Investment compact: approvazione con qualche modifica

Il Senato ha dato il via libera al Decreto Investment Compact. Nell’ultima versione viene confermata la disciplina delle PMI innovative, con alcuni aggiustamenti che hanno definito meglio l’ambito soggettivo. In particolare, è stato aggiunto il requisito che deve trattarsi di società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, le cui azioni non siano quotate su un mercato regolamentato. Modifiche di rilievo riguardano anche le start up innovative. La correzione più significativa è relativa al requisito relativo alla costituzione: il limite temporale entro il quale una società può essere considerata start up innovativa viene elevato da 48 a 60 mesi dalla data di costituzione. Via libera anche alle novità riguardanti la Sabatini bis e il Fondo di garanzia PMI.

 

Il Decreto Investment Compact è legge: il Senato, infatti, ha approvato definitivamente la conversione del D.L. 24 gennaio 2015, n. 3.

Con il via libera definitivo, trovano conferma le modifiche apportate alla Camera riguardanti la disciplina delle PMI e start up innovative, della Sabatini bis e del Fondo di garanzia.

Le novità per le PMI innovative

Significative le correzioni apportate nel corso dell’iter di conversione alla disciplina delle PMI innovative, contenuta nell’articolo 4.

In primo luogo, è stato aggiunto il requisito che deve trattarsi di società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, le cui azioni non siano quotate su un mercato regolamentato. Altra precisazione ha riguardato il requisito del volume di spesa in ricerca e sviluppo, includendo nel calcolo anche le spese per l’acquisto di tecnologia ad alto contenuto innovativo. Vengono, invece, escluse dal suddetto calcolo non solo le spese per l’acquisto ma anche quelle per la locazione di beni immobili.

Nuova definizione di PMI innovative

In seguito alle modifiche, possono qualificarsi come “PMI innovative” le PMI (così come definite dalla raccomandazione 2003/361/CE, vale a dire le imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro), che sono costituite sotto forma di società di capitali, anche in forma cooperativa e che possiedono i seguenti requisiti:

– residenza in Italia o in uno degli Stati Membri dell’Unione europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbiano una sede produttiva o una filiale in Italia;

– certificazione dell’ultimo bilancio e dell’eventuale bilancio consolidato redatto da soggetti revisori contabili;

– le loro azioni non sono quotate in un mercato regolamentato; il testo originario disponeva invece, quale requisito caratterizzante le PMI innovative, la mancanza di possesso di azioni quotate su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione;

– assenza di iscrizione nel registro speciale previsto per le start-up innovative e l’incubatore certificato6;

– presenza di almeno 2 dei seguenti requisiti:

1) volume di spesa in ricerca, sviluppo e innovazione in misura uguale o superiore al 3% della maggiore entità tra costo e valore totale della produzione delle PMI innovative;

2) impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al quinto della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero, in percentuale uguale o superiore a un terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale ai sensi dell’articolo 3 del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270;

3) titolarità, anche quali depositarie o licenziatarie di almeno una privativa industriale, relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale ovvero titolarità dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché tale privativa sia direttamente afferente all’oggetto sociale e all’attività di impresa.

Le novità relative agli incentivi fiscali

Altre novità riguardano gli incentivi fiscali in favore di persone fisiche e persone giuridiche che intendono investire nel capitale sociale delle PMI innovative (art. 29 del DL n. 179/2012). Innanzitutto, tali agevolazioni sono riconosciute alle imprese innovative costituite da meno di 7 anni dalla loro prima vendita commerciale (il testo originario prevedeva, invece, che si applicassero alle PMI costituite da non oltre 7 anni)

In secondo luogo, detti incentivi fiscali sono estesi alle PMI innovative che operano sul mercato da più di 7 anni dalla prima vendita commerciale qualora le PMI presentino un piano di sviluppo dei prodotti, servizi o processi nuovi nel settore interessato. Il piano di sviluppo deve essere valutato e approvato da un organismo indipendente di valutazione espressione dell’associazionismo imprenditoriale, ovvero da un organismo pubblico.

Eliminata l’esenzione dal pagamento dei diritti di segreteria e del diritto annuale

A seguito della modifica prodotta durante l’esame parlamentare, le PMI innovative non godono dell’esonero dal pagamento dei diritti di segreteria dovuti per adempimenti relativi alle iscrizioni nel registro delle imprese nonché del diritto annuale dovuto alle camere di commercio.

Le novità per le start up innovative

Con la conversione in legge del Decreto Investment Compact, arrivano novità anche per la disciplina delle start up innovative.

