CCIAA Pisa: Contributo a fondo perduto fino al 50% promosso per la partecipazione a mostre e fiere estere

Nel quadro delle proprie iniziative istituzionali per promuovere la competitività delle imprese e del territorio, la Camera di Commercio di Pisa, intende favorire i processi di internazionalizzazione, incentivando, attraverso il sostegno finanziario, la partecipazione delle imprese a fiere e mostre estere.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dell’intervento camerale tutte le imprese, loro cooperative e consorzi che, al momento della presentazione della domanda di contributo, risultino:

a. iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Pisa ed aventi la sede o unità locale oggetto dell’investimento nella Provincia di Pisa;

b. attive ed in regola con la denuncia di inizio attività al Rea della Camera di Commercio di Pisa. Per le nuove imprese questi requisiti saranno verificati al momento della liquidazione del contributo a tal fine si considerano nuove le imprese che alla data di presentazione della domanda risultino iscritte al R.I. inattive, oppure attive da meno di 6 mesi;

c. in regola con il pagamento del Diritto annuale ;

d. che non abbiano debito scaduti verso la Camera di Commercio o la sua Azienda Speciale ASSEFI;

e. non soggette ad amministrazione controllata, ad amministrazione straordinaria senza continuazione dell’esercizio, a concordato preventivo, a fallimento o liquidazione;

E’ AMMESSA A CONTRIBUTO UNA SOLA DOMANDA proveniente dalla medesima azienda o dal medesimo consorzio o reti di impresa nel corso dell’anno.

Tipologia di iniziative ammissibili

I contributi di cui al presente bando sono concessi in conto esercizio per la partecipazione a Mostre e Fiere in Paesi europei ed extraeuropei, che non godano già di abbattimenti di costi da parte della Regione Toscana (anche attraverso Toscana Promozione) o di altri Enti/Ministeri.

Sono ammesse a contributo anche le domande presentate nel corso dell’anno precedente a quello corrente che non abbiano ricevuto contributi causa esaurimento dei fondi.

Le spese ammissibili sono relative a:

  • acquisizione dello spazio espositivo e relativo allestimento;
  • eventi di business organizzati all’interno di una specifica manifestazione fieristica dove siano previste spese per l’acquisizione di spazi espositivi e/o relativi allestimenti;
  • iniziative promozionali nell’ambito della fiera (inserzioni su catalogo, altre forme di pubblicità realizzate in ambito fieristico, ecc.).

Entità e forma dell’agevolazione

I contributi di cui al presente Bando sono concessi nella misura del 50% delle spese riconosciute come ammissibili e regolarmente documentate, fino ad un massimo di € 2.000,00 (al lordo della ritenuta d’acconto del 4%) per manifestazioni svolte in paesi esteri appartenenti all’Unione Europea, ivi compresi Svizzera, Principato di Monaco, Liechtenstein, Andorra, San Marino. I contributi di cui al presente Bando sono concessi nella misura del 50% delle spese riconosciute come ammissibili e regolarmente documentate, fino ad un massimo di € 2.500,00 (al lordo della ritenuta d’acconto del 4%) per manifestazioni svolte in paesi esteri NON appartenenti all’Unione Europea. Per la partecipazione tramite Consorzi e reti d’impresa verrà riconosciuto un contributo commisurato al numero delle imprese partecipanti presenti in fiera nello stand collettivo, con un massimale di € 2.000,00 ad impresa per fiere in ambito UE e di € 2.500,00 per fiere extra UE sino ad un massimo di dieci imprese e, comunque, fino ad un massimale del 50% dei costi complessivamente sostenuti.

I contributi oggetto del presente bando sono concessi secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande in base alla disponibilità del bilancio camerale, fino ad esaurimento fondi.

Fondazione Pisa: finanziamenti per le attività delle associazioni

 

La Fondazione Pisa emana un apposito avviso per raccogliere proposte per realizzare progetti di utilità sociale relativi ai settori di intervento previsti dal proprio Statuto.

  • Attività Culturali (scadenza il 18 marzo 2016)
  • Beni Culturali (scadenza l’8 aprile 2016)
  • Volontariato, filantropia e beneficenza (scadenza il 30 marzo 2016)
  • Ricerca Scientifica e Tecnologica (scadenza il 13 aprile 2016)

Nei settori Attività culturali e Volontariato, filantropia e beneficenza è possibile presentare domanda di contributo anche per il sostegno istituzionale (scadenza 16 dicembre 2016).

