Agenzia delle Entrate e Mise: chiarimenti su Super e iper ammortamento

E’ stata pubblicata ieri 30 marzo 2017 la CIRCOLARE N.4/E dell’Agenzia delle entrate emessa in coordinamento con il Mise, il documento di prassi (qui si può leggere una sintesi) ha l’obiettivo di fare chiarezza su molti aspetti, eccone una carrellata tratta dal comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate.

Super e iper ammortamento a confronto sulla base del risparmio fiscale – La diversa entità delle maggiorazioni relative al super e all’iper ammortamento produce un diverso risparmio d’imposta, come illustrato dalla tabella seguente, che evidenzia gli effetti fiscali di un investimento di 1 milione di euro effettuato da un soggetto Ires per l’acquisto di un bene che fruisce del super/iper ammortamento rispetto all’ipotesi di ammortamento ordinario:

Ammortamento ordinario Super ammortamento (maggiorazione 40%) Iper ammortamento (maggiorazione 150%)
Importo deducibile ai fini IRES 1.000.000 1.400.000 2.500.000
Risparmio d’imposta (24% dell’importo deducibile ai fini IRES) 240.000 336.000 600.000
Costo netto dell’investimento (1.000.000 – risparmio d’imposta) 760.000 664.000 400.000
Maggior risparmio sul costo netto dell’investimento 9,60% 36,00%
(760.000 – 664.000)/1.000.000 (760.000 – 400.000)/1.000.000

Nel caso dell’ammortamento ordinario, e sempre partendo da un investimento pari a 1 milione di euro, il risparmio d’imposta netto è di 240mila euro, che diventano 336mila con il super ammortamento e 600mila grazie all’iper ammortamento.

Nel caso dell’ammortamento ordinario, e sempre partendo da un investimento pari a 1 milione di euro, il risparmio d’imposta netto è di 240mila euro, che diventano 336mila con il super ammortamento e 600mila grazie all’iper ammortamento. Cos’è il super ammortamento – Il super ammortamento è un’agevolazione che prevede l’incremento del 40% del costo fiscale di beni materiali originariamente acquistati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, oggi prorogata. Il maggior costo, riconosciuto solo per le imposte sui redditi e non ai fini Irap, può essere infatti portato extracontabilmente in deduzione del reddito attraverso l’effettuazione di variazioni in diminuzione in dichiarazione.

L’iper ammortamento, l’agevolazione che premia l’industria in chiave 4.0.- Per i soli imprenditori, con la Legge di Bilancio 2017 arriva l’iper ammortamento, una maxi maggiorazione che consente di incrementare del 150% il costo deducibile di tutti i beni strumentali acquistati per trasformare l’impresa in chiave tecnologica e digitale 4.0. Si tratta concretamente degli investimenti in macchine intelligenti, interconnesse, il cui elenco è fornito analiticamente nell’Allegato A dell’Appendice della Circolare, diviso in categorie. L’iper maggiorazione spetta solo nella misura in cui il bene rispetti le linee guida elaborate dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), fornite dalla circolare per ciascuna tipologia di macchina. In caso di dubbi sull’ammissibilità all’agevolazione di una specifica macchina è possibile richiedere un parere tecnico al Mise; se l’incertezza relativa all’agevolazione è, invece, di natura tributaria, si può presentare interpello ordinario all’Agenzia delle Entrate.

Spazio a super e iper ammortamento per il 2017 e, a certe condizioni, fino a giugno 2018 – La Legge di Bilancio 2017 ha esteso l’operatività e gli effetti del super ammortamento anche agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi effettuati entro il 31 dicembre 2017, escludendo dalla proroga taluni mezzi di trasporto a motore. Il termine può essere allungato fino al 30 giugno 2018, ma solo a condizione che entro la data del 31 dicembre 2017 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento dei rispettivi acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Stessa tempistica anche per l’iper ammortamento, con una precisazione in più: per usufruire della maggiorazione del 150%, infatti, occorre anche rispettare il requisito dell’interconnessione: il bene, cioè, potrà essere “iper ammortizzato” se, oltre ad essere entrato in funzione, sarà interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Fino ad allora, potrà temporaneamente godere del beneficio del super ammortamento, se ricorrono i requisiti. Le quote di iper ammortamento del 150% di cui l’impresa non ha fruito inizialmente a causa del ritardo nell’interconnessione saranno comunque recuperabili nei periodi d’imposta successivi.

