Contributo a fondo perduto fino al 75% per interventi formativi a favore dei giovani toscani nel mondo

E’ stato pubblicato l’Avviso per la presentazione di progetti per “Corsi di formazione linguistica e culturale per giovani di origine toscana residenti all’estero”.

Soggetti beneficiari

Possono essere presentati progetti da parte di soggetti pubblici e/o privati senza finalità di lucro di comprovata competenza ed esperienza nella didattica dell’italiano.

Il presentatore del progetto deve essere sempre un solo soggetto, che assume il ruolo di ‘capofila’ del partenariato di progetto e di responsabile unico del contributo eventualmente concesso, nei confronti della Regione Toscana.

Ogni soggetto ammissibile può presentare un’unica proposta in qualità di capofila e una proposta in qualità di partner.

Tipologia di progetti ammissibili

Il piano integrato prevede la possibilità di realizzare azioni di formazione culturale, linguistica e professionale per giovani toscani nel mondo anche connesse alla valorizzazione e diffusione delle eccellenze toscane e contribuire al recupero ed alla diffusione della memoria storica dell’emigrazione toscana nel mondo, anche in collegamento con il progetto “Giovani SI”.

Entità e forma dell’agevolazione

E’ concesso un contributo pari al 75% del costo del progetto.

Scadenza

30 giorni dalla pubblicazione sul BUR (13.05.2015), ovvero 12.06.2015.

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 60% per l’avvio di imprese per giovani agricoltori

Soggetti beneficiari

Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno per “L’avviamento di imprese per giovani agricoltori – Pacchetto Giovani“ i seguenti soggetti:

a) Titolare di azienda agricola individuale;

b) Società di persone, di capitale o cooperativa avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola in cui si insedia un giovane (o più giovani in caso di insediamenti plurimi in società) che al momento della presentazione della domanda di aiuto soddisfa (o soddisfano) i seguenti requisiti:

  • età compresa fra i 18 anni (compiuti) e i 40 anni (non compiuti);
  • insediamento in qualità di “capo azienda” nei 6 mesi precedenti alla presentazione della domanda di aiuto acquisendo per la prima volta la partita IVA come azienda agricola (ditta individuale,società,cooperativa);
  • presentazione di un piano aziendale;
  • impegno ad essere conforme alla definizione di “agricoltore attivo” entro 18 mesi dalla data dell’insediamento e comunque non oltre la conclusione del piano aziendale qualora questa sia precedente al suddetto termine;
  • possedere o impegnarsi ad acquisire adeguate qualifiche e competenze professionali entro il termine previsto per la conclusione del piano aziendale;
  • impegnarsi a diventare imprenditore agricolo professionale.

Per essere ammissibile al momento della presentazione della domanda l’azienda agricola oggetto di insediamento deve avere la potenzialità di raggiungere una dimensione espressa in termini di standard output non inferiore a 13.000 euro e non superiore a 190.000 euro.

Tipologie di interventi ammissibili

L’insediamento può avvenire in qualità di:

a) Titolare di azienda agricola individuale di nuova costituzione;

b) Socio, amministratore e legale rappresentante di società di persone o di capitale di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola. Nel caso di insediamento in una società di persone o di capitale di nuova costituzione avente per oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola, ciascun giovane che si insedia deve esercitare pieno potere decisionale assumendo la responsabilità di amministratore e legale rappresentante della società per tutta la durata dell’impegno e dimostrare di possedere almeno il 20% del capitale sociale;

c) Socio, amministratore e legale rappresentante di una cooperativa agricola di conduzione di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola. Nel caso di insediamento in una cooperativa agricola di conduzione di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola, ciascun giovane che si insedia deve esercitare pieno potere decisionale assumendo la responsabilità di amministratore e legale rappresentante della cooperativa per tutta la durata dell’impegno avendo sottoscritto una quota del capitale sociale.

In tutti i casi (a,b,c) il giovane precedentemente all’insediamento non deve aver ricoperto la carica di amministratore in una società di persone, società di capitale o cooperativa avente per oggetto l’attività agricola.