In particolare, con una modifica all’articolo 25, comma 2, lettera b) del D.L. 179/2012, limite temporale entro il quale una società può essere considerata start up innovativa viene elevato da 48 a 60 mesi dalla data di costituzione.

Viene esteso inoltre fino al quinto anno (la previgente norma disponeva fino al quarto anno) dopo l’iscrizione alla sezione speciale del registro delle imprese, l’esonero dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria nonché dal pagamento del diritto annuale dovuto alle camere di commercio.

Sono, inoltre, stati introdotti alcuni requisiti di forma per l’atto costitutivo delle start up innovative e degli incubatori certificati, introducendo la possibilità di costituire la società con firma elettronica attraverso un atto notarile tipizzato senza firma del notaio.

Contributo a fondo perduto fino al 30% promosso dalla CCIAA di Prato per sostenere l’avvio di nuove attività

E’ stato pubblicato dalla CCIAA di Prato un bando che sostenere l’avvio di nuove attività nella provincia di Prato.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dell’intervento camerale tutte le imprese che, al momento della presentazione della domanda di contributo, risultino:

  • svolgere le attività nei settori del commercio, del turismo, dell’artigianato, dell’industria e dei servizi;
  • iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Prato da non più di 24 mesi ed aventi la sede operativa o unità locale oggetto dell’investimento nella provincia di Prato;
  • essere attive ed in regola col pagamento del diritto annuale;
  • non soggette ad amministrazione controllata, ad amministrazione straordinaria senza continuazione dell’esercizio, a concordato preventivo, a fallimento o liquidazione.

Tipologia di spese ammissibili

Le iniziative agevolabili sono relative a programmi di investimento che presentino le seguenti caratteristiche:

  • Programmi coerenti con l’attività svolta dall’impresa;
  • Programmi pari almeno a 3.000 euro. Non saranno ritenute ammissibili richieste che presentino investimenti ammissibili inferiori al minimo indicato di 3.000 euro;
  • Programmi che prevedano l’acquisto di beni di nuova fabbricazione.

Gli interventi ammessi a contributo sono:

  • spese di costituzione;
  • macchinari e attrezzature (ad esclusione delle autovetture per gli agenti/rappresentanti di commercio);
  • impianti di condizionamento o aspirazione e impianti di allarme e sicurezza. Non sono ammessi i costi connessi ad opere murarie o impianti generali (elettrico, idraulico, riscaldamento). Per quanto riguarda gli impianti elettrici è ammesso esclusivamente l’acquisto di corpi illuminanti (lampade, plafoniere, neon) in quanto assimilabili alle attrezzature;
  • spese per marchi e brevetti (si fa riferimento alle spese relative alla consulenza e alla registrazione di marchi e brevetti);
  • acquisto hardware e software. Sono ammessi anche i costi per la progettazione e la realizzazione di siti internet. Non sono ammessi i costi di mantenimento annuo, hosting, web marketing, ecc. In caso di software è ammesso il costo per la migrazione al nuovo sistema informatico in quanto assimilabile al costo di installazione;
  • arredi (ad esclusione delle spese per l’acquisto di complementi d’arredo).

Le fatture devono avere una data non anteriore a sessanta giorni dall’iscrizione nel Registro delle Imprese.

Non sono ammissibili:

  • le richieste che presentino investimenti inferiori all’importo minimo di € 3.000,00;
  • i costi di trasporto, di ritiro dell’usato, tasse, imposte ed altri oneri, formazione per l’uso, estensioni di garanzia;
  • i costi relativi ad opere murarie;
  • i costi relativi ad impianti generali (elettrico, idraulico, riscaldamento);
  • i rilevamenti di attività già esistenti e l’acquisto di beni usati.

Entità e forma dell’agevolazione

Contributo in conto capitale nella misura del 30% delle spese ritenute ammissibili, con un massimo di € 2.500,00 per ogni singola impresa richiedente.

La domanda di contributo può essere trasmessa entro il termine perentorio del 30/10/2015.

Lo Studio MM è a disposizione per la presentazione della domanda.