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Industria 4.0: dal Rapporto PMI Mezzogiorno di Cerved e Confindustria emergono segnali positivi

La terza edizione del Rapporto PMI Mezzogiorno 2017, curato da Confindustria e Cerved, con la collaborazione di SRM Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, presentato il 38 marzo 2017, ha analizzato i comportamenti di un campione di 25mila piccole e medie imprese del Sud Italia (il 18% del totale delle PMI di capitali italiane) rappresentativo dell’apparato produttivo meridionale, e ha rilevato una crescita d’insieme estremamente significativa del tessuto imprenditoriale del Mezzogiorno.

I dati del Rapporto certificano un apprezzabile miglioramento della fiducia nelle prospettive dell’economia meridionale: 18mila nuove imprese di capitali sono nate al Sud solo nei primi 6 mesi dell’anno, ma in gran parte si è trattato di piccolissime imprese, con meno di 5mila euro di capitale versato. La voglia di fare impresa, al Sud, resta dunque molto alta, ma le imprese nuove nate non hanno dimensioni tali da sostituire la capacità produttiva andata distrutta con la crisi. In tal modo si consolidano le caratteristiche tipiche del tessuto produttivo meridionale, e in particolare la sua frammentazione.

Secondo le previsioni di Confindustria e Cerved, nel 2017 e nel 2018 le prospettive delle imprese meridionali dovrebbero migliorare ancora, con il fatturato e il valore aggiunto che crescono a ritmi superiori a quelli del resto del Paese. In questo ambito la Campania fa la sua parte con le PMI che fanno registrare un indice di redditività del capitale proprio investito (ROE) superiore al valore nazionale (9,2% contro 8,6%), e il 32% degli occupati tra tutte le PMI del Mezzogiorno (circa 200mila addetti).

L’implementazione del piano Industria 4.0, con la creazione di una rete di Digital Innovation Hub capace di portare tutte le imprese a contatto con le opportunità legate alla digitalizzazione della propria attività di impresa rappresenta, infine, una grande occasione per far fare al sistema produttivo meridionale un salto decisivo verso l’innovazione, un salto che deve essere guidato dalle imprese industriali.

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Ismea: Agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura

E’ partito il bando 2017 per il primo insediamento di giovani in agricoltura e che intendono acquistare un’azienda agricola con mutui a tasso agevolato per chi ha un’età compresa tra i 18 e i 40 anni.

A disposizione 65 milioni di euro, di cui 5 milioni destinati esclusivamente a coloro che avviano un’attività nel settore nei comuni interessati dal sisma nel 2016, è possibile presentare le domande sul sito www.ismea.it a partire dalle ore 12 di oggi, martedì 28 marzo, fino alle 12 del 12 maggio 2017.

Dal 1 gennaio 2017, come previsto dalla legge di bilancio per gli under 40 che aprono un’azienda agricola è già prevista l’esenzione totale per tre anni dal versamento dei contributi previdenziali ed è stata lanciata anche la ‘Banca delle terre agricole’ (ne abbiamo parlato in un precedente articolo) che, per la prima volta in Italia, consente a chi cerca terreni pubblici in vendita da poter coltivare di accedere facilmente al database nazionale.

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Start Up e grandi imprese: il programma Piquadro Mystartup Funding Program

E’ un tema di cui ci piace parlare perché secondo noi una delle cose che manca in Italia  è la propensione al rischio delle grandi imprese e quando vediamo che queste ultime, in qualche modo, scommettono sulle start up ci piace diffondere la notizia, lo abbiamo fatto in più articoli il 6 ottobre 2016, l’8 febbraio 2016 e in ultimo il 26 febbraio 2016 e anche oggi c’è uno di questi casi.

Oggi vogliamo parlare del PIQUADRO MYSTARTUP FUNDING PROGRAM è il programma di open innovation con il quale Piquadro intende promuovere l’innovazione, la creatività e l’intraprendenza attraverso un processo competitivo finalizzato a premiare progetti di business originali nell’area della tecnologia applicata all’industria della valigeria e dell’accessorio moda.

Il primo bando è rivolto a tutte le startup che desiderano sviluppare progetti imprenditoriali nel settore valigeria e pelletteria dotando i prodotti di funzioni e tecnologie innovative.

PIQUADRO MYSTARTUP FUNDING PROGRAM 2017 assegnerà 1 Grant, inclusivo di un contributo economico di € 100.000 e percorso d’accelerazione in Silicon Valley.

