Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 100%, finanziamento a tasso agevolato pari all’80% e garanzia per interventi di sostegno allo start-up

La Regione Toscana, nell’ambito del progetto Giovanisì, al fine di consolidare lo sviluppo economico ed accrescere i livelli di occupazione giovanile, intende agevolare la realizzazione di progetti d’investimento per:

1. l’AVVIO di micro e piccole iniziative imprenditoriali, alle quali concedere microcredito e voucher per l’acquisizione di servizi di consulenza e supporto all’innovazione (es. di affiancamento e tutoraggio) utili alla creazione e allo svolgimento dell’attività d’impresa.

2. il CONSOLIDAMENTO di piccole imprese costituite da più di due anni e da non oltre cinque, alle quali concedere la garanzia regionale per ottenere il finanziamento bancario necessario a sostenere l’espansione aziendale.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda:

  • le Micro e Piccole Imprese (MPI);
  • persone fisiche che costituiranno l’impresa entro sei mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione sempre che non abbiano un età superiore a 40 anni al momento della costituzione dell’impresa medesima.

Le imprese devono esercitare nel territorio della Regione Toscana un’attività identificata come:

– Commercio all’ingrosso e al dettaglio;

– Trasporto e magazzinaggio;

– Attività di alloggio e ristorazione;

– Servizi di informazione e comunicazione;

– Attività professionali, scientifiche e tecniche limitatamente ai gruppi: attività degli studi di architettura, agenzie pubblicitarie, attività fotografiche, traduzione ed interpretariato;

– Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese;

– Istruzione, Formazione culturale;

– Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento;

– Altre attività di servizi, limitatamente agli Stabilimenti termali.

Tipologia spese ammissibili

Sono ammissibili i seguenti costi:

Per la sezione Microcredito sono ammissibili le spese per investimenti materiali quali terreni, immobili, impianti, macchinari, attrezzature e immateriali ossia attivi diversi da quelli materiali o finanziari che consistono in diritti di brevetti, licenze, know how o altre forme di proprietà intellettuale.

Per la sezione Voucher sono ammissibili le spese di consulenza e di sostegno all’innovazione.

Entità e forma dell’agevolazione

La dotazione iniziale per la presente agevolazione è pari a Euro 10.525.180,86 così ripartita:

MICROCREDITO: Euro 7.863.289,59
VOUCHER: Euro 2.661.891,27

L’importo dell’investimento ammissibile alle agevolazioni del presente atto è compreso tra 8.000,00 e 35.000,00 euro.
L’agevolazione totale tra microcredito e voucher non può superare l’80% del progetto d’investimento ammissibile.

A. MICROCREDITO – Finanziamento agevolato a tasso zero

Nel caso sia richiesto anche il voucher, l’importo del finanziamento è pari al 60% del costo totale dell’investimento ammissibile e va da un minimo di 4.800,00€ ad un massimo di 21.000,00€.

Nel caso in cui l’impresa non richieda il voucher l’importo del finanziamento è pari all’80% del costo totale dell’investimento ammissibile e va da un minimo di 6.400,00€ ad un massimo di 28.000,00€.

La durata del finanziamento è di 7 anni con un preammortamento di 18 mesi oltre ad un eventuale periodo di preammortamento tecnico non superiore a sei mesi.  Il rimborso avviene in rate semestrali posticipate costanti.

B. VOUCHER – Contributo in conto capitale nella misura del 100% della spesa ammessa che va da un minimo di 1.600,00€ ad un massimo di 7.000,00€, deve essere proporzionale al costo totale ammissibile e non può essere superiore al 20% dell’investimento complessivamente attivato ed ammesso alle agevolazioni previste dal presente bando.

C. GARANZIA – Fino al 31/12/2015 la garanzia è concessa mediante utilizzo del Fondo di garanzia.

Scadenza

La domanda di aiuto deve essere inoltrata a partire dalle ore 9.00 del 15 ottobre 2015 fino ad esaurimento delle risorse.

Lo Studio MM all’Open Summit di StartupItalia!

E’ con estremo piacere che segnaliamo che lo Studio MM sarà presente all’Open Summit organizzato da StartupItalia! la più importante rivista digitale italiana dedicata alle start up.


