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Toscana: riaprono i bandi per l’innovazione

Si riaprono i bandi di sostegno all’innovazione finanziati dal Por Fesr 2014-20.

I bandi prevedono diversi tipi di sostegno economico attraverso due differenti azioni di intervento.

La prima azione riguarda il sostegno per l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese ed è relativa al Bando A.

La seconda, invece, concerne il Bando B ed è relativa al sostegno a progetti innovativi strategici o sperimentali attivati da piccole e medie imprese in forma aggregata per la realizzazione di attività innovative di accompagnamento e consolidamento, oppure per percorsi advaced manufacturing o per attività di innovazione commerciale e per il presidio strategico dei mercati.

Nel dettaglio, nella riapertura dei due bandi è prevista la sperimentazione e l’introduzione dei seguenti elementi innovativi:

  1. per il bando A sostegno alle piccole e medie imprese per l’acquisizione di servizi per l’innovazione – procedura di selezione automatica a sportello con punteggi minimi di accesso e procedura di selezione valutativa a sportello
  2. per il bando B sostegno a progetti innovativi strategici o sperimentali

Per quanto riguarda i tempi istruttori, saranno contenuti. Entro al massimo 45 giorni dalla data di presentazione della domanda per il bando A e 60 giorni per il bando B, con adozione dell’atto amministrativo di concessione da parte di Sviluppo Toscana. I tempi di realizzazione dei progetti sono stati fissati in massimo nove mesi senza possibilità di proroga.

Se vuoi sapere come possiamo aiutarti a ottenere il beneficio contattaci utilizzando l’apposito form

 

Toscana: Contributo a fondo perduto per sostenere progetti innovativi strategici o sperimentali.

La Regione Toscana, sul Supplemento 182 del BUR del 16/11/2016, ha pubblicato un bando con cui intende agevolare la realizzazione di progetti di investimento in innovazione per l’acquisizione di servizi avanzati e qualificati per le imprese.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda:

Micro Imprese, PMI, in forma aggregata o associata in ATS, ATI, Reti di impresa, Consorzi.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili spese per:

– Acquisizione di servizi di consulenza in materia di innovazione;

– Acquisizione di servizi di sostegno all’innovazione

– Acquisizione di personale altamente qualificato.

Entità e forma dell’agevolazione

Dotazione finanziaria totale: € 14.000.000,00

L’intensità dell’aiuto è pari al 60% per la Media impresa, 70% per la piccola impresa e 80% per la micro impresa in base all’investimento sostenuto.

Spesa minima: € 40.000,00; spesa massima: € 100.000,00.

Scadenza

E’ possibile presentare domanda dal 1/12/2016 fino ad esaurimento risorse.

 

Se vuoi saperne di più  contattaci utilizzando l’apposito form, possiamo fornirti tutto il supporto necessario per trasformare la tua idea in una start up.

Toscana: Contributo a fondo perduto per il sostegno all’innovazione.

La Regione Toscana con il presente bando pubblicato sul Supplemento n. 182 del BUR del 16/11/2016, intende agevolare la realizzazione di progetti di investimento in innovazione per l’acquisizione di servizi avanzati e qualificati da parte delle imprese.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda:

Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), in forma singola o associata in ATS, ATI, Reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto), Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto), Consorzi.

Tipologia di spese ammissibili

a) acquisizione di servizi di consulenza in materia di innovazione ed acquisizione di studi di fattibilità;
b) acquisizione di servizi di sostegno all’innovazione;
c) acquisizione di personale altamente qualificato