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Industria 4.0 può valere il 4% del Pil in 3 anni

Industria 4.0 è una delle più grandi opportunità che imprese e stati hanno per fare un salto di qualità, che non vale un centesimo, ma secondo il presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria “vale quattro punti di Pil nei prossimi tre anni”.

Quantificati per le imprese si parla di «110 miliardi in più di ricavi nei prossimi cinque anni», lo ha affermato Marco Gay, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, alla seconda edizione del Fed, il Forum dell’Economia Digitale ideato e realizzato da Facebook e Giovani Confindustria, che si è svolto ieri a Milano.

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AIFI: creata una nuova sezione che accoglie le imprese interessate all’innovazione

La notizia è comparsa sul sito AIFI il 31 gennaio, l’Associazione Italiana del Private Equity,Venture Capital e Private Debt si apre ai corporate venture capital. In seno all’associazione è stata infatti creata una nuova sezione che accoglie le imprese interessate all’innovazione che nasce dalle startup con un sostegno finanziario del Venture Capital.

Come in altri paesi, sempre più l’innovazione si produce fuori delle imprese, che dunque devono essere pronte a cogliere quelle iniziative che possono far fare un salto innovativo.

A oggi sono entrati a far parte dell’associazione, tra gli altri, in qualità di corporate venture capital, Banca Sella, Enel, Gruppo CLN, Intesa SanPaolo, Poste Italiane e TIM. Si tratta di grandi e medie imprese che osservano l’innovazione attraverso la partecipazione ad acceleratori fino a gestire vere e proprie attività di venture capital.

In tutti i Paesi, le aziende prestano sempre più attenzione al fenomeno delle startup innovative poiché spesso, la vera innovazione nasce più facilmente in ambienti non condizionati da strutture esistenti che fanno resistenza.

A livello internazionale, sono circa 180 gli operatori attivi, il Nord America rappresenta oltre il 60% del numero di operazioni, l’Europa è cresciuta negli ultimi anni fino al 20%. AIFI ritiene utile favorire la crescita del corporate venture capital per creare un ambito in cui i rappresentanti delle grandi e medie imprese attive in Italia possano incontrare i rappresentanti del venture capital e partecipare a iniziative che favoriscano la nascita e lo sviluppo delle startup e per questo ha avviato un progetto di corporate venture capital.

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Startup Weekend Salerno: creare una startup in 54 ore, il 24, 25 e 26 marzo tutti a Salerno

Manca davvero poco, dal 24 al 26 marzo si svolgerà a Salerno lo Startup Weekend e ci saremo anche noi (http://www.up.co/communities/italy/salerno/startup-weekend/9737)

Che cos’è Startup Weekend?

Startup Weekend è l’evento internazionale che con la sua formula “dall’idea all’impresa in un solo week-end” diffonde in tutto il mondo la cultura startup e le basi pratiche dell’imprenditoria digitale.
Startup Weekend è ormai il punto d’incontro per coloro che sognano di realizzare una propria idea d’impresa e condividere idee innovative nell’ambito digitale (web e mobile).

Gli Startup Weekend sono fine settimana lunghi nei quali imprenditori ed aspiranti imprenditori scoprono se le proprie idee d’impresa sono valide e realizzabili, impostandone concretamente la prima realizzazione con un team.
Gli Startup Weekend sono progettati specificatamente per gli imprenditori che desiderano avere un feedback sulla propria idea, trovare un co-fondatore o acquisire nuove competenze. Sono inoltre aperti a chiunque desideri tastare il terreno imprenditoriale. Sono un contesto privo di rischi nel quale rimboccarsi le maniche e buttarsi a pieno ritmo nell’entusiasmante mondo delle startup.

Come funziona
L’evento comincia il venerdì sera alle 18.00, quando i partecipanti espongono il “pitch”, l’idea di business che vorrebbero realizzare in soli 60 secondi, cercando di appassionare i presenti e ispirarli a far parte della propria squadra di sviluppo.

La sera stessa vengono votate tutte le idee presentate e quelle più apprezzate diventeranno oggetto dello sviluppo delle successive ore, dopo che si saranno formati i team in base agli interessi delle singole persone. Le idee da presentare dovranno essere a uno stadio iniziale, l’obiettivo del weekend è capire come funziona il mondo delle startup e costruire un team unendo competenze diverse.