L’Open Summit si svolgerà il 14 dicembre al Palazzo del Ghiaccio di Milano (clicca qui per le informazioni su come raggiungere la location), all’evento saranno presenti le 100 migliori start up dell’anno che si contenderanno il titolo di Start up dell’anno.


Ad assegnare il premio di Start up dell’anno è stata chiamata una giuria di 50 esperti a livello nazionale, della quale farà parte anche Marcello Marzano.


A far parte della giuria sono stati chiamati imprenditori e consulenti che in questi anni hanno dimostrato di avere a cuore il tema delle start up, solo per fare alcuni nomi: Paolo Barberis (Consigliere per l’Innovazione della Presidenza del Consiglio), Salvatore Ippolito (Country Manager Twitter Italia), Maximo Ibarra (CEO Wind), Davide Dattoli (Talent Garden), Renato Soru (fondazione Tiscali), Roberto Ferrari (CheBanca!), Salvo Mizzi (Invitalia Ventures), Carlo Tursi (Uber), Carlo Purassanta (MIcrosoft Italia), nonché 
Gianluca Dettori e Mariarita Costanza noti al grande pubblico per essere stati giudici di Shark Tank. 

Considerata la caratura dei membri della giuria far parte di quest’ultima può essere considerato un grande riconoscimento del lavoro svolto dallo Studio MM.

Agricoltura sociale: nuove opportunità dalla Legge 141/2015

Il nuovo quadro normativo in materia di agricoltura sociale entra in vigore il 23 settembre 2015 della Legge 141/2015. Tali disposizioni hanno l’obiettivo di promuovere il sostegno degli imprenditori agricoli che sviluppano delle iniziative, associabili all’agricoltura, finalizzate a facilitare servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo. Per agricoltura sociale si intendono le attività esercitate da imprenditori agricoli e cooperative sociali che realizzano l’inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati, attività sociali e di servizio per le comunità locali tramite l’utilizzo di risorse materiali e immateriali dell’agricoltura, progetti finalizzati all’educazione ambientale, alimentare e alla salvaguardia delle biodiversità.

Con l’entrata in vigore delle disposizioni in materia di agricoltura sociale viene introdotta una definizione precisa di questo settore, al fine di poter ricondurre a specifiche modalità di utilizzo di un’impresa agricola una serie di benefici e di regole.
Gli imprenditori agricoli potranno sviluppare una serie di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo per facilitare l’accesso adeguato ed uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali, specialmente in zone rurali e svantaggiate.
Per saperne di più contattaci

Invitalia: finanziamento a tasso agevolato fino al 75% per la creazione di imprese giovanili o femminili

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 del 5 settembre 2015, il Decreto 30 luglio 2015 n. 140 con il regolamento – ai sensi di quanto  previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo n. 185/2000– contenente i criteri e  le modalità per la concessione delle agevolazioni volte a sostenere  nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale,  attraverso la creazione di micro e piccole  imprese  competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile,  e  a  sostenerne  lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l’accesso al credito.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese:

  1.  costituite  in  forma  societaria,  ivi  incluse  le  società cooperative;
  2.  la cui compagine societaria è composta, per  oltre  la  metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti  di  età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero da donne;
  3. costituite  da  non  più  di  dodici  mesi  alla   data   di presentazione della domanda di agevolazione;
    di micro e  piccola  dimensione,  secondo  la  classificazione contenuta nel regolamento GBER nonché nel decreto del Ministro delle attività produttive 18 aprile 2005.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni le imprese devono:

  1. essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese;
  2. essere nel pieno e libero esercizio dei  propri  diritti,  non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  3. non  rientrare  tra  le  imprese  che   hanno   ricevuto   e, successivamente, non rimborsato o depositato in  un  conto  bloccato, gli  aiuti  individuati  quali   illegali   o   incompatibili dalla Commissione europea.

Il possesso dei requisiti deve  essere dimostrato alla data di presentazione della domanda di  agevolazione, nel caso di imprese già costituite alla predetta data, oppure  entro 45 giorni  dalla  data  della comunicazione nel caso in cui la domanda  sia  presentata da persone fisiche che intendano costituire una nuova società.

Non sono ammesse agli aiuti le imprese controllate da soci controllanti imprese che abbiano  cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della  richiesta, un’attività  analoga  a  quella  cui  si  riferisce  la  domanda  di agevolazione.