Toscana: aiuti alle PMI per l’acquisizione di servizi innovativi

La regione Toscana, con Decreto dirigenziale n. 6439 del 12 dicembre 2014 (pubblicato sul supplemento n. 10 al BUR n. 2 del 14 gennaio 2015), ha approvato il bando per la concessione di contributi alle imprese che intendono acquisire servizi innovativi. La gamma delle consulenze ammissibili agli aiuti risulta ampio: si va dai servizi a supporto dell’innovazione, del cambiamento organizzativo, per l’efficienza ambientale e per l’efficienza energetica, a quelli per il miglioramento delle reti distributive e della gestione dei clienti, alle consulenze per la registrazione di brevetti e certificazioni, agli studi di fattibilità. La dotazione finanziaria disponibile ammonta a 600 mila euro e una quota pari al 10% è riservata a progetti d’investimento relativi all’acquisizione di servizi qualificati di accompagnamento alla presentazione di progetti comunitari per la ricerca ed innovazione (quali ad esempio Horizon 2020).

Soggetti beneficiari Saranno ammesse le micro, piccole e medie imprese – in forma singola o associata in ATS, ATI, reti di imprese con personalità giuridica (rete-soggetto), reti di imprese senza personalità giuridica (rete-contratto), consorzi – esercitanti un’attività identificata come prevalente rientrante in uno dei seguenti Codici ATECO ISTAT 2007:

B – Estrazione di minerali da cave e miniere;

C – Attività manifatturiere;

D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;

E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento

F – Costruzioni

G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio limitatamente al gruppo 45.2 e alla categoria 45.40.3;

H – Trasporto e magazzinaggio, ad esclusione dei gruppi 49.39.01e 52.22.0 e 52.22.09;

J – Servizi di informazione e comunicazione, ad esclusione delle divisioni 58, 59 e 60 e dei gruppi 63.91

M – Attività professionali, scientifiche e tecniche ad esclusione della classe 71.11, 73.11, 74.2 e 74.3;

N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese ad esclusione della divisione 79 , dei gruppi 77.22 e 82.3 e della categoria 77.21.02;

Q – Sanità e assistenza sociale ad esclusione del gruppo 86.1

S – Altre attività di servizi, limitatamente alle divisioni 95 e 96 con esclusione della categoria 96.04.2

 

Tipo di agevolazione. Concessione di agevolazioni in conto capitale, erogate di norma, sotto forma di voucher. In linea con la strategia di Ricerca e Innovazione per la “Smart Specialisation in Toscana”, che richiede di incentrare il sostegno della politica e gli investimenti su fondamentali priorità, sfide ed esigenze basate sulla conoscenza, saranno finanziati progetti di innovazione legati alle seguenti priorità tecnologiche orizzontali indicate dalla stessa Smart Specialistion e articolate nell’allegato A “Priorità tecnologiche” del decreto 6439/2014: Ict e Fotonica, fabbrica intelligente, chimica e nanotecnologia.

 

Scadenza e presentazione domanda. La domanda di aiuto può essere redatta e presentata esclusivamente online sulla piattaforma web di Sviluppo Toscana spa, alla pagina https://sviluppo.toscana.it/bandi/, a partire dalle ore 9:00 del 15 gennaio e fino alle ore 17:00 del 30 ottobre 2015. Le credenziali di accesso alla piattaforma web verranno rilasciate dalle ore 9.00 del 15 gennaio e sino alle ore 12:00 del giorno lavorativo precedente la data di scadenza secondo le modalità descritte nel “Cronoprogramma fasi del procedimento e Istruzioni presentazione domanda” (allegato D del decreto n. 6439/2014) e nel manuale reso disponibile sulla pagina dedicata sul sito www.sviluppo.toscana.it

 

Lo Studio MM è a disposizione per la presentazione delle domande di contributo

Contributo a fondo perduto fino al 50% promosso dalla CCIAA di Livorno per favorire la costituzione di reti d’imprese

La Camera di Commercio di Livorno, riconoscendo la Rete di Impresa quale strumento innovativo e competitivo come risposta alla necessità di migliorare l’efficienza aziendale in questo periodo di crisi e di fronte a mercati sempre più globalizzati, intende incentivare, tramite il presente bando, la sottoscrizione di Contratti di Rete tra imprese (reti d’imprese) della provincia di Livorno.

