Internazionalizzazione: Garanzia fino all’80% in favore di imprese miste operanti in paesi in via di sviluppo.
Nuovi incentivi all’internazionalizzazione, sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la delibera con cui il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) definisce le modalità di accesso al Fondo di garanzia per i finanziamenti in favore di imprese italiane che acquisiscono quote di capitale di rischio in imprese miste, nuove o già esistenti, da realizzarsi con la partecipazione di investitori pubblici o privati locali in determinati Paesi in via di sviluppo, quali:
- Paesi HIPC (Heavily indebted poor countries – Paesi poveri altamente indebitati) e PMA (Paesi meno avanzati);
- Paesi individuati annualmente dalla Banca mondiale come “low and lower middle income” (Paesi a basso/medio reddito);
- Paesi individuati come prioritari dalla Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (DGCS) del Ministero degli Esteri.
Soggetti beneficiari
Le imprese destinatarie della garanzia sono quelle:
- iscritte nel registro delle imprese, istituito presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura competente sul territorio nazionale o al registro delle imprese di pesca;
- che possiedono almeno il 20% del capitale sociale dell’impresa mista;
- attive da almeno tre anni nello stesso settore di attività dell’impresa mista;
- valutate economicamente e finanziariamente sane dal gestore del Fondo di garanzia.
Tipologie di interventi ammissibili
- partecipazione di imprese italiane al capitale di rischio di nuove imprese miste;
- aumento di capitale in imprese miste sottoscritto da imprese italiane e finalizzato alla riabilitazione e/o all’ampliamento di imprese preesistenti.
Entità e forma dell’agevolazione
Il Fondo ha una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, impiegata per la concessione di garanzie fino all’80% dell’ammontare del finanziamento agevolato nel caso delle imprese di piccole e medie dimensioni e fino al 60% del valore del finanziamento nel caso delle grandi imprese.
I settori di investimento ammessi sono:
- industria, agricoltura, allevamento, pesca ed attività di trasformazione dei loro prodotti;
- artigianato;
- microfinanza, servizi di microimprenditorialità, commercio locale, commercio equo e solidale, turismo sostenibile;
- tutela e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali;
- servizi locali di pubblico interesse nei settori dell’energia, delle comunicazioni, dell’acqua, dei trasporti e dei rifiuti;
- formazione professionale ed educazione;
- fornitura di servizi medici di pubblica utilità e produzione di medicinali.
Scadenza
La domanda di ammissione alla garanzia può essere presentata al Ministero degli Affari esteri sia contestualmente, sia successivamente alla richiesta del finanziamento agevolato. Nel primo caso, al termine delle procedure di valutazione, il beneficiario ottiene l’ammissione sia al finanziamento che allo schema di garanzia; nel secondo, l’accesso alla garanzia deve essere richiesto entro sei mesi dalla concessione del credito agevolato.