Nel “Pacchetto Giovani” è prevista, oltre alla specifica sottomisura  6.1 “Avvio all’avviamento di imprese per giovani agricoltori”, anche l’attivazione obbligatoria di almeno uno fra i seguenti tipi di operazione collegate alle sottomisure del Programma di Sviluppo Rurale:

a) Sottomisura 4.1 “Sostegno agli investimenti alle aziende agricole”:

  • tipo di operazione 4.1.2 “ Investimenti in aziende agricole in cui si insedia un giovane agricoltore”;
  • tipo di operazione 4.1.5 “Incentivare il ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole”;

b) Sottomisura 6.4 “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra- agricole”:

  • tipo di operazione 6.4.1 “ Diversificazione delle aziende agricole”;
  • tipo di operazione 6.4.2 “Energia derivante da fonti rinnovabile nelle aziende agricole.

Entità e forma dell’agevolazione

L’importo complessivo dei fondi messo a disposizione nell’annualità 2015 per il “Pacchetto Giovani” è pari ad Euro 40.000.000,00.

E’ prevista una soglia minima pari a 50.000 euro per ciascun giovane che si insedia per gli investimenti ammessi a finanziamento sulle sottomisure complessivamente attivate nel Pacchetto Giovani (4.1 e 6.4) ed indicate nel piano aziendale. L’importo massimo del contributo pubblico concedibile per le sottomisure attivate (4.1 e 6.4) per ogni giovane che si insedia, non può essere superiore a 130.000 euro. Per ciascuna delle singole sottomisure attivate l’importo minimo del contributo concedibile è pari a 5.000 euro.

  • Sottomisura 4.1: Contributo in conto capitale pari al 50% per investimenti riguardanti esclusivamente l’attività di produzione di prodotti agricoli, con una maggiorazione del 10% in caso di investimenti realizzati in aziende che ricadono completamente in zona montana; 40% per investimenti utilizzabili in modo esclusivo o parziale per le attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti appartenenti all’Allegato I specificato nel bando.
  • Sottomisura 6.4: Contributo in conto capitale pari al 50% con una maggiorazione del 10% in caso di investimenti realizzati in aziende che ricadono completamente in zona montana.

E’ inoltre previsto un premio per l’avviamento. L’entità del premio all’avviamento è fissata in euro 40.000,00 per ciascun giovane che si insedia o in euro 50.000,00 nel caso di insediamento in aziende ricadenti completamente in aree montane.

Il presente avviso è consultabile sul BURT n. 19 parte II del 13 maggio 2015

Contributo a fondo perduto fino al 50% promosso dal MISE per stimolare le PMI alla realizzazione delle diagnosi energetiche

E’ stato pubblicato programma per diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese finalizzato al cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni e Province Autonome per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 da parte delle PMI.

Soggetti beneficiari

I programmi rispettano i seguenti criteri:

a) gli incentivi sono concessi dalle Regioni e Province Autonome alle PMI operanti nel proprio territorio, selezionate attraverso apposito bando, nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato e sono erogati a seguito dell’effettiva realizzazione da parte di ciascuna impresa di almeno un intervento di efficientamento energetico, tra quelli aventi tempo di ritorno economico inferiore o uguale a 4 anni suggeriti dalla diagnosi, o a seguito dell’ottenimento della conformità del sistema di gestione dell’energia alla norma ISO 50001;

b) possono beneficiare delle agevolazioni concesse dalle Regioni le PMI che sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite da almeno due anni ed iscritte nel Registro delle imprese;
  • se si tratta di imprese di servizi, essere costituite sotto forma di società;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
  • non essere state destinatarie, nei tre anni precedenti la domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce.

Tipologie di spese ammissibili

Sono ritenute ammissibili unicamente le spese documentate, al netto di IVA, sostenute dalle PMI per la realizzazione delle diagnosi energetiche finalizzate alla valutazione del consumo di energia ed al risparmio energetico conseguibile, sostenute per l’attuazione del sistema di gestione e il rilascio della certificazione di conformità alla norma ISO 50001. Sono ritenute altresì ammissibili le spese sostenute dalla Regione per lo svolgimento di attività di sensibilizzazione delle PMI sull’importanza di effettuare le diagnosi energetiche, nella misura massima del 10% del costo complessivo di realizzazione del programma.

