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Toscana: strumenti e opportunità per le PMI

Partirà lunedì 24 novembre e durerà sino alla fine di gennaio, un tour della Regione Toscana in tutti i capoluoghi di provincia per presentare le opportunità e gli strumenti che sono stati o stanno per essere messi in campo con l’obiettivo di rilanciare la competitività delle piccole e medie imprese.

Di seguito vi presentiamo le principali opportunità, partite in questi mesi o prossime alla partenza e disponibili per le imprese, di cui verrà data informazione nel corso delle presentazioni.

Start up house: il bando, che sarà pubblicato a metà dicembre, prevede circa 2 milioni di euro per la concessione di aiuti (nella misura dell’80% dell’investimento ammissibile) per realizzazione di strutture attrezzate per attività d’impresa da reperire con l’adeguamento di locali di enti pubblici.

Microcredito start up house. il bando uscirà a metà dicembre e conta su 5 milioni per favorire l’accesso al microcredito (per importi dai 5 ai 15 mila euro) di giovani aspiranti imprenditori fra i 18 e i 40 anni. A dicembre partirà anche il bando per l’assegnazione di voucher (fino ad un max di 15 mila euro) a favore dei giovani aspiranti imprenditori che si insediano nelle start up house (500 mila euro).

Voucher microinnovazione. Ancora intorno al 15 dicembre micro e piccole imprese possono far domanda per voucher (per interventi del costo fra i 10 e i 50 mila euro) per acquisire servizi qualificati allo scopo di aumentare competitività e capacità innovativa. Per questo intervento sono disponibili per il 2014 circa 600 mila euro.

Bando internazionalizzazione. Si apre a fine dicembre, prevede circa 4 milioni di risorse che saranno poi incrementate con risorse Por 2014-20 e si prevede una periodicità annuale, con domande nei primi mesi dell’anno.

Protocolli di insediamento. A fine anno partirà anche l’avviso per questa misura che avrà una dotazione di circa 6,7 milioni che punta a sostenere grandi investimenti di imprese in settori strategici dell’economia regionale e in grado di produrre occupazione significativa.

Efficientamento energetico. E’ una novità, ha una dotazione di circa 3 milioni di euro che la Regione fa partire grazie all’anticipazione delle risorse del Por e che serve a promuovere investimenti delle imprese nel campo dell’energia.

Bando cardato. La imprese della filiera del cardato, nell’area pratese, da metà dicembre potranno accedere al bando, finanziato con circa 2 milioni, per sostenere investimenti mirati alla riqualificazione del settore. Gli aiuti sono concessi per investimenti da 5 mila (microimprese) a 20 mila euro (per imprese aggregate).

Accordo settore orafo. La Regione mette a disposizione risorse, per circa 6 milioni di euro, per offrire garanzie gratuite alle imprese orafe e quindi in buona parte al distretto aretino, nella richiesta di un prestito d’uso o di mutui in oro, per l’acquisto del prezioso metallo. In cambio le imprese si impegnano a fare un’assunzione ogni 5 chili di oro acquistato.

Tirocini per l’artigianato artistico. Nei prossimi giorni sarà firmato un accordo con le associazioni di categoria che prevede, da parte della Regione, lo stanziamento di 500 euro mensili a rimborso dei giovani che fanno tirocinio nelle imprese del settore delle lavorazioni artistiche. Il bando sarà emanato Il Fondo unico rotativo per prestiti nella linea per l’industria, è ripartito dai primi di novembre con un fondo di 65 milioni; le linee artigianato e cooperazione contano rispettivamente su 91 e 65 milioni. A questi si aggiungono circa 6 milioni per la reindustrializzazione di Massa Carrara.