Entità e forma dell’agevolazione

La dotazione finanziaria complessiva 2014-2020 è pari ad € 10.400.000,00 di cui €8.000.000,00 per le sezione di raggruppamento del Manifatturiero ed € 2.400.000,00 per le sezioni del settore Turismo, commercio ed attività terziarie.
Sono previste le seguenti casistiche di incremento dell’intensità d’aiuto :
a) se a seguito della realizzazione di attività relativa all’Area A.“Servizi qualificati di accompagnamento”, vengono attuate, mediante presentazione di successivo progetto, attività relative all’Area B.“Servizi qualificati specializzati di consulenza e sostegno all’innovazione”, l’impresa può richiedere un’integrazione dell’intensità d’aiuto sul progetto di tipologia A, nella misura massima del 100% delle spese rendicontate su tale servizio, nei limiti di cui alla disciplina comunitaria di riferimento;

b) un incremento dell’intensità d’aiuto del 30% dell’investimento ammesso laddove i servizi qualificati di accompagnamento tipologia A2 “Studi di fattibilità” vengono attivati per la partecipazione ad iniziative europee per la ricerca e per l’innovazione quali ad esempio Horizon 2020;

c) nel caso dell’attivazione, nell’ambito dei servizi di certificazione avanzata (tipologia B2.4) di Sistemi di Gestione Integrati è prevista una maggiorazione dell’intensità dell’aiuto del 20%;
d) per le imprese localizzate nel territorio interessato dal progetto regionale di Parco Agricolo della Piana è prevista una maggiorazione dell’intensità d’aiuto del 10% Inoltre è prevista una maggiorazione dell’intensità d’aiuto del 20% nel caso di acquisizione di servizi di :
a) “Ricerca contrattuale” (tipologia B1.6) e “Laboratori per prove e test” (tipologia B1.3) presso O.R. aderenti al “progetto laboratori” inseriti nel repertorio regionale;
b) “Incubazione” (tipologia B4.1) se il fornitore risulta accreditato/riconosciuto nel sistema d’incubazione regionale
L’intensità d’aiuto non può comunque superare il 50% dei costi ammissibili nel caso di:
a) costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriale
b) costi per la messa a disposizione di personale altamente qualificato da parte di un organismo di ricerca e diffusione della conoscenza o di una grande impresa che svolge attività di ricerca sviluppo ed innovazione in una funzione di nuova creazione nell’ambito dell’impresa beneficiaria e non sostituisca altro personale.

Scadenza

E’ possibile presentare domanda dal 01/12/2016 fino ad esaurimento risorse.
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Ecomondo 2016: spazio anche alle start up

Tanta innovazione quest’anno a Ecomondo Fiera Internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, dove un’intera mostra  (EXNovoMaterials in the circular economy”), visitabile nella hall all’ingresso sud della Fiera di Rimini sarà dedicata all’innovazione nel settore.

Eccone alcuni esempi:

Arriva dal Piemonte Poliphenolia, realtà che crea e produce creme anti invecchiamento utilizzando polifenoli estratti da bucce e semi di uva al termine del processo di vinificazione. Tra i primi a studiare i polifenoli in materiali per applicazioni mediche, Poliphenolia applica la conoscenza sulle proprietà biomediche dei polifenoli alla cosmetica

Due giovani donne, Antonella Bellina e Elisa Volpi, due professioniste della moda, sono i volti dietro a DueDiLatte, marchio che utilizza tessuti ricavati dal latte. Grazie a tecniche di bio ingegneria è possibile ricavare una fibra estremamente naturale, dalle qualità uniche. I tessuti hanno infatti la caratteristica di nutrire e idratare la pelle. T-shirt, maglie e maglioncini oltre al look curano anche il corpo.

Dalla plastica… alla super-plastica: è quello che fa l’azienda Werner & Mertz che attraverso un particolare processo riesce a ottenere dalla plastica una tipologia addirittura più resistente che viene usata per produrre bottiglie per detersivi. Fertilana realizza invece, utilizzando gli scarti della lana di pecora, un ottimo fertilizzante adatto alla bioagricoltura.