Tipologia di spese ammissibili

Sono  ammissibili  alle  agevolazioni  le spese  necessarie  alle  finalità del programma di investimento  sostenute dall’impresa a decorrere  dalla data di presentazione della domanda oppure dalla data di  costituzione  della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche. Sono agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni stabiliti dal regolamento de minimis, le iniziative che prevedono programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro.

Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto  di  beni materiali  e  immateriali  e  servizi   rientranti   nelle   seguenti categorie:
a) suolo aziendale;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione  e  della  comunicazione  (TIC)  commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione  specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche.

Entità e forma dell’agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e assumono la forma di un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di 8 anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile.

Il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria,  senza  interessi,  secondo  un  piano  di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate  scadenti  il  31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, a decorrere dalla  prima  delle precitate date successiva a quella di erogazione dell’ultima quota a saldo del finanziamento concesso.

Entrata in vigore del provvedimento: 20/09/2015

Lo Studio MM su Wired

Annualmente la rivista Wired pubblica la propria selezione delle 20 realtà più promettenti d’Italia e quest’anno, tra le varie menzioni, emerge anche quella per lo Studio MM, cliccate qui per leggere la rivista.

Fa molto piacere riscontrare che la rivista arrivi a definire lo Studio come il “Commercialista delle start up”

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 60% per l’avvio di imprese per giovani agricoltori

Sul BUR del 1.07.2015 è stato approvato il bando “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori – Pacchetto Giovani – annualità 2015”.

Soggetti beneficiari

Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno per “L’avviamento di imprese per giovani agricoltori – Pacchetto Giovani“ i seguenti soggetti:

a) Titolare di azienda agricola individuale;

b) Società di persone, di capitale o cooperativa avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola in cui si insedia un giovane (o più giovani in caso di insediamenti plurimi in società) che al momento della presentazione della domanda di aiuto soddisfa (o soddisfano) i seguenti requisiti:

  • età compresa fra i 18 anni (compiuti) e i 40 anni (non compiuti);
  • insediamento in qualità di “capo azienda” nei 6 mesi precedenti alla presentazione della domanda di aiuto acquisendo per la prima volta la partita IVA come azienda agricola (ditta individuale,società,cooperativa);
  • presentazione di un piano aziendale;
  • impegno ad essere conforme alla definizione di “agricoltore attivo” entro 18 mesi dalla data dell’insediamento e comunque non oltre la conclusione del piano aziendale qualora questa sia precedente al suddetto termine;
  • possedere o impegnarsi ad acquisire adeguate qualifiche e competenze professionali entro il termine previsto per la conclusione del piano aziendale;
  • impegnarsi a diventare imprenditore agricolo professionale.

Per essere ammissibile al momento della presentazione della domanda l’azienda agricola oggetto di insediamento deve avere la potenzialità di raggiungere una dimensione espressa in termini di standard output non inferiore a 13.000 euro e non superiore a 190.000 euro.

Tipologie di interventi ammissibili

L’insediamento può avvenire in qualità di:

a) Titolare di azienda agricola individuale di nuova costituzione;

b) Socio, amministratore e legale rappresentante di società di persone o di capitale di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola. Nel caso di insediamento in una società di persone o di capitale di nuova costituzione avente per oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola, ciascun giovane che si insedia deve esercitare pieno potere decisionale assumendo la responsabilità di amministratore e legale rappresentante della società per tutta la durata dell’impegno e dimostrare di possedere almeno il 20% del capitale sociale;

c) Socio, amministratore e legale rappresentante di una cooperativa agricola di conduzione di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola. Nel caso di insediamento in una cooperativa agricola di conduzione di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola, ciascun giovane che si insedia deve esercitare pieno potere decisionale assumendo la responsabilità di amministratore e legale rappresentante della cooperativa per tutta la durata dell’impegno avendo sottoscritto una quota del capitale sociale.

In tutti i casi (a,b,c) il giovane precedentemente all’insediamento non deve aver ricoperto la carica di amministratore in una società di persone, società di capitale o cooperativa avente per oggetto l’attività agricola.