Soggetti beneficiari

Destinatari del contributo sono i raggruppamenti di imprese costituiti o da costituire con forma di “Contratto di rete”. Le imprese aderenti al Contratto di rete devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • rientrare nella definizione di piccola e media impresa;
  • almeno 2 imprese devono avere sede legale e/o unità locale operativa nella provincia di Livorno;
  • risultare regolarmente iscritte al Registro delle Imprese;
  • essere attive e non essere assoggettate a procedure di liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale, comunque denominata;
  • non aver ottenuto altri contributi di fonte pubblica riguardanti il medesimo intervento;
  • per le imprese aventi sede legale e/o unità locale operativa nella provincia di Livorno, essere in regola con il pagamento del diritto annuale degli ultimi 5 anni.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili le spese, al netto di IVA ed altre imposte e tasse, sostenute ed integralmente pagate nel periodo 01/01/2015 – 31/12/2015 relative a:

  • spese notarili (escluse le spese per bolli, tasse o imposte) e di registrazione sostenute per la formalizzazione del contratto di rete;
  • costi per la redazione del programma di rete e per l’asseverazione;
  • costi per acquisizione di brevetti e diritti di licenza strumentali alla realizzazione del progetto e costi per il deposito di brevetti e la registrazioni di marchi strettamente correlati ai risultati ottenuti nella realizzazione del progetto. Non sono ammissibili i costi relativi alle tasse di mantenimento e di rinnovazione o qualsiasi altro costo da imputare a brevetti e marchi con data di deposito o di registrazione antecedente alla data di presentazione della domanda;
  • costi per l’ideazione e la promozione del marchio della rete.

Entità e forma dell’agevolazione

Le risorse complessive che la Camera di Livorno mette a disposizione per l’iniziativa sono pari a € 20.000,00.

La Camera di Commercio di Livorno concede complessivamente alla Rete d’impresa un contributo in conto capitale pari al 50% delle spese ammissibili (al netto di Iva) ed effettivamente sostenute per un importo massimo complessivo di € 6.000,00. Il contributo sarà erogato, in parti uguali, alle imprese della provincia di Livorno facenti parti della Rete. Non sarà erogato alcun contributo alle imprese della rete aventi sede legale al di fuori della provincia di Livorno.

Qualora facciano parte della rete imprese aventi sede legale al di fuori della provincia di Livorno, il contributo viene ridotto proporzionalmente al numero delle stesse, tenendo conto solo delle imprese livornesi (es. a fronte di contratto di rete di imprese costituito da tre aziende livornesi e da una milanese, il contributo concedibile alle imprese livornesi è pari a 3/4 della somma spettante).

Scadenza

Le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2015, salvo chiusura anticipata del bando per  esaurimento fondi.

Internazionalizzazione: contributo a fondo perduto fino a 2.500,00 € promosso dalla CCIAA di Livorno per la partecipazione a mostre e fiere

La Camera di Commercio di Livorno, nel quadro delle proprie iniziative istituzionali per promuovere la competitività delle imprese e del territorio, intende favorire i processi di internazionalizzazione concedendo contributi in conto capitale per la partecipazione delle imprese a manifestazioni fieristiche internazionali svolte in Italia ed a mostre e fiere svolte all’estero.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse ai contributi del presente bando le imprese, loro cooperative e consorzi che, al momento della presentazione della domanda:

  • rientrino nella definizione di piccola e media impresa;
  • abbiano sede legale e/o unità locale operativa nella provincia di Livorno;
  • siano regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese o nel R.E.A. di Livorno;
  • siano in regola con il pagamento del diritto annuale degli ultimi 5 anni;
  • siano attive e non assoggettate a procedure di liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale, comunque denominata;
  • non abbiano ottenuto altri contributi di fonte pubblica riguardanti il medesimo intervento.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili a contributo esclusivamente le spese (al netto dell’IVA) relative all’acquisizione dello spazio espositivo (noleggio stand ed iscrizione alla fiera).
Sono escluse le spese di allestimento dello stand, a meno che non si tratti di stand preallestito direttamente dal soggetto gestore degli spazi espositivi, che ne emetta propria fattura.

Entità e forma dell’agevolazione

Il bando prevede l’erogazione di un contributo a favore delle imprese che partecipano alle manifestazioni fieristiche nel periodo 1 gennaio 2015 – 31 dicembre 2015. Le risorse complessive che la Camera di Livorno mette a disposizione per l’iniziativa sono pari a € 40.000,00. Il limite massimo del contributo assegnabile non potrà superare il 50% delle spese (al netto dell’IVA) sostenute ed ammissibili.

