TOSCANA START UP: La Rivista dello Studio MM sullo start up d’impresa
Pubblicati 3 nuovi articoli sulla rivista dello Studio MM sullo start up d’impresa, leggi le novità:
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Il Senato ha dato il via libera al Decreto Investment Compact. Nell’ultima versione viene confermata la disciplina delle PMI innovative, con alcuni aggiustamenti che hanno definito meglio l’ambito soggettivo. In particolare, è stato aggiunto il requisito che deve trattarsi di società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, le cui azioni non siano quotate su un mercato regolamentato. Modifiche di rilievo riguardano anche le start up innovative. La correzione più significativa è relativa al requisito relativo alla costituzione: il limite temporale entro il quale una società può essere considerata start up innovativa viene elevato da 48 a 60 mesi dalla data di costituzione. Via libera anche alle novità riguardanti la Sabatini bis e il Fondo di garanzia PMI.
Il Decreto Investment Compact è legge: il Senato, infatti, ha approvato definitivamente la conversione del D.L. 24 gennaio 2015, n. 3.
Con il via libera definitivo, trovano conferma le modifiche apportate alla Camera riguardanti la disciplina delle PMI e start up innovative, della Sabatini bis e del Fondo di garanzia.
Le novità per le PMI innovative
Significative le correzioni apportate nel corso dell’iter di conversione alla disciplina delle PMI innovative, contenuta nell’articolo 4.
In primo luogo, è stato aggiunto il requisito che deve trattarsi di società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, le cui azioni non siano quotate su un mercato regolamentato. Altra precisazione ha riguardato il requisito del volume di spesa in ricerca e sviluppo, includendo nel calcolo anche le spese per l’acquisto di tecnologia ad alto contenuto innovativo. Vengono, invece, escluse dal suddetto calcolo non solo le spese per l’acquisto ma anche quelle per la locazione di beni immobili.
Nuova definizione di PMI innovative
In seguito alle modifiche, possono qualificarsi come “PMI innovative” le PMI (così come definite dalla raccomandazione 2003/361/CE, vale a dire le imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro), che sono costituite sotto forma di società di capitali, anche in forma cooperativa e che possiedono i seguenti requisiti:
– residenza in Italia o in uno degli Stati Membri dell’Unione europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbiano una sede produttiva o una filiale in Italia;
– certificazione dell’ultimo bilancio e dell’eventuale bilancio consolidato redatto da soggetti revisori contabili;
– le loro azioni non sono quotate in un mercato regolamentato; il testo originario disponeva invece, quale requisito caratterizzante le PMI innovative, la mancanza di possesso di azioni quotate su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione;
– assenza di iscrizione nel registro speciale previsto per le start-up innovative e l’incubatore certificato6;
– presenza di almeno 2 dei seguenti requisiti:
1) volume di spesa in ricerca, sviluppo e innovazione in misura uguale o superiore al 3% della maggiore entità tra costo e valore totale della produzione delle PMI innovative;
2) impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al quinto della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero, in percentuale uguale o superiore a un terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale ai sensi dell’articolo 3 del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270;
3) titolarità, anche quali depositarie o licenziatarie di almeno una privativa industriale, relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale ovvero titolarità dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché tale privativa sia direttamente afferente all’oggetto sociale e all’attività di impresa.
Le novità relative agli incentivi fiscali
Altre novità riguardano gli incentivi fiscali in favore di persone fisiche e persone giuridiche che intendono investire nel capitale sociale delle PMI innovative (art. 29 del DL n. 179/2012). Innanzitutto, tali agevolazioni sono riconosciute alle imprese innovative costituite da meno di 7 anni dalla loro prima vendita commerciale (il testo originario prevedeva, invece, che si applicassero alle PMI costituite da non oltre 7 anni)
In secondo luogo, detti incentivi fiscali sono estesi alle PMI innovative che operano sul mercato da più di 7 anni dalla prima vendita commerciale qualora le PMI presentino un piano di sviluppo dei prodotti, servizi o processi nuovi nel settore interessato. Il piano di sviluppo deve essere valutato e approvato da un organismo indipendente di valutazione espressione dell’associazionismo imprenditoriale, ovvero da un organismo pubblico.