L’AVVISO 2016, per i settori d’intervento Attività Culturali, Beni Culturali e Volontariato, filantropia e beneficenza, si compone di:

Una Guida generale che illustra le condizioni complessivamente da rispettare per presentare un progetto e la relativa richiesta di contributo, che può essere scaricata cliccando nel link sottostante.

Una Guida specifica per ciascun settore, nella quale sono indicate le caratteristiche e le modalità particolari da osservare per la presentazione dei progetti e delle richieste di contributo.

Le Guide specifiche, e la relativa modulistica, sono consultabili e scaricabili dai link specifici posti in alto a destra nella presente pagina e nell’ultima pagina della Guida generale.

Per un’agevole e completa spiegazione delle modalità da seguire per presentare correttamente un progetto, e per rendicontare appropriatamente il medesimo qualora approvato, invitiamo a leggere la Guida generale prima di passare all’esame della Guida specifica d’interesse.

L’AVVISO 2016, per il settore d’intervento Ricerca Scientifica e Tecnologica, si compone della documentazione scaricabile dal link specifico posto in alto a destra nella presente pagina

 

Start-up innovative: incentivi fiscali per chi investe anche nel 2016

Saranno validi anche per il 2016 gli incentivi fiscali a favore dei soggetti che investono nel capitale delle start-up innovative. Per le persone fisiche l’incentivo consiste in una detrazione dall’imposta lorda pari al 19% della somma investita. Invece, i soggetti passivi IRES potranno fruire di una deduzione dal reddito complessivo di un importo pari al 20% dei conferimenti effettuati. Le percentuali salgono rispettivamente al 25 e al 27% nel caso di investimenti nelle start-up a vocazione sociale o per gli investimenti in start-up innovative che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico.

Smart & Start: rifinanziato con 20 milioni di euro

Il ministero dello Sviluppo economico, con decreto del 17 dicembre pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 37 del 15 febbraio, ha stabilito l’assegnazione di ulteriori 20 milioni di euro per il finanziamento dello strumento agevolativo Smart&Start, relativamente ai progetti presentati dalle start up innovative delle Regioni Molise, Umbria, Lazio, Marche Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo (escluso il cosiddetto territorio del cratere sismico aquilano).

Una quota pari a euro 20.000.000,00 delle risorse disponibili nel Fondo per la crescita sostenibile è destinata al finanziamento degli interventi in favore delle start-up innovative, localizzate nelle regioni del Centro-Nord. Lo prevede il Ministero dello Sviluppo Economico con il decreto 17 dicembre 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 37 del 15 febbraio 2016

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 37 del 15 febbraio 2016, il decreto 17 dicembre 2015, del Ministero delle Sviluppo Economico relativo all’”Attribuzione di ulteriori risorse finanziarie agli interventi di sostegno alla nascita e allo sviluppo di start-up innovative di cui al decreto 24 settembre 2014”.
Il Ministero stabilisce che una quota pari a euro 20.000.000,00 delle risorse disponibili nel Fondo per la crescita sostenibile è destinata al finanziamento degli interventi in favore delle start-up innovative localizzate nelle regioni del Centro-Nord: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Molise, Abruzzo (escluso il cosiddetto territorio del cratere sismico aquilano).
Le risorse finanziarie saranno trasferite all’Agenzia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, che è il soggetto gestore degli interventi.

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 60% per il sostegno al sistema neve

La regione Toscana con il presente bando intende agevolare la realizzazione di progetti attuati dalle imprese aventi sede legali e/o unità locale in Toscana, che gestiscono le stazioni sciistiche.

La dotazione finanziaria prevista per l’intervento è pari ad Euro 500.000,00

Soggetti beneficiari

Destinatari degli aiuti sono le micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata in ATS, ATI, Reti di imprese con personalità giuridica, Reti di imprese senza personalità giuridica, Consorzi che gestiscono impianti di risalita o piste da sci nelle aree sciabili di interesse locale della Toscana.