In ogni caso, il limite massimo di contribuzione (al lordo della ritenuta d’acconto) per ogni singola iniziativa è così suddiviso:

  • mostre e fiere internazionali in Italia € 1.000,00 per ogni impresa
  • mostre e fiere in Paesi dell’Unione Europea € 1.500,00 per ogni impresa
  • mostre e fiere in altri Paesi extra Unione Europea € 2.500,00 per ogni impresa

Ogni impresa può presentare una sola domanda di contributo a valere sul presente bando. Le imprese potranno esporre in stand autonomi individuali o consortili. Per la partecipazione tramite Consorzi o cooperative verrà riconosciuto un contributo commisurato al numero delle imprese partecipanti e presenti nello stand collettivo, con un massimale di:

  • € 200,00 ad impresa per manifestazioni fieristiche svolte in Italia,
  • € 400,00 ad impresa per manifestazioni fieristiche svolte nell’Unione Europea
  • € 500,00 ad impresa per manifestazioni fieristiche svolte in altri paesi extra Unione Europea

e comunque, per tutti i casi sopra previsti, fino ad un massimale di € 3.000,00.

Qualora un’impresa presenti o abbia presentato, nel corso del 2015, richieste di contributi a valere sugli altri bandi della Camera di Commercio di Livorno l’importo lordo complessivo percepibile non potrà comunque essere superiore a € 10.000,00.

I contributi sono aumentati del 10% qualora si tratti di imprese giovanili o femminili.

Scadenza

Le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2015.

Lo Studio MM è a disposizione per la predisposizione della domanda di contributo.

Contributo in c/ interessi fino al 100% promosso dalla CCIAA di Livorno a sostegno del credito agrario di esercizio

La Camera di Commercio di Livorno, nel quadro delle proprie iniziative istituzionali volte a favorire lo sviluppo del sistema economico locale, intende sostenere l’accesso al credito delle imprese agricole della provincia di Livorno attraverso la concessione di contributi in conto interessi sul credito agrario di esercizio concessi da Istituti bancari e Consorzi Agrari convenzionati.

Lo stanziamento complessivo destinato all’iniziativa è pari ad € 30.000,00.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse al beneficio le piccole e medie imprese agricole, loro cooperative e consorzi, attive nella produzione primaria di prodotti agricoli (per la nomenclatura ATECO 2007: sezione A, fino allo 02.40.00 compreso) in possesso dei seguenti requisiti:
– rientrare nella definizione di piccola e media impresa;
– avere centro aziendale (sede legale e/o unità locale) nella provincia di Livorno in cui almeno il 70% della superficie agricola utilizzata (SAU) ricada nella stessa;
– essere regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese o nel R.E.A. di Livorno;
– essere in regola con il pagamento del diritto annuale degli ultimi 5 anni;
– risultare attive e non essere assoggettate a procedure di liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale, comunque denominata;

Tipologia di investimenti ammissibili

Gli investimenti dovranno essere strettamente funzionali all’attività esercitata dall’impresa e realizzati nella sede o unità locale operativa dell’impresa richiedente presente sul territorio della provincia.
A titolo esemplificativo le spese per la conduzione aziendale dovranno riguardare l’acquisto di sementi, fertilizzanti, antiparassitari, mangimi, carburanti e lubrificanti per autotrazione e riscaldamento serre, acquisto di servizi quali noleggio di operazioni meccaniche in conto terzi, oneri previdenziali propri e costi per assunzione manodopera salariata, ed ogni altra spesa sostenuta per il completamento del ciclo produttivo colturale.

Entità e forma dell’agevolazione

La Camera concede un contributo in conto interessi alle imprese che abbiano ottenuto un prestito a breve termine sotto forma di sconto di cambiale agraria o di prestito di conduzione.

Il contributo concesso è pari al 100% dell’importo degli interessi pagati sulla cambiale agraria ed al 50% dell’importo degli interessi pagati sul prestito di conduzione.

Il finanziamento concesso dagli Istituti bancari e dai Consorzi Agrari convenzionati sotto forma di sconto di cambiale agraria ha le seguenti caratteristiche:

  • credito agrario a breve garantito da cambiale agraria;
  • rimborso del capitale: in un’unica soluzione, alla scadenza dell’operazione stessa;
  • durata massima: 12 mesi;
  • importo minimo del finanziamento: € 5.000,00;
  • importo massimo del finanziamento: € 40.000,00;
  • tasso annuo nominale: tasso fisso, massimo 3,8%;
  • finanziamenti deliberati ed erogati a partire dall’1/01/2015 fino al 31/12/2015.

Le domande potranno essere presentate dalla data di pubblicazione del presente bando fino al 31 dicembre 2015, salvo chiusura anticipata del bando per esaurimento fondi.

Lo Studio MM è a disposizione per la presentazione della domanda di contributo.

Contributo a fondo perduto fino al 50% promosso dalla CCIAA di Livorno per favorire la certificazione di qualità.