Il sabato e la domenica mattina sono dedicati allo studio del business plan e allo sviluppo concreto del prodotto attraverso una demo o una presentazione particolarmente accattivante (video, ecc) nel team, con la possibilità di confrontarsi con una straordinaria selezione di coach: imprenditori di successo e tecnici esperti che mettono il loro tempo e la loro esperienza a disposizione di Startup Weekend.

La domenica pomeriggio i team avranno 5 minuti per presentare i progetti che saranno poi giudicati da una giura di esperti composta da imprenditori ed investitori che, in alcuni casi, finanziano le giovani imprese.

Come partecipare
Segui il link alla pagina alla pagina per iscriverti https://www.eventbrite.com/e/biglietti-startup-weekend-salerno-0317-27896743912.

Non mancate, ci saremo anche noi.

Ismea: in Toscana più di 600 ettari nella Banca delle Terre Agricole a disposizione di giovani che vogliono coltivarli

Nella “Banca delle terre agricole” ci sono 675,96 ettari di terreni coltivati in Toscana, sono pubblicati sul sito dell’Ismea, ente economico del Ministero dell’agricoltura.

La “Banca delle terre agricole” è un’iniziativa lanciata dal Ministero dell’agricoltura e che coinvolge la Toscana.

Sono 281,54 gli ettari coltivati in provincia di Grosseto, 176,26 in provincia di Siena, 179,04 nell’Aretino e 48,12 nel Pisano.

Costituiscono la dotazione iniziale della mappatura affidata a Ismea, per consentire a chiunque, ma soprattutto ai giovani, di reperire su internet i terreni di natura pubblica in vendita. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio fondiario pubblico e riportare all’agricoltura anche le aree incolte, incentivando soprattutto il ricambio generazionale. Per avere la mappa completa di cosa attualmente c’è in offerta si può consultare il sito www.ismea.it.

I giovani che volessero concorrere all’assegnazione dei terreni dovranno esprimere una manifestazione d’interesse, attraverso Banca della Terra, per uno o più lotti. Poi sarà avviata una procedura competitiva a evidenza pubblica. Si può accedere a mutui agevolati Ismea se la richiesta è effettuata da giovani. E le risorse finanziarie della vendita vengono finalizzate da Ismea esclusivamente ad interventi in favore dei giovani agricoltori.

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Nuove Imprese a Tasso Zero: disponibili altri 100 milioni di euro

Sono disponibili altri 100 milioni di euro su Nuove Imprese a Tasso Zero, la misura gestita da Invitalia e rivolta alle micro e piccole imprese promosse da una maggioranza di giovani o donne (leggi il Decreto).

Con questo rifinanziamento, dovuto a risorse liberate dal PON Sviluppo imprenditoriale locale 2000-2006, arrivano in tutto a 150 milioni di euro le risorse disponili sulla misura per tutto il territorio nazionale.

Invitalia sul proprio sito ha comunicato che “continuerà a valutare le domande di finanziamento man mano che arrivano, così da rispettare i tempi di istruttoria previsti per legge. Per presentare domanda di finanziamento lo sportello online di Invitalia è sempre attivo e le richieste già inoltrate sono in fase di valutazione.”

Chi viene ammesso alle agevolazioni di questa misura, in virtù di un accordo tra ABI, Mise e Invitalia, può utilizzare conti correnti vincolati, sui quali Invitalia accrediterà i contributi.

Si potranno dunque pagare più velocemente i fornitori, riducendo così l’esposizione finanziaria delle aziende. All’accordo hanno già aderito Banca Popolare del Frusinate, Banca di Piacenza e la Cassa rurale ed artigiana di Boves – Banca di credito cooperativo.

Grazie a alla misura Nuove Imprese a Tasso Zero, Invitalia ha ammesso al finanziamento 171 nuovi progetti, impegnato oltre 42 milioni di euro di agevolazioni, sostenuto investimenti per 65 milioni e creato circa 1.000 nuovi posti di lavoro.

Il 34,5% delle imprese finanziate è nel settore manifatturiero, a cui seguono i servizi alle persone (28,1%) e il commercio (14,6%). Tra le regioni in cui sono localizzate le nuove aziende, la Campania è in testa, con 76 progetti.

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Startup: aumentano quelle dedicate alla salute delle donne

Secondo uno studio di CB Insights dal 2013 ad oggi c’è stato un vero e proprio boom delle startup dedicate alla salute delle donne.

Il settore, denominato in gergo femtech, è riuscito dal 2013 a raccogliere oltre 1 miliardo di euro.