Eliminata l’esenzione dal pagamento dei diritti di segreteria e del diritto annuale
A seguito della modifica prodotta durante l’esame parlamentare, le PMI innovative non godono dell’esonero dal pagamento dei diritti di segreteria dovuti per adempimenti relativi alle iscrizioni nel registro delle imprese nonché del diritto annuale dovuto alle camere di commercio.
Le novità per le start up innovative
Con la conversione in legge del Decreto Investment Compact, arrivano novità anche per la disciplina delle start up innovative.
In particolare, con una modifica all’articolo 25, comma 2, lettera b) del D.L. 179/2012, limite temporale entro il quale una società può essere considerata start up innovativa viene elevato da 48 a 60 mesi dalla data di costituzione.
Viene esteso inoltre fino al quinto anno (la previgente norma disponeva fino al quarto anno) dopo l’iscrizione alla sezione speciale del registro delle imprese, l’esonero dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria nonché dal pagamento del diritto annuale dovuto alle camere di commercio.
Sono, inoltre, stati introdotti alcuni requisiti di forma per l’atto costitutivo delle start up innovative e degli incubatori certificati, introducendo la possibilità di costituire la società con firma elettronica attraverso un atto notarile tipizzato senza firma del notaio.
E’ stato pubblicato dalla CCIAA di Prato un bando che sostenere l’avvio di nuove attività nella provincia di Prato.
Possono beneficiare dell’intervento camerale tutte le imprese che, al momento della presentazione della domanda di contributo, risultino:
Le iniziative agevolabili sono relative a programmi di investimento che presentino le seguenti caratteristiche:
Gli interventi ammessi a contributo sono:
Le fatture devono avere una data non anteriore a sessanta giorni dall’iscrizione nel Registro delle Imprese.
Non sono ammissibili:
Contributo in conto capitale nella misura del 30% delle spese ritenute ammissibili, con un massimo di € 2.500,00 per ogni singola impresa richiedente.
La domanda di contributo può essere trasmessa entro il termine perentorio del 30/10/2015.
Lo Studio MM è a disposizione per la presentazione della domanda.
La Camera di Commercio di Livorno, riconoscendo la Rete di Impresa quale strumento innovativo e competitivo come risposta alla necessità di migliorare l’efficienza aziendale in questo periodo di crisi e di fronte a mercati sempre più globalizzati, intende incentivare, tramite il presente bando, la sottoscrizione di Contratti di Rete tra imprese (reti d’imprese) della provincia di Livorno.
Destinatari del contributo sono i raggruppamenti di imprese costituiti o da costituire con forma di “Contratto di rete”. Le imprese aderenti al Contratto di rete devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
Sono ammissibili le spese, al netto di IVA ed altre imposte e tasse, sostenute ed integralmente pagate nel periodo 01/01/2015 – 31/12/2015 relative a:
Le risorse complessive che la Camera di Livorno mette a disposizione per l’iniziativa sono pari a € 20.000,00.
La Camera di Commercio di Livorno concede complessivamente alla Rete d’impresa un contributo in conto capitale pari al 50% delle spese ammissibili (al netto di Iva) ed effettivamente sostenute per un importo massimo complessivo di € 6.000,00. Il contributo sarà erogato, in parti uguali, alle imprese della provincia di Livorno facenti parti della Rete. Non sarà erogato alcun contributo alle imprese della rete aventi sede legale al di fuori della provincia di Livorno.
Qualora facciano parte della rete imprese aventi sede legale al di fuori della provincia di Livorno, il contributo viene ridotto proporzionalmente al numero delle stesse, tenendo conto solo delle imprese livornesi (es. a fronte di contratto di rete di imprese costituito da tre aziende livornesi e da una milanese, il contributo concedibile alle imprese livornesi è pari a 3/4 della somma spettante).