Nel “Pacchetto Giovani” è prevista, oltre alla specifica sottomisura  6.1 “Avvio all’avviamento di imprese per giovani agricoltori”, anche l’attivazione obbligatoria di almeno uno fra i seguenti tipi di operazione collegate alle sottomisure del Programma di Sviluppo Rurale:

a) Sottomisura 4.1 “Sostegno agli investimenti alle aziende agricole”:

  • tipo di operazione 4.1.2 “ Investimenti in aziende agricole in cui si insedia un giovane agricoltore”;
  • tipo di operazione 4.1.5 “Incentivare il ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole”;

b) Sottomisura 6.4 “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra- agricole”:

  • tipo di operazione 6.4.1 “ Diversificazione delle aziende agricole”;
  • tipo di operazione 6.4.2 “Energia derivante da fonti rinnovabile nelle aziende agricole.

Entità e forma dell’agevolazione

L’importo complessivo dei fondi messo a disposizione nell’annualità 2015 per il “Pacchetto Giovani” è pari ad Euro 40.000.000,00.

E’ prevista una soglia minima pari a 50.000 euro per ciascun giovane che si insedia per gli investimenti ammessi a finanziamento sulle sottomisure complessivamente attivate nel Pacchetto Giovani (4.1 e 6.4) ed indicate nel piano aziendale. L’importo massimo del contributo pubblico concedibile per le sottomisure attivate (4.1 e 6.4) per ogni giovane che si insedia, non può essere superiore a 130.000 euro. Per ciascuna delle singole sottomisure attivate l’importo minimo del contributo concedibile è pari a 5.000 euro.

  • Sottomisura 4.1: Contributo in conto capitale pari al 50% per investimenti riguardanti esclusivamente l’attività di produzione di prodotti agricoli, con una maggiorazione del 10% in caso di investimenti realizzati in aziende che ricadono completamente in zona montana; 40% per investimenti utilizzabili in modo esclusivo o parziale per le attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti appartenenti all’Allegato I specificato nel bando.
  • Sottomisura 6.4: Contributo in conto capitale pari al 50% con una maggiorazione del 10% in caso di investimenti realizzati in aziende che ricadono completamente in zona montana.

E’ inoltre previsto un premio per l’avviamento. L’entità del premio all’avviamento è fissata in euro 40.000,00 per ciascun giovane che si insedia o in euro 50.000,00 nel caso di insediamento in aziende ricadenti completamente in aree montane.

E’ possibile presentare domanda entro le ore 13.00 del 2 novembre 2015.

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 60% per l’avvio di imprese per giovani agricoltori

Soggetti beneficiari

Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno per “L’avviamento di imprese per giovani agricoltori – Pacchetto Giovani“ i seguenti soggetti:

a) Titolare di azienda agricola individuale;

b) Società di persone, di capitale o cooperativa avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola in cui si insedia un giovane (o più giovani in caso di insediamenti plurimi in società) che al momento della presentazione della domanda di aiuto soddisfa (o soddisfano) i seguenti requisiti:

  • età compresa fra i 18 anni (compiuti) e i 40 anni (non compiuti);
  • insediamento in qualità di “capo azienda” nei 6 mesi precedenti alla presentazione della domanda di aiuto acquisendo per la prima volta la partita IVA come azienda agricola (ditta individuale,società,cooperativa);
  • presentazione di un piano aziendale;
  • impegno ad essere conforme alla definizione di “agricoltore attivo” entro 18 mesi dalla data dell’insediamento e comunque non oltre la conclusione del piano aziendale qualora questa sia precedente al suddetto termine;
  • possedere o impegnarsi ad acquisire adeguate qualifiche e competenze professionali entro il termine previsto per la conclusione del piano aziendale;
  • impegnarsi a diventare imprenditore agricolo professionale.

Per essere ammissibile al momento della presentazione della domanda l’azienda agricola oggetto di insediamento deve avere la potenzialità di raggiungere una dimensione espressa in termini di standard output non inferiore a 13.000 euro e non superiore a 190.000 euro.