Tipologia di progetti ammissibili

Tra le spese sostenute dall’impresa beneficiaria per la realizzazione del progetto presentato, saranno ritenute ammissibili le spese di funzionamento (al netto di imposte, tasse e altri oneri) quali: ammortamento delle rate dei mutui, canoni di leasing su impianti, energia elettrica per innevamento, spese per la sicurezza, per il soccorso e per la battitura piste, spese di natura continuativa (quali personale dipendente o assimilato, canoni di locazione, rate di mutuo).
Tali spese, necessarie per la manutenzione degli impianti e delle relative strutture, devono essere connesse:
• ad un progetto da realizzare (si ricomprendono in questa categoria quelli avviati a partire dal 30/03/2015 per la stagione 2015/2016)

• già realizzato a far data dal 30/11/2011, data di pubblicazione del bando per gli aiuti alle imprese alle imprese esercenti attività di gestione aree sciistiche attrezzate, avente ad oggetto:
a) acquisto, adeguamento, potenziamento, messa in sicurezza e realizzazione di impianti sciistici (strutture e piste);
b) acquisto, potenziamento e realizzazione di impianti di innevamento programmato;
c) acquisto di veicoli battipista.

Sono ammissibili le spese effettuate a partire dal 30/03/2015 e fino al 31/05/2016.

Il costo totale del progetto presentato a valere sul presente bando non deve essere inferiore a € 15.000,00 e superiore a € 120.000,00.

Entità e forma dell’agevolazione

Gli aiuti per la realizzazione dei progetti di investimento sono concessi nella forma di contributo in conto esercizio nella misura del 60% delle spese di funzionamento sostenute per l’intervento ammesso.

Scadenza

A seguito della proroga è possibile presentare domanda fino al 15 febbraio 2016.

Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 50% per rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione (Distretti Tecnologici)

Con il presente bando la Regione Toscana intende agevolare la realizzazione di interventi di investimento finalizzati al rafforzamento del sistema regionale del trasferimento tecnologico, in attuazione dell’Asse Prioritario 1 “Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione” del “Programma operativo regionale (POR) FESR 2014-2020. Obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione. Regione Toscana: tornare a crescere”.

Il bando finanzia le attività collaborative di R&S per l’attività di diffusione ai fini dello sviluppo di nuove tecnologie, di nuovi prodotti e servizi realizzate dalla aggregazioni pubblico-private già avviate, come i Distretti Tecnologici.

La dotazione finanziaria disponibile e destinabile all’intervento in oggetto è complessivamente pari a 5,0 milioni di euro.

Soggetti beneficiari

Possono partecipare al bando i candidati Gestori dei Distretti tecnologici.
In particolare, possono svolgere la funzione di Gestore del Distretto uno dei seguenti soggetti:
a) un centro di servizi alle imprese aderente alla Tecnorete, a totale partecipazione pubblica o misto pubblico-privata o un organismo di ricerca;
b) un Consorzio, una società consortile a partecipazione pubblica o una Rete di soggetti associati mediante contratto di Rete costituita tra i seguenti soggetti:
– centri di servizio alle imprese aderenti alla Tecnorete;
– organismi di ricerca;
– associazioni di categoria (direttamente o mediante proprie società di servizi integralmente partecipate);
– imprese aderenti al Distretto.

Tipologia di interventi ammissibili

La Giunta regionale ha approvato gli ambiti tecnologici applicativi dei Distretti tecnologici individuando i seguenti distretti:
1. Distretto tecnologico regionale Moda;
2. Distretto tecnologico Interni e Design;
3. Distretto tecnologico marmo e pietre ornamentali;
4. Distretto tecnologico regionale Scienze della vita;
5. Distretto tecnologico regionale Nuovi materiali;
6. Distretto tecnologico regionale Automotive e meccanica;
7. Distretto tecnologico per la nautica e la portualità;
8. Distretto tecnologico ferroviario;
9. Distretto tecnologico regionale Energia/Economia verde;
10. Distretto tecnologico regionale FORTIS;
11. Distretto tecnologico regionale Smart city/turismo/beni culturali;
12. Distretto tecnologico cartario.

I costi ammissibili sono le spese di personale e le spese amministrative (comprese le spese generali) riguardanti:
a) l’animazione del Distretto al fine di organizzare la collaborazione tra imprese, tra le imprese e il sistema della ricerca, pubblico e privato;
b) l’organizzazione, condivisione e diffusione di informazioni strategiche a favore delle imprese, in un’ottica di intelligenza economica;
c) l’attività di marketing del Distretto volta a promuovere la partecipazione di nuove imprese o organismi e ad aumentare la visibilità del Distretto;
d) la messa a disposizione delle infrastrutture per il trasferimento tecnologico presenti nel Distretto: laboratori di ricerca industriale e applicata, dimostratori tecnologici;
e) l’organizzazione di seminari e conferenze per facilitare la condivisione delle conoscenze, il lavoro in rete e la cooperazione transnazionale.