Mogu (in giapponese, fungo) è il nome del progetto della Mycoplast, start up che sfruttando gli scarti agricoli e alimentari, come la paglia di riso, la segatura, i fondi del caffè e la buccia di pomodori e patate, e trasformandoli in “cibo” per tipi particolari di funghi, riesce ad ottenere un biomateriale leggero come il polistirolo e biodegradabile, impermeabile e resistente alla fiamma, sostitutivo delle terracotte.

In Italia si consumano 13 miliardi di uova all’anno. E un’infinità di gusci, che nessuno usa. Tranne un team di ricercatori, che ha trovato un metodo per calibrare gusci d’uovo e argilla, ottenendo un nuovo cemento completamente biocompatibile. Si tratta dei ricercatori di Calchéra San Giorgio, Centro di Ricerca e Formulazione che studia e produce materiali specifici per il restauro, il consolidamento strutturale ed il risanamento di edifici di interesse storico culturale.

GS4C è la start up milanese che lavorando con il basalto e trasformandolo in una fibra elastica propone una alternativa al vetro resina, materiale usato per la costruzione delle barche a vela non riciclabile a differenza del basalto. Si potrà così in futuro evitare l’affondamento delle imbarcazioni arrivate a fine vita.

 Stone-brick, recuperando gli scarti della lavorazione lapidea, ovvero il cosiddetto “fango di segagione” che deriva dal taglio delle pietre, ottiene nuovo materiale per l’edilizia, sviluppato con una tecnologia innovativa. Dal tavolo degli aperitivi all’arredamento. E’ la nuova vita degli anacardi. I ricercatori dell’azienda triestina AEP Polymers, analizzandone il guscio, sono riusciti a trasformarli in polimeri liquidi e schiume adatti per l’isolamento e l’arredo.

Equipolymers ha scoperto il modo per rendere eco-compatibili le bottiglie della Coca Cola. Grazie al lavoro di ricercatori italiani si è riusciti ad ottenere un riciclo della plastica P.E.T. tanto puro da poter essere utilizzato come componente della bottiglia più celebre al mondo di cui si producono circa 1 miliardo e 300 milioni anno di esemplari. Un accordo con la multinazionale consentirà di inserire nelle bottiglie una componente fino al 10% di nuovo materiale biocompatibile.

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Oltre Venture: un nuovo Fondo per l’innovazione sociale

Dal primo luglio è attivo in Italia un nuovo fondo di venture capital, il secondo veicolo di Oltre Venture (Oltre 2), che ha raccolto finora 25 milioni di euro. Il nuovo Fondo si occupa di venture capital sociale investendo in progetti di innovazione sociale e che abbiano un impatto positivo sulla vita delle persone aiutandole a vivere meglio.

Il Fondo non distribuirà grant, ma investimenti in aziende, che producano utili, ritorni agli investitori, diventando uno strumento finanziario, finalizzato al profitto, ma che abbia uno scopo sociale.

I 25 milioni del fondo vengono in parte dal Fondo europeo di investimento (10 milioni) e in parte dal Fondo italiano di investimento. Il resto da investitori privati (circa la metà).

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Start-up culturali: perché possono essere una risorsa per l’Italia

Una delle più grandi innovazioni nella legislazione delle imprese italiane è costituito dalle “start-up culturali”, ovvero una nuova figura societaria prevista da un progetto di legge di iniziativa parlamentare (A.C. 2950, assegnato alla VII Commissione Cultura della Camera dei deputati), che ha come oggetto sociale esclusivo e specifico la promozione dell’offerta culturale italiana, attraverso lo sviluppo, la valorizzazione, la produzione o la distribuzione di prodotti o di servizi innovativi ad alto valore tecnologico, anche mediante l’uso di nuove tecnologie e lo sviluppo di software originali, afferenti a uno o più dei seguenti ambiti:

– opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione (opere soggette alla protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio);

– il patrimonio culturale italiano, che è costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici.

Per le start up culturali costituite per almeno l’80% da persone fisiche di età inferiore a 35 anni, il progetto di legge prevede l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, dei diritti erariali e delle tasse di concessione governativa.