Tipologie di interventi ammissibili

L’insediamento può avvenire in qualità di:

a) Titolare di azienda agricola individuale di nuova costituzione;

b) Socio, amministratore e legale rappresentante di società di persone o di capitale di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola. Nel caso di insediamento in una società di persone o di capitale di nuova costituzione avente per oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola, ciascun giovane che si insedia deve esercitare pieno potere decisionale assumendo la responsabilità di amministratore e legale rappresentante della società per tutta la durata dell’impegno e dimostrare di possedere almeno il 20% del capitale sociale;

c) Socio, amministratore e legale rappresentante di una cooperativa agricola di conduzione di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola. Nel caso di insediamento in una cooperativa agricola di conduzione di nuova costituzione avente ad oggetto l’esercizio esclusivo dell’attività agricola, ciascun giovane che si insedia deve esercitare pieno potere decisionale assumendo la responsabilità di amministratore e legale rappresentante della cooperativa per tutta la durata dell’impegno avendo sottoscritto una quota del capitale sociale.

In tutti i casi (a,b,c) il giovane precedentemente all’insediamento non deve aver ricoperto la carica di amministratore in una società di persone, società di capitale o cooperativa avente per oggetto l’attività agricola.

Nel “Pacchetto Giovani” è prevista, oltre alla specifica sottomisura  6.1 “Avvio all’avviamento di imprese per giovani agricoltori”, anche l’attivazione obbligatoria di almeno uno fra i seguenti tipi di operazione collegate alle sottomisure del Programma di Sviluppo Rurale:

a) Sottomisura 4.1 “Sostegno agli investimenti alle aziende agricole”:

  • tipo di operazione 4.1.2 “ Investimenti in aziende agricole in cui si insedia un giovane agricoltore”;
  • tipo di operazione 4.1.5 “Incentivare il ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole”;

b) Sottomisura 6.4 “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra- agricole”:

  • tipo di operazione 6.4.1 “ Diversificazione delle aziende agricole”;
  • tipo di operazione 6.4.2 “Energia derivante da fonti rinnovabile nelle aziende agricole.

Entità e forma dell’agevolazione

L’importo complessivo dei fondi messo a disposizione nell’annualità 2015 per il “Pacchetto Giovani” è pari ad Euro 40.000.000,00.

E’ prevista una soglia minima pari a 50.000 euro per ciascun giovane che si insedia per gli investimenti ammessi a finanziamento sulle sottomisure complessivamente attivate nel Pacchetto Giovani (4.1 e 6.4) ed indicate nel piano aziendale. L’importo massimo del contributo pubblico concedibile per le sottomisure attivate (4.1 e 6.4) per ogni giovane che si insedia, non può essere superiore a 130.000 euro. Per ciascuna delle singole sottomisure attivate l’importo minimo del contributo concedibile è pari a 5.000 euro.

  • Sottomisura 4.1: Contributo in conto capitale pari al 50% per investimenti riguardanti esclusivamente l’attività di produzione di prodotti agricoli, con una maggiorazione del 10% in caso di investimenti realizzati in aziende che ricadono completamente in zona montana; 40% per investimenti utilizzabili in modo esclusivo o parziale per le attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti appartenenti all’Allegato I specificato nel bando.
  • Sottomisura 6.4: Contributo in conto capitale pari al 50% con una maggiorazione del 10% in caso di investimenti realizzati in aziende che ricadono completamente in zona montana.

E’ inoltre previsto un premio per l’avviamento. L’entità del premio all’avviamento è fissata in euro 40.000,00 per ciascun giovane che si insedia o in euro 50.000,00 nel caso di insediamento in aziende ricadenti completamente in aree montane.

Il presente avviso è consultabile sul BURT n. 19 parte II del 13 maggio 2015

Toscana: Garanzia fino al 60% per il sostegno alla liquidità delle imprese dei settori turismo, commercio, terziario

E’ stato approvato il regolamento per l’accesso alla sezione del Fondo di garanzia regionale dedicata al sostegno alla liquidità delle piccole e medie imprese dei settori turismo e commercio; il Fondo di garanzia fa riferimento alla linea di intervento 1.3.A del PRSE 2012-2015.

La Regione Toscana con il presente intervento intende agevolare l’accesso al credito per la liquidità delle imprese con l’obiettivo di favorire la competitività del sistema produttivo regionale, in conformità alle disposizioni comunitarie e/o nazionali e regionali vigenti in materia1 nonché dei principi di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese.