Entità e forma dell’agevolazione

L’iniziativa, prevista dalle norme di recepimento della Direttiva sull’efficienza energetica, mette a disposizione 15 milioni di euro nel 2015 per il cofinanziamento di programmi regionali volti ad incentivare gli audit energetici nelle PMI o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001. Considerando anche le risorse che saranno allocate dalle Regioni, per le PMI saranno disponibili 30 milioni di euro a copertura del 50% dei costi che sosterranno per la realizzazione delle diagnosi energetiche.

Le diagnosi energetiche ammesse saranno finanziate nella misura del 25% delle spese ammissibili fino a un massimo di 5mila euro, al netto di IVA, mentre le procedure di attuazione di un sistema di gestione conforme alla norma ISO 50001 saranno finanziate, nella misura del 25% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 10mila euro, sempre al netto di IVA.

Le risorse allocate per l’anno 2014 sono assegnate secondo il seguente riparto in maniera proporzionale al numero di PMI presenti a livello regionale, alla Toscana è stato assegnato il 7% delle risorse.

Scadenza

La scadenza per presentare i programmi è fissata al 30 giugno 2015. L’iniziativa verrà replicata annualmente con analoghe risorse sino al 2020. Il Ministero dello sviluppo economico, con il supporto di ENEA, entro il 15 settembre 2015 valuterà i programmi

Toscana: bando per l’agricoltura biologica

In arrivo sostegni a chi produce o vuole iniziare a produrre agricoltura biologica. La Bando contributi per il biologico ha messo a disposizione 17 milioni di euro per un avviso condizionato finalizzato a raccogliere domande di adesione alla misura 11 “Agricoltura biologica” del nuovo Programma di Sviluppo Rurale. Questo, per dare la possibilità agli eventuali richiedenti di godere dei benefici previsti già a partire dall’annualità 2015 in attesa che venga approvato in via definitiva il PSR 2014-2020 da parte della Commissione.

Le aziende interessate possono presentare le domande fino al 15 maggio 2015 tramite Sistema Informativo ARTEA. Possono farlo anche coloro che alla data del 17 maggio 2015 concludono l’impegno quinquennale relativo all’azione 214 a.1 denominata “Introduzione o mantenimento dell’agricoltura biologica” della precedente programmazione 2007-2013.

La misura 11 prevede come impegno il rispetto di quanto stabilito dal regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e dal regolamento (CE) n.889/2008 della Commissione recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n.834/2007. Pur richiamando l’azione 214 a.1 della precedente programmazione 2007-2013 gode di alcune semplificazioni, quali:

  1. non sono previsti impegni aggiuntivi come l’effettuazione delle analisi del terreno e l’obbligo della raccolta delle produzioni;

  2. i premi, di entità superiore rispetto alla precedente programmazione, sono stati raggruppati in macrocategorie facilitando le procedure di pagamento;

  3. il pagamento del premio per l’ introduzione o il mantenimento del metodo di produzione biologica viene riconosciuto a livello di UTE e non di singola superficie, facilitando anche in questo caso le procedure di pagamento.

La novità principale riguarda lo status del richiedente: oltre ad essere iscritto all’elenco regionale toscano degli operatori biologici deve essere in attività ai sensi del decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 18 novembre 2014 “Disposizioni nazionali di applicazione del Regolamento (UE) n.1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013”- art.3 “Agricoltore in attività”.

Lo Studio MM è a disposizione per la delle domande di finanziamento

Toscana: Garanzia fino al 60% per il sostegno alla liquidità delle imprese dei settori turismo, commercio, terziario

E’ stato approvato il regolamento per l’accesso alla sezione del Fondo di garanzia regionale dedicata al sostegno alla liquidità delle piccole e medie imprese dei settori turismo e commercio; il Fondo di garanzia fa riferimento alla linea di intervento 1.3.A del PRSE 2012-2015.

La Regione Toscana con il presente intervento intende agevolare l’accesso al credito per la liquidità delle imprese con l’obiettivo di favorire la competitività del sistema produttivo regionale, in conformità alle disposizioni comunitarie e/o nazionali e regionali vigenti in materia1 nonché dei principi di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese.