A favore di queste società, inoltre, il legislatore ha previsto l’attribuzione di un credito d’imposta nella misura del 65% a fronte dei costi ammissibili sostenuti, elevabile al 75% per le start up con sede in una delle regioni dell’Obiettivo Convergenza, per l’acquisto di software e di tecnologie innovative, la comunicazione web e relativa consulenza, l’iscrizione a una piattaforma di crowdfounding.

Con questa nuova veste giuridica molte attività potranno riuscire a trovare un equilibrio di efficienza economica, una volta approvato il disegno di legge la palla passerà agli imprenditori culturali.

Se vuoi saperne di più visita la nostra banca dati bandi.studioemmeemme.it o contattaci utilizzando l’apposito form.

 

CCIAA: Contributo a fondo perduto fino al 50% per sostenere i processi di brevettazione per favorire i processi di innovazione

La CCIAA di Pisa intende continuare a sostenere anche per il 2016 i processi di innovazione delle imprese della provincia di Pisa attraverso la concessione di contributi alla brevettazione secondo due linee di intervento:

  • LINEA A) Internazionalizzazione di brevetti e disegni e modelli: l’intento è quello di accrescere e stimolare la propensione a tutelare anche all’estero le innovazioni introdotte nei propri prodotti e processi, ritenute fattori determinanti per l’acquisizione di un rilevante vantaggio competitivo sui mercati internazionali.
  • LINEA B) “Brevetti Verdi”: l’intento è quello di stimolare la cultura dell’innovazione delle imprese pisane in un settore emergente dell’economia mondiale quale quello del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dell’intervento camerale tutte le imprese, loro cooperative e consorzi che, al momento della presentazione della domanda di contributo, risultino:
a. iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Pisa ed aventi la sede o unità locale nella Provincia di Pisa;
b. attive ed in regola con la denuncia di inizio attività al Rea della Camera di Commercio di Pisa. Per le nuove imprese questi requisiti saranno verificati al momento della liquidazione del contributo a tal fine si considerano nuove le imprese che alla data di presentazione della domanda risultino iscritte al R.I. inattive, oppure attive da meno di 6 mesi;
c. in regola con il pagamento del Diritto annuale;
d. che non abbiano debiti scaduti verso la Camera di Commercio o la sua Azienda Speciale ASSEFI;
e. non soggette ad amministrazione controllata, ad amministrazione straordinaria senza continuazione dell’esercizio, a concordato preventivo, a fallimento o liquidazione;

Tipologia di spese ammissibili

Per la linea A – Internazionalizzazione dei brevetti:
Sono agevolabili iniziative che abbiano come obiettivo finale quello di far ottenere all’impresa:
a. brevetti europei presso l’ufficio brevetti di Monaco (Germania) ai sensi della “Convenzione del brevetto Europeo – Monaco di Baviera” del 5 ottobre 1973;
b. brevetti internazionali PCT (Patent Cooperation Treaty) presso la sede di Ginevra dell’OMPI ai sensi della “Convenzione di Washington” del 1970;
c. brevetti “nazionali” depositati in paesi esteri;
d. registrazione di modelli o disegni presso la sede di Alicante dell’UAMI su disegni e modelli comunitari;
e. registrazione di modelli o disegni presso la sede di Ginevra dell’OMPI ai sensi dell’“Hague System for the international registration of industrial designs”;
f. registrazioni di modelli o disegni “nazionali” depositati in paesi esteri.

Per la linea B – “Brevetti Verdi”
Sono agevolabili iniziative che abbiano come obiettivo finale anche il deposito in Italia:
a. di brevetto di invenzione
b. di modello di utilità purché rientrino nelle categorie dell’IPC Green Inventory.