Le garanzie sono concesse a valere sul Fondo di garanzia, con la dotazione iniziale pari a € 2.200.000,00.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda le Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI).

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammesse le seguenti operazioni finanziarie (d’ora in avanti “finanziamento”) finalizzate a:

  • consolidamento a medio e lungo termine di debiti a breve termine, purché sulla nuova operazione finanziaria siano negoziate condizioni migliorative per le imprese;
  • finanziamenti per reintegro di liquidità a fronte di investimenti già effettuati entro e non oltre i tre anni precedenti la data di presentazione della richiesta di garanzia, a condizione che sia allegata alla richiesta di garanzia, distinta delle fatture relative agli investimenti effettuati negli ultimi tre anni o di altra documentazione equipollente e descrizione dei singoli investimenti effettuati completa del costo sostenuto dall’impresa per singola voce di spesa. Sono esclusi gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi;
  • rifinanziamento di debiti a medio e lungo termine;
  • acquisto di scorte o di altre forniture;
  • finanziamenti per la copertura del costo complessivo del lavoro dipendente che l’impresa sosterrà nei 12 mesi successivi alla erogazione del finanziamento, a condizione che l’impresa si impegni, con apposito accordo sindacale a mantenere in attività nei successivi 12 mesi alla concessione del finanziamento, da allegare alla richiesta di garanzia;
  • finanziamenti per il reintegro di liquidità delle piccole e medie imprese che vantano crediti verso imprese appartenenti, al momento dell’emissione della fattura non pagata
  • cambiali finanziarie;
  • liquidità alle imprese che hanno subito danni a seguito di calamità naturali avvenute in Toscana, a condizione che le imprese abbiano sede operativa o amministrativa nel territorio toscano e alleghino alla richiesta di garanzia copia della “Scheda di accertamento danni imprese” consegnata al Comune di competenza, a condizione che la richiesta di garanzia sia presentata entro 12 mesi dal verificarsi dell’evento;

L’importo massimo per singolo finanziamento è pari a € 150.000. I finanziamenti di importo pari o inferiore a € 25.000,00 sono considerate “operazioni di microcredito”.
Tale importo è da intendersi come limite massimo per singola impresa ivi compreso l’importo residuo alla data di presentazione della domanda per precedenti operazioni attivate a valere sul presente fondo.
I finanziamenti devono avere una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 60 mesi.

Entità e forma dell’agevolazione

La garanzia – diretta, esplicita, incondizionata e irrevocabile ed escutibile a prima richiesta – è rilasciata ai soggetti finanziatori per un importo massimo garantito non superiore al 60% dell’importo di ciascun finanziamento. Nei limiti di tale importo, la garanzia rilasciata copre fino al 60% dell’ammontare dell’esposizione – per capitale e interessi contrattuali e di mora – del soggetto finanziatore nei confronti dell’impresa beneficiaria, calcolato al sessantesimo giorno successivo alla data di intimazione di pagamento.

L’importo massimo garantito è pari a euro 120.000,00 per singola impresa ed euro 180.000,00 per gruppi di imprese, tenuto conto dell’esposizione residua alla data di presentazione della domanda di garanzia.

Le richieste di garanzia sono presentate dalle imprese richiedenti al soggetto gestore a partire dalle ore 9.00 del 11.05.2015.
La Regione Toscana si riserva di sospendere la presentazione delle domande in caso di esaurimento della dotazione del fondo.

Pubblicato il rapporto sulle start up innovative

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il rapporto sulle start up innovative dal quale emerge che il 75% opera nel settore dei servizi, poco più del 18% nell’industria e il 4% nel commercio. Il 40% delle imprese svolge attività terziarie fortemente legate alle nuove tecnologie, come produzione di software, consulenza informatica e servizi di informazione, mentre una quota del 16,7% si occupa di ricerca&sviluppo. All’interno del settore manifatturiero, la prevalenza va all’ICT, ossia a quei comparti che sviluppano la parte hardware e le altre tecnologie di base come strumentazioni elettriche ed elettroniche. Uno degli elementi che ha spinto l’accelerazione delle S.r.l. innovative è probabilmente da ricercare nella possibilità data dal fatto di poter considerare come tali le imprese che sono composte per un terzo da personale laureato.