Le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2015, salvo chiusura anticipata del bando per esaurimento fondi.
La Camera di Commercio di Livorno, nel quadro delle proprie iniziative istituzionali per promuovere la competitività delle imprese e del territorio, intende favorire i processi di internazionalizzazione concedendo contributi in conto capitale per la partecipazione delle imprese a manifestazioni fieristiche internazionali svolte in Italia ed a mostre e fiere svolte all’estero.
Sono ammesse ai contributi del presente bando le imprese, loro cooperative e consorzi che, al momento della presentazione della domanda:
Sono ammissibili a contributo esclusivamente le spese (al netto dell’IVA) relative all’acquisizione dello spazio espositivo (noleggio stand ed iscrizione alla fiera).
Sono escluse le spese di allestimento dello stand, a meno che non si tratti di stand preallestito direttamente dal soggetto gestore degli spazi espositivi, che ne emetta propria fattura.
Il bando prevede l’erogazione di un contributo a favore delle imprese che partecipano alle manifestazioni fieristiche nel periodo 1 gennaio 2015 – 31 dicembre 2015. Le risorse complessive che la Camera di Livorno mette a disposizione per l’iniziativa sono pari a € 40.000,00. Il limite massimo del contributo assegnabile non potrà superare il 50% delle spese (al netto dell’IVA) sostenute ed ammissibili.
In ogni caso, il limite massimo di contribuzione (al lordo della ritenuta d’acconto) per ogni singola iniziativa è così suddiviso:
Ogni impresa può presentare una sola domanda di contributo a valere sul presente bando. Le imprese potranno esporre in stand autonomi individuali o consortili. Per la partecipazione tramite Consorzi o cooperative verrà riconosciuto un contributo commisurato al numero delle imprese partecipanti e presenti nello stand collettivo, con un massimale di:
e comunque, per tutti i casi sopra previsti, fino ad un massimale di € 3.000,00.
Qualora un’impresa presenti o abbia presentato, nel corso del 2015, richieste di contributi a valere sugli altri bandi della Camera di Commercio di Livorno l’importo lordo complessivo percepibile non potrà comunque essere superiore a € 10.000,00.
I contributi sono aumentati del 10% qualora si tratti di imprese giovanili o femminili.
Le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2015.
Lo Studio MM è a disposizione per la predisposizione della domanda di contributo.
La Camera ha approvato ieri, in prima lettura, il decreto Investment Compact. Tra le principali novità introdotte quelle riguardanti le PMI e le start up innovative. In particolare, per le PMI innovative viene precisato che potranno qualificarsi come tali solo le società di capitali, anche cooperative, le cui azioni non sono quotate su un mercato regolamentato. Incisive anche le modifiche alla disciplina delle start-up innovative, che estendono la qualifica alle imprese costituite da non più di 5 anni (oggi il limite è di 4 anni) e che introducono la possibilità di costituire le società con firma elettronica attraverso un atto notarile tipizzato senza firma del notaio. Ora il testo passa all’esame del Senato, per essere convertito entro il 25 marzo.
Al fine di promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, è stato riordinato il regime di aiuto denominato Smart&Start, che è ora finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo delle start-up innovative ed è applicabile sull’intero territorio nazionale.
Il nuovo intervento prevede l’agevolazione di programmi d’investimento e costi d’esercizio realizzati e sostenuti nell’ambito di piani d’impresa:
Possono beneficiare delle agevolazioni :
Nell’ambito dei piani di impresa sono ammissibili i programmi di investimento aventi ad oggetto l’acquisizione di :
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento.
Le agevolazioni finanziarie consistono in un mutuo senza interessi, il cui valore può arrivare fino al 70% delle spese ammissibili (max € 1.050.000).