1. Costi amministrativi (tasse, diritti, imposte di bollo da sostenersi in relazione all’ottenimento di brevetti);
2. Spese per traduzioni e consulenze prestate esclusivamente da consulenti in proprietà industriale iscritti nell’apposito albo professionale;
3. Costi per ricerche di anteriorità e/o novità riferite all’oggetto delle domande di brevetto e di registrazione.

Entità e forma dell’agevolazione

L’intervento della Camera di Commercio consiste in un contributo in conto esercizio pari al 50% delle spese tale contributo non può superare l’importo di € 4.000,00.

Scadenza

30 novembre 2016

CCIAA Livorno: Contributo a fondo perduto fino al 100% per promuovere e sostenere l’innovazione aziendale.

Nel quadro delle proprie iniziative promozionali, la Camera di Commercio di Livorno intende sostenere le imprese della provincia di Livorno attribuendo “voucher per l’innovazione delle PMI”.

Da questo obiettivo generale si possono dedurre i seguenti obiettivi specifici:

  • incentivare le PMI a impegnarsi in attività di “ricerca, innovazione e sviluppo”;
  • facilitare la collaborazione tra PMI e il sistema della ricerca dell’Università di Pisa in vista di progetti di “ricerca, innovazione e sviluppo”;
  • consentire alle PMI di sfruttare il know-how dei ricercatori dell’Università di Pisa per i propri progetti d’innovazione.

Le risorse complessive che la Camera di Livorno mette a disposizione per l’iniziativa sono pari ad € 36.000,00.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse al beneficio le PMI, loro cooperative e consorzi in possesso dei seguenti requisiti:

– rientrare nella definizione di piccola e media impresa relativa alla nuova definizione delle microimprese, piccole e medie imprese;

– avere sede legale e/o unità locale operativa nella provincia di Livorno;
– essere regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese o nel R.E.A. di Livorno;
– essere in regola con il pagamento del diritto annuale degli ultimi 5 anni;
– essere attive e non essere assoggettate a procedure di liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale, comunque denominata;
– non aver ottenuto altri contributi di fonte pubblica riguardanti il medesimo intervento.

Tipologia di spese ammissibili

Con il voucher vengono finanziate le attività di “ricerca, innovazione e sviluppo”, realizzate dalle PMI della provincia di Livorno, attraverso l’impiego dei ricercatori dell’Università di Pisa. Di seguito alcuni esempi:

  • studi concettuali (ideazione di progetti/processi/prodotti/servizi/tecnologie, studi senza limiti tematici né tecnologici, studi preliminari o d’accompagnamento di tipo non tecnologico, servizi di consulenza, ecc..);
  • servizi di check up tecnologico (analisi del potenziale di trasferimento di tecnologie, ovvero in che modo la collaborazione tra PMI e istituzioni di ricerca favorisce lo sviluppo di innovazioni, analisi di benchmarking, audit e assessment del potenziale, valutazione dei fattori di competitività,ecc);

Il numero massimo di voucher assegnabili dalla Camera è pari a 6 (un voucher per ciascun progetto, per un massimo di n. 6 progetti).

Entità e forma dell’agevolazione

Il voucher finanzia il 100% delle prestazioni fornite dai ricercatori dell’Università di Pisa alle PMI selezionate. Il voucher ha una durata minima di 1 mese e una durata massima di tre mesi. L’importo mensile previsto è di 2.000 euro lordi fino ad un massimo 3 mesi per un totale complessivo di 6.000 euro lordi.

Scadenza

29 aprile 2016

Horizon 2020 – Da marzo al via cinque nuovi bandi

La Commissione Europea ha annunciato il lancio dalla prossima primavera di cinque nuovi bandi rientranti nell’ambito del programma di ricerca ed innovazione Horizon 2020.
I bandi spazieranno su varie tematiche: dalla lotta alla criminalità allo sviluppo della governance per la ricerca, dalla carriera scientifica per i giovani alla promozione dell’uso di veicoli ecologici, fino alla mobilità per la crescita.

