Articoli

Toscana: Contributo a fondo perduto fino all’80% per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale

L’intervento si realizza mediante un bando per il sostegno alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, privilegiando le tecnologie chiave abilitanti e i settori ad alta tecnologia delle imprese. Considerando il processo che ha portato alla definizione di una “Strategia Regionale di Smart Specialisation in Toscana” per il periodo 2014-2020 e considerate le priorità tecnologiche assunte dalla medesima come strategiche, in esse possiamo ritenersi comprese le tecnologie oggetto della RIS 3:

  • ICT e FOTONICA;
  • FABBRICA INTELLIGENTE;
  • CHIMICA e NANOTECNOLOGIA

Soggetti beneficiari

Micro, piccole e medie imprese (MPMI) di tutti i settori economici.

Tipologie di spese ammissibili

Sono ammissibili i seguenti costi:

a) spese di personale impiegato in attività di ricerca e sviluppo in possesso di adeguata qualificazione (laurea di tipo tecnico-scientifico o esperienza almeno quinquennale nel campo della ricerca e sviluppo) e impiegato in attività di produzione nei limiti del 35% delle spese del personale di ricerca;

b) costi degli strumenti e delle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca;

c) costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca.

Entità e forma dell’agevolazione

L’aiuto sarà concesso nella forma del contributo in conto capitale.

La dimensione dei progetti potrà variare da un minimo di 30.000 € ad un massimo di 250.000 € di costo totale ammissibile del progetto.

L’intensità massima di aiuto non potrà superare l’80% della spesa in attività di R&S realizzata nell’anno precedente la presentazione della domanda per le microimprese, il 70% per le piccole imprese e il 60% per le medie imprese.

Il bando è consultabile sul BUR n. 21 parte II del 27 maggio 2015.

Lo Studio MM è a disposizione per la presentazione della domanda di contributo.

Contributi in c/capitale per le APS dal Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha adottato le Linee di Indirizzo di cui all’articolo 12, comma 3, lettera d) ed f), della legge n. 383 del 2000, con le quali finanzia il Fondo per l’associazionismo – Annualità 2014.

Le Linee di indirizzo sono finalizzate alla presentazione ed il sostegno di iniziative formative di informatizzazione e di progetti sperimentali di promozione sociale, da parte di associazioni di promozione sociale iscritte nei registri di cui all’articolo 7 della medesima legge.

Le risorse finanziarie complessivamente disponibili per l’anno 2014 sono pari ad euro 7.050.000,00.

La richiesta di contributo, il progetto descrittivo e il piano economico (contenuti nel formulario allegato alle Linee di indirizzo), devono essere compilati ed inviati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese, esclusivamente attraverso la piattaforma informatica all’indirizzo: www.direttiva383.it  entro e non oltre le ore 13.00 del 15 dicembre 2014.

A questo proposito si informa che per consentire il necessario aggiornamento tecnico, la piattaforma informatica sarà attiva a partire dal giorno 25 novembre 2014.

Alle Linee di indirizzo 2014 è allegato un formulario unico per la presentazione delle proposte progettuali (composto dalla richiesta di contributo, dalla formulario di presentazione dell’iniziativa o progetto e dal piano economico)

L’obiettivo del Fondo è di favorire la realizzazione di iniziative formative e di informatizzazione e di progetti sperimentali, da parte di associazioni di promozione sociale, finalizzati a fronteggiare le emergenze sociali e favorire l’applicazione di metodologie d’intervento particolarmente avanzate.

I progetti possono essere presentati dalle associazioni di promozione sociale, che risultino iscritte negli appositi registri nazionale, regionali o delle province di Trento e Bolzano, istituiti ai sensi della legge n. 383/2000, all’atto della pubblicazione della direttiva annuale.

In caso di presentazione congiunta è necessario indicare il soggetto capofila dell’iniziativa/progetto e le modalità di partenariato che verranno adottate.

Per la realizzazione di progetti sperimentali, è possibile prevedere la collaborazione di enti pubblici.

Le iniziative oggetto di finanziamento possono riguardare alternativamente:

– la formazione e l’aggiornamento dei membri delle associazioni proponenti, nonché l’informatizzazione dell’associazione e la produzione di banche dati;

– progetti sperimentali che favoriscano l’applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate, volte a promuovere l’innovazione sociale, anche attraverso l’individuazione dei diversi problemi sociali, la promozione di relazioni sociali e collaborazioni con le istituzioni e con la possibilità di impiegare in qualità di volontari, per lo svolgimento delle attività progettuali, soggetti beneficiari di forme di ammortizzatori sociali e di integrazione e sostegno al reddito. I progetti per i quali viene presentata domanda di contributo devono riferirsi a una o più delle aree di intervento indicate annualmente dalla Direttiva.

Lo Studio MM è a disposizione per fornire assistenza alla presentazione delle domande.