Entità e forma dell’agevolazione

Il contributo massimo viene riconosciuto nella misura massima del 50% dell’investimento massimo ammissibile calcolato sui tre anni di validità del progetto.

La domanda di aiuto deve essere inoltrata per via telematica a partire dalle ore 9.00 del 15/03/2016 e fino alle ore 17.00 del 15/04/2016.

CCIAA: Contributo a fondo perduto fino al 50% per sostenere i processi di brevettazione per favorire i processi di innovazione

La CCIAA di Pisa intende continuare a sostenere anche per il 2016 i processi di innovazione delle imprese della provincia di Pisa attraverso la concessione di contributi alla brevettazione secondo due linee di intervento:

  • LINEA A) Internazionalizzazione di brevetti e disegni e modelli: l’intento è quello di accrescere e stimolare la propensione a tutelare anche all’estero le innovazioni introdotte nei propri prodotti e processi, ritenute fattori determinanti per l’acquisizione di un rilevante vantaggio competitivo sui mercati internazionali.
  • LINEA B) “Brevetti Verdi”: l’intento è quello di stimolare la cultura dell’innovazione delle imprese pisane in un settore emergente dell’economia mondiale quale quello del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dell’intervento camerale tutte le imprese, loro cooperative e consorzi che, al momento della presentazione della domanda di contributo, risultino:
a. iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Pisa ed aventi la sede o unità locale nella Provincia di Pisa;
b. attive ed in regola con la denuncia di inizio attività al Rea della Camera di Commercio di Pisa. Per le nuove imprese questi requisiti saranno verificati al momento della liquidazione del contributo a tal fine si considerano nuove le imprese che alla data di presentazione della domanda risultino iscritte al R.I. inattive, oppure attive da meno di 6 mesi;
c. in regola con il pagamento del Diritto annuale;
d. che non abbiano debiti scaduti verso la Camera di Commercio o la sua Azienda Speciale ASSEFI;
e. non soggette ad amministrazione controllata, ad amministrazione straordinaria senza continuazione dell’esercizio, a concordato preventivo, a fallimento o liquidazione;

Tipologia di spese ammissibili

Per la linea A – Internazionalizzazione dei brevetti:
Sono agevolabili iniziative che abbiano come obiettivo finale quello di far ottenere all’impresa:
a. brevetti europei presso l’ufficio brevetti di Monaco (Germania) ai sensi della “Convenzione del brevetto Europeo – Monaco di Baviera” del 5 ottobre 1973;
b. brevetti internazionali PCT (Patent Cooperation Treaty) presso la sede di Ginevra dell’OMPI ai sensi della “Convenzione di Washington” del 1970;
c. brevetti “nazionali” depositati in paesi esteri;
d. registrazione di modelli o disegni presso la sede di Alicante dell’UAMI su disegni e modelli comunitari;
e. registrazione di modelli o disegni presso la sede di Ginevra dell’OMPI ai sensi dell’“Hague System for the international registration of industrial designs”;
f. registrazioni di modelli o disegni “nazionali” depositati in paesi esteri.

Per la linea B – “Brevetti Verdi”
Sono agevolabili iniziative che abbiano come obiettivo finale anche il deposito in Italia:
a. di brevetto di invenzione
b. di modello di utilità purché rientrino nelle categorie dell’IPC Green Inventory.

1. Costi amministrativi (tasse, diritti, imposte di bollo da sostenersi in relazione all’ottenimento di brevetti);
2. Spese per traduzioni e consulenze prestate esclusivamente da consulenti in proprietà industriale iscritti nell’apposito albo professionale;
3. Costi per ricerche di anteriorità e/o novità riferite all’oggetto delle domande di brevetto e di registrazione.

Entità e forma dell’agevolazione

L’intervento della Camera di Commercio consiste in un contributo in conto esercizio pari al 50% delle spese tale contributo non può superare l’importo di € 4.000,00.

Scadenza

30 novembre 2016

Contributo a fondo perduto per la trasmissione ai giovani di competenze specialistiche ed il ricambio generazionale nei mestieri artigianali

Nell’ambito del programma SPA-Sperimentazioni di Politiche Attive (Botteghe), la finalità di Italia Lavoro con il presente avviso è di favorire la trasmissione ai giovani di competenze specialistiche e il ricambio generazionale nei mestieri artigianali.

Attraverso la promozione e la realizzazione di un sistema di Botteghe e l’attivazione di 934 tirocini della durata di sei mesi, l’obiettivo è quello di stimolare la nascita di nuova imprenditoria e i processi di innovazione, internazionalizzazione e sviluppo di reti su base locale.