Nel quadro delle iniziative promozionali volte a favorire lo sviluppo del sistema economico locale, la Camera di Commercio di Livorno intende sostenere, attraverso la concessione di contributi, le imprese della provincia di Livorno che volontariamente adottano sistemi di gestione ambientale, di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori, di qualità dei processi e dei prodotti e di responsabilità sociale.

Le risorse complessive che la Camera di Livorno mette a disposizione per l’iniziativa sono pari ad € 30.000,00.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse al beneficio le piccole e medie imprese, loro cooperative e consorzi in possesso dei seguenti requisiti:

  • avere sede legale e/o unità locale operativa nella provincia di Livorno;
  •  essere regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese o nel R.E.A. di Livorno;
  • essere in regola con il pagamento del diritto annuale degli ultimi 5 anni;
  • essere attive e non essere assoggettate a procedure di liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale, comunque denominata;
  • non aver ottenuto altri contributi di fonte pubblica riguardanti il medesimo intervento.

Tipologia di spese ammissibili

I contributi di cui al presente bando sono concessi a fronte di spese sostenute2 per interventi volti ad ottenere per la prima volta una delle seguenti certificazioni:
a) BS OHSAS 18001 sistemi di gestione e sicurezza
b) ECOLABEL (sia per prodotti che per servizi di ricettività turistica e campeggi)
c) ISO 22000 sistemi gestione sicurezza alimentare
d) UNI EN ISO 22005 tracciabilità nel settore agroalimentare
e) BRC e IFS certificazione fornitori del settore food, che producono a marchio
f) UNI EN ISO 14001 sistemi gestione ambientale certificati
g) EMAS III sistemi gestione ambientali registrati
h) UNI EN ISO 9001 sistemi gestione per la qualità
i) S.A. 8000 certificazione etica delle imprese
j) CSR-SC responsabilità sociale delle imprese rilasciata dal Ministero del lavoro, compresa l’adozione dei bilanci sociali
k) UNI CEI EN ISO 50001:2011 sistemi di gestione dell’energia
l) ISCC – EU, International Substainability and Carbon Certification – certificazione di biomassa e bioenergia
m) ISO TS 16949 Sistemi di gestione della Qualità per i produttori del settore auto motive;
n) PEFC certificazione della gestione forestale sostenibile.

La domanda deve riferirsi a certificazione acquisita nel corso dell’anno 2015 (fa fede la data di rilascio apposta sul certificato).

 

Entità e forma dell’agevolazione

Il contributo di cui al presente bando è concesso nella misura del 50% delle spese (al netto di IVA) riconosciute come ammissibili e regolarmente documentate, fino ad un massimo di € 2.500,00 (al lordo della ritenuta d’acconto del 4%).
Il contributo potrà essere ottenuto soltanto per una certificazione.
Il contributo concesso dalla Camera di Commercio è aumentato del 10% qualora si tratti di imprese giovanili o femminili3 .
Qualora un’impresa presenti o abbia presentato, nel corso del 2015, richieste di contributi a valere sugli altri bandi della Camera di Commercio di Livorno, l’importo lordo complessivo camerale percepibile non potrà comunque essere superiore a € 10.000,00.

Le domande potranno essere presentate dalla data di pubblicazione del presente bando al 31 dicembre 2015, salvo chiusura anticipata del bando per esaurimento fondi.

Lo Studio MM è a disposizione per la presentazione della richiesta di contributo.

Toscana: partenza a giugno per i bandi PO Italia-Francia Marittimo 2014-2020

La Regione Toscana si prepara ad emanare sei bandi nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia PO Marittimo 2014-2020 (PO Italia-Francia Marittimo), che avrà una dotazione finanziaria complessiva di oltre 199 milioni di euro e di cui si attende l’approvazione definitiva da parte della Commissione europea.

Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia PO Marittimo 2014-2020

Sostenere la cooperazione transfrontaliera fra le Regioni affacciate sul mar Tirreno del Nord: è l’obiettivo del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia PO Marittimo 2014-2020, che coinvolge Sardegna, Liguria, Corsica, le cinque province costiere della Toscana (Lucca, Pisa, Massa Carrara, Livorno e Grosseto), cui si aggiungeranno per la prima volta i dipartimenti francesi delle Alpi marittime e del Var (Regione Provenza Alpi Costa Azzurra).

La Regione Toscana, che rappresenta l’autorità di gestione del PO, ha approvato il documento di programmazione per il settennato 2014-2020, di cui si attende il via libera definitivo da parte della Commissione europea.

