazioni

Tipologia di iniziative ammissibili

I contributi sono finalizzati alle seguenti iniziative in materia agricola:

– per la qualificazione e la tipicizzazione delle produzioni toscane

– per studi ed iniziative riguardanti la valorizzazione delle produzioni agricole e delle produzioni agricole e dei prodotti agroalimentari tipici, tradizionali e di qualità

– per la valorizzazione economica delle aree interne ai fini turistico ambientali

– per iniziative finalizzate all’affermazione di nuovi valori ecologico-ambientali

Sono ammissibili anche le iniziative già svolte, purchè successive al 1 gennaio 2015.

Entità e forma dell’agevolazione

Il tetto massimo di contribuzione è previsto fino al 50% del costo totale ammesso ed accertato, nel limite massimo di € 3.000,00.

La domanda di contributo deve essere presentata almeno 15 giorni prima dello svolgimento dell’iniziativa ogegtto di richiesta di contributo.

Le domande dovranno pervenire entro il 1 dicembre 2015.

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 75% per il supporto alla formulazione di progetti di cosviluppo.

E’ stato pubblicato l’Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali di cosviluppo di cui agli Obiettivi specifici 6.1 e 6.2 del Piano integrato delle attività internazionali.

Soggetti beneficiari

Possono essere presentati progetti da parte di Enti Locali, Aziende sanitarie, altri Enti pubblici, soggetti privati senza finalità di lucro, comprese le Associazioni dei Toscani nel mondo.
Per i soggetti privati diversi dalle ONG l’assenza della finalità di lucro deve essere dichiarata esplicitamente nello statuto.
I soggetti privati devono avere sede legale e operativa in Toscana.

Il presentatore del progetto deve essere sempre un solo soggetto, che assume il ruolo di ‘capofila’ del partenariato di progetto e di responsabile unico del contributo eventualmente concesso, nei confronti della Regione Toscana.

Tipologia di progetti ammissibili

Obiettivo specifico 6.1: Mappatura dei soggetti che hanno relazioni/progetti con i paesi di origine e costruzione di banca dati competenze in ambito cosviluppo;

Obiettivo specifico 6.2: Attività di formazione a favore delle associazioni delle comunità immigrate finalizzate alla partecipazione ai progetti di cosviluppo.

Entità e forma dell’agevolazione

Le risorse stanziate dalla Regione Toscana sul presente bando ammontano ad Euro 30.000,00.

Il contributo richiesto non può superare il 75% dell’importo ammissibile.

Scadenza

22 maggio 2015