Come conseguenza, le figure più ricercate dalle S.r.l. innovative sono gli ingegneri. Le start up energetiche, imprese che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico, raggiungono il 12% con circa 400 unità. Il Nord Ovest è l’area che ospita il maggior numero di start up. Come prevedibile il numero maggiore si trova a in Lombardia e a Milano. Segue il Nord Est a livello provinciale si evidenzia Trento. Alla pari si collocano centro e sud-italia.

Dagli studi fatti emerge che i fondatori delle start up non temono la concorrenza, ma si preoccupano di come stare sul mercato, a conferma che ritengono molto innovativa la loro proposta, ma probabilmente sono poco consapevoli di come approcciare il mercato. Sono preoccupati per il costo del personale, del clima economico sfavorevole e della tassazione.

Di seguito i dati di dettaglio delle società esistenti a fine 2014 (Fonte: elaborazioni Unioncamere-Si.Camera su dati Infocamere).

Start up innovative per settore economico

 

Numero Start up innovative %
Agricoltura/pesca 11 0,3%
Commercio 128 4,0%
Industria/artigianato 585 18,2%
Servizi alle imprese 2.456 76,6%
Turismo 12 0,4%
Nc 16 0,5%
Totale 3.208 100,0%

Start up innovative per attività economica prevalente

 

Numero Start up innovative %
Produzione di software, consulenza informatica 965 30,1%
Ricerca scientifica e sviluppo 537 16,7%
Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici 267 8,3%
Attività degli studi di architettura e d’ingegneria 135 4,2%
Altre attività professionali, scientifiche e tecniche 130 4,1%
Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica 128 4,0%
Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca 114 3,6%
Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale 95 3,0%
Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature 75 2,3%
Commercio al dettaglio 70 2,2%

Start up innovative per macro area territoriale

 

Numero Start up innovative %
Nord Ovest 1.001 31,2%
Nord Est 814 25,4%
Centro 696 21,7%
Sud e Isole 697 21,7%
ITALIA 3.208 100,0%

Start up innovative per regione

 

Regione Numero Start up innovative %
Abruzzo 48 1,5%
Basilicata 20 0,6%
Calabria 78 2,4%
Campania 184 5,7%
Emilia Romagna 363 11,3%
Friuli-Venezia giulia 87 2,7%
Lazio 311 9,7%
Liguria 54 1,7%
Lombardia 705 22,0%
Marche 137 4,3%
Molise 14 0,4%
Piemonte 232 7,2%
Puglia 133 4,1%
Sardegna 99 3,1%
Sicilia 121 3,8%
Toscana 212 6,6%
Trentino Alto Adige 117 3,6%
Umbria 36 1,1%
Valle d’Aosta 10 0,3%
Veneto 247 7,7%
Italia 3.208 100,0%

 

Fondo di garanzia per le operazioni di microcredito, al via la sezione speciale

Conto alla rovescia per l’operatività della sezione speciale del Fondo di garanzia PMI per le operazioni di microcredito, disciplinate dall’art. 111 TUB. Il decreto 18 marzo 2015 del Ministero dello Sviluppo economico, integrando quanto già previsto dal decreto di dicembre 2014, consente di accedere alle garanzie anche mediante prenotazione diretta, oltre che utilizzando il normale iter, rivolgendosi, senza prenotazione, ad un intermediario finanziario. La domanda dovrà essere presentata in via telematica, attraverso l’apposita sezione del sito www.fondidigaranzia.it. Ad ogni richiesta verrà attribuito un numero identificativo. Entro 5 giorni dalla prenotazione delle risorse, il soggetto richiedente dovrà rivolgersi al soggetto finanziatore (operatore del microcredito, istituto bancario o intermediario finanziario) per ottenere il microcredito. La sezione dispone di un plafond complessivo di 40 milioni di euro.