Le garanzie sono concesse a valere sul Fondo di garanzia, con la dotazione iniziale pari a € 2.200.000,00.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda le Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI).

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammesse le seguenti operazioni finanziarie (d’ora in avanti “finanziamento”) finalizzate a:

  • consolidamento a medio e lungo termine di debiti a breve termine, purché sulla nuova operazione finanziaria siano negoziate condizioni migliorative per le imprese;
  • finanziamenti per reintegro di liquidità a fronte di investimenti già effettuati entro e non oltre i tre anni precedenti la data di presentazione della richiesta di garanzia, a condizione che sia allegata alla richiesta di garanzia, distinta delle fatture relative agli investimenti effettuati negli ultimi tre anni o di altra documentazione equipollente e descrizione dei singoli investimenti effettuati completa del costo sostenuto dall’impresa per singola voce di spesa. Sono esclusi gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi;
  • rifinanziamento di debiti a medio e lungo termine;
  • acquisto di scorte o di altre forniture;
  • finanziamenti per la copertura del costo complessivo del lavoro dipendente che l’impresa sosterrà nei 12 mesi successivi alla erogazione del finanziamento, a condizione che l’impresa si impegni, con apposito accordo sindacale a mantenere in attività nei successivi 12 mesi alla concessione del finanziamento, da allegare alla richiesta di garanzia;
  • finanziamenti per il reintegro di liquidità delle piccole e medie imprese che vantano crediti verso imprese appartenenti, al momento dell’emissione della fattura non pagata
  • cambiali finanziarie;
  • liquidità alle imprese che hanno subito danni a seguito di calamità naturali avvenute in Toscana, a condizione che le imprese abbiano sede operativa o amministrativa nel territorio toscano e alleghino alla richiesta di garanzia copia della “Scheda di accertamento danni imprese” consegnata al Comune di competenza, a condizione che la richiesta di garanzia sia presentata entro 12 mesi dal verificarsi dell’evento;

L’importo massimo per singolo finanziamento è pari a € 150.000. I finanziamenti di importo pari o inferiore a € 25.000,00 sono considerate “operazioni di microcredito”.
Tale importo è da intendersi come limite massimo per singola impresa ivi compreso l’importo residuo alla data di presentazione della domanda per precedenti operazioni attivate a valere sul presente fondo.
I finanziamenti devono avere una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 60 mesi.

Entità e forma dell’agevolazione

La garanzia – diretta, esplicita, incondizionata e irrevocabile ed escutibile a prima richiesta – è rilasciata ai soggetti finanziatori per un importo massimo garantito non superiore al 60% dell’importo di ciascun finanziamento. Nei limiti di tale importo, la garanzia rilasciata copre fino al 60% dell’ammontare dell’esposizione – per capitale e interessi contrattuali e di mora – del soggetto finanziatore nei confronti dell’impresa beneficiaria, calcolato al sessantesimo giorno successivo alla data di intimazione di pagamento.

L’importo massimo garantito è pari a euro 120.000,00 per singola impresa ed euro 180.000,00 per gruppi di imprese, tenuto conto dell’esposizione residua alla data di presentazione della domanda di garanzia.

Le richieste di garanzia sono presentate dalle imprese richiedenti al soggetto gestore a partire dalle ore 9.00 del 11.05.2015.
La Regione Toscana si riserva di sospendere la presentazione delle domande in caso di esaurimento della dotazione del fondo.

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 50% per la valorizzazione delle produzioni agricole e dei prodotti agroalimentari di qualità.

La Regione Toscana ha pubblicato il bando Misura A.2.9 Azione a) “Sostegno alle attività di valorizzazione delle produzioni agricole, dei prodotti agroalimentari di qualità, del patrimonio agricolo forestale, delle aree interne, delle zone rurali e di montagna”.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di contributo i seguenti sogegtti purchè non aventi finalità di lucro:

  • Enti locali
  • università
  • organizzazioni e ordini professionali
  • associazioni
  • consorzi
  • cooperative
  • comitati
  • fondazioni

Tipologia di iniziative ammissibili

I contributi sono finalizzati alle seguenti iniziative in materia agricola:

– per la qualificazione e la tipicizzazione delle produzioni toscane

– per studi ed iniziative riguardanti la valorizzazione delle produzioni agricole e delle produzioni agricole e dei prodotti agroalimentari tipici, tradizionali e di qualità

– per la valorizzazione economica delle aree interne ai fini turistico ambientali

– per iniziative finalizzate all’affermazione di nuovi valori ecologico-ambientali

Sono ammissibili anche le iniziative già svolte, purchè successive al 1 gennaio 2015.