Fondi rotativi e di garanzia. Ripartiti da settembre, ad eccezione del fondo rotativo sezione industria che riparte dal prossimo 20 novembre, prevedono sostegno alla liquidità e agli investimenti delle imprese. Fra i fondi di garanzia anche quello per l’imprenditoria giovanile e femminile (vedi anche Giovanisì) che conta come dotazione iniziale su circa 6,3 milioni. Ancora nell’ambito dei fondi di garanzia, il Fondo di garanzia per investimenti in energie rinnovabili conta su risorse per circa 2,8 milioni per la concessione di agevolazioni per investimenti per impianti da fonti rinnovabili o altri interventi di riqualificazione energetica a fine dicembre.

Lo Studio MM è a disposizione per fornire assistenza alla presentazione delle domande.

Regione Toscana: Contributo a fondo perduto fino al 45% per progetti strategici di ricerca e sviluppo.

Con il presente bando la Regione Toscana intende agevolare la realizzazione di progetti di investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Sono finanziati progetti strategici di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale realizzati da grandi imprese in aggregazione con micro, piccole e medie imprese ed eventualmente in collaborazione con organismi di ricerca.

Saranno finanziati, in linea con la “Strategia di ricerca e innovazione per la Smart Specialisation in Toscana”, progetti di ricerca e sviluppo, legati alle seguenti priorità tecnologiche:

  • ICT e FOTONICA,
  • FABBRICA INTELLIGNTE,
  • CHIMICA e NANOTECNOLOGIA.

Soggetti beneficiari

Possono partecipare al seguente bando le grandi imprese associate con almeno due micro, piccole e medie imprese nelle forme di ATS, RTI, reti di impresa  con personalità giuridica, reti di imprese senza personalità giuridica, consorzi e società consortili.

Possono partecipare al bando anche gli organismi di ricerca senza, però, ricoprire il ruolo di capofila del progetto.

Le imprese devono esercitare, nel territorio della regione Toscana, un’attività identificata come prevalente fra le  quali:

  • estrazione di minerali da cave e miniere,
  • attività manifatturiere,
  • fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata,
  • fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento,
  • costruzioni,
  • commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli,
  • trasporto e magazzinaggio,
  • attività dei servizi di alloggio e di ristorazione,
  • servizi di comunicazione e di informazione,
  • attività professionali, scientifiche e tecniche,
  • noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese,
  • istruzione
  • sanità e assistenza sociale,
  • attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento,
  • altre attività di servizi.

Tipologia di investimenti ammissibili

I costi ammissibili per la realizzazione dei progetti per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale sono:

  • spese di personale, nel limite del 35% delle spese del personale di ricerca,
  • strumenti e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto della ricerca,
  • costi dei fabbricati e dei terreni nel limite complessivo del 30% del costo totale del progetto. Le spese de terreni non possono superare il 10% del costo totale del progetto;
  • costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche, dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di  mercato, per un limite massimo del 35%,
  • spese generali supplementari da computare forfettariamente nel limite del 15% dei costi diretti ammissibili per il personale,
  • altri costi di esercizio, inclusi i costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, nel limite del 15%,.

 

Entità  e forma dell’agevolazione

La dotazione finanziaria disponibile è pari a 3.000.000,00 €.

Gli aiuti per la realizzazione dei progetti di investimento vengono concessi sulla base della dimensione di impresa:

  • Micro e piccola impresa    45%
  • Media impresa                  40%
  • Grande impresa                 25%
  • Organismo di ricerca         45%

Il costo ammissibile del progetto non deve essere inferiore a  € 3.000,00 e superiore a € 10.000,00.

 

Scadenza

Le domande dovranno essere inoltrate a partire dal 1° Ottobre 2014 ed entro e non oltre le ore 17.00 del 31 Ottobre 2014.

 

Start-up Innovative: Toscana al sesto posto in Italia

Innovazione: motore di sviluppo

Con la Legge 221/2012 è stata introdotta nell’ordinamento giuridico italiano la nuova definizione di start-up innovativa, assieme alla sua definizione per questa nuova tipologia di impresa è stato predisposto, senza operare distinzioni settoriali, un vasto e completo  corpus  normativo  (artt.  25-32)  che  ha  disposto  nuovi  strumenti  e  misure  per favorire  l’intero  ciclo  di  vita  dell’azienda,  dall’avvio  alle  fasi  di  crescita,  sviluppo  e maturazione.