Il decreto 18 marzo 2015 del Ministero dello Sviluppo economico integra quanto già previsto nel D.M. 24 dicembre 2014 (pubblicato sulla G.U. n. 27 del 3 febbraio 2015), con il quale, in attuazione dell’art. 39, comma 7-bis, D.L. n. 179/2012, sono stabilite, con riferimento agli interventi del Fondo di garanzia in favore del microcredito, le tipologie di operazioni ammissibili, le modalità diconcessione della garanzia, i criteri di selezione delle operazioni, nonché la quota e l’ammontare massimo delle disponibilità finanziariedel Fondo da destinare alla copertura del rischio per le garanzie.
L’avvio dell’operatività sarà resa nota dal Mediocredito Centrale(MCC) – soggetto gestore del Fondo di garanzia PMI – con apposita circolare, che sarà emanata entro 15 giorni dalla pubblicazione del D.M. 18 marzo 2015 sulla Gazzetta Ufficiale.

Le novità del decreto

Il nuovo decreto apporta importanti modifiche in merito:
– ai soggetti che possono erogare il finanziamento:
oltre che ai soggetti iscritti in un apposito elenco degli operatori di microcredito (che sarà tenuto dalla Banca d’Italia), la garanzia della sezione speciale potrà essere rilasciata sui finanziamenti concessi anche dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti all’albo di cui all’art. 106 TUB;
– alle modalità di accesso:
la garanzia del Fondo potrà essere presentata direttamente dai soggetti interessanti, accedendo all’apposita sezione del sito www.fondidigaranzia.it. Ad ogni richiesta viene attribuito un numero identificativo. Entro 5 giorni dalla prenotazione delle risorse, il soggetto dovrà rivolgersi ad una banca, ad un intermediario finanziario di cui all’art. 106 TUB ed ad altri soggetti iscritti in un apposito elenco per ottenere il microcredito.

Dotazione finanziaria

Il plafond complessivo disponibile per la concessione delle garanzie ammonta a 40 milioni di euro, di cui 30 milioni stanziati dal Ministero dello Sviluppo economico e 10 milioni derivanti dai versamenti volontari dei parlamentari del gruppo del Movimento5Stelle.

Il microcredito

Il microcredito – la cui disciplina è contenuta nel decreto del Ministero dellEconomia e delle finanze n. 176 del 17 ottobre 2014, emanato in attuazione dell’art. 111, comma 5, D.Lgs. n. 358/1993 (TUB) – è un finanziamento, di importo non superiore a 25.000 euro, a sostegno dell’avvio e lo sviluppo di un’attività di lavoro autonomo o di una microimpresa.
Soggetti ammessi
I finanziamenti possono essere concessi a:
lavoratori autonomi titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 5 dipendenti;
imprese individuali titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 5 dipendenti;
società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative titolari di partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.

Soggetti esclusi

Sono, invece, esclusi:
– i lavoratori autonomi o imprese titolari di partita IVA da più di 5 anni;
– i lavoratori autonomi o imprese individuali con un numero di dipendenti superiore a 5 unità;
– le società di persone, società a responsabilità limitata semplificata, o società cooperative con un numero con un numero di dipendenti non soci superiore alle 10 unità.
– le imprese che al momento della richiesta presentino, anche disgiuntamente, requisiti dimensionali superiori a quelli previsti dall’art. 1, comma 2, lettere a) e b), della legge fallimentare ed un livello di indebitamento superiore a 100.000 euro (e che siano quindi soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo).

Tipologie finanziamenti

I finanziamenti possono essere finalizzati:
1) all’acquisto di beni, incluse le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e le merci destinate alla rivendita, o di servizi strumentali all’attività svolta, compreso il pagamento dei canoni delle operazioni di leasing e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative;
2) alla retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori;
3) al pagamento di corsi di formazione volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo, dell’imprenditore e dei relativi dipendenti;
4) al pagamento di corsi di formazione anche di natura universitaria o post-universitaria volti ad agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro delle persone fisiche beneficiarie.

Importo e durata dei finanziamenti

I finanziamenti non possono eccedere l’importo di 25.000 euro per ciascun beneficiario. Il limite può arrivare a35.000 euro qualora:
– il finanziamento prevede un’erogazione frazionata;
– il beneficiario ha pagato puntualmente le 6 rate pregresse all’aumento del limite;
– il progetto finanziato è ben avviato e rispetta il contratto stabilito con l’erogatore del microcredito.
La durata massima del finanziamento non può essere superiore a 7 anni, ad eccezione dei finanziamenti concessi per corsi di formazione di cui al punto 4), per i quali la durata è coerente con il piano di formazione finanziato e in ogni caso non superiore a 10 anni.