Il valore del mutuo può arrivare all’80% delle spese ammissibili, se la start-up ha una compagine interamente costituita da giovani e/o donne o se tra i soci è presente un dottore di ricerca che rientra dall’estero (max 1.200.000).
Le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto.
Le start-up costituite da meno di 12 mesi beneficiano di servizi di tutoring tecnico-gestionale, ossia servizi specialistici erogati anche con modalità innovative, che possono includere scambi con realtà internazionali.
Il valore dei servizi di tutoring è pari a € 15.000 per le regioni del Mezzogiorno e a € 7.500 per il centro Nord.
Con circolare del Ministro dello sviluppo economico del 10 dicembre 2014 sono stati definiti aspetti rilevanti per l’accesso alle agevolazioni e il funzionamento del regime di aiuto finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di start-up innovative.
Le domande di agevolazione potranno essere presentate dal 16 febbraio 2015 alle ore 12 secondo le modalità e gli schemi resi disponibili dal Soggetto gestore in un’apposita sezione del sito sopra indicato almeno 10 giorni prima dell’apertura dello sportello.
Lo Studio MM è a disposizione per la presentazione delle domande.
Il progetto EMYE mira a supportare i giovani professionisti che intendono avviare un’impresa e a rafforzare i rapporti e le opportunità tra imprese europee e dell’Africa del Nord. Il progetto è cofinanziato dal programma della Commissione Europea “Iniziativa Euro-Mediterranea per la Promozione dell’Impiego giovanile”.
Il progetto si svolgerà nel periodo 2015-2016.
ATTIVITÀ DEL PROGETTO
1. Networking
Le imprese partecipanti (europee e nordafricane) saranno messe in contatto per creare nuove opportunità di business in diversi settori.
2. Formazioni per i giovani professionisti
115 giovani professionisti che intendono avviare un’attività e 60 imprese ospitanti saranno selezionati per effettuare delle formazioni specifiche.
3. Presentazione paesi e incontri B to B
Missioni in Tunisia, Marocco, Libia e Italia saranno organizzate per presentare le opportunità in questi paesi e per organizzare incontri mirati tra imprese, giovani professionisti ed enti pubblici e privati.
4. Supporto specifico alle imprese
Specifici help desks saranno a disposizione dei giovani professionisti e delle imprese e regolari consultazioni saranno organizzate con le autorità competenti al fine di migliorare le condizioni per lo sviluppo del settore privato.
CHI PUÒ PARTECIPARE ALLE FORMAZIONI ?
Giovani professionisti che intendono avviare un’attività. I giovani potranno intraprendere una formazione in un’impresa estera per migliorare le loro competenze.
Imprese ospitanti. Oltre al contributo apportato dai giovani professionisti, le imprese saranno incluse nelle attività del progetto per interagire con imprenditori e organizzazioni degli altri paesi e accedere a nuove opportunità di business.
Lo Studio MM è disposizione per la presentazione delle domande.
E’ stata pubblicata sul sito www.smartstart.invitalia.it la documentazione necessaria per la richiesta delle agevolazioni.
Le domande di agevolazione, redatte in lingua italiana, dovranno essere compilate esclusivamente attraverso la procedura informatica presente nella sezione “Presenta la domanda” del sito internet www.smartstart.invitalia.it.
Per richiedere le agevolazioni Smart&Start Italia è necessario:
La piattaforma per la registrazione sarà attiva nei prossimi giorni.
Le domande possono essere presentate a partire da lunedì 16 febbraio 2015 (dalle ore 12).
Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
La domanda ed il piano d’impresa dovranno essere firmati digitalmente dal legale rappresentante della società, oppure, nel caso di società non ancora costituite, dal futuro socio che si propone come “referente del progetto”.
Il piano d’impresa dovrà evidenziare gli elementi di innovazione del progetto, l’analisi del mercato e le relative strategie, gli aspetti tecnici, economici e finanziari dell’iniziativa.
Lo Studio MM è a disposizione per la presentazione delle domande di agevolazione.