Entità e forma dell’agevolazione

Il tetto massimo di contribuzione è previsto fino al 50% del costo totale ammesso ed accertato, nel limite massimo di € 3.000,00.

La domanda di contributo deve essere presentata almeno 15 giorni prima dello svolgimento dell’iniziativa ogegtto di richiesta di contributo.

Le domande dovranno pervenire entro il 1 dicembre 2015.

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 75% per il supporto alla formulazione di progetti di cosviluppo.

E’ stato pubblicato l’Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali di cosviluppo di cui agli Obiettivi specifici 6.1 e 6.2 del Piano integrato delle attività internazionali.

Soggetti beneficiari

Possono essere presentati progetti da parte di Enti Locali, Aziende sanitarie, altri Enti pubblici, soggetti privati senza finalità di lucro, comprese le Associazioni dei Toscani nel mondo.
Per i soggetti privati diversi dalle ONG l’assenza della finalità di lucro deve essere dichiarata esplicitamente nello statuto.
I soggetti privati devono avere sede legale e operativa in Toscana.

Il presentatore del progetto deve essere sempre un solo soggetto, che assume il ruolo di ‘capofila’ del partenariato di progetto e di responsabile unico del contributo eventualmente concesso, nei confronti della Regione Toscana.

Tipologia di progetti ammissibili

Obiettivo specifico 6.1: Mappatura dei soggetti che hanno relazioni/progetti con i paesi di origine e costruzione di banca dati competenze in ambito cosviluppo;

Obiettivo specifico 6.2: Attività di formazione a favore delle associazioni delle comunità immigrate finalizzate alla partecipazione ai progetti di cosviluppo.

Entità e forma dell’agevolazione

Le risorse stanziate dalla Regione Toscana sul presente bando ammontano ad Euro 30.000,00.

Il contributo richiesto non può superare il 75% dell’importo ammissibile.

Scadenza

22 maggio 2015

Toscana: contributo a fondo perduto fino al 100% per la realizzazione di software

Regione Toscana promuove un bando pubblico denominato StartApp Toscana Contest che si pone l’obiettivo di individuare e supportare soggetti in grado di proporre prodotti software per la migliore fruizione dei servizi della PA e di aiutare la diffusione dei principi della crescita digitale.

A tal fine la Regione Toscana intende rivolgersi a soggetti individuali, in particolare ai giovani, alle imprese innovative ed alle START UP con sede in Toscana, promuovendo una community di soggetti e aziende che operino per arricchire le innovazioni sociali di natura digitale con servizi on line relativi a varie tematiche, di seguito indicate, rivolti alla Toscana e che abbiano come strumento di riferimento OpenToscana.

Soggetti beneficiari

La partecipazione è aperta a tutte le persone fisiche maggiorenni ed alle persone giuridiche con sede in Toscana che rientrino nelle seguenti categorie:

  • Start Up innovative, aventi sede o unità locale destinataria dell’intervento nel territorio regionale della Toscana
  • Imprese di nuova costituzione aventi sede o unità locale destinataria dell’intervento nel territorio regionale della Toscana, (sono imprese di nuova costituzione le imprese la costituzione è avvenuta nel corso dei due anni precedenti alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, oppure avviene entro i successivi sei mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione dell’agevolazione) ovvero nuove imprese di giovani, aventi sede o unità locale destinataria dell’intervento nel territorio regionale della Toscana
  • persone fisiche maggiorenni che si impegnano a costituirsi in impresa entro i successivi sei mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione dell’agevolazione di cui al presente avviso.