Nel dettaglio, i bandi annunciati sono i seguenti:

  • H2020-FCT-2015, lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata: bando mirato a promuovere progetti finalizzati a contrastare il terrorismo e la criminalità organizzata atttraverso l’uso di nuove tecnologie e lo sviluppo di nuove conoscenze. Dotazione: € 42.160.000. Periodo per la presentazione delle domande: dal 25 marzo 2015 e non oltre il 27 agosto 2015;
  • H2020-GARRI-2015-1, sviluppo della governance: bando finalizzato al sostenere progetti volti ad approfondire la cooperazione tra scienza e società, oltre a promuovere la ricerca e l’innovazione responsabile. Dotazione: € 5.500.000. Periodo per la presentazione delle domande: dal 22 aprile 2015 fino al 16 settembre 2015;
  • H2020-SEAC-2015-1, carriera scientifica: bando con l’obiettivo di stimolare i giovani nell’intraprendere una carriera nel campo della ricerca e dell’innovazione attraverso metodi innovativi di educazione alla scienza. Dotazione: € 8.900.000. Periodo per la presentazione delle domande: dal 22 aprile 2015 fino al 16 settembre 2015;
  • H2020-GV-2015, veicoli verdi: call mirata a finanziare progetti di ricerca e innovazione a supporto dell’efficienza energetica dei veicoli di superficie. Dotazione: € 30.000.000. Periodo per la presentazione delle domande: dal 26 giugno 2015 al 15 ottobre 2015;
  • H2020-MG-2015-Singlestage-B, mobilità per la crescita: bando mirato a promuovere iniziative innovative er il milgioramento delle infrastrutture di trasporto. Dotazione: € 18.500.000. Periodo per la presentazione delle domande: dal 26 giugno 2015 al 15 ottobre 2015.

Lo Studio MM è a disposizione per valutare la presentazione delle domande.

FRACTALS – Bando per lo sviluppo di app innovative nel settore dell’agricoltura

FRACTALS, il progetto UE mirato a sostenere l’uso di tecnologie digitali nel settore agricolo, ha dato il via ad un nuovo bando con l’obiettivo di incoraggiare lo sviluppo di applicazioni innovative basate su tecnologia FIWARE.

Chi può partecipare

Possono partecipare al bando tutte le piccole e medie imprese provenienti da un paese UE o un paese appartenente a FP7.

Azioni ammissibili

Gli imprenditori a cui è rivolto il bando devono mettere a punto applicazioni web o mobile (iOS o Android) che possano rispondere ai bisogni specifici degli agricoltori in tutti i principali settori agroalimentari(coltivazione della terra, zootecnia, apicoltura, pesca, vinificazione ecc.) usando la tecnologia FIWARE.
Nello specifico, sono ammissibili applicazioni finalizzate a:

  • migliorare la produttività delle aziende agricole attraverso soluzioni di: previsione meteo, supporto della qualità dei prodotti, ottimizzazione dei fattori di produzione, knowledge management;
  • accedere ai mercati e a catene di valore con soluzioni di: tracciabilità in tecnologie agricole, approcci innovativi in materia di ricerche di mercato, commercializzazione dei prodotti, modelli di business innovativi, rintracciamento consumatori finali;
  • migliorare la fornitura di servizi nel settore agricolo mediante soluzioni di: fornitura di servizi digitali, attività di sourcing, supporto per la valutazione della proprietà agricola, gestione del territorio, pianificazione, sviluppo e controllo.

I progetti devono prevedere una durata compresa tra 4 e 9 mesi.

Dotazione e contributi

Lo stanziamento messo a disposizione per il bando ammonta a € 5.520.000.
Il progetto offrirà finanziamenti tra € 50.000 e € 150.000 per 50-60 imprenditori web.

Modalità di presentazione

I progetti devono essere presentati utilizzando l’applicazione presente nel sito ufficiale entro il 28 febbraio 2015.