Il Programma potrà contare su una dotazione finanziaria complessiva di oltre 199 milioni e 649 mila euro, di cui 169 milioni e 702mila euro a valere su fondi europei e 29 milioni e 947mila euro di cofinanziamento nazionale.

Il Programma si articola in 4 azioni:

  • Promozione della competitività delle imprese nelle filiere transfrontaliere: punta a far crescere il tessuto imprenditoriale, caratterizzato da una prevalenza di PMI, dei territori coinvolti. In particolare è rivolto ai settori della nautica, della cantieristica navale, del turismo innovativo e sostenibile, delle biotecnologie e delle energie rinnovabili,
  • Protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali e gestione dei rischi: intende migliorare la sicurezza in navigazione e le capacità di prevenzione e gestione, da parte delle istituzioni pubbliche, dei rischi collegati ai cambiamenti climatici (erosione costiera, incendi, rischi idrogeologici ecc),
  • Miglioramento della connessione dei territori e della sostenibilità delle attività portuali: mira all’aumento dell’offerta di trasporto in particolare verso le isole e le zone meno collegate, allo sviluppo della multimodalità, alla riduzione delle attività inquinanti acustiche e ambientali dei porti,
  • Aumento delle opportunità di lavoro: obiettivo che si intende centrare attraverso il sostegno all’autoimprenditorialità, alla microimpresa, all’impresa sociale e solidale.

I primi bandi della Regione Toscana

In attesa dell’ok definitivo da parte della Commissione europea, la Regione Toscana ha predispostosei bandi a valere sul Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia PO Marittimo 2014-2020.

In linea con le azioni in cui si articola il Programma, gli avvisi riguarderanno il finanziamento:

  • delle reti e dei cluster transfrontalieri di impresa,
  • delle filiere prioritarie dell’economia blu e verde,
  • delle attività di prevenzione e gestione del rischio idrogeologico, dell’erosione costiera e dell’insabbiamento dei porti;
  • delle azioni per la conservazione e lo sviluppo del patrimonio naturale e culturale.

I sei bandi potranno contare su un plafond complessivo di oltre 58 milioni di euro e saranno pubblicati alla fine del mese di giugno.

Finanziamento a tasso agevolato promosso dalla CCIAA di Pisa per l’accesso al microcredito

La Camera di Commercio di Pisa, intende promuovere e sostenere l’accesso al microcredito delle imprese della provincia di Pisa mediante l’assegnazione di contributi in conto interessi su micro finanziamenti concessi dagli istituti bancari convenzionati.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse al beneficio del contributo camerale di cui al presente Bando le imprese di tutti i settori economici, esercitanti attività ammesse ai contributi in regime de minimis, esercitate in forma individuale o di società, anche cooperativa:

  • iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Pisa ed aventi la sede o unità locale oggetto dell’investimento nella Provincia di Pisa;
  • attive ed in regola con la denuncia di inizio attività al Rea della Camera di Commercio di Pisa;
  • in regola con il pagamento del diritto annuale.

 

Tipologia di progetti ammissibili

Possono richiedere il beneficio del contributo in conto interessi le imprese che hanno ottenuto un finanziamento, accordato da banche convenzionate, avente le seguenti caratteristiche:

  • prestito chirografario o prestito rateale (senza garanzie reali o consortili) di importo massimo di 25.000,00 Euro;
  • durata da 3 a 6 anni di cui uno di pre-ammortamento;
  • rimborso rateale a partire dal 13° mese dall’erogazione;
  • tasso fisso preammortamento IRS 1 anno + spread massimo del 6% elevabile all’8% per le imprese in fase di costituzione;
  • tasso ammortamento a scelta dell’impresa richiedente: IRS di periodo + spread del 6% oppure Euribor + spread del 6%.

Entità e forma dell’agevolazione

Il contributo concesso dalla Camera di Commercio è, comunque, commisurato ad un importo massimo di finanziamento di € 25.000,00 . Ogni azienda può presentare una sola domanda di contributo.

Il contributo è pari all’importo degli interessi attualizzati in base al tasso di attualizzazione vigente al momento della concessione dell’agevolazione e stabilito dalla Commissione Europea per il calcolo dell’ESL aumentato di 100 punti base secondo i criteri della Comunicazione della Commissione Europea.

Scadenza

Le domande dovranno pervenire entro il 30 novembre 2015.

 

Lo Studio MM è a disposizione per predisporre la domanda di contributo.