Tipologia di iniziative ammissibili

La partecipazione a “StartApp Toscana Contest” avviene mediante la proposta di apps o di web applications che presentino le seguenti caratteristiche:
• fruibili su almeno due delle seguenti piattaforme: Android, iOS o Windows Phone, oppure sulle più diffuse piattaforme per PC (in questo ultimo caso le applicazioni devono essere responsive)
• utilizzabili sui dispositivi senza causare alcun tipo di malfunzionamento;

Le spese ammissibili per le quali è concesso l’aiuto sono relative a costi di realizzazione dei prodotti presentati, compresa l’attività progettuale ed i servizi di affiancamento e tutoraggio (non comprensivi di servizi amministrativi di base, contabilità, legale, tributario).

Le proposte di cui sopra si devono sostanziare in applicazioni sviluppate, funzionanti e complete.
Sono ammesse sia applicazioni create ex-novo, sia applicazioni che abbiano già preso parte ad altri concorsi e/o che siano state realizzate e pubblicate prima della partecipazione al concorso stesso purché il partecipante abbia i diritti su di esse.

Le proposte dovranno sostanziarsi in prodotti software per mobile o PC che dovranno fare riferimento ai temi contenuti nel Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015; si fornisce di seguito un elenco delle tematiche con i collegamenti agli obiettivi del Programma:
1. Turismo (Ob. Specifico 2.13)
2. Cultura (Ob. Specifico 2.12)
3. Servizi per la sanità (Ob. Specifico 2.7)
4. Servizi per il sociale (Ob. Specifico 2.7)
5. Servizi per l’infomobilità (Ob. Specifico 2.10)
6. Servizi per la scuola e didattica (Ob. Specifico 2.6)
7. Servizi per il paesaggio e per il territorio (Ob. Specifico 2.11)
8. Servizi per il miglioramento del rapporto cittadino-PA (anche nell’ambito del miglioramento della fruibilità di Opentoscana)

Entità e forma dell’agevolazione

Le proposte presentate saranno premiate nella forma di voucher per la realizzazione dei progetti nella misura del 100% dell’investimento ammissibile fino ad un massimo di Euro 20.000,00 di agevolazione.
Saranno assegnati massimo 20 premi da 20.000,00 sulla base della graduatoria stilata dalla commissione giudicante, che verrà approvata tramite decreto dirigenziale che conterrà l’indicazione dei beneficiari.

Scadenza

14.07.2015

Toscana: Contributo a fondo perduto fino a 50.000,00 € per la promozione della cultura della legalità democratica

Il Bando promuove la realizzazione di attività di educazione alla legalità e di azioni che vedono coinvolte le scuole nell’anno scolastico 2015-2016, utilizzando le risorse provenienti dal complesso di esperienze che l’associazionismo ha maturato in questi anni sul tema della promozione della cultura della legalità.

Soggetti beneficiari

Possono concorrere con la presentazione di progetti le associazioni del terzo settore:

a) le organizzazioni di volontariato;

b) le associazioni e gli enti di promozione sociale;

c) le cooperative sociali;

d) le fondazioni;

e) gli enti di patronato;

f) gli enti ausiliari;

g) gli enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese;

h) gli altri soggetti privati non a scopo di lucro.

Le associazioni dovranno avere la sede legale nel territorio toscano.

Le associazioni devono comunque essere costituite da almeno sei mesi alla data di presentazione dei progetti.

I progetti possono essere presentati da singole associazioni o da un “Gruppo di associazioni” e cioè due o più associazioni; in questo caso dovrà essere individuata un’associazione capofila. Il “Gruppo di associazioni” si ha nel caso in cui più associazioni collaborino in maniera paritaria all’ideazione, progettazione, gestione e rendicontazione del progetto. Ciascuna associazione, come singola o come capofila o come facente parte di un “Gruppo di associazioni”, non potrà presentare più di un progetto.

I progetti sono finalizzati alla realizzazione di attività rivolte alle scuole di ogni ordine e grado della Toscana. Le scuole non dovranno essere considerate mere destinatarie passive delle attività, ma soggetti pienamente integrati nel progetto fin dal momento della sua definizione.

Tipologie di interventi ammissibili

Il documento di attività promuove due linee di finanziamento. Ogni progetto potrà riguardare a scelta uno dei due moduli della prima linea tematica o la seconda linea.