START-UP INNOVATIVE: una nuova tipologia di imprese

Il termine, start up denota un’impresa nella sua “fase iniziale” cioè in quella che va dal suo avvio ai primi anni di rodaggio per l’identificazione di processi profittevoli ripetibili e scalabili che ne garantiscano la sostenibilità.

Accanto al termine generico la normativa italiana ha coniato un termine specifico, start-up innovativa, che identifica un insieme ben preciso e delimitato di nuove imprese, startup appunto, che abbiano determinati requisiti, compresi alcuni di innovatività.

Requisiti per poter essere riconosciute come start-up innovative

Requisiti necessari:

  1. Società di capitali, con residenza fiscale in Italia, le cui quote o azioni non siano presenti sui mercati regolamentati;
  2. è costituita e svolge attività da meno di 48 mesi;
  3. ha la sede principale di affari e interessi in Italia;
  4. valore della produzione annua dal secondo anno di attività < 5 milioni di euro;
  5. non distribuisce, e non ha distribuito, utili;
  6. oggetto sociale (almeno  prevalente)  lo  sviluppo,  la  produzione  e  la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  7. non costituita da fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.

Requisiti alternativi (è sufficiente che sia soddisfatto almeno 1 dei seguenti):

1.a spese in ricerca e sviluppo ≥ al 15% del maggiore tra costo e valore totale della produzione;

1.b almeno 1/3 dei collaboratori o dipendenti siano: dottori o dottorandi di ricerca, laureati con almeno tre anni di attività di ricerca certificata presso istituti pubblici o privati; o almeno 2/3 della forza lavoro complessiva abbia il titolo di dottore magistrale;

1.c impresa  «titolare,  depositaria  o  licenziataria  di  almeno  una  privativa  industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale ovvero sia titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché tali privative siano direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attività di impresa».

Un’impresa, anche già costituita, in possesso dei suddetti requisiti può iscriversi alla sezione speciale del registro delle imprese in qualità di start-up innovativa. La perdita di uno dei suddetti requisiti determina la perdita della qualifica di start-up innovativa e dei relativi privilegi.

 

Agevolazioni

Alle  start-up  innovativa  iscritte  nell’apposito  registro  sono  riconosciuti  una  serie  di agevolazioni di varia natura.

 

Riduzione degli oneri burocratici:

  • registrazione tramite autocertificazione;
  • nessun pagamento di diritti e bolli alle Camere di Commercio per qualsivoglia adempimento;
  • gestione aziendale estremamente flessibile su capitale e diritti di voto dei soci;
  • non applicazione della fiscalità su società di comodo e in perdita sistematica;
  • definizione di “soggetti non fallibili”, quindi introdotti meccanismi di Fail-Fast e riduzione stigma da fallimento.

 

Diritto del lavoro su misura:

  • diritto del lavoro flessibile: liberalizzazione del contratto a termine applicabile per l’intero ciclo di vita della startup;
  • possibilità di prevedere una retribuzione variabile a seconda della performance dell’impresa;
  • possibilità di remunerare lavoratori e consulenti con stock option e work for equity (tassate come capital gain);
  • accesso  prioritario  a  credito  d’imposta  del  35%  per  l’assunzione  a  tempo indeterminato di personale altamente qualificato.