Bando “Think for Social”: finanziamenti a fondo perduto per lo sviluppo sociale

Think for Social è un’iniziativa promossa da Fondazione Vodafone Italia e realizzata con la collaborazione di PoliHub, incubatore del Politecnico di Milano gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano. Think for Social intende intercettare e supportare i migliori progetti di sviluppo sociale in grado di tradurre le potenzialità offerte dalle tecnologie in risposte efficaci e sostenibili ai bisogni sociali.
I migliori progetti, fino ad un massimo di 10, riceveranno un seed grant fino a 30.000 Euro da utilizzarsi per sviluppare concretamente il proprio progetto e avranno accesso ad un programma di accelerazione coordinato da PoliHub.

Soggetti beneficiari

I soggetti eleggibili a partecipare si dividono nelle seguenti categorie:

  • 1) NO PROFIT
    • Organizzazioni No Profit laiche o religiose;
    • Team di persone (fino a 5), tutte necessariamente maggiorenni;
  • 2) STUDENTI
    • Studenti universitari organizzati in team di progetto (massimo 5 studenti per ogni team), i quali dovranno fornire copia del certificato di frequenza che attesti la regolare iscrizione presso l’Università;
    • Studenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado (Scuola Superiore) organizzati in team di progetto (massimo 5 studenti per ogni team) coordinati da un docente della Scuola di appartenenza, il quale sarà il responsabile del progetto ed incaricato a rappresentare il team medesimo nei confronti dell’organizzazione dell’iniziativa Think for Social;
  • 3) ALLEANZE/PARTNERSHIP NO PROFIT/FOR PROFIT
    Saranno ammesse partnership tra organizzazioni no profit e società for profit (Micro, piccole, medie e grandi imprese di tutti i settori) messe in atto attraverso le seguenti forme:

    • Associazione temporanea d’impresa (ATI), già costituita o da costituire entro 30 giorni dall’assegnazione del finanziamento, il cui soggetto mandatario e titolare della proprietà dei risultati del progetto coincide con uno o più soggetti;
    • Micro, piccole, medie e grandi imprese di tutti i settori, che si impegnano a costituire entro 30 giorni dall’assegnazione del finanziamento uno spinoff aziendale No Profit appartenente ad una delle forme giuridiche ammissibili;
    • Cofinanziamento allo sviluppo del progetto da parte di società for profit con risorse in cash e/o in kind a titolo di erogazione liberale e attestata mediante lettera di impegno da parte della/e società for profit in cui si forniscono i dettagli delle risorse messe a disposizione e/o l’entità del contributo.

Tipologia di progetti ammissibili

I progetti dovranno mostrare di poter generare un impatto sociale sul territorio italiano e dovranno afferire, a titolo preferenziale, ai seguenti ambiti di applicazione:

  • Salute e benessere: Progetti e servizi alla persona per la promozione della salute e del benessere, miglioramento delle condizioni di vita delle fasce deboli (anziani, disabili, etc.), sviluppo e sostegno dell’e-Health e dell’active ageing, etc.
  • Cultura e istruzione: progetti di formazione, smart cultural heritage, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, turismo sostenibile, etc.
  • Agricoltura, alimentazione e ambiente: Innovazione e sostenibilità nei processi e prodotti alimentari (trasformazione, conservazione e consumo), promozione e tutela della biodiversità, utilizzo sostenibile delle risorse ambientali, etc. Saranno presi in considerazione progetti al di fuori di tali ambiti purché presentino un forte potenziale di impatto sociale (killing ideas).

Entità e forma dell’agevolazione

La Fondazione Vodafone Italia mette a disposizione una dotazione complessiva massima di 1 Milione di Euro per finanziare il lancio e lo sviluppo dei progetti.
I progetti selezionati:

  • Riceveranno un “seed grant” equity free fino a 30.000 euro che dovrà essere interamente destinato allo sviluppo del progetto;
  • Un programma di accelerazione di 4 mesi coordinato da PoliHub, l’incubatore del Politecnico di Milano, che prevede il supporto da parte di mentor esperti in ambito tech and social business. Il programma di accelerazione consentirà di potenziare le competenze e le attitudini imprenditoriali e supportare concretamente i partecipanti nello sviluppo del proprio progetto. Ciascun team selezionato sarà affiancato da un mentor messo a disposizione da PoliHub.

Scadenza

Per partecipare occorre presentare la propria candidatura entro e non oltre il 30 aprile 2015.

Lo Studio MM è a disposizione per la predisposizione delle domande.