Prima linea: Cittadini si cresce

La prima linea è finalizzata alla realizzazione di momenti formativi rivolti agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della regione, volti a valorizzare il protagonismo giovanile nelle attività di volontariato condotte sul tema della legalità e nelle attività di cittadinanza attiva e di partecipazione democratica.

Verranno promossi due progetti a valenza regionale che avranno i seguenti obiettivi e caratteristiche:

  • Modulo 1: Promozione del volontariato sociale in tema di legalità;
  • Modulo 2: Promozione delle pratiche di cittadinanza attiva e partecipazione democratica.

Seconda linea: Tracce di memoria in Toscana

La Regione Toscana intende proseguire il suo impegno per sostenere la memoria della storia del secondo dopoguerra con riferimento alle tematiche legate al terrorismo, alla violenza politica e alla criminalità organizzata, promuovendo la realizzazione di iniziative specifiche di promozione della memoria delle persone, degli eventi e dei luoghi che hanno caratterizzato tali fatti in territorio toscano.

Tipologie di spese ammissibili

I costi ammissibili sono:

  • spese per servizi di consulenza e spese per il personale; attrezzature e costi di materiale; costi di divulgazione e disseminazione dei risultati, strettamente attinenti la realizzazione del progetto;
  • spese per utenze (telefonia, energia elettrica ecc.) e altre spese per servizi generici non saranno finanziate oltre il 5% del costo complessivo.

Ogni progetto deve essere obbligatoriamente, pena la non ammissibilità, cofinanziato dall’associazione almeno per il 20% del suo costo complessivo. Il cofinanziamento, nella percentuale minima obbligatoria richiesta, può essere realizzato con risorse proprie dell’associazione proponente o delle associazioni facenti parte il “Gruppo di associazioni” (se presente), oppure con risorse di altri partner (valorizzazione impegno volontario, valorizzazione beni e servizi, contributo in denaro).

Non sono ammessi altri finanziamenti regionali a copertura di costi riconducibili allo stesso progetto o ad attività ad esso relative.

Le attività non devono avere scopo di lucro.

Entità e forma dell’agevolazione

Ciascuna delle tematiche ammissibili dispone rispettivamente delle seguenti risorse:

  • Cittadini si cresce: Modulo 1: Promozione del volontariato sociale in tema di legalità Euro 55.000,00
  • Cittadini si cresce: Modulo 2: Promozione delle pratiche di cittadinanza attiva e partecipazione democratica Euro 20.000,00
  • Tracce di memoria in Toscana Euro 10.000,00.

Ogni progetto dovrà prevedere l’intero utilizzo delle risorse disponibili.

Scadenza

Il termine per l’invio dei progetti è indicato nella data dell’11 maggio 2015.

Fondo di garanzia per le operazioni di microcredito, al via la sezione speciale

Conto alla rovescia per l’operatività della sezione speciale del Fondo di garanzia PMI per le operazioni di microcredito, disciplinate dall’art. 111 TUB. Il decreto 18 marzo 2015 del Ministero dello Sviluppo economico, integrando quanto già previsto dal decreto di dicembre 2014, consente di accedere alle garanzie anche mediante prenotazione diretta, oltre che utilizzando il normale iter, rivolgendosi, senza prenotazione, ad un intermediario finanziario. La domanda dovrà essere presentata in via telematica, attraverso l’apposita sezione del sito www.fondidigaranzia.it. Ad ogni richiesta verrà attribuito un numero identificativo. Entro 5 giorni dalla prenotazione delle risorse, il soggetto richiedente dovrà rivolgersi al soggetto finanziatore (operatore del microcredito, istituto bancario o intermediario finanziario) per ottenere il microcredito. La sezione dispone di un plafond complessivo di 40 milioni di euro.

Il decreto 18 marzo 2015 del Ministero dello Sviluppo economico integra quanto già previsto nel D.M. 24 dicembre 2014 (pubblicato sulla G.U. n. 27 del 3 febbraio 2015), con il quale, in attuazione dell’art. 39, comma 7-bis, D.L. n. 179/2012, sono stabilite, con riferimento agli interventi del Fondo di garanzia in favore del microcredito, le tipologie di operazioni ammissibili, le modalità diconcessione della garanzia, i criteri di selezione delle operazioni, nonché la quota e l’ammontare massimo delle disponibilità finanziariedel Fondo da destinare alla copertura del rischio per le garanzie.
L’avvio dell’operatività sarà resa nota dal Mediocredito Centrale(MCC) – soggetto gestore del Fondo di garanzia PMI – con apposita circolare, che sarà emanata entro 15 giorni dalla pubblicazione del D.M. 18 marzo 2015 sulla Gazzetta Ufficiale.