Incentivi all’investimento in capitale di rischio e all’accesso al credito:

  • robusti  sgravi  fiscali  a  chi  investe  nel  capitale  della  startup  (in  ambito  angel investing e seed capital):
  • SOGGETTI IRPEF: Detrazione 19% (25% nel caso di startup a vocazione sociale o alto contenuto tecnologico in ambito energetico). Importo max conferimenti 500.000 €
  • SOGGETTI IRES:  Deduzione 20% (27% nel caso di startup a vocazione sociale o alto contenuto tecnologico in ambito energetico). Importo max conferimenti 1.800.000 €.
  • possibilità  di  raccogliere  fondi  attraverso  portali  web  di  crowdfunding  (primo regolamento nell’UE) con esenzione da normativa MiFID;
  • garanzia  pubblica  gratuita,  veloce  e  semplificata  sull’80%  della  somma  del finanziamento bancario tramite intervento del Fondo Centrale di Garanzia.

 

Sostegno nel processo di internazionalizzazione

  • servizi ad hoc erogati dall’Agenzia ICE che fra le altre include l’ospitalità a titolo gratuito alle principali fiere e manifestazioni internazionali.

Inoltre, al fine di agevolare l’ingresso di potenziali imprenditori stranieri, la normativa prevede specifici visti a cittadini extra-UE per la costituzione di start-up innovative. E’ stata istituita una nuova categoria di richiedente per il visto per motivi di lavoro autonomo che gode di una procedura di concessione in capo a un Comitato tecnico composto da rappresentanti di associazioni riconosciute e qualificate, fortemente legate all’universo delle startup che valuta la domanda entro 30 giorni. La procedura è ancora più semplificata qualora il richiedente visto presenti la disponibilità di un incubatore certificato ad accoglierlo presso le proprie strutture. E’ richiesta la disponibilità di risorse, dedicate alla startup, pari ad almeno 50.000 €.

 

Il panorama delle start-up innovative in Italia

Sono  2.497  le  imprese  iscritte  al  18  agosto  2014.  A  livello  regionale  in  testa  è  la Lombardia con 551 imprese, seguita da Emilia-Romagna (274) e Lazio (226), la Toscana si colloca al sesto posto con 172 start up.

Quasi l’80% delle startup è attiva nei servizi, il 18% nell’industria/artigianato, il 3% nel commercio.

Impiegano complessivamente oltre 9 mila addetti fatturando circa 500 milioni €.

Il tasso di iscrizioni è piuttosto lineare con una media di 5/6 nuove startup ogni giorno.

Regione Start up innovative
LOMBARDIA                                551
EMILIA-ROMAGNA                                274
LAZIO                                226
VENETO                                197
PIEMONTE                                189
TOSCANA                                172
CAMPANIA                                145
TRENTINO-ALTO ADIGE                                111
PUGLIA                                105
MARCHE                                100
SICILIA                                  98
SARDEGNA                                  76
FRIULI-VENEZIA GIULIA                                  75
CALABRIA                                  43
ABRUZZO                                  37
LIGURIA                                  36
UMBRIA                                  30
BASILICATA                                  12
MOLISE                                  11
VALLE D’AOSTA                                    9
TOTALE                             2.497

 

Per maggiori informazioni si rimanda al documento redatto dalla rete EEN Centro Italia disponibile al seguente link http://www.eurosportello.eu/sites/default/files/StartUp_Innov_Newsletter_EEN_Centro_Italia-1.pdf

 

Regione Toscana: contributo a fondo perduto per progetti informativi finalizzati alla tutela del lavoro e dell’occupazione

La Regione Toscana con il presente bando intende agevolare la realizzazione di progetti aventi un particolare rilievo informativo per le comunità locali attuati dalle imprese di informazione.

Saranno, altresì, finanziati gli interventi di innovazione organizzativa e tecnologica necessari alla realizzazione dei suddetti progetti, che siano finalizzati prioritariamente alla tutela del lavoro e dell’occupazione. Il presente sostegno verrà concesso in conformità alle disposizioni comunitarie e/o nazionali e regionali vigenti in materia nonché dei principi di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese.