Le risorse stanziate ammontano a 5 milioni 220 mila euro.

Soggetti beneficiari

I progetti di Bottega possono essere presentati da raggruppamenti formati da un soggetto promotore dei tirocini e da una o più aziende ospitanti i tirocini stessi. I raggruppamenti possono essere costituiti in forma di:

  • consorzio;
  • associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS);
  • contratto di rete;
  • partnership;
  • altre forme regolamentate.

I destinatari sono i giovani, disoccupati o inoccupati, tra i 18 e i 35 anni.

Tipologia di iniziative ammissibili

  • Botteghe “settoriali”: attivate in una logica di settore, coinvolgendo aziende integrate in senso orizzontale che operano allo stesso stadio di un ciclo produttivo.
  • Botteghe “di filiera”: attivate in una logica di filiera coinvolgendo, cioè, aziende integrate in senso verticale.

Possono partecipare anche aziende operanti nell’artigianato digitale, che impieghino tecnologie digitali per la fabbricazione di nuovi prodotti o per lo sviluppo di processi produttivi non convenzionali, con particolare riferimento a:

  • modellizzazione e stampa 3D
  • strumenti di prototipazione elettronica avanzata e software dinamici
  • tecnologie di “open hardware”
  • lavorazioni digitali quali il taglio laser e la fresatura a controllo numerico

Ogni Bottega dovrà prevedere l’inserimento di un numero di tirocinanti compreso tra un minimo di sette e un massimo di dieci.

Entità e forma dell’agevolazione

Borsa per il tirocinante

  • 500 euro lordi al mese per i tirocini effettuati nella regione di residenza
  • 500 euro lordi al mese + indennità di mobilità per i tirocini effettuati in mobilità geografica nazionale
  • per i mesi di tirocinio in mobilità geografica transnazionale, indennità di mobilità parametrata sulla base delle tabelle inviate dal Ministero del Lavoro alle Regioni

Contributo per i soggetti promotori
Massimo 500 euro lordi per ciascun tirocinio di 6 mesi per il tutoraggio organizzativo individuale

Contributo per le aziende ospitanti
Massimo 250 euro lordi mensili per il tutoraggio di ciascun tirocinante

Scadenza

8 marzo 2016

Toscana: Contributo a fondo perduto per opportunità formative e/o occupazionali per i giovani disoccupati e sottoccupati.

Il presente bando si colloca all’interno del progetto “Lavoro, inclusione, sviluppo locale”, promosso da Arcidiocesi di Lucca – Ufficio Pastorale Caritas in collaborazione con il Comune di Lucca – Settore Politiche Sociali – , la Provincia di Lucca – Settore politiche formative e del lavoro – e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Il bando è finalizzato a creare opportunità formative e/o occupazionali per i giovani disoccupati e sottoccupati del territorio attraverso il finanziamento di progetti ideati e realizzati dai giovani stessi su alcune aree ritenute prioritarie per lo sviluppo del territorio.

Lo scopo del bando è offrire ai giovani occasioni di apprendimento, responsabilizzazione e attivazione diretta per il proprio territorio, nonché di sperimentarsi nella realizzazione di attività progettuali per:
– dare il proprio contributo alla promozione dello sviluppo locale della propria comunità in un’ottica di inclusione sociale e sostenibilità ambientale;
– sperimentarsi in una piccola attività occupazionale con il supporto delle amministrazioni locali dove il progetto andrà a ricadere e/o dell’amministrazione provinciale.

Le risorse complessive prevedono un importo complessivo pari ad €. 40.000,00.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di finanziamento tutti i giovani cittadini – tra i 18 e i 40 anni non compiuti – residenti o domiciliati in provincia di Lucca in stato di disoccupazione o sotto-occupazione organizzati in gruppi informali composti da almeno tre persone fino ad un massimo di 5.

Tipologia di spese ammissibili

I costi possono includere:

  • risorse umane (ore lavorative imputabili al progetto);
  • materiali e beni strumentali (in leasing, in affitto o acquistati);
  • affitto locali e utenze;
  • spese di promozione del progetto e di eventuali eventi ad esso connessi;
  • spese per attività di consulenza o formazione “on demand” da parte di esperti ove non reperibili internamente alle amministrazioni comunali e provinciali;
  • spese per la creazione d’impresa (spese notarili, di pubblicizzazione, di consulenza, contratti per allacci utenze, spese per iscrizione alla CCIAA o ad albi professionali).

Scadenza

15 febbraio 2016