Le novità del decreto

Il nuovo decreto apporta importanti modifiche in merito:
– ai soggetti che possono erogare il finanziamento:
oltre che ai soggetti iscritti in un apposito elenco degli operatori di microcredito (che sarà tenuto dalla Banca d’Italia), la garanzia della sezione speciale potrà essere rilasciata sui finanziamenti concessi anche dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti all’albo di cui all’art. 106 TUB;
– alle modalità di accesso:
la garanzia del Fondo potrà essere presentata direttamente dai soggetti interessanti, accedendo all’apposita sezione del sito www.fondidigaranzia.it. Ad ogni richiesta viene attribuito un numero identificativo. Entro 5 giorni dalla prenotazione delle risorse, il soggetto dovrà rivolgersi ad una banca, ad un intermediario finanziario di cui all’art. 106 TUB ed ad altri soggetti iscritti in un apposito elenco per ottenere il microcredito.

Dotazione finanziaria

Il plafond complessivo disponibile per la concessione delle garanzie ammonta a 40 milioni di euro, di cui 30 milioni stanziati dal Ministero dello Sviluppo economico e 10 milioni derivanti dai versamenti volontari dei parlamentari del gruppo del Movimento5Stelle.

Il microcredito

Il microcredito – la cui disciplina è contenuta nel decreto del Ministero dellEconomia e delle finanze n. 176 del 17 ottobre 2014, emanato in attuazione dell’art. 111, comma 5, D.Lgs. n. 358/1993 (TUB) – è un finanziamento, di importo non superiore a 25.000 euro, a sostegno dell’avvio e lo sviluppo di un’attività di lavoro autonomo o di una microimpresa.
Soggetti ammessi
I finanziamenti possono essere concessi a:
lavoratori autonomi titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 5 dipendenti;
imprese individuali titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 5 dipendenti;
società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.

Soggetti esclusi

Sono, invece, esclusi:
– i lavoratori autonomi o imprese titolari di partita IVA da più di 5 anni;
– i lavoratori autonomi o imprese individuali con un numero di dipendenti superiore a 5 unità;
– le società di persone, società a responsabilità limitata semplificata, o società cooperative con un numero con un numero di dipendenti non soci superiore alle 10 unità.
– le imprese che al momento della richiesta presentino, anche disgiuntamente, requisiti dimensionali superiori a quelli previsti dall’art. 1, comma 2, lettere a) e b), della legge fallimentare ed un livello di indebitamento superiore a 100.000 euro (e che siano quindi soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo).

Tipologie finanziamenti

I finanziamenti possono essere finalizzati:
1) all’acquisto di beni, incluse le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e le merci destinate alla rivendita, o di servizi strumentali all’attività svolta, compreso il pagamento dei canoni delle operazioni di leasing e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative;
2) alla retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori;
3) al pagamento di corsi di formazione volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo, dell’imprenditore e dei relativi dipendenti;
4) al pagamento di corsi di formazione anche di natura universitaria o post-universitaria volti ad agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro delle persone fisiche beneficiarie.

Importo e durata dei finanziamenti

I finanziamenti non possono eccedere l’importo di 25.000 euro per ciascun beneficiario. Il limite può arrivare a35.000 euro qualora:
– il finanziamento prevede un’erogazione frazionata;
– il beneficiario ha pagato puntualmente le 6 rate pregresse all’aumento del limite;
– il progetto finanziato è ben avviato e rispetta il contratto stabilito con l’erogatore del microcredito.
La durata massima del finanziamento non può essere superiore a 7 anni, ad eccezione dei finanziamenti concessi per corsi di formazione di cui al punto 4), per i quali la durata è coerente con il piano di formazione finanziato e in ogni caso non superiore a 10 anni.