Soggetti beneficiari

Destinatari dei contributi sono le piccole, medie e micro imprese (MPMI) che svolgono un’attività identificata come prevalente rientrante in uno dei seguenti ambiti:

a) emittenza televisiva digitale terrestre (DTT);

b) emittenza radiofonica via etere;

c) web tv, ovvero emittenze che trasmettono esclusivamente via web;

d) web radio, ovvero radio che trasmettono esclusivamente via web;

e) stampa quotidiana e periodica;

f) quotidiani e periodici online;

g) agenzie di stampa quotidiana via web.

 

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammissibili progetti aventi un particolare rilievo informativo per le comunità locali e gli investimenti sostenuti per la loro realizzazione e ad essi direttamente correlati con riguardo ad almeno uno dei seguenti temi:

a) comunicazione di interventi di pubblica utilità come protezione civile, campagne sociali ecc;

b) giornalismo d’inchiesta;

c) giornalismo di informazione legato a comunità e territori specifici, con particolare attenzione per aree montane o svantaggiate e con minore copertura informativa;

d) canali tematici e iniziative culturali multimediali che si caratterizzino per il loro contenuto informativo su temi sociali, culturali e artistici, educativi e di servizio;

e) progetti che incentivino il diritto-dovere della comunicazione trasparente da parte delle pubbliche amministrazioni.

Tra le spese sostenute dall’impresa beneficiaria, per la realizzazione del progetto informativo ammesso, saranno ritenute ammissibili quelle, al netto di imposte, tasse e altri oneri relative a:

a) adeguamento delle apparecchiature/impianti

b) acquisto di hardware e software

c) spese di consulenza

d) servizi di agenzia stampa nazionale/locale

e) costi di connettività

f) spese di affitto e utenze per le sedi di redazione.

Relativamente alle spese di funzionamento di cui alle suddette lettere d), e), f) e g), deve trattarsi di spese collegate direttamente al progetto informativo e ad esso direttamente imputabili, sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda di aiuto e fino alla conclusione dello stesso.

Saranno ammissibili solo le spese sostenute dopo la presentazione della domanda.

 

Entità e forma dell’agevolazione

La dotazione finanziaria del seguente avviso è pari a € 1.700.000,00.

L’agevolazione è concessa nella forma di aiuto in conto capitale ovvero in conto esercizio pari al 70% delle spese complessivamente sostenute e ritenute ammissibili per la realizzazione del progetto stesso, tenuto conto dei massimali previsti dal Bando, che prevedono un costo totale minimo del progetto presentato non inferiore a € 50.000,00 ed un costo massimo pari ad € 250.000,00.

 

Scadenza

La domanda di aiuto deve essere redatta ed inoltrata esclusivamente on line fino alle ore 17:00 del 14 novembre 2014.

Regione Toscana: tre bandi per ricerca, sviluppo e innovazione

La Regione Toscana, attraverso una gestione anticipata dei fondi del programma operativo Fesr 2014-2020 unica realtà tra le regioni italiane ha presentato tre bandi per ricerca, sviluppo e innovazione.

La data di scadenza per la presentazione domande è venerdì, 31 ottobre 2014 alle ore 17:00
I tre bandi sono:

  • Progetti strategici di ricerca e sviluppo(bando 1, allegato 1 del decreto n. 3389), impegno finanziario 3 milioni. La domanda di prima fase deve essere redatta esclusivamente on-line accedendo al sistema informatico di Sviluppo Toscana spa..
  • Progetti di ricerca e sviluppo delle Pmi (bando 2, allegato 2 del decreto n. 3389), impegno finanziario 2 milioni. La domanda di prima fasedeve essere redatta esclusivamente on?line accedendo al sistema informatico di Sviluppo Toscana S.p.A.. 
  • Aiuti all’innovazione delle Pmi(bando 3, allegato 3 del decreto n. 3389), impegno finanziario 3 milioni. La domanda di prima fase deve essere redatta esclusivamente on-line accedendo al sistema informatico di Sviluppo Toscana spa.

Lo Studio MM è a disposizione per chi volesse valutare la possibilità di presentare domanda ed è lieta di fornire la scheda riassuntiva del bando (per scaricarla clicca qui Scheda Bando)